L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Giovani talenti in concerto

sabato 2 febbraio 2019 - ore 20

Teatro Vittoria, via Gramsci 4 - Torino

serie young

Gennaro Cardaropoli violino

Alberto Ferro pianoforte

Johannes Brahms (1833-1897)

Sonata in re minore op. 108 n. 3

Sonatensatz per violino e pianoforte (Scherzo dalla F.A.E. Sonata)

Igor Stravinskij (1882-1971)

Suite italienne (d’après Pergolèse)

Camille Saint-Saëns (1835-1921)

Introduction et Rondo capriccioso in la minore op. 28

Guida all’ascolto (ore 18.30) a cura di Liana Püschel

Con il concerto del duo composto da Gennaro Cardaropoli al violino e Alberto Ferro al pianoforte (sabato 2 febbraio 2019, Teatro Vittoria, ore 20) prosegue la serie YOUNG dell’Unione Musicale, ente che nella propria stagione propone - accanto ai più bei nomi del concertismo internazionale - alcuni promettenti giovani gruppi cameristici che si stanno affermando sulla scena musicale.

Classe 1997, Gennaro Cardaropoli a soli quindici anni si è diplomato a pieni voti ed è l’unico italiano ad essersi aggiudicato il primo premio al prestigioso Concorso Arthur Grumiaux di Bruxelles (2015), che è solo uno dei numerosi riconoscimenti ricevuti, tra i quali spiccano il Premio Nazionale delle Arti del MIUR (2013), il Premio Abbado (2015) e il primo premio al Concorso Giorgetti organizzato dalla Filarmonica della Scala di Milano. Gennaro Cardaropoli suona un violino Giovanni Battista Guadagnini (Torino, 1783) e un archetto appartenuto al violinista Franco Gulli.

Nato nel 1996, il pianista Alberto Ferro è un nome già note nell’ambiente pianistico italiano perché si è affermato in diverse competizioni: secondo premio al Concorso Busoni di Bolzano (2015), ha vinto il “Premio Venezia” (2015), si è segnalato al Queen Elizabeth di Bruxelles (2016) e ha ottenuto il Children’s Corner al Concorso Clara Haskil di Vevey (2017). Recentissima è la sua vittoria al prestigioso Concorso “Telekom – Beethoven” di Bonn.

In una intervista rilasciata in esclusiva per l’Unione Musicale i due musicisti hanno raccontato del loro incontro: «Ci siamo conosciuti a Berlino nel giugno 2016, esattamente in occasione del nostro primo concerto presso l’Ambasciata Italiana. Da allora abbiamo iniziato una collaborazione in duo che si sta protraendo nel tempo con reciproche grandi soddisfazioni». Recentissima è infatti la vittoria della prima edizione di Fortissimissimo 2017, occasione in cui è stato scritto di loro: «Ferro è un pianista maturo che dà corpo, significato, tensione a ogni nota. Cardaropoli ha gusto, tecnica, suono squisitoun eloquio disinvolto, il che gli consente di rivestire d’argento le melodie».

Per il debutto torinese il duo ha scelto un programma brillante con alcune delle più belle pagine del grande repertorio violinistico:

La Sonata op. 108, terza e ultima sonata per violino e pianoforte di Brahms, composta nell’estate del 1888 sul lago di Thun, si distingue rispetto alle precedenti per un carattere decisamente più esuberante, incisivo, straripante di idee melodiche, spesso orientato al virtuosismo (soprattutto nella parte pianistica), che negli anni a venire ne avrebbe garantito una notevole diffusione nelle sale da concerto e un sincero apprezzamento da parte del pubblico.

Quel timbro liederistico e intimo che si sprigiona dalle migliori composizioni sinfoniche e da camera di Johannes Brahms si avverte anche nello Scherzo in do minore, che è parte di una Sonata per violino e pianoforte scritta nel 1853 in collaborazione con Albert Dietrich e Robert Schumann e dedicata al famoso violinista Joseph Joachim con tre semplici lettere indicative del motto «F.A.E.» (Frei, aber einsam ovvero Liberi, ma uniti). Dietrich aveva composto l’Allegro in la minore iniziale, Schumann l’Intermezzo in fa maggiore e il Finale in la minore, mentre Brahms scrisse lo Scherzo in do minore su un tema ricavato dal movimento di Dietrich. Si tratta di una pagina di impianto allegro e vivace in tempo di 6/8, inframezzato da un Trio moderatamente cantabile.

La Suite italienne per violino e pianoforte è una delle trascrizioni elaborate dallo stesso Igor Stravinskij a partire dal suo balletto Pulcinella dopo il successo dell'opera.

Come in Pulcinella, anche nella Suite italienne il linguaggio musicale è inequivocabilmente stravinskijano nell'innocenza dell'aspetto timbrico, nella raffinata caratura strumentale, nel risalto ritmico e nell'inconfondibile alchimia sonora dell'insieme. Rispetto al balletto, Stravinskij ha operato qui qualche parziale modifica, sopprimendo alcuni episodi, invertendone altri e sostituendo in toto lo Scherzino.

Chiude il concerto il celebre brano Introduction et Rondo capriccioso op. 28 risalente agli Anni Settanta dell’Ottocento, epoca in cui l’autore,Camille Saint-Säens, si trovava all’apice della propria carriera concertistica come pianista e come direttore.

Il lavoro è dedicato a uno dei maggiori virtuosi del tempo, Pablo de Sarasate, autore della celebre Fantasia sulla Carmen, e testimonia il rinnovato interesse nei confronti del violino da parte di Saint-Säens, che si mostra abilissimo nel mettere in risalto tutte le risorse virtuosistiche dello strumento solista, impegnato in una corsa vertiginosa interrotta solo per dare voce a degli accordi strappati, dei trilli demoniaci o dei brevi interventi melodici.

Il concerto sarà preceduto da una guida all’ascolto (ore 18.30) a cura di Liana Püschel, musicologa dell’Università di Torino.

poltrone numerate, euro 20

in vendita online su www.unionemusicale.it e presso la biglietteria di Unione Musicale

ingressi, euro 12 e riduzioni per i giovani fino a 21 anni

in vendita il giorno del concerto presso il Teatro Vittoria dalle ore 18

BIGLIETTERIA

Unione Musicale, piazza Castello 29 – 101023 Torino

tel. 011 566 98 11 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

orario: martedì e mercoledì 12.30-17 - giovedì e venerdì 10.30-14.30


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