L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Carmina Burana alla Corte dei conti

Rai5, sabato 21 dicembre 2019 - 21:15

Rai3, domenica 29 dicembre 2019 - 10:10

La Corte dei conti, per la prima volta, apre le porte a un evento musicale: l’esecuzione dei “Carmina Burana” di Carl Orff nell’interpretazione di coro, voci bianche e strumentisti del Teatro dell’Opera di Roma, diretti da Roberto Gabbiani. È l’occasione per Rai Cultura di raccontare, con il contributo del Presidente Angelo Buscema, la funzione di questa istituzione, la sua storia, i suoi luoghi, attraverso il documentario “Auguri di Natale in musica: il Teatro dell'Opera di Roma alla Corte dei conti”, di Bruna Bertani con la regia di Roberto Senzani, in onda in prima visione sabato 21 dicembre alle 21.15 su Rai5 e in replica domenica 29 dicembre alle 10.10 su Rai3. 
L’alto magistrato sottolinea l’importanza di avvicinare, grazie a eventi culturali come questo, la gente e specialmente i giovani, alle istituzioni dello Stato, con un linguaggio, quello della musica, capace di accendere fiducia e speranze, nella convinzione che la sinergia tra istituzioni dello Stato e cultura accresca l’affezione per il bene comune e la legalità. Ai giovani va consegnato un Paese non indebitato ma capace di fornire opportunità per il futuro, questo il messaggio augurale delle sue parole. 
Il concerto dedicato ai “Carmina Burana” nella versione di Carl Orff, per soli 2 pianoforti, percussioni, coro e voci bianche, è intervallato alle parole del Presidente Buscema che fa da guida nei luoghi deputati alle funzioni della Corte e che per questa occasione si trasformano in sala da concerto. Quasi una guida all’ascolto, i commenti incisivi del musicologo Giovanni Bietti, partitura alla mano, fanno da contrappunto a quelli del direttore Roberto Gabbiani, e spiegano il linguaggio dei “Carmina”, le differenze tra la versione orchestrale e questa quasi cameristica, gli elementi di divertimento, festa e allegria esaltati da questa versione a differenza delle ombre drammatiche che caratterizzano la versione orchestrale, composta tra il ‘33 e il ‘35 in una Germania sull’orlo del baratro. Gli elementi quasi esclusivamente percussivi della partitura (pianoforti compresi) e i testi dei clerici vagantes, corpus fondamentale dei “Carmina”, realizzano quell’ingrediente di allegrezza e libertà che si respira nelle note di questa versione scelta come veicolo di auguri per Natale. L’intervento dei tre solisti, il soprano Daniela Cappiello, il baritono Benjamin Cho, e il controtenore Luigi Schifano, completa la visione e l’ascolto.


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