L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Beethoven in prima serata

FIDELIO DI BEETHOVEN DALLA SCALA IN PRIMA SERATA SU RAI5

Dirige Daniel Barenboim con la regia di Deborah Warner 
 
Rai5, giovedì 30 aprile alle 21.15

Rai5, sabato 2 maggio alle 10:48

Rai5, domenica 3 maggio alle 18:10

È lo spettacolo che ha inaugurato la stagione del Teatro alla Scala il 7 dicembre 2014 il Fidelio di Ludwig van Beethoven che Rai Cultura propone su Rai5 giovedì 30 aprile in prima serata alle 21.15. Dirige Daniel Barenboim, alla sua ultima stagione da Direttore Musicale della Scala. La regia è firmata dalla britannica Deborah Warner, che dopo essersi imposta nella prosa grazie alla sua collaborazione con la Royal Shakespeare Company si è dedicata con sempre maggiore assiduità all’opera. Scene e costumi sono di Chloe Obolensky, allieva di Lila De Nobili e storica collaboratrice di Peter Brook, le luci di Jan Kalman. Il cast capitanato da Anja Kampe (Leonore) e Klaus Florian Vogt (Florestan) comprende Falk Struckmann (Don Pizarro), Kwangchoul Youn (Rocco), Peter Mattei (Don Fernando), Mojca Erdmann (Marzelline) e Florian Hoffmann (Jaquino).

Fidelio – ha detto Barenboim – è spesso letto esclusivamente come dramma politico, mentre è la storia di una donna pronta a tutto per salvare l’uomo che ama”. Aggiunge Deborah Warner: “La ricerca della verità nel buio di una prigione, la scoperta dell’ingiustizia alla luce del sole e il potere dell’amore di vincere tutto: Fidelio è fatto di questo. Non credo che al centro ci sia l’idea della libertà, credo che ci sia assolutamente l’idea dell’amore”.

Fidelio ha gestazione tormentata e tre edizioni principali: quella proposta dalla Scala è in massima parte l’ultima del 1814 con i dialoghi di Treitschke, ma con uno sguardo rivolto alle versioni precedenti sia nella scelta dell’Ouverture (che sarà Leonore n° 2, scritta da Beethoven per la prima del 1805 utilizzando temi dell’opera e che verrà trasformata l’annoseguente nella grande Leonore n° 3) sia nella collocazione dei primi due brani, che seguirà l’edizione del 1806, di cui Beethoven, evidentemente soddisfatto, ne fece stampare nel 1810 la versione per canto e pianoforte. 


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