L’Ape musicale

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Auguri, Maestro!

Lunedì 20 febbraio Riccardo Chailly compie 70 anni

In occasione del compleanno Decca pubblica il CD “Verdi Choruses” realizzato con Coro e Orchestra del Teatro e il Maestro del Coro Alberto Malazzi mentre la Scala prepara un volume di saggi sull’attività del Maestro al Piermarini

Lunedì 20 febbraio Riccardo Chailly, Direttore Musicale del Teatro alla Scala dal 2015, compie 70 anni. Il Teatro alla Scala lo celebra con il volume “Riccardo Chailly alla Scala” a cura di Franco Pulcini, con saggi di Elisabetta Fava, Giorgio Pestelli, Raffaele Mellace, Angelo Foletto e Elvio Giudici, che sarà presentato contestualmente alla presentazione della nuova Stagione.

Sempre in occasione del compleanno, Decca ha pubblicato il CD “Verdi Choruses”, diretto dal Maestro con Coro e Orchestra del Teatro e il Maestro del Coro Alberto Malazzi. Si tratta del terzo progetto discografico dedicato dal Teatro a questo repertorio, che costituisce il cuore della sua identità storica e musicale, dopo quelli realizzati da Claudio Abbado e Riccardo Muti.

Riccardo Chailly

Nato a Milano il 20 febbraio 1953, festeggia lunedì 20 febbraio i suoi 70 anni e i 45 anni di attività alla Scala (la sua prima serata d’opera sul podio della Scala è stata la produzione de I masnadieri del 27 gennaio 1978, chiamato da Abbado a sostituire Gianandrea Gavazzeni indisposto). In questi anni il percorso musicale comune si è continuamente arricchito: in campo operistico il M° Chailly spazia in un repertorio che, saldamente centrato sul repertorio italiano con Rossini, Verdi, Puccini, si estende a Stravinskij, Prokof’ev e Musorgskij. Importanti le collaborazioni con i registi, che da Pizzi a Bussotti, Cobelli, Ronconi e Zeffirelli fino a Gabriele Salvatores, Davide Livermore, Leo Muscato e Damiano Michieletto disegnano una mappa significativa del teatro italiano, mentre in campo internazionale vanno ricordati almeno Cox, Lehnhoff, Carsen, Hermanis e Casper Holten. In campo sinfonico il repertorio, che in ambito scaligero comprende oltre 200 concerti in sede e in tournée con l’Orchestra del Teatro e la Filarmonica ma anche con orchestre ospiti tra cui il Royal Concertgebouw di Amsterdam, il Gewandhaus di Lipsia e i Wiener Philharmoniker, si fa vastissimo spaziando dal classico al contemporaneo. Direttore Musicale dal Teatro alla Scala dal 2015, Chailly è tra i direttori italiani di più ampia fama ed esperienza internazionale: il primo incarico da Direttore musicale gli è stato conferito dalla RadioSymphonie-Orchester di Berlino dal 1980 al 1988. Nel 1988 ha assunto la carica di Direttore principale dell’Orchestra del Royal Concertgebouw di Amsterdam, incarico mantenuto per sedici anni. Nello stesso tempo è stato Direttore musicale del Teatro Comunale di Bologna e dell’Orchestra Sinfonica di Milano, allora “Giuseppe Verdi”. Nel 2016 si è concluso, dopo 11 anni, il suo impegno come Kapellmeister del Gewandhausorchester di Lipsia, la compagine sinfonica più antica d’Europa. Dall’agosto 2016 ha assunto l’incarico di Direttore musicale dell’Orchestra del Festival di Lucerna, succedendo a Claudio Abbado. Con l’Orchestra di Lucerna ha intrapreso un importante percorso discografico e un programma di tournée internazionali. 

I prossimi impegni scaligeri includono in campo operistico Lucia di Lammermoor dal 13 aprile con la regia di Iannis Kokkos e l’apertura della Stagione 2023-2024 con Don Carlo, e in campo sinfonico la Sinfonia n° 8 di Mahler per la Stagione Sinfonica il 18, 19 e 20 maggio e la tappa italiana della tournée europea dei Wiener Philharmoniker con un programma dedicato a Richard Strauss il 20 giugno.

Il Disco

Decca festeggia i 70 anni del Maestro e i 45 di collaborazione discografica (il contratto risale al 1978, lo stesso anno del debutto operistico alla Scala) con un progetto che presenta il rapporto tra Riccardo Chailly e i complessi scaligeri affondando le radici in una delle tradizioni musicali più sentite: i cori verdiani, cuore di una tradizione periodicamente rinnovata dall’Orchestra e dal Coro, qui diretto da Alberto Malazzi.

Dal punto di vista discografico restano nella memoria l’incisione realizzata nel 1971 da Claudio Abbado insieme a Romano Gandolfi per Deutsche Grammophon, e quella diretta da Riccardo Muti con Roberto Gabbiani per EMI nel 1997.

Il CD copre quarant’anni di attività del compositore, da Nabucco (1842 – si ascoltano “Gli arredi festivi” e “Va pensiero”) alla seconda versione di Simon Boccanegra (1881). Dei Lombardi si ascoltano “Gerusalem” e “O Signore, dal tetto natio” seguiti dal Preludio e da “Si ridesti il leon di Castiglia” da Ernani e “Spuntato ecco il dì d’esultanza” da Don Carlo, pagina in cui l’estrema complessità polifonica rispecchia la molteplicità dei registri espressivi. Si torna indietro a Macbeth con i due cori delle streghe “Che faceste?” e “S’allontanarono” e il commovente “Patria oppressa”. La cosiddetta trilogia popolare è rappresentata dal Trovatore di cui si esegue il celebre “Vedi le fosche notturne spoglie”, ritmato dai colpi di martello sulle incudini. Dopo la Tarantella da La forza del destino si ascoltano la grande scena del Trionfo di Aida e a conclusione “Viva Simon” da Simon Boccanegra.

VERDI CHORUSES: TRACKLIST

1. Nabucco: Atto I: Gli arredi festivi

2. Nabucco: Atto III: Va, pensiero (Chorus of the Hebrew Slaves)

3. I Lombardi: Atto III: Gerusalem

4. I Lombardi: Atto IV: O Signore, dal tetto natìo

5. Ernani: Atto I: Preludio

6. Ernani: Atto III: Si ridesti il Leon di Castiglia

7. Don Carlo: Atto III: Spuntato ecco il dì d’esultanza

8. Macbeth: Atto I: Che faceste? dite su!

9. Macbeth: Atto I: Coro di Streghe, S'allontanarono!

10. Macbeth: Atto IV: Patria oppressa! Il dolce nome

11. Il Trovatore: Atto II: Vedi le fosche notturne spoglie

12. La Forza del Destino: Atto III: Tarantella, Nella guerra è la follia

13. Aida: Atto II: Gloria all’Egitto, ad Iside

14. Aida: Atto II: Marcia Trionfale e danze

15. Aida: Atto II: Vieni, o Guerriero vindice

16. Simon Boccanegra: Prologo: Viva Simon


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