L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Offenbach apre la stagione

Stagione Lirica e Balletto 2023-2024 Locandina

Stagione Sinfonica 2023-2024 Locandina

La Stagione Lirica e Balletto e la Stagione Sinfonica 2023-2024 della Fondazione Teatro La Fenice sono state presentate il 4 luglio dal sovrintendente e direttore artistico Fortunato Ortombina, dal responsabile artistico e organizzativo delle attività di danza Franco Bolletta e dal direttore generale Andrea Erri alla presenza della Consigliera Delegata delle Attività Teatrali del Comune di Venezia Giorgia Pea.

Così il Sovrintendente: «Tredici titoli d’opera, uno di balletto e diciannove appuntamenti sinfonici; e poi una corposa attività nel settore Educational per bambini, ragazzi e famiglie e tanta, tanta musica sul territorio – queste le parole del sovrintendente e direttore artistico Fortunato Ortombina –. Investiremo moltissime energie nell’attenzione ai giovani, confermando gli appuntamenti dedicati agli under 35, soprattutto nell’ambito della programmazione sinfonica. Sarà una stagione con numerosi debutti, titoli rari e da tempo assenti dal cartellone veneziano, e grandi caposaldi del repertorio. Infine enfatizzeremo le ricorrenze di musicisti, artisti e delle figure simbolo della nostra cultura musicale e non solo».

La Stagione Lirica e Balletto prenderà il via con Les Contes d’Hoffmann di Jacques Offenbach, in una coproduzione internazionale con la regia di Damiano Michieletto e la direzione musicale di Antonello Manacorda. A gennaio 2024 appuntamento con la danza e Les Saisons del coreografo Thierry Malandain, balletto liberamente ispirato alle Quattro Stagioni con musica di Antonio Vivaldi e di Giovanni Antonio Guido. Seguirà un titolo di rara esecuzione: Maria Egiziaca di Ottorino Respighi con regia di Pier Luigi Pizzi e la direzione di Manlio Benzi; e poi Mefistofele di Arrigo Boito con la direzione di Nicola Luisotti e la regia di Moshe Leiser e Patrice Caurier. Sul versante barocco, sarà proposto Il Tamerlano di Antonio Vivaldi, affidato a due specialisti del repertorio quali il direttore Diego Fasolis e il regista Fabio Ceresa. Farà seguito Ariadne auf Naxos di Richard Strauss in un nuovo allestimento coprodotto con il Teatro Comunale di Bologna. Per celebrare gli anniversari di Luigi Nono e Arnold Schönberg saranno proposte in un’unica serata rispettivamente La fabbrica illuminata ed Erwartung, in un allestimento con la regia di Daniele Abbado e la direzione d’orchestra di Jérémie Rhorer. Seguirà La vita è sogno di Gian Francesco Malipiero. Nell’ambito della programmazione Education andranno in scena due titoli di musica contemporanea: una ripresa, Pinocchio di Pierangelo Valtinoni; e una novità assoluta, Marco Polo, opera degli studenti di composizione del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia realizzata in occasione del settecentesimo anniversario della morte del viaggiatore e scrittore veneziano: con questa produzione si rinnoverà inoltre la collaudata collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Torneranno in scena, infine, alcuni applauditissimi allestimenti del repertorio feniceo: Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart e due opere di Giacomo Puccini, di cui si celebrerà il centenario della morte, La bohème e Turandot.

La Stagione Sinfonica si svolgerà a partire dal 9 dicembre 2023 fino al 20 ottobre 2024, con direttori tra più celebri a livello internazionale, attesi ritorni e debutti, nella sala grande del Teatro La Fenice e al Teatro Malibran. L’apertura di Stagione sarà affidata a Robert Treviño: nel solco di una lunga linea progettuale ormai di molte stagioni legata a Gustav Mahler, il maestro americano dirigerà la Terza Sinfonia del compositore austriaco. Tornerà Myung-Whun Chung con tre concerti: nel primo la Pastorale insieme alle Sacre du printemps di Igor Stravinskij; nel secondo concerto la Quarta Sinfonia di Johannes Brahms e il Triplo Concerto di Beethoven che eseguirà anche nella veste di pianista solista al fianco di Roberto Baraldi al violino e Emanuele Silvestri al violoncello; infine, nel terzo, il maestro coreano dirigerà la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi nel centocinquantesimo anniversario della sua prima esecuzione assoluta. Per celebrare i duecento anni dalla nascita di Anton Bruckner, Hartmut Haenchen dirigerà la sua Quarta Sinfonia, nota come la Romantica; Alpesh Chauhan invece si misurerà con l’Ottava Sinfonia. Ivor Bolton proporrà un concerto con musiche di Cherubini e Haydn che si concluderà con il Requiem di Mozart. Rudolf Buchbinder per la prima volta alla Fenice, sarà impegnato nella doppia veste di direttore e pianista solista, e suonerà il Terzo e il Quinto Concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven. Nicola Luisotti proporrà una nuova commissione assegnata a Fabio Massimo Capogrosso per il settecentesimo anniversario della morte di Marco Polo e la Prima Sinfonia Titano di Mahler. Stanislav Kochanovsky interpreterà invece un programma dedicato alla musicarussa, con il Concerto per violino di Čajkovskij, che sarà eseguito dal vincitore del Premio Paganini 2023, e la Sinfonia n. 6 di Šostakovič. Ancora Beethoven sarà protagonista nel concerto di Daniele Rustioni, che dirigerà la Nona Sinfonia nella ricorrenza dei duecento anni dalla sua composizione: le repliche saranno tre, di cui l’ultima in occasione della Festa della Repubblica. Torneranno poi Diego Fasolis con un concerto dedicato ad Antonio Vivaldi, Markus Stenz – con Vikram Francesco Sedona, vincitore XXXII Concorso Città di Vittorio Veneto, e poi con un programma wagneriano – e Alfonso Caiani in un concerto del Coro del Teatro La Fenice che vedrà l’esecuzione dei Carmina burana di Carl Orff nella versione per coro, due pianoforti e percussioni. Debutterà alla Fenice il direttore spagnolo Juanjo Mena, con un programma di musiche di Rachmaninov e Lutosławski e con il pianista Nicolò Cafaro, vincitore XXXVIII Premio Venezia, quale interprete

solista del ‘Rach3’. Come orchestra ospite ritroveremo l’applauditissima Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, che sarà diretta da Kent Nagano. Si rinnoveranno inoltre anche in questa nuova Stagione, il Concerto di Natale nella Basilica di San Marco e nel Duomo di Mestre, con Marco Gemmani e la Cappella Marciana; il Concerto di Capodanno con la direzione musicale di Fabio Luisi, che sarà trasmesso in diretta televisiva su Rai1; e il concerto sinfonico in Piazza San Marco, in piena estate. Si consolida infine la collaborazione con il Patriarcato di Venezia con la seconda edizione della rassegna di musica sacra La Fenice nella Chiesa di San Fantin, che si svolgerà tra aprile e maggio 2024.

Ecco le info di biglietteria: le vendite per gli spettacoli della Stagione comincerà lunedì 4 settembre. Il rinnovo degli abbonamenti in prelazione potrà essere effettuato per la Stagione Lirica e Balletto da lunedì 25 settembre a mercoledì 25 ottobre 2023; quello per gli abbonamenti della Stagione Sinfonica da lunedì 16 ottobre a giovedì 16 novembre 2023. I nuovi abbonamenti potranno essere sottoscritti per la Lirica e Balletto da lunedì 25 settembre alla data della prima rappresentazione in stagione; per la Sinfonica da lunedì 16 settembre alla data del primo concerto.

infine in programma una prestigiosa tournée: Madama Butterfly di Giacomo Puccini, una delle produzioni più applaudite degli ultimi anni, sarà in scena al Festival Ljubljana il prossimo 13 luglio 2024 nella suggestiva mise-en-scène prodotta dalla Fenice nel 2013 con la regia di Àlex Rigola ripresa da Cecilia Ligorio, le scene e i costumi dell’artista giapponese Mariko Mori, che fu progetto speciale della cinquantacinquesima Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. L’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice in trasferta saranno guidati da Daniele Callegari, alla testa di un cast composto per i ruoli principali da Monica Zanettin, Manuela Custer e Vincenzo Costanzo.

Main partner della Stagione è Intesa Sanpaolo. Per informazioni www.teatrolafenice.it

STAGIONE LIRICA E BALLETTO 2023-2024

La Stagione inaugurerà con Les Contes d’Hoffmann di Jacques Offenbach, titolo che mancava dal cartellone feniceo dal 1994. Opéra-fantastique in un prologo, tre atti e un epilogo di Jules Barbier, I racconti di Hoffmann prendono origine letteraria dal dramma omonimo di Jules Barbier, tratto a sua volta da una pièce scritta nel 1851 assieme a Michel Carré e ispirata ai tre racconti fantastico-demoniaci di E.T.A.Hoffmann (L’uomo della sabbia, La storia del riflesso perduto e Il violino di Cremona). Les Contes d’Hoffmann sarà in scena al Teatro La Fenice in una nuova messinscena con la regia di Damiano Michieletto e con la direzione musicale di Antonello Manacorda, alla testa di Orchestra e Coro del Teatro La Fenice. Interpreti principali Ivan Ayon Rivas, Alex Esposito, Carmela Remigio, Veronique Gens, Rocío Pérez. L'allestimento – una produzione internazionale in coproduzione con Sidney Opera House nell’anno delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario, Royal Opera House of London e Opéra de Lione – sarà in scena il 24, 26, 28, 30 novembre e 2 dicembre 2023.

Con il nuovo anno tornerà come di consueto l’appuntamento con la grande danza: la Fenice presenterà infatti Les Saisons (Le stagioni), coreografia di Thierry Malandain liberamente ispirata alle Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi che combina insieme la musica del Prete Rosso con le Quattro stagioni del compositore a lui coevo Giovanni Antonio Guido. Due partiture molto diverse tra loro, accomunate dall’intento di celebrare la natura, e che per questo motivo hanno attratto l’estro creativo del coreografo francese ‘neoclassico’, già ispirato nei suoi precedenti lavori dal tema dell’indagine e dell’esplorazione del rapporto tra uomo e natura. La creazione sarà interpretata dalla sua compagnia, il Malandain Ballet Biarritz, mentre la musica, eseguita dal vivo dall’Orchestra del Teatro La Fenice, sarà diretta da Stefan Plewniak impegnato anche nella veste di violino solista. Lo spettacolo, una coproduzione di Fenice e Opéra Royal de Versailles, Festival de Danse de Cannes, Opéra de Saint-Etienne Teatro Victoria Eugenia, Ballet T Ville de Donostia San Sebastian e Malandain Ballet Biarritz, sarà in scena al Teatro La Fenice il 10, 11, 12, 13, 14 gennaio 2024.

Titolo di rarissima esecuzione (l’ultima volta a Venezia risale al 1956) andrà in scena Maria Egiziaca di Ottorino Respighi. Mistero in tre episodi su libretto di Claudio Guastalla, si tratta di un’opera ispirata alla legenda medievale di una donna, appunto Maria, che vissuta in gioventù nella più sfrenata libertà, per poi essere irresistibilmente attratta dalla croce di Cristo, e pentita e purificata, trascorse la sua vita in un deserto, in preghiera, fino alla morte. L’opera, densa di arcaismi, con echi di canto gregoriano, musica rinascimentale e monteverdiana, debuttò in forma di concerto alla Carnegie Hall di New York il 16 marzo 1932, mentre fu proposta per la prima volta in versione scenica al Teatro Goldoni di Venezia nell’agosto dello stesso anno. La nuova messinscena sarà con la regia, le scene e i costumi di Pier Luigi Pizzi; la direzione musicale di Manlio Benzi. Tra gli interpreti principali Francesca Dotto e Vincenzo Costanzo. Cinque le recite al Teatro Malibran, l’8, 10, 12, 14, 16 marzo 2024.

Titolo chiave nella storia del melodramma italiano, andrà in scena Mefistofele di Arrigo Boito: anche in questo caso, l’ultima rappresentazione veneziana è lontana e risale al 1969. Opera in un prologo, quattro atti e un epilogo, su libretto dello stesso

Boito tratto da Goethe, Mefistofele debuttò al Teatro alla Scala di Milano il 5 marzo 1868 quale ‘manifesto’ lirico dei nuovi ideali estetici di ispirazione wagneriana proclamati dal giovane letterato e musicista padovano, in polemica contrapposizione con il teatro di Verdi. Boito era considerato la punta di diamante dell’intellettualismo scapigliato della capitale lombarda, e nell’entusiasmo per le tematiche della cultura

germanica vide nella fonte letteraria del Faust la possibilità di realizzare l’ambizioso progetto di rinnovamento dell’opera italiana. Dopo il clamoroso insuccesso della prima, Boito rimise mano alla partitura: la riabilitazione dell’opera fu nella ‘wagneriana’ Bologna, nel 1875. Mefistofele andrà in scena in un nuovo allestimento con la regia di Moshe Leiser e Patrice Caurier e con la direzione musicale di Nicola Luisotti. Di assoluto prestigio il cast, che prevede per i ruoli principali Piero Pretti, Maria Agresta ed Alex Esposito. Cinque le recite in programma al Teatro La Fenice: il 12, 14, 17, 20, 23 aprile 2024.

Sul fronte della musica barocca, continua l’affondo nella riscoperta del Vivaldi operistico: dopo Dorilla in Tempe (2019), Farnace (2021), Griselda (2022), e Orlando furioso (2018, 2023), sarà proposto un nuovo allestimento de Il Tamerlano. Tragedia per musica in tre atti su libretto di Agostino Piovene, ispirata alla figura del potente sultano dell’impero ottomano Bajazet e del condottiero mongolo Tamerlano, fu composta da Vivaldi come un ‘pasticcio’, vale a dire con una partitura in cui il confluirono non solo pagine preesistenti dell’autore, ma anche di altri compositori: si trattava per l’epoca di una prassi consolidata, che non toglie nulla all’irresistibile incisività della scrittura vivaldiana. Il debutto avvenne durante la stagione del Carnevale del 1735, al Teatro Filarmonico di Verona. A Venezia sarà messo in scena in un nuovo allestimento affidato a due specialisti di questo repertorio: il direttore Diego Fasolis e il regista Fabio Ceresa. Renato Dolcini interpreterà il ruolo di Bajazet.Il Tamerlano sarà al Teatro Malibran nei giorni 7, 9, 11, 13, 15 giugno 2024.

Dal repertorio novecentesco, sarà proposta Ariadne auf Naxos di Richard Strauss. Opera in un atto con prologo su libretto di Hugo von Hofmannsthal ispirato al mito di Arianna, questa composizione nacque come divertissement operistico per una rappresentazione del Bourgeois gentilhomme di Molière. Il progetto iniziale prevedeva che l’opera fosse eseguita come spettacolo presentato nel palazzo del protagonista della commedia; un esempio perfetto di teatro nel teatro. In questa prima forma il lavoro esordì il 25 ottobre 1912 a Stoccarda. Tuttavia il pubblico apprezzò l’opera più della commedia e Hugo von Hofmannsthal decise di slegare le due parti dando vita propria ad Ariadne, a cui aggiunse un Prologo che tiene in piedi l’espediente del teatro nel teatro. Nella nuova forma Ariadne auf Naxos debuttò a Vienna il 4 ottobre 1916. Il nuovo allestimento, coprodotto con il Teatro Comunale di Bologna, è affidato al regista scozzese Paul Curran, mentre la direzione musicale sarà di Markus Stenz. Interpreti principali Sara Jakubiak, John Matthew Meyers, Olga Pudova, Markus Werba e Anna Lucia Richter. Cinque le recite al Teatro La Fenice, il 21, 23, 25, 27, 30 giugno 2024.

Nel 2024 cadrà un duplice anniversario, il centocinquantesimo dalla nascita di Arnold Schönberg e il centenario della nascita di Luigi Nono: la Fenice celebrerà i due grandi maestri della musica moderna con un dittico che abbina La fabbrica illuminata

di Luigi Nono e Erwartung (Attesa) di Arnold Schönberg. Composta per voce femminile e nastro magnetico, su testi fortemente politicizzati di Giuliano Scabia e un frammento di Due poesie a T. di Cesare Pavese,La fabbrica illuminata è una composizione del 1964 che debuttò proprio al Teatro La Fenice di Venezia il 15 settembre 1964, interprete il mezzosoprano Carla Henius e Nono alla regia del suono, in occasione della ventisettesima edizione del Festival Internazionale di Musica Contemporanea. Entwartung di Arnold Schönberg è un monodramma in un atto articolato su quattro scene su libretto di Marie Pappenheim che può essere considerato il primo esempio di teatro musicale espressionista: debuttò al Deutsches Landestheater di Praga il 6 giugno 1924. Il dittico andrà in scena in un nuovo allestimento con la regia di Daniele Abbado e la direzione musicale di Jérémie Rhorer. Cinque le recite in programma al Teatro La Fenice, il 13, 15, 17, 19, 22 settembre 2024.

Chiuderà il cartellone lirico principale un nuovo allestimento della Vita è sogno di Gian Francesco Malipiero, altra partitura da tempo attesa sul palcoscenicoveneziano, se si considera che l’ultima messinscena risale al 1944. La composizione dell’opera in tre atti e quattro quadri, libera traduzione e riduzione dello stesso Malipiero dal dramma filosofico-teologico spagnolo (1635) di Pedro Calderón de la Barca, risale al 1941 ma debuttò in prima rappresentazione assoluta all’Opernhaus di Breslavia il 30 giugno 1943 per approdare a Venezia l’anno dopo, nell’aprile del 1944. Lo spettacolo si avvarrà della regia di Valentino Villa con la direzione musicale di Francesco Lanzillotta. Tra gli interpreti principali Veronica Simeoni e Leonardo Cortellazzi. Andrà in scena al Teatro Malibran il 31 ottobre, 3, 5, 7, 9 novembre 2024.

Nell’ambito della programmazione Education dedicata al pubblico delle scuole, dei giovani e delle famiglie, andranno in scena due titoli di musica contemporanea, una ripresa e una novità assoluta. Forte del successo del 2019, verrà riallestito Pinocchio, fiaba musicale del compositore vicentino Pierangelo Valtinoni su libretto di Paolo Madron liberamente ispirato alle Avventure di Pinocchio di Carlo Collodi. Verrà rappresentato nel felice allestimento firmato dal giovane e innovativo regista Gianmaria Aliverta, con la parte musicale affidata alla bacchetta di Marco Paladin. Insieme all’Orchestra del Teatro La Fenice vi prenderà parte anche il Coro di voci bianche dei Piccoli Cantori Veneziani. Interpreti principali Michela Antenucci e Matteo Ferrara. L’opera sarà in scena al Teatro Malibran il 18, 19, 20, 24 gennaio 2024.

Novità assoluta per Venezia sarà poi Marco Polo, opera degli studenti di composizione del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia che andrà in scena in prima rappresentazione assoluta in occasione del settecentesimo anniversario della morte del celebre viaggiatore e scrittore veneziano. Ne saranno interpreti le compagini orchestrale e corale dello stesso Conservatorio dirette da Luisa Russo, mentre la regia sarà di Emanuele Gamba. Con questo spettacolo si rinnoverà inoltre la collaborazione della Fenice con l’Accademia di Belle Arti di Venezia: gli studenti dell’istituto di alta formazione ideeranno e realizzeranno scene e costumi. Inoltre la produzione si avvarrà della straordinaria partecipazione di Roberto Capucci per i costumi. È in programma al Teatro Malibran il 18, 19, 20, 21 aprile 2024.

Torneranno in scena inoltre gli applauditissimi allestimenti del repertorio feniceo, con la ripresa di quattro titoli tra i più amati dagli appassionati. Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini sarà riproposto nello spettacolo con la regia di Bepi Morassi e scene e costumi di Lauro Crisman, con Renato Palumbo alla direzione musicale e alla guida di un cast composto per i ruoli principali da Marina Comparato, Ruzil Gatin, Alessandro Luongo e Omar Montanari. Otto le recite in agenda: 26, 28 gennaio, 1, 3, 7, 9, 11, 13 febbraio 2024. Sarà riproposto anche Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart nella produzione con la firma di Damiano Michieletto e sotto la direzione musicale di Robert Treviño, con Markus Werba, Alex Esposito, Zuzana Marková, Francesca Dotto e Francesco Demuro quali interpreti principali. Nove le repliche, 16, 17, 18, 19, 21, 22, 23, 24, 25 maggio 2024. Infine sono in programma due opere di Giacomo Puccini, di cui si celebrerà il centenario della morte: La bohème, nell’allestimento del regista Francesco Micheli, con la direzione di Stefano Ranzani e tra gli interpreti principali il soprano Claudia Pavone, il tenore Celso Albelo, il baritono Alessio Arduini e il basso Adolfo Corrado; cinque le recite previste: il 2, 4, 6, 8, 10 febbraio 2024. E l’ultimo titolo del catalogo operistico, Turandot, con la regia di Cecilia Ligorio e la direzione musicale di Francesco Ivan Ciampa, con Josè Maria Siri, Fabio Sartori e Michele Pertusi quali interpreti principali. Lo spettacolo sarà in scena dopo la pausa estiva il 30 agosto, 3, 8, 14, 18 settembre 2024.

Per informazioni www.teatrolafenice.it


 

 

 
 
 

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