Dalle Villi a Turandot
6 titoli pucciniani in programma dal 12 luglio al 24 agosto
di Luca Fialdini
TORRE DEL LAGO (LU) – Il foyer del Gran Teatro Puccini ha accolto una conferenza stampa senz’altro attesa, quella in vista della stagione 2024 che vedrà un doppio anniversario: i 70 anni del Festival e il centenario della morte di Giacomo Puccini. Occasione significativa – anzi, storica – implica grandi aspettative e, perché no, qualche coup de théâtre non previsto.
Una prima e gradita sorpresa è l’annuncio dell’insediamento del nuovo direttore artistico Pier Luigi Pizzi, ancora fresco del successo della Madama Butterfly presentata nel calendario 2023. Inoltre Luigi Ficacci, presidente della Fondazione, ha annunciato anche una stretta collaborazione tra il direttore artistico Pizzi e il direttore d’orchestra britannico Jan Latham Koenig che avrà l’incarico di curare la qualità artistica dell’organico orchestrale e corale. «Non sono qui per fare il direttore artistico a vita – precisa Pizzi – ma per fare questo Festival e nella sua totalità».
Quello presentato il 15 settembre naturalmente non è il calendario completo delle attività per il centenario, che comprenderà numerosi altri progetti che coinvolgeranno i luoghi pucciniani di Viareggio e Torre del Lago, ma fornisce un’idea di quali saranno le dimensioni della proposta. La stagione firmata da Pizzi vede in scena dal 12 luglio al 24 agosto sei titoli pucciniani che, andando in ordine cronologico, saranno il dittico Le Villi/Edgar (12 e 19 luglio), Manon Lescaut (13 luglio e 2 agosto), La Bohème (20 e 27 luglio, 8 e 22 agosto), Tosca (26 luglio, 9, 18 e 24 agosto) e Turandot (3, 10, 17 e 23 agosto); quest’ultima verrà presentata senza finale, concludendosi con il celebre coro funebre per Liù, vale a dire dove Puccini aveva intenzione di fermarsi prima delle insistenze di Ricordi.
I sei titoli costituiscono quello che il presidente Ficacci ha definito «un gesto teatrale unico» dato che il regista di quasi tutte le opere sarà proprio Pier Luigi Pizzi, con le sole eccezioni della Manon Lescaut (presentata in forma di concerto) e de La Bohème, affidata al figlio Massimo Pizzi Gasparon Contarini. Pizzi ha elaborato un progetto unitario che, stando a quanto trapelato nel corso della conferenza stampa, farà anche uso di nuove tecnologie. Il Pucciniano non si pronuncia ancora sui cast, preferendo attendere delle certezze, ma Pizzi specifica che non si sta andando in cerca del grande nome, piuttosto di interpreti credibili nei propri ruoli e di cast che nell’insieme funzionino bene.
Nella conversazione con il pubblico, andata ben oltre i confini di una presentazione di stagione, tra aneddoti e ricordi Pizzi ha dichiarato con molta chiarezza quali siano le sue idee sul teatro musicale (e che è lecito attendersi messe in pratica nella prossima stagione): «la musica è sempre in primo piano», mai «una colonna sonora»; inoltre reclama nuova attenzione ai libretti, «spesso maltrattati» in alcune regie, e pretende l’attenzione al dettaglio da parte del cantante, anche discutendone a tavolino. Tutto si deve capire, ogni singola sillaba. Chiosa, infine, con un ultimo appello all’aderenza a libretto a partitura perché «dopo anni di teatro bistrattato, oggi la vera avanguardia è la filologia».
In definitiva c’è ancora molto da scoprire sulla prossima edizione del Festival Puccini, dai nomi degli interpreti agli eventi collaterali al cartellone operistico. Tuttavia fin da ora non mancano gli elementi di interesse e questo primo squarcio sulla stagione 2024 sicuramente non fa che aumentare la curiosità. Non resta che attendere gli sviluppi di una situazione ancora in divenire ma che fa pensare a un positivo cambio di marcia rispetto al passato per il Festival Puccini e non vediamo l’ora di lasciarci sorprendere.
Il festival del centenario firmato Pizzi
Sarà Pier Luigi Pizzi a firmare il cartellone 2024 del Festival Puccini, nominato dal Consiglio di amministrazione presieduto da Luigi Ficacci, direttore artistico per questa edizione speciale del Festival di Torre del Lago per celebrare la sua 70.a edizione e l’anniversario della scomparsa di Giacomo Puccini. Con Pizzi alla direzione artistica, in stretta collaborazione il direttore d’orchestra Jan Latham Koenig con l’ incarico di curare la qualità artistica dell’organico orchestrale e corale.
Rispondendo agli indirizzi dell’Amministrazione Comunale di Viareggio- dichiara il presidente della Fondazione Luigi Ficacci- fortemente impegnata con numerosi altri progetti che coinvolgeranno i luoghi pucciniani di Viareggio e Torre del Lago, il consiglio di amministrazione ha dato vita ad un programma davvero straordinario per contrappuntare l’anno pucciniano e celebrare con tanta musica la 70.a edizione del Festival dedicato al Maestro”.
Un progetto quello di Pier Luigi Pizzi che fa esclamare al presidente della Fondazione gaudio supremo! vede in scena dal 12 luglio al 24 agosto 6 titoli pucciniani e che nell’ordine della loro presentazione al pubblico saranno Le Villi ed Edgar in un ditticonella stessa serata, Manon Lescaut , La bohème, Tosca e l' incompiuta, Turandot che terminerà con la celebre struggente nota dell'ottavino che commenta la morte di Liù. Una visione quella del direttore artistico Pier Luigi Pizzi che, dopo aver messo a segno due fortunate regie a Torre del Lago (Tosca nel 2022 e Madama Butterfly nel 2023) torna per firmare un cartellone pucciniano di teatro musicale filologico nella tradizione. Un cartellone che tratteggia il percorso artistico di Puccini, dall’opera d'esordio Le villi(1884) del ventiseienne Giacomo, scritta su suggerimento del suo insegnante di conservatorio Amilcare Ponchiellie con la quale il pur giovane musicista si fecenotare per la forza della scrittura sinfonica. L’Opera fu bocciata al Concorso bandito da Sonzogno e Puccini non ammesso; ma, dopo la sua prima rappresentazione al Teatro dal Verme di Milano (31 maggio 1884) il giudizio fu unanime nel riconoscere le qualità di questo giovane musicista. Le Villi a Torre del Lago. Sarà la quinta rappresentazione al Festival Puccini: la prima rappresentazione nel 1984, la seconda nel 1991 e la terza nel 2000 che vide protagonista Katia Ricciarelli e l’ultima proposta nel cartellone del Festival Puccini 2019. Le Villi sarà in scena in dittico con Edgar, titolo che rappresenta una rarità sul palcoscenico operistico nazionale ed internazionale - sono trascorsi 16 anni dalla sua ultima presentazione al Festival Puccini. E’ la seconda opera di Giacomo Puccini, che ebbe la sua prima al Teatro alla Scala di Milano la sera del 21 aprile 1889,una partitura che non dava ancora la misura del suo talento ma che non mancò di raccogliere giudizi positivi e di apprezzamento dal pubblico e dalla critica. L’opera della maturità artistica di Giacomo Puccini Manon Lescaut, (1893) con cui esplose e si impose il genio pucciniano sarà presentata in due serate. Il programma prosegue poi con due nuovi allestimenti, La Bohème (1896) e Tosca (1900). In ordine di presentazione al pubblico il Festival Puccini propone in agosto per quattro rappresentazioni l’opera senza finale Turandot (1926) con cui Puccini concluse prematuramente la sua carriera di grande operista. Un lavoro incompiuto rispetto al quale sono molti a credere alle difficoltà del compositore a trovare un lieto fine dopo la pagina musicale di assoluta intensità per la morte di Liù. Le rappresentazioni a Torre del Lago si concluderanno sulle note dell’ottavino che fermarono per sempre il genio pucciniano consacrando questo titolo tra le pietre miliari della modernità musicale.
Tutte le opere, ad eccezione di Manon Lescaut, che sarà presentata in forma di concerto e di La Bohème la cui regia sarà di Massimo Gasparon, saranno affidate per regia, scene e costumi a Pier Luigi Pizzi che ha pensato ad un progetto unitario tecnologicamente innovativo.
I NUMERI DEL FESTIVAL PUCCINI 2023
Gli incassi superano la previsione grazie ad un pubblico di oltre 28.000 spettatori provenienti da 59 Paesi del mondo
L’edizione appena conclusa ha visto in scena dal 14 luglio al 26 agosto, 27 proposte di spettacolo per 3 nuove produzioni La Bohème, Madama Butterfly e il Dittico (Tabarro e Castello di Barbablù) e la ripresa di Turandot cosi distribuite: 16 spettacoli nel Gran Teatro all’aperto (14 recite d’opera, 1 prova generale aperta, 1 concerto sinfonico dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia) 5 spettacoli nell’Auditorium Caruso e 6spettacoli a Villa Paolina che hanno richiamato28408 spettatori con un incremento del 23,75% rispetto all’edizione 2022 producendo un incasso da biglietteria di € 1.350.000.
Madama Butterfly il titolo che ha riscosso unanime consenso di pubblico e critica il cui allestimento innovativo ha visto crescere il pubblico ad ogni recita per giungere alla sua ultima recita con un teatro quasi sold out. Campioni di incasso La Bohème e Turandot quest’ultima nell’allestimento frutto di una coproduzione con il Teatro Goldoni di Livorno dove sarà in scena nella prossima stagione e proposta a Torre del Lago per il terzo anno consecutivo per la regia di Daniele Abbado. 10.434 i biglietti venduti online con un incremento in valore assoluto di oltre 2000 rispetto all’edizione 2022 ed un indice di riempimento del Teatro che nelle 14 serate supera il 50% e si attesta al 54, 14%. Taiwan, Hong Kong, Bahamas, Swaziland, Filippine, Brasile, Nuova Zelanda alcuni dei 59 Paesi di provenienza del pubblico del Festival Puccini 2023 con in testa ancora una volta la Germania seguita da Regno Unito e Paesi del Nord Europa. 39 i tour operator che hanno organizzato Gruppi . Il Festival ha avuto una ottima visibilità sui media con il ritorno della critica più autorevole che hanno contribuito ad un ottimo posizionamento del brand Festival Puccini anche attraverso i suoicanali social che hanno consentito di raggiungere nel periodo di svolgimento oltre 1 milione di persone .Numeri che attestano la notorietà del Festival Puccini in Italia e nel mondo e che il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha inteso premiare con il Pegaso d’oro consegnato nella serata conclusiva del Festival Puccini 2023.