L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Storie dall'antichità ai giorni nostri

DOMENICA 24/09/2023

Viaggio in Europa Capitali culturali d'Europa, Venezia pt.5

Per la serie Capitali d'Europa realizzata nel 1983 dal regista Lizzani viene riproposta la puntata su Venezia in onda domenica 24 settembre alle 12 su Rai Storia. La storia del capoluogo veneto a cominciare dalla sua espansione territoriale e commerciale iniziata nel Quattrocento sotto il dogato di Foscari, fino alla flotta navale, ai commerci con l'Oriente e allo splendore della vita sociale e culturale della Serenissima che diede un grande impulso alle arti. Dai suoi giorni di massimo splendore, si passa alla sua decadenza con l'annessione all'Austria alla fine del Settecento. Dopo la ricostruzione storica uno sguardo al presente con la presentazione delle manifestazioni artistiche e culturali che oggi si tengono a Venezia e la impongono all'attenzione del mondo.

Storie della Tv Brando Giordani ed Emilio Ravel

Dal Telegiornale delle origini fino a un ruolo di primo piano nella costruzione del linguaggio televisivo con l’invenzione di Tg2 Odeon e della formula “tutto quanto fa spettacolo”. Emilio Ravel (1933-2017) e Brando Giordani (1931-2012) sono stati due protagonisti assoluti del piccolo schermo Rai e a loro è dedicato l’appuntamento di “Storie della Tv”, con Aldo Grasso, in onda domenica 24 settembre alle 17 su Rai Storia. La puntata è arricchita dalle testimonianze di Furio Colombo, Piero Badaloni, Fabiano Fabiani (direttore del Telegiornale dal 1966 al 1969), Paola De Benedetti, Caterina Stagno, del figlio di Brando Giordani, Francesco Saverio, e delle mogli di Brando Giordani ed Emilio Ravel, Silvia Samaritani e Caterina Cerofolini.

Primo piano 1965 Mastroianni. Un Casanova dei nostri tempi

Un ritratto dell’uomo, dell’attore e del divo Marcello Mastroianni (1924-1996), raccontato da Antonello Branca del 1965, all’apice di una sfolgorante carriera cinematografica e della fama internazionale che ne fecero uno dei simboli dell’Italia nel mondo. Appuntamento con “Primo piano 1965” – “Mastroianni. Un Casanova dei nostri tempi” domenica 24 settembre alle ore 18 su Rai Storia.

Passato e Presente 1943-1945 La Repubblica Sociale Italiana

L’8 settembre 1943 viene annunciato l’armistizio tra le forze alleate anglo-americane e il governo italiano, che il re, dopo la destituzione di Mussolini avvenuta il 25 luglio, ha affidato a Pietro Badoglio. Quattro giorni dopo, un gruppo di paracadutisti tedeschi libera Mussolini dalla prigionia del Gran Sasso. Il Duce, con un gruppo di fedelissimi, fonda un nuovo Stato fascista, con l’intenzione di mantenere viva l’alleanza con la Germania, rifiutando il “tradimento” compiuto dalla monarchia. A 80 anni dalla sua nascita, la Repubblica Sociale Italiana viene raccontata dalla professoressa Toni Rovatti e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”, in onda domenica 24 settembre alle 20.30 su Rai Storia. La Repubblica di Salò raccoglie un certo consenso anche tra i gruppi conservatori moderati e tra gli industriali, ma deve fare i conti con l’occupazione dei tedeschi, con l’avanzata dell’esercito Alleato verso nord e con il nascente movimento della Resistenza.

Binario cinema Edison - L’uomo che illuminò il mondo

Luce ed elettricità: una guerra fra scienziati a colpi di brevetti e invenzioni. Sono i temi di “Edison – L’uomo che illuminò il mondo”, in onda per il ciclo “Binario cinema” domenica 24 settembre alle 21.10 su Rai Storia. Thomas Edison aveva realizzato la sua prima lampadina elettrica alla fine del XIX secolo e questo gli permise di aprire a New York la sua prima centrale elettrica. George Westinghouse, inventore concorrente e propugnatore della corrente alternata, si mise da subito in competizione con lui: la luce elettrica in tutte le case sarebbe arrivata attraversando anni di rivalità fra i due. C’è anche Tesla in questo film storico, che racconta molti episodi poco conosciuti nella storia della scienza e della tecnica, come l’invenzione del cinema e quella della sedia elettrica. Nel cast: Benedict Cumberbatch, Michael Shannon, Nicholas Hoult e Tom Holland.

LUNEDI’ 25/09/2023

Passato e presente Agrippina, sangue e potere nella Roma imperiale

Agrippina Maggiore e sua figlia Agrippina Minore rappresentano due esempi straordinari delle dinamiche dinastiche nel periodo dell’Alto impero. Le due donne sono analizzate da Paolo Mieli e dalla professoressa Francesca Cenerini a “Passato e Presente”, in onda lunedì 25 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Entrambe madri di due imperatori, trasmettono alla discendenza il sangue di Augusto, che era il nonno della prima e bisnonno della seconda. Lo studio delle donne della famiglia imperiale, attraverso il confronto tra le fonti epigrafiche e il contesto storico religioso, aiuta a demolire il pregiudizio di tanta storiografia fatta dagli uomini, che tratteggia spesso ritratti femminili fuorvianti dalla realtà.

Cronache dal Rinascimento. Il sacco di Roma. La tempesta si scatena pt.2

6 maggio 1527. A Roma è ancora buio, piove e c’è una fitta nebbia: i soldati dell’imperatore Carlo V si svegliano. È lo scenario da cui prende le mosse il secondo appuntamento, dedicato al sacco di Roma, con “Cronache di Rinascimento”, il programma di Rai Cultura con Cristoforo Gorno, in onda lunedì 25 settembre alle 21.10 su Rai Storia. I lanzichenecchi scendono dal Gianicolo e si dirigono verso Porta Santo Spirito, dove incontrano la resistenza della milizia romana messa insieme all’ultimo momento dal papa. I soldati spagnoli e italiani intanto arrivano indisturbati a Porta Cavalleggeri: i cannoni di Castel Sant’Angelo non sparano a causa della nebbia. Il comandante degli imperiali, Carlo di Borbone, tenta un assalto al Torrione con una scala ma dalle mura vaticane qualcuno spara nella nebbia uccidendolo. Tra i difensori c’è anche Benvenuto Cellini, celebre orafo e scultore. Gli imperiali sfondano le mura, dilagano a Borgo e raggiungono piazza San Pietro, dove prima fanno strage delle guardie svizzere pontificie e poi dei fuggiaschi che cercavano riparo nella basilica ancora in costruzione. Quando i lanzichenecchi sono ormai a pochi passi dalle sue stanze, Clemente VII si decide a fuggire attraverso il Passetto, un passaggio sopraelevato e fortificato che collega il Vaticano con Castel Sant’Angelo. La nebbia si dirada e i cannoni del papa iniziano a sparare. Mentre i soldati italiani rimangono a presidiare la fortezza, spagnoli e lanzichenecchi passano il Tevere e danno inizio al sacco di Roma. Durerà otto giorni. L’esercito lascia Roma solo nel febbraio del 1528 lasciando dietro di sé morti, devastazioni, stupri, furti e sacrilegi.

Cronache dall'Impero. Agrippina, una donna al comando

Sorella, nipote, moglie e madre di imperatori, Agrippina Minore non ha paura di assumere su di sé il peso del potere. Tra gli splendori della villa imperiale di Oplontis e i paesaggi marini di Baia, Cristoforo Gorno racconta l’avventura tragica di Giulia Agrippina Augusta, una donna al comando, nell’appuntamento con “Cronache dall’impero” in onda lunedì 25 settembre alle 21.40 su Rai Storia.

Cronache dall’Antichità. Socrate, processo alla filosofia

Atene, 399 a.C. ll filosofo Socrate deve affrontare un processo con tre accuse molto gravi: rifiuto di accettare le divinità ateniesi, introduzione di nuove divinità e corruzione dei giovani. Un processo ricostruito da Cristoforo Gorno in 'Cronache dall’antichità', il programma di Rai Cultura in onda lunedì 25 settembre alle 22.10 su Rai Storia. È la morte la pena chiesta per Socrate in quel dibattimento, che Gorno rivive nei luoghi originali della giustizia ateniese, rivelando le ragioni politiche del processo al filosofo. Di Cristoforo Gorno, regia di Monica Taburchi, produttore esecutivo Valentina Tassini.

Officina patrimonio. Scoperta

Scoprire il patrimonio culturale significa scoprire la storia e i suoi protagonisti, recuperare sapienze antiche tramandate nel tempo, capire tutte quelle trasformazioni che hanno plasmato territori e tradizioni. È proprio la scoperta al centro della seconda puntata di Officina patrimonio, il nuovo programma realizzato da Rai Cultura in collaborazione con la Direzione generale Educazione ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura, in onda lunedì 25 settembre alle 22.40 in prima visione su Rai Storia (e in replica: martedì 26 settembre alle 11.15, mercoledì 27 settembre alle 08.15 e giovedì 28 settembre alle 16.30 su Rai Storia). In questo appuntamento Officina Patrimonio farà tappa a Locri, Urbino, Venezia, Udine.

Un patrimonio che nelle sue espressioni materiali ritroviamo talvolta scavando nella terra, o ammiriamo passeggiando nelle nostre città e che invece nella sua dimensione immateriale è parte rilevante di un’ampia rete di connessioni con altri saperi.

Ragazze e ragazzi andranno alla scoperta e al recupero di un reperto archeologico. Apprenderanno empiricamente la conoscenza di una raffinata tecnica artistica come la tarsia. Comprenderanno il passaggio dal manoscritto al libro a stampa grazie anche all’uso delle tecniche di rilegatura. Scopriranno infine come la molteplicità degli sguardi di persone che provengono da paesi stranieri può costituire una ricchezza ed offrire una lettura inedita e inconsueta del nostro patrimonio culturale.

MARTEDI’ 26/09/2023

Passato e presente. Il giardino dei Finzi Contini. La Shoah in un romanzo

“Il giardino dei Finzi Contini”, il romanzo più celebre dello scrittore ferrarese Giorgio Bassani, viene pubblicato nel febbraio del 1962, suscitando un ampio dibattito sulla Shoah. A “Passato e Presente”, in onda martedì 26 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con la professoressa Alessandra Tarquini. Il titolo, vincitore del premio Viareggio, si unisce ad altri usciti in quegli anni, che concentrano la propria narrazione sui temi delle leggi razziali, della deportazione, dello sterminio degli ebrei. Per il panorama letterario italiano è una svolta, dopo anni in cui la Shoah difficilmente è stata oggetto di interesse di romanzieri e di poeti. Una svolta ascrivibile senza dubbio al processo Eichmann che, nel 1961, è trasmesso integralmente dalla radio israeliana e seguito dai media di tutto il mondo, ma che ha a che fare anche con la coscienza di chi, come Bassani, ha subito in prima persona il trauma della persecuzione ma non ne è stato travolto. Bassani sente il dovere morale di recuperare la memoria di chi è stato spazzato via d’un colpo da questa tragedia indicibile, e attraverso la vicenda della famiglia Finzi Contini coi personaggi che le gravitano attorno, intende sottrarre all’oblio le storie di uomini e donne che la grande Storia ha inghiottito con le sue atrocità.

5000 anni e +. La lunga storia dell'umanità. L’uomo dietro la maschera di ferro

Sul nome Eustache Dauger tutti gli storici sono d’accordo, ma a generare ancora scontri e dibattiti è la reale identità della persona. Chi era l’uomo con la maschera di ferro? L’interrogativo è al centro del nuovo appuntamento con Giorgio Zanchini in “5000 anni e +. La lunga storia dell’umanità”, in onda in prima visionemartedì 26 settembre alle 22.10 su Rai Storia. Era un semplice cameriere? O era un parente di sangue del Re Sole? E se, come dicono alcuni, l'uomo con la maschera di ferro fosse il fratellastro di Luigi XIV? Se così fosse, la Storia della Francia e dell'Europa sarebbe molto diversa. Nello stile di un'indagine di polizia, i nostri protagonisti (storici, ricercatori, antropologi, ecc.) ci offriranno diverse piste che esamineremo per dare una spiegazione al segreto meglio custodito nella storia della Francia. Ospite in studio la prof.ssa Alessandra Necci.

Italiani. Anna Magnani

In teatro e al cinema, nell’Italia fascista e in quella dopo guerra. Anna Magnani ha cominciato a vent’anni e fino alla fine dei suoi giorni non ha mai smesso di lavorare, dando testimonianza del sostanziale cambiamento del Paese. A 50 anni esatti dalla sua scomparsa, Anna Magnani è la protagonista dello speciale di Simona Fasulo, che Rai Cultura ripropone proprio martedì 26 settembre alle 22.10 su Rai Storia. Ha dato voce e volto alle donne italiane, in patria e negli Stati Uniti, incarnando la popolana e la ribelle, la sciantosa, la prostituta e la madre di famiglia. Nella vita – come dice suo figlio Luca – “ha combattuto come un maschio in un mondo maschilista come quello del cinema di allora”, restando fedele a se stessa, coraggiosa e anticonformista. Jurij Gagarin, il primo cosmonauta russo, le dedicò un saluto speciale dallo spazio, a conferma che lei, e solo lei, in tutto il mondo, aveva diritto ad essere ricordata in un viaggio tra le stelle. Era il 1961, e Anna Magnani aveva già vinto l’Oscar come miglior attrice (1956) con “La rosa tatuata”, scritto per lei da Tennessee Williams, che l’aveva vista al cinema in “Roma città aperta” e nel “Miracolo”, due film di Rossellini esportati oltreoceano – come molti lavori del neorealismo all’epoca. Lo speciale ripercorre la sua vita professionale attraverso interviste televisive e radiofoniche dell’epoca che ci permettono di rivederla e di sentire la sua voce in vari momenti della sua carriera, che fu luminosa e tormentata allo stesso tempo. Le voci e i volti dei suoi compagni d’arte, da Visconti a Rossellini, da Eduardo a Pasolini, da Totò a Gassman, si mescolano alle voci e ai volti di chi la ricorda oggi. Per primo il figlio Luca, che tratteggia la figura di una madre moderna e indipendente per l’epoca; la giornalista Patrizia Carrano, che racconta i momenti salienti della sua carriera; Osvaldo Ruggieri, che le fu compagno di vita e di teatro negli anni Sessanta. Tutti parlano di Anna attrice, ma anche della donna forte e fragile al tempo stesso, piena di contraddizioni, appassionata e sempre pronta a lottare per le persone che amava e per la sua professione. La storica Silvia Salvatici e lo sceneggiatore Morando Morandini jr guardano il percorso di vita della Magnani e ne offrono una lettura dalle loro diverse carriere ed esperienze.

MERCOLEDI’ 27/09/2023

Passato e presente. Rasputin alla corte dell’ultimo zar

Contadino semianalfabeta, mistico, guaritore, avventuriero, scaltro manipolatore: Rasputin è stato probabilmente tutte queste cose messe insieme. A “Passato e Presente”, in onda mercoledì 27 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con il professor Adriano Roccucci. Nato nel 1869 in un piccolo villaggio della Siberia, non ancora trentenne lascia la vita del contadino per intraprendere quella del pellegrino, del mistico. Nonostante la mancanza di istruzione e i modi rozzi Rasputin riesce a introdursi alla corte imperiale e a conquistare il favore dello zar Nicola II e di sua moglie Alexandra. Il suo potere crescerà senza limiti fino alla morte violenta per mano di un gruppo di nobili congiurati nel dicembre del 1916.

Il segno delle donne. Teresa Mattei

Partigiana, politica e pedagogista, Teresa Mattei si è spesa per dare un senso alla politica, lottando per i diritti della Costituzione e dell’infanzia, tutelando la soggettività di ogni persona. A darle voce e volto è Elena Lietti nell’appuntamento con Angela Rafanelli e con “Il segno delle donne”, in onda mercoledì 27 settembre alle 21.10 su Rai Storia. Nata a Genova il 1° febbraio 1921, si trasferisce a Bagno a Ripoli, vicino a Firenze, nel 1932, dove suo padre, fervente antifascista, diventa un importante dirigente del Partito d’Azione. Ha 17 anni, nel 1938, quando viene espulsa dal liceo classico che frequenta, e da tutte le Scuole del Regno, perché protesta pubblicamente contro le leggi razziali. Termina gli studi da privatista, frequenta la Facoltà di Lettere e Filosofia e, nel 1942, decide di iscriversi, insieme a suo fratello Gianfranco, al Partito Comunista clandestino, dove assume il nome di battaglia di “Chicchi”.

Durante gli anni della Resistenza conosce Bruno Sanguinetti e fonda i Gruppi di difesa della donna di Firenze. A Perugia, però, viene catturata dai tedeschi, seviziata e violentata. Nel 1944, dopo essere stato catturato e torturato dai nazisti a Roma, il fratello Gianfranco si toglie la vita in una cella di via Tasso. Nel 1946, a venticinque anni, Teresa è la più giovane eletta all’Assemblea costituente, e lavora sulla redazione dell’articolo 3 della Costituzione, sul tema dell’uguaglianza.

Nel 1948, si sposa con Bruno Sanguinetti e diventa madre: il loro primo figlio si chiama Gianfranco. Nel 1950, nasce anche Antonella, ma muore improvvisamente Bruno. In quegli anni, Teresa vive a Milano e si occupa della Casa della Cultura con Rossana Rossanda, ma, nel 1955, torna a Firenze con il suo secondo marito Iacopo Muzio, dirigente del Pci, da cui ha il suo terzo figlio Gabriele. Lo stesso anno rifiuta la candidatura alla Camera dei deputati e viene espulsa dal Pci per il dissenso manifestato verso la linea politica di Palmiro Togliatti. Nel 1958, a Milano, nasce il suo ultimo figlio, Rocco. Negli anni Sessanta fonda a Milano un centro di studi per la progettazione di servizi per l'infanzia e comincia ad occuparsi di ricerca cinematografica, insieme a Marcello Piccardo e Bruno Munari. Dall'unione della sua passione per il cinema e per i diritti dell'infanzia, nasce la Cooperativa di Monte Olimpino, che promuove il cinema fatto dai bambini come nuova forma di espressione della loro creatività. In seguito, la Mattei torna a vivere in Toscana, a Pisa, e partecipa alle lotte sociali al fianco dei suoi figli Gabriele e Rocco. Nel 1983 si suicida la figlia Antonella e Teresa attraversa un momento di grande dolore. Nel 1987 comincia a occuparsi della Lega per il diritto dei bambini alla comunicazione e, con la parola d'ordine “Chiedo ascolto”, promuove grandi campagne in favore dei bambini, contro l'eccessivo uso della televisione, portando avanti la cultura del rispetto e della pace.

1939 – 1943. La Seconda guerra mondiale. Resistere (pt. 14)

Resistere sotto le bombe e nei rifugi, come nel cuore della notte durante i raid aerei, resistere in fabbrica, come negli scioperi del marzo 1943, resistere in città, come nelle quattro giornate di Napoli, resistere in montagna, come i partigiani durante i terribili rastrellamenti nazifascisti. Resistere è una storia di operai e fabbriche, di donne e uomini, di coraggio e grandi ideali.

Questi gli eventi al centro dell’appuntamento con la serie “1939 - 1945 – La seconda guerra mondiale” in onda mercoledì 27 settembre alle 22.10 su Rai Storia. Presentata da Paolo Mieli, con l’avvincente narrazione di Carlo Lucarelli, e l’analisi e l’approfondimento di illustri storici scelti a seconda del tema trattato e alla luce delle nuove interpretazioni storiografiche, è arricchita da un racconto per immagini con materiali di repertorio “restaurati” in alta definizione ed edizioni di grandi documentari provenienti dalle Teche Rai con rare interviste a protagonisti e testimoni ormai scomparsi. Tra i consulenti della serie, gli storici Giovanni Sabbatucci, Nicola Labanca, Lutz Klinkhammer.

GIOVEDI’ 28/09/2023

Passato e Presente. La strage di Cefalonia

Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, l'esercito italiano si dissolve e i reparti militari all’estero non sanno come agire. Il generale Antonio Gandin, che a Cefalonia comanda i 12.000 uomini della Divisione Acqui, riceve ordini contraddittori, mentre i tedeschi, con un ultimatum, intimano agli italiani di cedere le armi. 80 anni dopo, la professoressa Isabella Insolvibile e Paolo Mieli a “Passato e Presente”, in onda giovedì 28 settembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, ripercorrono la storia della più sanguinosa strage di militari italiani della Seconda Guerra Mondiale. Soli e senza rinforzi, Gandin e i suoi uomini respingono l’ultimatum e scelgono di resistere ad oltranza, malgrado la disparità delle forze in campo. La battaglia di Cefalonia dura una settimana, al termine della quale gli italiani sono costretti alla resa. I tedeschi giustiziano brutalmente migliaia di soldati e ufficiali. Dopo anni di tentativi per rendere giustizia alle vittime di Cefalonia, il primo e unico processo sulla strage si è concluso il 18 ottobre 2013, con la condanna all’ergastolo dell’allora caporale Alfred Stork.

a.C.d.C. La caccia alle streghe di Salem

Città di Salem, Massachusetts, anno 1692. Venticinque persone accusate di stregoneria e commercio con il diavolo vengono giustiziate dalle autorità locali e diverse dozzine sono imprigionate. È la storia delle “streghe di Salem”, ricostruita dal professor Alessandro Barbero in “a.C.d.C.” in onda giovedì 28 settembre alle 21.10 su Rai Storia.

Nessuna prova conferma i sospetti di stregoneria, se non le denunce di alcune fanciulle che si lamentano di essere state stregate dalla loro serva, vicina di casa o conoscente. Tre secoli dopo, questa tragedia all'interno di una comunità di protestanti puritani di origine inglese solleva ancora molte domande e rimane un episodio traumatico nella storia degli Stati Uniti.

a.C.d.C. Lady Sapiens

Chi erano le donne della preistoria? Che ruolo hanno svolto nelle loro società e famiglie? A rispondere sono il professor Alessandro Barbero e “a.C.d.C.”, in onda giovedì 28 settembre alle 22.10 su Rai Storia. La puntata ospita gli interventi di numerosi studiosi e studiose che da decenni seguono le tracce delle donne preistoriche ed esamina le ultime scoperte in questo ambito, che a volte sollevano discussioni e conflitti tra gli stessi ricercatori. Cosa più che normale poiché questo campo scientifico è in evoluzione, anche grazie ai progressi tecnologici, e quindi i fatti vengono continuamente messi in discussione. Che immagine abbiamo oggi quindi della donna preistorica? Curatrice, mietitrice, donna sottomessa? Studi recenti dimostrano che era molto di più. E proprio aiutati da tecnologie immersive, gli archeologi stanno scuotendo i vecchi cliché. Si torna indietro di 30.000 anni nel tentativo di scoprire il suo vero volto: artista, cacciatrice, guaritrice, capo clan. Il documentario nasce dalla collaborazione tra case di produzione televisive e una società specializzata in videogiochi molto famosi, che ha messo a disposizione le sue capacità grafiche e, in collaborazione con gli scienziati, ha creato un'avventura virtuale, coinvolgente, che racconta una storia diversa dell'umanità, nel Paleolitico.

VENERDÌ 29/09/2023

Passato e presente. Il nome della rosa

Circa 50 milioni di copie, è uno dei romanzi italiani più famosi al mondo. Alla fine del Novecento, "Le Monde" l'ha indicato tra i 100 libri più importanti del secolo. È "Il nome della Rosa", il primo dei sette romanzi del semiologo Umberto Eco, pubblicato nel 1980. A "Passato e Presente", in onda venerdì 29 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con la specialista del Medioevo Chiara Mercuri. La vicenda che racconta è ambientata nel 1327, sullo sfondo delle lotte tardomedievali tra Papato e Impero. In un'abbazia del nord-Italia viene rinvenuto il cadavere di un monaco e l'abbate chiede di indagare a un frate francescano. Ma presto altri monaci vengono trovati morti. Il romanzo si snoda così tra giallo e questioni culturali e teologiche. Ma che immagine restituisce di quel periodo storico? Quanto c'è di vero? Come è nato il romanzo?

Einstein parla italiano

Non molti sanno che Albert Einstein trascorse alcuni anni della sua gioventù tra Pavia, Casteggio e Milano, al seguito del padre Hermann che, con lo zio Jacob, aveva fondato una fabbrica di illuminotecnica in Lombardia. Poi, nel 1921, Einstein tornò in Italia. Accettò l’invito del matematico Federigo Enriques, proprio in virtù dei bei ricordi che lo legavano alla penisola. Tenne tre lezioni all’Archiginnasio di Bologna, tutte in italiano e si recò poi all’Università di Padova per rendere omaggio al matematico Ricci-Curbastro. Quello stesso anno, Einstein avrebbe ricevuto il Premio Nobel. Pagine di storia poco conosciute e rilette dallo speciale “Einstein parla italiano”, ideato da Raffaella Simili e Sandra Linguerri, con la regia di Alessandro Scillitani, che Rai Cultura propone venerdì 29 settembre alle 21.10 su Rai Storia. Lo speciale, oltre a essere stato realizzato con interviste a esperti e a storici della scienza, è impreziosito da ricostruzioni in costume di alcuni momenti salienti della presenza di Einstein in Italia. Il ruolo di Einstein è interpretato da Francesco Petruzzelli, mentre Bernardino Bonzani, Lucia Donadio e Benedetta Pigoni danno voce e volto rispettivamente a Federigo Enriques, Ernestina Marangoni e Adriana Enriques.

Al racconto biografico si alternano le sequenze di alcuni momenti significativi della gioventù di Einstein tra Pavia e Casteggio, oltre che nella maturità. Un racconto alternato alle testimonianze di prima mano di coloro che condivisero con l’illustre fisico momenti familiari e scientifici. Il docufilm, inoltre, rievoca il forte legame emotivo con l’Italia; e si sofferma sui rapporti scientifici tra Einstein e i colleghi italiani; sul suo impegno nel sostenere la libertà e la dignità degli scienziati al di qua delle Alpi a seguito del giuramento al Fascismo del 1931; e sul suo radicato pacifismo e impegno politico.

Il progetto nasce dall’esperienza e dagli studi approfonditi di un gruppo di storici della scienza tra Bologna, Pavia, Roma e Milano; oltre che da un contesto istituzionale che ha visto coinvolti, tra gli altri, l’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna, l’Ateneo Bolognese, il Centro Ricerche Enrico Fermi di Roma, la Società Italiana di Fisica, insieme ai Comuni di Bologna, Pavia, Casteggio, Canneto sull’Oglio.

Storie contemporanee. Altari e bunker. Guerra e pace nella Repubblica

Michela Ponzani e Marco Mondini nel nuovo appuntamento con “Storie contemporanee”, in onda in prima visione venerdì 29 settembre alle 22.10 su Rai Storia, raccontano L’Ara Pacis Mundi di Medea, un importante e suggestivo complesso monumentale costruito per onorare i caduti di tutte le guerre, realizzata nel 1951, in piena guerra fredda. Ma oltre alla pace, negli anni della guerra fredda, si pensa anche alla difesa del confine orientale italiano, una delle aree strategicamente più attenzionate da parte del blocco Occidentale.

SABATO 30/09/23

Passato e presente. I cavalieri templari

L’Ordine dei poveri cavalieri di Cristo, fondato in Terrasanta agli inizi del XII secolo, è il più noto degli ordini religioso-cavallereschi, insieme all’Ordine dell’Ospedale di San Giovanni e l’Ordine dei Cavalieri Teutonici. A “Passato e Presente”, in onda sabato 30 settembre alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli e il professor Franco Cardini ripercorrono la storia dei templari fino alla loro improvvisa fine nel XIV secolo.

Il servizio originario di tutela dei luoghi santi e dei pellegrini passa in secondo piano col rafforzarsi dell’Ordine, divenuto un vero proprio stato sovrano dipendente esclusivamente dal potere del papa e caratterizzato da un’organizzazione gerarchica estremamente solida e da una produttiva rete logistica di collegamento tra i territori d’Occidente e d’Outremer.

Cinema Italia. Poveri ma belli

Amici da sempre, cresciuti l’uno di fianco all’altro nello stesso palazzo al centro di Roma, Romolo e Salvatore, due giovanotti del popolo molto sensibili al fascino femminile, conoscono Giovanna, una gran bella ragazza che fa girare la testa a entrambi. La lotta per conquistare il suo cuore li renderà rivali. È il film “Poveri ma belli” in onda sabato 30 settembre alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”. Regia e soggetto sono di Dino Risi, la sceneggiatura dello stesso Risi con Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa, la fotografia di Tonino Delli Colli. La pellicola è un mix di neorealismo, sentimentalismo e comicità che fu poco capito dalla critica del tempo, ma che riscosse un clamoroso successo al botteghino, rendendo immediatamente famosi i protagonisti del film, fino a quel momento pressoché sconosciuti.

Documentari d’autore. Ezio Bosso. Le cose che restano

Il racconto di una grande storia umana: la carriera di Ezio Bosso. Il maestro stesso si svela agli spettatori, per farci entrare nel suo mondo e nel suo immaginario, come in un diario. Con le testimonianze di tanti collaboratori e amici dell'artista, tra cui Gabriele Salvatores, Enzo Decaro, Paolo Fresu, Silvio Orlando. Regia di Giorgio Verdelli, “Ezio Bosso. Le cose che restano” andrà in onda sabato 30 settembre alle 22.50 su Rai Storia per il ciclo “Documentari d’autore”.


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