Back to New York: downtown music sketches
di Luca Fialdini
Presentati il programma e il catalogo dell’edizione 2023 del festival ideato e curato da Laura Faoro
Il festival Spirito del Tempo procede sicuro sulla propria strada e giunge quest’anno alla seconda edizione, presentata in anteprima al bistrot Après-coup di Milano il 26 settembre, e mantiene una rotta precisa e molto specifica. Sugli aspetti caratteristici – per non dire unici – del festival ha parlato la direttrice artistica Laura Faoro nel corso dell’incontro, insistendo soprattutto su un particolare: la proposta di appuntamenti in cui la componente musicale è senz’altro centrale ma non esclusiva, volendo coinvolgere il pubblico in eventi dove la musica (segnatamente contemporanea o del vicino Novecento) si fonde con altre espressioni artistiche.
In questo senso Spirito del Tempo va a occupare una nicchia che a Milano è rimasta vuota o per lo meno è davvero poco frequentata da rassegne e realtà analoghe. Un investimento importante in questa direzione è doppiamente significativo perché, se da una parte va a colmare una lacuna, dall’altra va ad avvicinarsi alle più recenti tendenze globali, dove sempre più diffusamente si incontrano lavori concepiti come interazione di più espressioni artistiche, vere e proprie esperienze che attraversano tutte le gradazioni di colore dall’happening di cageana memoria alla drammaturgia senza scena e senza parola. Non si tratta del desiderio di allinearsi a tendenze estere o della paura di “restare indietro”, la questione è mettere anche i nostri professionisti in condizione di dire la loro su un argomento della più scottante attualità, attorno al quale la comunità internazionale ha già iniziato – legittimamente – a interrogarsi e a produrre risultati: autoescludersi dal dibattito sarebbe per lo meno un peccato.
Un’altra caratteristica degna di nota è la presenza di un interessante catalogo a cura di Fabio Francione e pubblicato da Mimesis Edizioni, pensato per andare al di là delle semplici presentazioni dei brani in programma e fornire anzi una ricognizione d’ampio respiro sul retroterra culturale chiamato in causa nelle quattro date di questa seconda edizione (e non si tratta propriamente di cose marginali, dato che due concerti sono interamente dedicati a John Cage e Morton Feldman). Non ultima, merita una menzione anche la discografia ragionata a cura di Carlo Centemeri che, peraltro, il 28 settembre e il 5 ottobre parlerà ai microfoni di Radio Popolare in due puntate speciali di Labirinti musicali dei grandi dischi del mondo newyorchese da Laurie Anderson a Glenn Branca, da Lou Reed a Philip Glass, con anche alcune registrazioni inedite.
Il titolo Back to New York: downtown music sketches inquadra una situazione e una temperie culturale specifiche che spaziano dal passato recente (come Feldman e Cage, appunto) per approdare alla contemporaneità, un melting pot di linguaggi dal forte sfondo urbano come programmaticamente annuncia il concerto d’apertura con il raro Femenine (sic) di Julius Eastman eseguito da Giovanni Mancuso con l’Ensemble del Centro d’Arte dell’Università di Padova. Il trittico The Seasons – Ophelia – In a landscape di Cage vedrà la presenza sia del pianista Franco Venturini sia del «danzautore» Giacomo De Luca e lo stretto legame tra musica e danza sarà celebrato anche in occasione del For Philip Guston di Feldman dove il danzatore e coreografo Frank Gizycki si esibirà assieme alla flautista Sara Baldini, alla pianista Veronique Delcambre e al percussionista Jean-Louis Maton. L’ultimo evento vedrà Debora Petrina (chitarra, pianoforte e voce) eseguire lavori di Laurie Anderson, Meredith Monk, Nico, Yoko Ono, Debora Petrina, John Cage, Morton Feldman e Alvin Lucier nel segno di una «downtown music al femminile».
Promozione sugli ingressi: Per tutti i concerti, potete inserire il codice SDT2023 che permette per ogni concerto l'acquisto dei biglietti a soli 6 euro (5 + prevendita, invece che 15 + prevendita). Qualora non si attivasse auomaticamente, sul link riportato sotto ogni concerto scegliere l'opzione "Hai un codice?" sulla sinistra per sbloccare lo sconto e inserire SDT2023. È possibile acquistare fino a tre biglietti per persona con la stessa promozione.
Programma
29 settembre 2023 – 20.45
BASE Milano, Via Bergognone 34 Milano
L’ORGANIC MUSIC DI JULIUS EASTMAN: ALL’INCROCIO TRA ALEA, POP E MINIMALISMO
«La fine suona come angeli che aprono le porte del paradiso…
Dovremmo forse dire euforia?»
Julius Eastman | Femenine
Interpreti: Giovanni Mancuso e l’Ensemble del Centro d’Arte dell’Università di Padova
Giovanni Mancuso, direzione, pianoforte; Alberto Collodel, clarinetto basso; Filippo Vignato, trombone; Agnese Amico, violino; Enrico Milani, violoncello; Marco Centasso, contrabbasso; Alessio Ghezzi, vibrafono; Laura Faoro, flauti.
In collaborazione con il Centro d’Arte dell’Università di Padova (IT)
30 settembre 2023 – 15.30 (I turno) e h.18.30 (II turno)
ADI Design Museum, Via Ceresio, 7 Milano
THIS IS A JOHN CAGE EVENT: BELLEZZA E METODO DEL CASO
«Il medium è il messaggio»
John Cage | The Seasons – Ophelia – In a landscape
Interpreti: Franco Venturini, pianoforte [Soundinitiative – FR] Giacomo De Luca, danzautore
7 ottobre 2023 – dalle 14.30 alle 18.30 circa
ADI Design Museum, Via Ceresio, 7 Milano
PERFORMANCE E VERNISSAGE: MUSICA DA VEDERE
«Se non hai un amico che è un pittore, sei nei guai»
Morton Feldman | For Philip Guston
Interpreti: Sara Baldini, flauti; Veronique Delcambre, pianoforte; Jean-Louis Maton, percussioni; Frank Gizycki, danzatore e coreografo.
(BE)
Con il sostegno dell’Acadèmie Beloeil de Musique (BE)
8 OTTOBRE 2023 – 20.45
Santeria Toscana 31, Viale Toscana 31, Milano
LA DOWNTOWN MUSIC AL FEMMINILE
«I hate zoos» (L. Anderson)
Laurie Anderson, Meredith Monk, Nico, Yoko Ono, Debora Petrina, John Cage, Morton Feldman, Alvin Lucier
Interprete: Debora Petrina, piano, chitarra, voce.