L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

La rondine inaugura il Centenario pucciniano, dopo ventidue anni dall’unica volta a Verona

Da domenica 18 febbraio, per quattro recite, va in scena una Parigi anni ’50 di feste, amori, ironia ed eleganza nel nuovo allestimento di Stefano Vizioli con un giovane cast di talenti internazionali: protagonista Mariangela Sicilia, con Galeano Salas, Eleonora Bellocci, Matteo Roma, Gëzim Myshketa.

L’Orchestra e il Coro della Fondazione Arena di Verona sono diretti da Alvise Casellati.

Giovedì 15 febbraio alle 18, in Sala Filarmonica, incontro gratuito di approfondimento dell’opera con il giornalista e scrittore Alberto Mattioli

La Rondine di Giacomo Puccini

Domenica 18 febbraio ore 15.30

Mercoledì 21 febbraio ore 19.00

Venerdì 23 febbraio ore 20.00

Domenica 25 febbraio ore 15.30

Teatro Filarmonico di Verona

Nata come un’operetta e diventata uno spettacolo moderno, brillante e disincantato, La rondine di Giacomo Puccini torna in scena a Verona, dopo ben ventidue anni. Fondazione Arena dà il via alle celebrazioni pucciniane con quella che forse fu l’opera più amata dal compositore italiano. La nuova produzione debutta al Teatro Filarmonico domenica 18 febbraio, con repliche il 21, 23 e 25 febbraio. Sogni, amori, battibecchi incantano e divertono con un’orchestra finissima e ritmata, con tutte le danze di Parigi, città di luci e spasso. Magda, donna libera come poche, è Mariangela Sicilia, alla guida di un cast di ventuno giovani artisti internazionali di pregio, tra cui Galeano Salas, Eleonora Bellocci, Matteo Roma, Gëzim Myshketa. I complessi artistici areniani sono diretti da Alvise Casellati, mentre Stefano Vizioli firma una regia con scene d’arte e costumi d’alta moda dei favolosi anni ’50 parigini.

Opera sperimentale, in bilico tra operetta viennese (da cui venne il soggetto di Willner e Reichert) e dramma moderno, La Rondine nacque su libretto del veronese Giuseppe Adami già prima della Grande Guerra, per vedere la luce a Montecarlo solo nel 1917. Da allora il suo cammino fu tortuoso, e Puccini, perennemente alla ricerca della perfezione, creò almeno tre versioni differenti con altrettanti finali diversi: nella sua concezione originale, dopo l’unico precedente di ventidue anni fa, il titolo torna finalmente a Verona nel centenario del compositore, scomparso nel 1924 mentre lavorava a Turandot. Il nuovo allestimento, in scena dal 18 al 25 febbraio, è curato dall’appassionato regista, pianista e docente Stefano Vizioli, in coproduzione col Teatro Coccia di Novara, con scene di Cristian Taraborrelli, costumi di Angela Buscemi, luci di Vincenzo Raponi e coreografie di Pierluigi Vanelli. A dar vita ad una frizzante Parigi anni ’50, sul palcoscenico del Teatro Filarmonico salgono ballerini, figuranti e ventuno cantanti, al cimento con una partitura raffinata e complessa ma godibilissima, all’insegna di «finesse, nuance, souplesse» con cui il genio di Puccini regala sorrisi e lacrime, dichiarazioni appassionate e spassose schermaglie amorose.

Nel ruolo di Magda, la modernissima protagonista, debutta l’apprezzata Mariangela Sicilia, soprano prossimo al cimento alla Scala nello stesso titolo. Tenero e impulsivo è Ruggero, interpretato dal tenore Galeano Salas, mentre pepe e comicità sono garantiti dalla coppia composta dal poeta Prunier (creato parodiando D’Annunzio) e dalla cameriera Lisette (che indossa gli abiti della padrona al ballo come nel Pipistrello) interpretati rispettivamente da Matteo Roma ed Eleonora Bellocci. Il paziente Rambaldo è di Gëzim Myshketa, le amiche di Magda sono Amelie Hois, Sara Rossini, Marta Pluda, e il ricco cast si completa con numerose parti di fianco affidate al altrettanti giovani e artisti di talento: Gillen Munguia, Renzo Ran, Carlo Feola, Yao Bohui, Anna Bordignon, Arianna Cimolin, Giuseppe Di Giacinto, Enrico Iviglia, Gianluca Moro, Nicola Pamio, Cecilia Rizzetto, Pierre Todorovitch, Francesco Tuppo. L’Orchestra della Fondazione Arena di Verona e il Coro preparato da Roberto Gabbiani saranno diretti dal maestro Alvise Casellati, già visto al Teatro Filarmonico e in Arena.

La rondine, molto più di un’operetta, debutta in scena domenica 18 febbraio alle 15.30 e replica mercoledì 21 febbraio alle 19, venerdì 23 febbraio alle 20 e domenica 25 febbraio alle 15.30. Biglietti, abbonamenti e nuovi carnet sono disponibili al link https://www.arena.it/it/teatro-filarmonico, alla Biglietteria dell’Arena e, due ore prima di ogni recita, alla Biglietteria stessa del Teatro in via Mutilati.

La nuova BCC Veneta, in continuità con BCC di Verona e Vicenza, si conferma main sponsor della Stagione Artistica 2024 del Teatro Filarmonico.

Prosegue anche la ricca programmazione di Arena Young 2024, spettacoli, incontri e iniziative per bambini, studenti, famiglie, personale di scuole, università, accademie. La Rondine si svelerà nell’Anteprima scuole, lo spettacolo di venerdì 16 febbraio alle 16 riservato a studenti e giovani. Dopo la première, per la rassegna Andiamo a teatro, il mondo della Scuola potrà assistere alle rappresentazioni infrasettimanali al Teatro Filarmonico e partecipare ad un Preludio un’ora prima dello spettacolo: un momento di approccio alla trama, ai personaggi e al linguaggio del teatro in musica, a cura di Fondazione Arena, nella prestigiosa Sala Maffeiana. Per La Rondine è possibile partecipare al Preludio mercoledì 21 febbraio alle 18 e venerdì 23 febbraio alle 19. Info e prenotazioni: Ufficio Formazione Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - tel 045 8051933

«Dopo il tutto esaurito dell’inaugurazione nel segno di Mozart, siamo felici di proseguire la Stagione 2024 con quest’omaggio a Puccini nel suo centenario – dichiara Cecilia Gasdia, Sovrintendente della Fondazione Arena di Verona. – La Rondine è uno dei suoi titoli meno frequenti nei cartelloni del mondo: ho conosciuto, cantato e amato quest’opera, che appare meno appariscente, più sottile, ma di bellezza infinita, e ripaga lo spettatore di musica stupenda, con un teatro e personaggi attualissimi. Spero che quest’amore scocchi anche in tutti gli spettatori del nuovo spettacolo, che abbiamo affidato a questi validissimi ed affiatati artisti».

«Puccini è il primo vero regista dell’opera, che noi cerchiamo di restituire con la massima naturalezza possibile – spiega il regista Stefano Vizioli. – Magda acquisisce un senso di indipendenza proto-femminista, e il taglio drammatico e musicale è sintetico e coerente: la prima versione è sicuramente la migliore. Puccini connota Rondine a metà ‘800 ma, vista la sensualità della trama, sentivo l’esigenza, con la costumista Buscemi e lo scenografo Taraborrelli, di identificare un’epoca che accarezzasse i corpi femminili in modo meno ridondante ed eccessivo, puntando su una Parigi anni ’50, l’epoca della grande sartoria dei primi Schuberth, Balenciaga, contrapposta agli ambienti alternativi e fumosi dei balli ‘apaches’».

«Puccini con La bohème aveva creato un perfetto equilibrio di commedia e dramma – conclude il direttore d’orchestra Alvise Casellati – e lo ritroviamo in quest’opera raffinatissima. L’orchestrazione de La rondine è importante e ricca di colori inediti, danze e finezze dell’epoca, con lo sguardo rivolto tanto al jazz quanto alle commedie liriche di Strauss. Con maestria, riesce ad essere un sottofondo discreto ma partecipe delle vicende in scena e, con grande modernità, chiude ogni atto in maniera non risolutiva, lasciando ad ogni spettatore la possibilità di rispondere col proprio vissuto ad ogni interrogativo lasciato in sospeso».

La storia racconta l’innamoramento della bella ed elegante Magda, mantenuta dal banchiere Rambaldo, per il giovane Ruggero venuto a Parigi dalla provincia: qui sorge il sogno di abbandonare il lusso e i divertimenti per una vita tranquilla e appartata lontana dalla capitale. È lei la rondine che spicca il volo “oltre il mare/verso un chiaro paese/di sogno… verso il sole/verso l’amore”. Ma il sogno è destinato a durare? Le reali aspirazioni dei due coincidono? Se la vicenda ricorda in partenza La traviata verdiana e i suoi valzer, grazie alla sapienza e alla modernità di Puccini, che cita le avanguardie musicali da Strauss al tango, e autoironicamente prende le distanze dalle sue opere sentimentali, offre un finale diverso, dove la protagonista sceglie consapevolezza e libertà.

BIGLIETTERIA ARENA DI VERONA

Via Dietro Anfiteatro 6/b, 37121 Verona

Apertada lunedì a venerdì 10.30-16.00 | sabato 9.15-12.45

Tel. 045 8005151

BIGLIETTERIA TEATRO FILARMONICO

Via dei Mutilati 4/k, 37121 Verona

Aperta due ore prima dello spettacolo

Tel 045 8002880

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Call center (+39) 045 8005151

www.arena.it

Punti vendita TicketOne.it

 


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