L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Caccia alle streghe, Repubbliche marinare e Novecento

DOMENICA 14/04/2024

GRANDI DELLA TV – Paolo Villaggio

“Sono solo uno che racconta storie”, un raccontiere, si sarebbe definito. È Paolo Villaggio il protagonista di “Grandi della Tv”, la nuova trasmissione Rai Cultura commentata da Edoardo Camurri, in onda domenica 14 aprile, dalle 17:30 alle 20, e lunedì 15 aprile alle 22, su Rai Storia. Adorato da Ermanno Olmi e da Federico Fellini, amico fraterno di Fabrizio De André, Vittorio Gassman e Gian Maria Volontè, volle a ogni costo farsi comico, regalando alla televisione italiana un dono preziosissimo: la cattiveria. Ma non solo. Il suo è un universo nato destreggiandosi con destrezza con la bugia, la più pericolosa delle arti. Basti pensare al mito della sua nascita, addebitato all’immaginazione famigliare, che lo vuole novello Romolo, insieme al gemello, bambini trovati dentro una cesta e salvati dalle acque del torrente Bisagno che attraversa la città di Genova. Il fratello si rifugerà in una brillante carriera accademica a Pisa, mentre lui scalpiterà, cercando di fuggire dal lavoro impiegatizio trovato dal padre ingegnere. Viene scoperto da Maurizio Costanzo, negli insulti improvvisati a una spettatrice, una libertà che avrebbe affascinato intellettuali del calibro di Ennio Flaiano. L’esordio in RAI non è semplice, o comunque il pubblico non sa come prendere questo giovane presentatore aggressivo, cattivo, ma anche timido e umile. Le sue bugie televisive sono inanellate di aneddoti, scene comiche e personaggi tutti portati all’esasperazione, all’esagerazione e all’insensatezza. Una cortina di fumo che di lì a poco avrebbe disvelato lui, la quintessenza della nullità, il ragionier Ugo Fantozzi: “Gli italiani non hanno senso dell’umorismo […] Nessuno che mi dice: Villaggio, Fantozzi sono io. Questa è per me la verità. In questo momento siamo tutti coinvolti in questa orrenda avventura, questo errore, a mio avviso, catastrofico, che vive la cultura occidentale”. Villaggio impiega una vita a costruire Fantozzi, fino a dissolversi nella sua creatura. Dove inizia Fantozzi? Dove finisce Villaggio? Lunedì 15 aprile alle 22 viene riproposta la puntata “Fracchia e la TV” tratta dal varietà GIANDOMENICO FRACCHIA; SOGNI PROIBITI DI UNO DI NOI diretta nel 1975 da Antonello Falqui.

Passato e Presente Titanic

Da oltre un secolo il naufragio del Titanic viene ricordato non solo come uno dei più gravi disastri navali mai avvenuti, ma come la vicenda simbolo della fine di un’epoca. Una vicenda ripercorsa da Paolo Mieli e dalla professoressa Fiamma Lussana in “Passato e Presente”, in onda domenica 14 aprile alle 20.30 su Rai Storia. La nave “inaffondabile”, la più grande, la più moderna e la più sicura mai costruita, affondò al suo primo viaggio urtando contro un iceberg e condannando a morte centinaia di persone nelle acque gelide dell'Atlantico Settentrionale. Tutto l’ottimismo e l’ingenua fiducia che gli uomini della bella époque avevano riposto nella scienza, nella tecnica e nel progresso umano sembrarono andare a picco assieme allo scafo del Titanic.

Binario cinema – Messico in fiamme

L’insurrezione delle masse contadine in Messico tra il 1913 e il 1914 attraverso gli occhi di John Reed, giornalista e scrittore statunitense, che dalla sua esperienza accanto a Pancho Villa ricavò il materiale necessario per scrivere il suo reportage "Messico insorto". Regia di Sergej Bondarčuk, con Franco Nero, Ursula Andress, il film Messico in fiamme, per “Binario cinema”, andrà in onda domenica 14 aprile alle 21.10 su Rai Storia.

LUNEDI’ 15/04/2024

Passato e Presente - Giovanni Gentile, il filosofo e il regime

Il filosofo Giovanni Gentile, durante il Ventennio, assumerà il ruolo di principale protagonista dell’organizzazione culturale del regime. Un personaggio raccontato a “Passato e Presente”, in onda lunedì 15 aprile alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, da Paolo Mieli e la prof.ssa Alessandra Tarquini.

A partire dal 1926, con l’istituzione dell’Istituto Giovanni Treccani per l’Enciclopedia italiana di Scienze, Lettere ed Arti, del quale sarà per anni responsabile, diventa il capofila degli intellettuali mussoliniani. L’entrata in guerra dell’Italia vede Gentile schierato apertamente dalla parte del duce e ancora dopo l’8 settembre Gentile si rallegra per la liberazione di Mussolini e ne segue il ritorno sulla scena pubblica, guardando con favore alla nascita della Repubblica Sociale. Sembra destinato alla definitiva eclissi quando gli viene offerta la presidenza della ricostruenda Accademia d’Italia. Da questa posizione Gentile si dedica alla costruzione del progetto culturale della RSI. Il 15 aprile 1944, intorno alle 13.30, Giovanni Gentile rientra nella sua residenza. Mentre l’autista apre il cancello, due gappisti appostati nei pressi si avvicinano all’auto; quando il filosofo abbassa il vetro essi, chiesta conferma della sua identità, aprono immediatamente il fuoco. Gentile muore poco dopo l’arrivo all’ospedale di Careggi per le gravi ferite riportate.

Illuminate – Suso Cecchi D'Amico

A "Illuminate", la docu-serie prodotta da Anele in collaborazione con Rai Cultura, in onda lunedì 15 aprile alle 21.10 su Rai Storia, Anna Ferzetti interpreta l’esemplare figura della prima e unica sceneggiatrice degli anni d’oro del cinema italiano, Suso Cecchi D’Amico. La narrazione prende il via nel momento in cui tutto cominciò: era il 1946 quando il marito, Fedele D’Amico, malato di tubercolosi, viene ricoverato in Svizzera. Suso, rimasta sola ad occuparsi della famiglia, lavora alla stesura del suo primo film, "Avatar ", che sancirà il suo battesimo come sceneggiatrice.

Cresciuta fin da piccola in un ambiente culturale molto stimolante - il padre, Emilio Cecchi, era un critico letterario e giornalista tra i più importanti del Novecento, mentre la madre, Leonetta Pieraccini, era una scrittrice e pittrice di successo - Suso era anche una profonda indagatrice dell’animo umano, amava scavare nel profondo e cogliere, nelle più piccole e semplici cose, stimoli e spunti per la stesura delle sue magnifiche storie. Il fatto che fosse donna e che avesse una famiglia da mantenere non fu mai un ostacolo per la sua crescita professionale: riuscì, infatti, a ritagliarsi un ruolo di spicco in un ambiente prettamente maschile e cambiò per sempre l’immaginario del cinema italiano del Novecento, ottenendo numerosi premi e il Leone D’Oro alla carriera nel 1994.

Girato a Roma, ricostruendo la casa dove ha vissuto Suso Cecchi D’Amico, il docu-film si arricchisce di materiali di archivio e dei contributi di testimoni illustri, tra parenti, colleghi e amici: il figlio Masolino D’Amico, i nipoti Lorenzo D’Amico e Margherita D’Amico, Ivan Cotroneo, Luca Zingaretti, lo sceneggiatore e regista Francesco Bruni e la Direttrice del Premio Solinas Annamaria Granatello.
 

GRANDI DELLA TV – Paolo Villaggio/ Giandomenico Fracchia. Fracchia e la TV. 
ORE 22

MARTEDI’ 16/04/2024

Passato e Presente. Junger “Nelle tempeste d'acciaio” con il prof. Emilio Gentile 

Un personaggio raccontato a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda martedì 16 aprile alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, da Paolo Mieli e dal prof. Emilio Gentile. Il filosofo Giovanni Gentile, durante il Ventennio, assumerà il ruolo di principale protagonista dell’organizzazione culturale del regime. A partire dal 1926, con l’istituzione dell’Istituto Giovanni Treccani per l’Enciclopedia italiana di Scienze, Lettere ed Arti, del quale sarà per anni responsabile, diventa il capofila degli intellettuali mussoliniani. L’entrata in guerra dell’Italia vede Gentile schierato apertamente dalla parte del duce e ancora dopo l’8 settembre Gentile si rallegra per la liberazione di Mussolini e ne segue il ritorno sulla scena pubblica, guardando con favore alla nascita della Repubblica Sociale. Sembra destinato alla definitiva eclissi quando gli viene offerta la presidenza della ricostruenda Accademia d’Italia. Da questa posizione Gentile si dedica alla costruzione del progetto culturale della RSI. Il 15 aprile 1944, intorno alle 13.30, Giovanni Gentile rientra nella sua residenza. Mentre l’autista apre il cancello, due gappisti appostati nei pressi si avvicinano all’auto; quando il filosofo abbassa il vetro essi, chiesta conferma della sua identità, aprono immediatamente il fuoco. Gentile muore poco dopo l’arrivo all’ospedale di Careggi per le gravi ferite riportate.

5000 anni e +. La lunga storia dell’umanità (NUOVA STAGIONE) – La guerra in casa, la vittoria di Monte Marrone

Le battaglie che alcuni reparti dell’esercito italiano combattono tra il 1943 e il 1945 lungo gli Appennini al fianco degli angloamericani contro gli occupanti tedeschi sono al centro del terzo appuntamento con la nuova stagione di “5000 anni e +. La lunga storia dell’umanità” il programma di Rai Cultura, condotto da Giorgio Zanchini, che ripercorre la storia dell'umanità e che andrà in onda martedì 16 aprile alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. In particolare, si ricorda l’episodio della battaglia di Monte Marrone il cui esito positivo ha aperto la strada agli Alleati verso Cassino e Roma. Per approfondire questo momento decisivo della nostra storia Giorgio Zanchini intervista Isabella Insolvibile.

Tante facce nella memoria – 1^TX

Sei donne, sedute in fila l’una accanto all’altra sullo sfondo scuro e spoglio di un teatro, raccontano. Lucia Ottobrini, Carla Capponi, Luisa Musu, Ada Pignotti, Vera Simoni, Gabriella Polli. Sei donne che si raccontano sul palcoscenico di un teatro. Mogli, madri e figlie di sei di quei 335 uomini il 24 marzo del 1944, furono trucidati e interrati alle Fosse Ardeatine. Francesca Comencini porta “Tante facce nella memoria”, lo spettacolo teatrale da lei curato con Mia Benedetta sullo schermo, spettacolo tratto dalle registrazioni raccolte da Alessandro Portelli tra il 1997 e il 1999, che Rai Cultura propone, con l’introduzione di Amedeo Osti Guerrazzi, martedì 16 aprile alle 22.10 in prima visione su Rai Storia. «Una cosa di cui io non m’ero mai molto reso conto prima è che lì alle Fosse Ardeatine sono morti tutti uomini e hanno lasciato tutte donne: questa è una storia che non viene mai raccontata: le vite delle persone che sono rimaste, sua madre, sua sorella, cioè voi vi siete trovate...». Da questa riflessione di Alessandro Portelli nel suo libro L’ordine è già stato eseguito nasce l’idea di mettere in scena le storie di queste donne, le loro testimonianze di una delle pagine più drammatiche del nostro tempo.

MERCOLEDI’ 17/04/2024

Passato e Presente Alleati prigionieri degli italiani con la prof.ssa Isabella Insolvibile

I prigionieri alleati catturati dalle forze dell’Asse durante la guerra in Nord Africa subiscono una dura prigionia nei circa venti campi di transito collocati in Libia. Dopo una sosta, che in alcuni casi dura anche sei mesi, vengono trasportati in Italia su navi cargo. Ammassati nelle stive, soffrono condizioni anche peggiori di quelle dei campi. Inoltre, molti perdono la vita perché diverse navi vengono affondate dalla marina e dall’aviazione alleata.

Una volta giunti in Italia la situazione non migliora molto. Le condizioni di privazione cui sono sottoposti gli stessi militari e civili italiani si riverberano inevitabilmente sulla vita dei prigionieri, che riescono a rendere meno dura la loro detenzione grazie ai pacchi alimentari che ricevono dalla Croce Rossa Internazionale e dai loro parenti in Gran Bretagna.

La disorganizzazione con cui gli italiani gestiscono la prigionia, insieme alla brutalità di alcuni comandanti dei campi, sono all’origine di numerose violazioni delle norme internazionali che regolano il trattamento dei prigionieri, violazioni che in alcuni casi diventano veri e propri crimini di guerra. Alla fine della guerra ci saranno diversi processi per punire questi crimini, ma gli italiani ne usciranno con una sostanziale impunità.

Ne parlano Paolo Mieli e la professoressa Isabella Insolvibile a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in mercoledì 17 aprile alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Storie della TV (Nuova stagione) – Garinei e Giovannini, padri del varietà Pt.5

Nella TV delle origini, il teatro è stato, con la radio, la fonte di idee e personaggi. Dal teatro di rivista provengono Pietro Garinei e Sandro Giovannini, gli innovatori del ‘musical all’italiana’, e per la giovane TV inventano titoli come ‘Canzonissima’ e ‘Il Musichiere’, che rimarranno impressi nella memoria dei telespettatori. Di Ario Giorgino. Sono loro i protagonisti del quinto appuntamento con la nuova stagione di “Storie della TV”, il programma sui personaggi e sui programmi che hanno reso unica la TV italiana, raccontata da Aldo Grasso e dai suoi testimoni, in onda mercoledì 17 aprile alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. Un programma di Enrico Salvatori e di Fabrizio Marini, con la consulenza di Aldo Grasso. Produttore esecutivo Emanuela Capo. Regia di Eva Frerè e Matteo Bardelli.

RAI DOCUMENTARI Marchionne

Il documentario ricostruisce l'epopea di Sergio Marchionne, la figura chiave che ha rivoluzionato l'industria dell'automobile. Al vertice della più grande azienda manifatturiera italiana sull'orlo della bancarotta, in tre anni ne mette in ordine i conti e di fronte alla recessione globale adotta l'imprevedibile strategia d'attacco. Le sue iniziative imprenditoriali e il suo stile di lavoro hanno suscitato passioni, diviso i media e la politica e irritato molti osservatori. Ma chi era, in realtà, Sergio Marchionne? Di Francesco Miccichè, “Marchionne” andrà in onda mercoledì 17 aprile alle 22.10 su Rai Storia.

GIOVEDI’ 18/04/2024

Passato e Presente. La Serenissima e la Superba. Venezia e Genova in lotta, con il prof. Antonio Musarra

La Serenissima e la Superba, il leone e il grifo: contrapposizioni che raccontano la plurisecolare rivalità tra Venezia e Genova, due signore del mare che sul mare proiettano ambizioni e fortune, istituzioni, cultura, economia, e che sul mare si affrontano incessantemente per conquistarne il predominio. Ne parlano Paolo Mieli e il professor Antonio Musarranel nuovo appuntamento con “Passato e Presente”, in onda giovedì 18 aprile alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. La ricerca di un equilibrio è uno sforzo costante che si serve della guerra di còrsa, della pirateria, fino ad arrivare ai grandi scontri navali, laddove a misurarsi sono le galee. Quella di Venezia, altezzosa e conservatrice, amante dell’opulenza e dei colori, e di Genova, intraprendente e dinamica, più severa ma altrettanto fiera e determinata, è la storia di un antagonismo irriducibile che si consuma tra il Mediterraneo e il Mar Nero, dall’Oriente ottomano e bizantino alla Terrasanta, fino alle coste settentrionali dell’Africa. Un antagonismo che non avrà una vincitrice.

a.C.d.C – Caccia alle streghe di Salem

Città di Salem, Massachusetts, anno 1692. Venticinque persone accusate di stregoneria e commercio con il diavolo vengono giustiziate dalle autorità locali e diverse dozzine sono imprigionate. È la storia delle “streghe di Salem”, ricostruita dal professor Alessandro Barbero in “a.C.d.C.”, in onda giovedì 18 aprile alle 21.10 su Rai Storia.
Nessuna prova conferma i sospetti di stregoneria, se non le denunce di alcune fanciulle che si lamentano di essere state stregate dalla loro serva, vicina di casa o conoscente. Tre secoli dopo, questa tragedia all'interno di una comunità di protestanti puritani di origine inglese solleva ancora molte domande e rimane un episodio traumatico nella storia degli Stati Uniti.

a.C.d.C. Eccellentissima strega

Le storie di tre donne vissute nei territori tra Modena e Bologna, in un arco di tempo che va dal 1539 al 1636: tre donne finite tra gli ingranaggi del Tribunale dell’Inquisizione con l’accusa di stregoneria, sortilegi maleficio. Le racconta – attraverso i documenti storici e i verbali processuali custoditi dall’Archivio di Stato di Modena - “Eccellentissima Strega. Tre processi dell'Inquisizione” in onda giovedì 18 aprile alle 22.10 su Rai Storia. Si tratta di un patrimonio documentale ricchissimo da cui sono state ricostruite tutte le fasi della caccia all’eresia: le testimonianze dei delatori, la detenzione delle imputate, gli interrogatori serrati degli inquisitori, le torture, l’abiura e il pentimento finale. Lo scontro tra due mondi: uno colto e ortodosso che si esprime in latino e ricerca ogni forma di dissidenza, ed uno popolare in cui si tramandano i saperi e le superstizioni che, alle accuse, risponde in volgare. Le accuse di stregoneria, nel fondo dell’Inquisizione dell’Archivio di Modena come in tutti gli altri archivi, riguardano essenzialmente donne ritenute pericolose agli occhi della comunità in cui vivono: si tratta di guaritrici, vedove, erbarie e meretrici.
A commentare i tre casi sono gli storici Grazia Biondi, Vincenzo Lavenia, Gian Luca D’Errico e Matteo Duni. Un modo per riflettere sulla storia delle donne e sulle origini dei pregiudizi attorno ad alcune figure femminili considerate destabilizzanti per l’ordine sociale.

VENERDÌ 19/04/2024

Passato Presente. George Orwell: 1984 con il prof. David Bidussa 

Poliziotto, maestro privato, vagabondo, giornalista, combattente in Spagna contro il regime franchista, George Orwell ha fatto tutti i mestieri, ma quello in cui è stato straordinario è stato quello dello scrittore. A “Passato e Presente”, in onda venerdì 19 aprile alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia lo raccontano Paolo Mieli e il prof. David Bidussa. Un intellettuale non allineato, un uomo libero e di profondo acume, considerato un traditore dai marxisti, guardato con sospetto dai socialisti, inviso ai liberali, riuscirà come pochi a denunciare il totalitarismo, a intuire i pericoli di una possibile deriva della democrazia verso forme autoritarie. In 1984, il suo libro più famoso, scritto di getto e pubblicato un anno prima della morte, ci lascia un inno alla libertà e un monito per l’uomo contemporaneo.

Cronache di terra e di mare. Longobardi. Il tesoro dei barbari

Da Brescia e da Campello sul Clitunno, in Umbria, la storia dei Longobardi in Italia e della loro, spesso misconosciuta, fondamentale importanza per la storia del nostro Paese: la racconta Cristoforo Gorno in “Cronache di terra e di mare”, in onda lunedì 19 novembre alle 21.10 su Rai Storia. 

RAInchieste –Viaggio in seconda classe (1977)p.3 

E’ il 1977 quando tra i vagoni della seconda classe delle Ferrovie dello Stato Nanni Loy installa alcune cineprese e microfoni nascosti e, insieme a un gruppo di attori, stimola i viaggiatori al dialogo, mostrando uno spaccato dell'Italia tradizionalmente esclusa dal piccolo schermo. Giorgio Zanchini ne parla nel nuovo appuntamento con RAInchieste , in onda venerdì 19 aprile alle 21.40 in prima visione su Rai Storia. Con Giorgio Zanchini, un programma di Fabrizio Marini ed Enrico Salvatori, con Riccardo Sansone e Marco Orlanducci. Produttore Esecutivo Alessandra Giorgi, ricerche di Isotta Inzirillo

SABATO 20/04/23

Passato e presente – Hitler-Mussolini: l'incontro del Brennero

È il 18 marzo 1940. Benito Mussolini e Adolf Hitler si incontrano alla stazione del Brennero. È il quinto incontro tra i due dittatori. Si svolge in un momento chiave per la storia europea: quando Hitler, con l’invasione della Polonia, ha di fatto da qualche mese scatenato il secondo conflitto mondiale ed è prossimo ad attaccare la Francia. Una pagina di storia ripercorsa dal professor Ernesto Galli della Loggia e Paolo Mieli a “Passato e Presente” in onda sabato 20 aprile alle 20.30 su Rai Storia. Punto cruciale dell’incontro del Brennero è la richiesta del Fuhrer al Duce di interrompere lo stato di non belligeranza dell’Italia ed entrare in guerra a fianco della Germania. Una richiesta a cui un esitante Mussolini dovrà adeguarsi, malgrado l’impreparazione militare italiana e un’opinione pubblica tutt’altro che favorevole alla guerra. 

Cinema Italia Viaggio in Italia (ciclo Rossellini)
Cinema Italia Amori di mezzo secolo – Ep. “Napoli ’43”
ORE 22.30
DOCUMENTARI D' AUTORE Qualcosa che vive e che brucia

Uno sguardo sul presente dell’Europa, filtrato attraverso la carta sottile delle lettere dei condannati a morte della Resistenza: commoventi atti di commiato dalla vita e dai propri cari che spesso divengono dei veri testamenti spirituali, ancora oggi alla base degli ideali più puri capaci di restituire significato all'immagine di un'Europa unita. Lo racconta “Qualcosa che vive e brucia”, di Giovanni Donfrancesco, in onda sabato 20 aprile alle 22.45 su Rai Storia per il ciclo “Documentari d’autore”. 
Il progetto prende spunto da un'opera pubblicata per la prima volta nel 1953 dalla casa editrice Einaudi, con una prefazione di Thomas Mann, e successivamente tradotta in molteplici lingue: “Lettere dei Condannati a Morte della Resistenza Europea”. 


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