Young e Soddy sostituiscono Thielemann
Il Maestro Christian Thielemann ha comunicato che nel prossimo mese di ottobre dovrà sottoporsi a un’operazione chirurgica a un tendine cui seguiranno cinque settimane di riabilitazione. L’intervento lo costringe a rinunciare a tutti i prossimi impegni, inclusa la direzione dell’opera Das Rheingold in scena al Teatro alla Scala dal 28 ottobre al 10 novembre, con cui si apre la nuova produzione di Der Ring des Nibelungen con la regia di David McVicar. Impossibilitato a dirigere il prologo della Tetralogia, che si caratterizza come un impegno artistico unitario, il M° Thielemann ha comunicato l’intenzione di ritirarsi dall’intero progetto.
Le rappresentazioni di Das Rheingold saranno dirette da Simone Young (28 e 31 ottobre, 3 novembre), che ha diretto l’intero ciclo a Bayreuth e ha recentemente debuttato alla Scala con un’eccellente direzione di Peter Grimes di Benjamin Britten, e da Alexander Soddy (5, 7 e 10 novembre), oggi ospite regolare di teatri come la Staatsoper di Berlino, il Covent Garden di Londra e il Metropolitan di New York e con cui la Scala ha già programmato una nuova produzione di Così fan tutte nel novembre 2025. Il Maestro Soddy ha già diretto con successo il Ring a Mannheim.
La Direzione Artistica del Teatro alla Scala è impegnata nella definizione dei direttori per gli altri titoli della Tetralogia, che saranno comunicati tempestivamente.
“È con grande dolore – ha scritto il Maestro Thielemann – che rinuncio a questo progetto che avevamo costruito passo passo insieme a Dominique Meyer, cui mi stringe una lunga amicizia, a David McVicar e allo staff della Scala. La mia salute mi impedisce purtroppo di essere alla Scala per il Rheingold e la continuità dell’impostazione artistica nel corso del Ring des Nibelungen è così importante che si deve essere presenti dall’inizio. A questo si aggiungono l’impegno assunto con la Staatsoper di Berlino e il contesto di incertezza sul futuro della Scala. Vorrei inviare un cordiale in bocca al lupo per questa bellissima produzione al Teatro alla Scala e a tutti gli artisti coinvolti”.
SIMONE YOUNG
Simone Young è considerata una delle più importanti direttrici d’orchestra del nostro tempo. Dopo aver completato gli studi musicali nella nativa Sydney, ha iniziato in Germania la sua carriera, che l’ha poi portata in tutti i più importanti teatri d’opera e sale da concerto del mondo.
Come direttrice ospite nella Stagione 2022/2023 ha guidato produzioni dell’Opéra de Paris (Salome), della Staatsoper di Vienna (Elektra e Die Fledermaus), del Metropolitan (Der Rosenkavalier), mentre gli inviti a concerti l’hanno portata sui palcoscenici dei Berliner Philharmoniker, della Royal Stockholm Philharmonic, dell’Orchestre National de France, dell’Orquesta Nacional de España, dell’Orchestre de la Suisse Romande, della Philharmonia di Zurigo e dell’Orchestre National de Lyon.
Dal luglio 2022 Simone Young è Direttore principale della Sydney Symphony Orchestra. I precedenti incarichi includono: Direttore ospite principale dell’Orchestre de Chambre de Lausanne (2017-2020); Direttore principale della Filarmonica di Bergen (1998-2002); Direttore artistico dell’Opera Australia (2001-2003); Direttore ospite principale dell’Orchestra Gulbenkian di Lisbona; Direttore artistico della Staatsoper di Amburgo e Direttore musicale principale dei Philharmoniker di Amburgo (2005-2015).
Durante il suo mandato ad Amburgo, Young ha diretto numerose prime assolute e un repertorio diversificato tra Mozart, Verdi, Puccini, Wagner, Strauss, Hindemith, Britten, Henze.
Simone Young è ben nota come specialista di Wagner e Strauss, una reputazione che ha sviluppato all’inizio della sua carriera quando ha diretto più cicli completi del Ring di Wagner alla Staatsoper di Vienna e alla Staatsoper Unter den Linden di Berlino, così come Die Walküre e Die Meistersinger von Nürnberg insieme a Elektra, Salome, Die Frau ohne Schatten e Ariadne auf Naxos di Strauss, e anche con una nuova produzione di Palestrina di Hans Pfitzner alla Bayerische Staatsoper. Alla Staatsoper di Vienna, oltre alle numerose interpretazioni di opere di Wagner e Strauss, il lungo rapporto, iniziato con il suo debutto nel 1993, comprende l’acclamata riscoperta nel 1999 de La Juive di Fromental Halévy, insieme a molte delle opere più famose del repertorio italiano. Dopo che i suoi impegni ad Amburgo l’hanno tenuta lontana per diversi anni, è tornata alla Staatsoper di Vienna nella Stagione 2011/2012 con una ripresa della Daphne di Strauss, e a tutt’oggi è una presenza regolare nella programmazione del teatro austriaco.
Inoltre Young ha lavorato all’Opéra National de Paris, al Covent Garden di Londra e al Metropolitan di New York, ed è ospite regolare dei teatri d’opera di Monaco, Berlino, Dresda e Zurigo.
In ambito sinfonico ha diretto molte delle più importanti orchestre del mondo, tra cui le orchestre filarmoniche di Berlino, Londra, Monaco, New York e Vienna; i Wiener Symphoniker, l'Orchestre de Paris, l'Orchestra Sinfonica della BBC, la Dresdner Philharmonie, la Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino e la Konzerthausorchester di Berlino, oltre a numerose orchestre nordamericane e a diverse orchestre australiane.
Discografia
Oltre alle registrazioni complete della Staatsoper di Amburgo di Mathis der Maler di Paul Hindemith e del ciclo completo di Der Ring des Nibelungen di Richard Wagner, Oehms Classics ha pubblicato anche registrazioni con i Philharmoniker di Amburgo. Tra le altre, tutte le sinfonie di Bruckner sono state registrate nelle loro versioni originali, così come tutte le sinfonie di Johannes Brahms, la Seconda e la Sesta sinfonia di Gustav Mahler e Das Buch mit sieben Siegeln di Franz Schmidt. Da Vienna è disponibile su CD la registrazione de La Juive, nel 2019 seguirà la registrazione su CD di ParZeFool di Bernhard Lang con il Klangforum Wien e nel 2020 verrà pubblicato su CD anche Das verratene Meer di Hans Werner Henze. Il Palestrina di Hans Pfitzner e Aus einem Totenhaus di Leoš Janáček della Bayerische Staatsoper sono stati pubblicati su DVD, così come i Dialoghi delle Carmelitane di Francis Poulenc e il Lear di Aribert Reimann della Staatsoper di Amburgo.
Premi
Oltre ai dottorati honoris causa delle Università di Sydney e Melbourne, tra i suoi numerosi premi e riconoscimenti Young annovera il Premio Brahms dello Schleswig-Holstein e la Medaglia Goethe. Inoltre, è “Chevalier des Arts et des Lettres” in Francia, membro dell'Ordine d’Australia e professore presso la Hochschule für Musik und Theater di Amburgo.
ALEXANDER SODDY
Il direttore d'orchestra britannico Alexander Soddy è tra i più richiesti della sua generazione e collabora regolarmente con le migliori orchestre e i maggiori teatri d'opera del mondo.
Nella Stagione 2024/25 Soddy debutterà al Maggio Musicale Fiorentino con Salome e tornerà in alcuni dei teatri in cui è regolarmente ospite, tra cui il Covent Garden con Fidelio, la Staatsoper di Berlino con Die Meistersinger von Nürnberg, Il trovatore e Fin de partie di Kurtág, il Metropolitan con Aida e La bohème e, per la prima volta dopo molti anni, la Staatsoper di Amburgo con Salome. Gli impegni concertistici di questa stagione lo vedranno debuttare con l'Orchestra Sinfonica di Milano e tornare alla Netherlands Philharmonic e alla Bournemouth Symphony.
Tra i momenti salienti della recente stagione per Soddy figurano la prima della nuova produzione di Kirill Serebrennikov di Lohengrin all'Opéra National de Paris, il ritorno alla Philharmonia di Londra per un'esecuzione in forma di concerto del Capriccio di Strauss al Festival internazionale di Edimburgo e il debutto al Concertgebouw alla testa della Netherlands Philharmonic nella Quinta Sinfonia di Mahler.
Soddy è ospite regolare dei principali teatri d'opera di lingua tedesca, avendo diretto alla Staatsoper di Vienna un ampio repertorio, tra cui la prima della Fattoria degli animali di Alexander Raskatov, ma anche repertori diversi come Otello, Elektra, Hänsel und Gretel, Carmen, Die Zauberflöte, Lady Macbeth of Mtsensk, Salome, Il barbiere di Siviglia e Parsifal, e alla Staatsoper Unter den Linden Lohengrin, Der Rosenkavalier, Fidelio, Der Freischütz, La bohème e Die Zauberflöte.
Inoltre, Soddy ha diretto Così fan tutte, Tannhäuser e Salome al Covent Garden, nonché La bohème e Madama Butterfly al Metropolitan. Tra le altre acclamate esibizioni di Soddy figurano Elektra alla Deutsche Oper di Berlino, Die Zauberflöte e La Bohème alla Bayerische Staatsoper e La traviata al Tokyo Nikikai Opera Theatre, Der Freischütz alla Semperoper di Dresda, La bohème e Madama Butterfly alla Royal Swedish Opera e un'accoppiata di opere di Arnold Schönberg e Frank Martin alla Oper Frankfurt.
Ospite molto apprezzato anche sul podio sinfonico, nelle ultime stagioni Soddy ha diretto concerti con l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, i Wiener Symphoniker, la Philharmonia di Londra, l'Orchestra Sinfonica di Berna, la Yomiuri Nippon Symphony Orchestra, la Tokyo Metropolitan Symphony Orchestra, la Filarmonica di Copenaghen, la Münchner Rundfunkorchester, l'Orchestra Reale Svedese, l'Orchestra dell'Opera Nazionale Norvegese, l'Orquestra de Valencia, l'Oregon Symphony, l'Atlanta Symphony e la Bournemouth Symphony.
Dal 2016 al 2022, Soddy è stato Generalmusikdirektor del Teatro Nazionale di Mannheim, dove si è concentrato sul repertorio principale dell'opera tedesca e italiana e dove ha diretto anche il Ring des Nibelungen.
Allo stesso tempo è stato direttore artistico degli Akademiekonzerte a Mannheim, dove ha posto al centro della sua programmazione l'opera di Anton Bruckner e di altri grandi compositori romantici. All'inizio della sua carriera, è stato direttore principale dello Stadttheater Klagenfurt dal 2013 al 2016 e Kapellmeister della Staatsoper di Amburgo dal 2010 al 2012.
Nato a Oxford, Soddy si è formato alla Royal Academy of Music, all'Università di Cambridge e al National Opera Studio di Londra.
Alla Scala il M° Soddy tornerà nel novembre 2025 per dirigere una nuova produzione di Così fan tutte per la regia di Robert Carsen.