L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Miti ed eroi

DOMENICA 15/09/2024

Italiani
Don Puglisi

Palermo, sera del 15 settembre 1993: don Giuseppe Puglisi - parroco del quartiere Brancaccio dove è nato - è appena sceso dall’auto e sta per rientrare a casa, in piazzale Anita Garibaldi. Qualcuno gli spara alla nuca. Un’esecuzione mafiosa per l’uomo che più volte, pubblicamente, ha sfidato Cosa Nostra e si è battuto per dare futuro e speranza ai giovani. Trentuno anni dopo, Rai Cultura ricorda il suo coraggio e la sua testimonianza con lo speciale di Antonia Pillosio “Giuseppe Puglisi, beato e martire”, in onda domenica 15 settembre alle 12.00 su Rai Storia per il ciclo “Italiani”, con un’introduzione di Paolo Mieli. Lo speciale racconta la vita e l’impegno di don Puglisi attraverso le immagini delle Teche Rai e le testimonianze di quanti lo hanno conosciuto. «Don Puglisi – sostiene lo storico Andrea Riccarci - anticipava il modo pastorale di lottare contro la mafia: colpire lui era colpire un’avanguardia. Io credo che Don Puglisi sia il modello per i preti dell’Italia del XXI secolo». Hanno collaborato l’Archivio G. Puglisi della Diocesi di Palermo, l’Archivio Centro Accoglienza “Padre Nostro” e l’Archivio Tgs.

Passato e Presente
Italiani prigionieri degli Alleati

Un aspetto poco noto della Seconda Guerra Mondiale: la vicenda dei prigionieri italiani in mano alleata. In grande maggioranza essi vengono catturati sul fronte africano, dove nel 1943 le forze dell’asse subiscono la definitiva sconfitta. A “Passato e Presente”, in onda domenica 15 settembre alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con la professoressa Isabella Insolvibile. I prigionieri italiani vengono trasferiti negli Stati Uniti, in Inghilterra e nei paesi del Commonwealth, e le loro condizioni di prigionia sono più che accettabili. Vivono in ambienti puliti, hanno sufficiente vestiario e un’abbondante alimentazione. Sono utilizzati come lavoratori, soprattutto nel settore agricolo, ma qualche volta anche in occupazioni legate allo sforzo bellico, nonostante il divieto delle Convenzioni internazionali. Paradossalmente le loro condizioni peggiorano, quantomeno sotto il profilo psicologico, dopo l’8 settembre 1943. Con l’Armistizio nasce la speranza di tornare a casa, ma gli italiani rimangono prigionieri. Il difficile rapporto degli alleati con il governo Badoglio non consente la loro liberazione. Anzi, per tutti loro lo status di prigionieri permarrà anche dopo la fine della guerra, fino al rientro a casa.

Binario cinema
Saint Judy”

Il racconto della storia vera dell'avvocatessa americana Judy Wood che, grazie ai suoi studi ed alla sua specializzazione in diritto di immigrazione, è riuscita a far cambiare la legge sul diritto di asilo negli Stati Uniti. “Saint Judy” di Sean Hanish, con Michelle Monaghan, Leem Lubany, Alfred Molina, andrà in onda per il ciclo “Binario cinema” domenica 15 settembre alle 21.10 su Rai Storia.

LUNEDI’ 16/09/2024

Omaggio a Carlo Azeglio Ciampi
Due programmi per ricordarlo

Il 16 settembre 2016 moriva Carlo Azeglio Ciampi, il decimo Presidente della Repubblica italiana. L’alto senso delle istituzioni, l’amore per la patria e il convinto europeismo, sono stati i principi ispiratori della sua lunga carriera politica, che lo ha portato dalla Banca d’Italia, a Palazzo Chigi, fino al Quirinale. In occasione dell’anniversario della scomparsa, Rai Cultura ripropone l’appuntamento di “Passato e Presente”, in onda lunedì 16 settembre alle 8.45 e alle 14.15 su Rai Storia, nel quale Paolo Mieli ne ripercorre l’impegno politico insieme al professor Umberto Gentiloni.

Dopo aver guidato l’esecutivo in una difficile fase di transizione e aver traghettato l’Italia nella moneta unica europea, come ministro del Tesoro nel governo Prodi, Ciampi giunge al Colle più alto di Roma nel maggio 1999 e fa della riscoperta dei valori risorgimentali e della ricostruzione dell’identità nazionale i punti cardine del suo settennato. Il Presidente Mattarella, in visita a Livorno nel gennaio 2020, ne ha ricordato l’integrità e l’impegno per la coesione del Paese, definendolo “l’uomo dell’orizzonte comune”.

A seguire, alle 11.15 sempre su Rai Storia “Carlo Azeglio Ciampi: un cittadino europeo nato in terra d'Italia”: un profilo di Carlo Azeglio Ciampi, raccontato con sequenze e frammenti tratti dalle Teche della Rai e ritmato dalle testimonianze di Giuliano Amato, Pier Ferdinando Casini, Paolo Peluffo, Vincenzo Visco, Umberto Gentiloni e Alessandro Acciavatti, intervistati da Giovanni Paolo Fontana.

Diario civile
L'Ora, storia di un giornale antimafia

La storia del giornale L'Ora è intrecciata con quella della città di Palermo e con la carriera di tantissimi giornalisti diventati famosi. Nato all'epoca dei Florio, nel 1900, il giornale vive il suo periodo d'oro negli anni della direzione di Vittorio Nisticò, dal 1954 al 1975. E' in quest'epoca che nasce il giornalismo antimafia, con tre generazioni di cronisti, destinati grandi carriere, che si formano nella redazione di Piazzetta Napoli. Lo racconta lo speciale “L’Ora. Storia di un giornale antimafia”, in onda lunedì 16 settembre alle 16.45 su Rai Storia in occasione dell’anniversario della scomparsa. Il racconto delle battaglie del giornale si intreccia con i casi di cronaca più significativi e con i drammi che hanno portato alla morte di tre cronisti de L'Ora, Cosimo Cristina, Mauro De Mauro e Giovanni Spampinato. Un percorso che attraversa la storia della Sicilia, dalla prima inchiesta antimafia nel 1958 fino al terremoto del Belice, dal governo regionale di Silvio Milazzo alla guerra di mafia degli anni 80, impreziosito dalla collaborazione di intellettuali come Leonardo Sciascia. Fino alla chiusura del giornale, nel 1992, a pochi giorni dalla strage di Capaci. Tra i testimoni, Andrea Camilleri che ricordava i suoi primi passi da scrittore, parlando per la prima volta in televisione dei racconti inviati nel 1949 al giornale e che L’Ora pubblicò.

Passato e Presente
Dottrina Monroe: L'America agli americani

È il 1823. La guerra che l’America Latina sta vittoriosamente combattendo per conquistare l’indipendenza dalla dominazione spagnola è alle battute finali. Il 2 dicembre, durante il suo discorso annuale al Congresso, il Presidente degli Stati Uniti James Monroe enuncia alcuni principi relativi alle relazioni che d’ora in poi dovranno stabilirsi tra il continente americano e l’Europa. La dottrina Monroe è al centro dell’appuntamento con "Passato e Presente", in onda lunedì 16 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. In studio con Paolo Mieli, il professor Lucio Villari. Le potenze europee dovranno astenersi da nuovi tentativi di colonizzazione e da interferenze nelle Americhe. Allo stesso modo, gli Stati Uniti si impegnano a evitare intromissioni nelle dispute interne al vecchio continente. Queste dichiarazioni, che passeranno alla storia come “dottrina Monroe”, non solo saranno determinanti nella definizione dell’identità nazionale americana, ma, di volta in volta invocati, rimodellati, messi in discussione, resteranno un riferimento costante nell’elaborazione del rapporto degli Stati Uniti con il resto del mondo.

Cronache dal mito
Demetra e Persefone: di madre in figlia

Dall'Acropoli di Selinunte, in Sicilia, Cristoforo Gorno narra la storia di una madre, Demetra, di sua figlia Persefone e del rapimento da parte di Ade, signore degli inferi, re dei morti. È l’appuntamento con “Cronache dal Mito”, in onda lunedì 16 settembre alle 21.10 su Rai Storia, attraverso gli dei e le dee, gli eroi e le eroine, i miti e le leggende, le cui vicende riecheggiano ancora ai nostri giorni. Il mito di Demetra e Persefone, noto anche nell’arte e nella psicoanalisi, incarna la paura della violenza, il terrore di ogni madre di perdere la figlia e raffigura la prepotenza che non teme il ricorso alla brutalità.

Alighieri Durante detto Dante
Vita e avventure di un uomo nel Medioevo

Un viaggio tra 1200 e 1300, per raccontare la vita di Dante Alighieri, padre della lingua italiana e autore di uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiale, la Divina Commedia, che continua a essere materia di studio per gli studenti delle scuole, di ricerca in ambito universitario, e fonte di ispirazione per artisti, registi, scrittori, musicisti. Un viaggio guidato dal professor Alessandro Barbero con la “complicità” di personaggio dell’epoca del Sommo Poeta, come Giovanni Boccaccio, Dino Compagni, Leonardo Bruni, Giovanni e Filippo Villani, Jacopo Di Pandolfino, interpretati rispettivamente da Martino Duane, Bruno Santini, Roberto Attias, Alessio Sardelli, Mirko Cardinale. Tutto questo è “Alighieri Durante, detto Dante. Vita e avventure di un uomo del Medioevo”, scritto dal professor Barbero con Davide Savelli, per la regia di Graziano Conversano, riproposto da Rai Cultura in occasione dell’anniversario della scomparsa del Sommo Poeta lunedì 16 settembre alle 21.40 su Rai Storia.

Lo speciale ricostruisce i primi 36 anni di vita di Dante Alighieri, dalla sua infanzia all’esilio da Firenze: sono gli anni di formazione del giovane Durante, ovvero Dante, gli anni in cui incontra Beatrice, in cui combatte come cavaliere a Campaldino e in cui decide di entrare in politica. Gli anni di cui si dispone del maggior numero di fonti. E proprio partendo dalle fonti, gli autori hanno scelto di dare “voce e volto” a testimoni e biografi delle gesta del Sommo Poeta, al di là del suo mito.

E non manca la poesia di Dante che è anche musica, proprio come poteva capitare con i suoi sonetti, destinati a diventare canzoni. E tocca a due giovani rapper – Emme Mash ed Elle – dare la propria personalissima, ma altrettanto fedele interpretazione del sonetto "A ciascun'alma presa, e gentil core".

La narrazione dello speciale è ambientata nel Castello medievale dei Conti Guidi, a Poppi (Arezzo), che ospitò Dante per un periodo del suo esilio, mentre le immagini che arricchiscono il racconto sono state girate nella sua patria, Firenze.

MARTEDI’ 17/09/2024

Passato e Presente
Ildegarda di Bingen, l'altro sapere

C’è chi la chiama abbatissa, chi magistra, o domina. Lei, Ildegarda di Bingen, dice di sé di essere solo una “paupercula foeminea forma”, un poverissimo essere femminile. Un personaggio analizzato da Paolo Mieli e dalla professoressa Maria Giuseppina Muzzarelli a “Passato e Presente”, in onda martedì 17 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia a 845 anni dalla morte.

Se non avesse ricevuto l’ordine divino di rendere pubblico il contenuto delle sue visioni profetiche, manifestate fin da quando è bambina, forse la sua vita sarebbe rimasta nell’anonimato. E invece, nonostante le gravi malattie, Ildegarda ebbe un’esistenza lunga e ricca di capacità carismatiche. È stata profetessa, teologa, musicista, guaritrice, perfino scienziata, interprete dell’universo femminile nelle cose umane e in quelle divine, una figura immensa nel panorama medievale che ancora oggi, nonostante i secoli, continua ad affascinare.

La fine del nazismo
La resistenza degli ultimi gerarchi

Mentre l’esercito tedesco subisce gravi perdite sui fronti di guerra, si avvicina la fine del regime nazista. È “La fine del nazismo”, la serie Bbc proposta da Rai Cultura in onda da martedì 17 settembre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia, che racconta gli ultimi mesi di vita di Hitler, cerca di spiegare le sue scelte, mentre si aggrappa al potere circondato dai suoi fedelissimi, nascosto nel Bunker a Berlino. I gerarchi intorno a lui tramano per la propria salvezza, ognuno con la propria illusione sul futuro della Germania. Pochi sopravviveranno per affrontare la giustizia. Nel primo episodio i gerarchi nazisti, dalla fine del 1944, si raccolgono intorno al loro Führer, convinti di poter ancora vincere la guerra. Il nuovo anno si apre con la speranza nella vittoria finale. Nel giro di pochi mesi si consuma la fine della loro lealtà verso Hitler e verso il popolo tedesco. Speer, Göring, Goebbels e Himmler si nascondono nel Bunker a Berlino insieme a Hitler e diventano rivali, mentre l’inevitabilità della sconfitta si fa strada nelle loro menti.

Grande Guerra: le ore finali

Durante un freddo fine settimana di novembre del 1918, il destino dell'Europa era nelle mani di pochi uomini che rappresentavano le superpotenze dell'epoca. “Grande Guerra – Le ore finali” - in onda martedì 17 settembre alle 22.10 su Rai Storia, introdotto e contestualizzato dalla professoressa Barbara Bracco - è la storia delle loro trattative, che avrebbero posto fine a quattro anni di conflitto devastante. Il culmine di quelle discussioni fondamentali è un singolo pezzo di carta firmato in un vagone ferroviario in una foresta a nord di Parigi. Lo speciale esplora l'affascinante verità dietro questi negoziati e rivela come l'accordo per porre fine a una guerra ha avuto un ruolo nell'iniziare la successiva.

MERCOLEDI’ 18/09/2024

Italiani
Gabriella Ferri

Nata a Roma nel 1942 nel celebre quartiere popolare di Testaccio, Gabriella Ferri è stata una delle più celebri e amate voci italiane, dagli anni ’60 in poi. Diventata nell’immaginario collettivo, accanto al suo mito Anna Magnani, un’icona della romanità femminile, Rai Cultura le dedica, a 82 anni dalla nascita, lo speciale di Pierluigi Castellano, in onda mercoledì 18 settembre alle 12.00 su Rai Storia per il ciclo “Italiani”. Agli esordi la Ferri si specializza nel folk romano, per poi diventare cantante e interprete a tutto tondo, ma parallelamente anche attrice di varietà: ricordiamo le sue performance presso il locale romano “Il Bagaglino”, e poi anche per noti programmi televisivi della Rai, quali “Dove sta Zazà” e “Mazzabubú”, con testi e regia teatrale di Mario Castellacci, Pier Francesco Pingitore e Antonello Falqui, e con regia televisiva di Antonello Falqui. Negli anni ’70 conosce un successo discografico poco alla volta travolgente in Italia, ma anche in Sud America. Scompare precocemente nel 2004.

Passato e Presente
Il caso Montesi, uno scandalo politico

È stato uno dei casi di cronaca più celebri e discussi del secondo dopoguerra: il caso Montesi. Un giallo che ha segnato la storia del costume italiano e in cui, per la prima volta, cronaca nera e politica entrano in contatto in modo pericoloso. Un caso che il professor Alberto Melloni ricostruisce con Paolo Mieli nell’appuntamento con "Passato e Presente" in onda mercoledì 18 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia a 70 anni dalle dimissioni di Attilio Piccioni. Nel 1953 una ragazza viene trovata morta sul litorale di Torvaianica vicino a Roma. All'inizio si pensa ad una morte accidentale, ma grazie alla stampa emergono nuove inquietanti verità: la ragazza forse è morta durante un festino a base di droga e poi portata sulla spiaggia. Un mistero che conquista le prime pagine dei giornali e che sconvolge - in particolare modo - la vita di un politico, Attilio Piccioni (esponente di punta della Dc), in quanto suo figlio Piero sarebbe coinvolto nel caso. Il processo scagionerà tutti, ma il mistero resterà irrisolto. Chi ha ucciso Wilma Montesi?

20 settembre 1870: la battaglia per Roma”
La Breccia di Porta Pia

Poche ore di combattimenti, ma grandi conseguenze. A differenza di molti altri importanti episodi del Risorgimento, la battaglia di Porta Pia - destinata a segnare l'annessione di Roma al Regno d'Italia - è stata poco rilevante dal punto di vista militare e si è conclusa nell’arco della mattinata del 20 settembre 1870. Ben più complesso, invece, è stato il percorso che ha portato a quella storica giornata e conseguentemente alla proclamazione di Roma capitale del Regno d’Italia. In occasione dell’anniversario della breccia di Porta Pia, Rai Cultura rievoca quegli eventi con lo Speciale “20.09.1870. La battaglia per Roma” di Giancarlo Mancini con la regia di Graziano Conversano, in onda mercoledì 18 settembre alle 21.10 su Rai Storia.

Il programma è stato pensato proprio per ricostruire questa intricata vicenda, strutturato come una sorta di cronaca-racconto con la voce-guida di Nicola Roncalli, straordinaria figura di erudito dell'Ottocento che con le sue cronache ha lasciato una miniera di preziose informazioni sugli umori e le atmosfere della Roma papalina. Attraverso discorsi, documenti e testimonianze lo Speciale ricostruisce le mosse dei due principali protagonisti di questa vicenda: Pio IX e Vittorio Emanuele II. Su tutti i principali problemi storici e politici, invece, si soffermano le interviste ai professori Alberto Melloni, Angelo Varni e a Francesco Margiotta Broglio.

Perché Sanremo è Sanremo
Il Festival dagli anni ’80 a oggi

Ultime due puntate di “Perché Sanremo è Sanremo” documentario coprodotto da Rai Documentari ed Eliseo Entertaiment e riproposto mercoledì 18 settembre alle 22.10 su Rai Storia.

La storia della kermesse, i grandi successi, gli scandali, ma anche un evento drammatico e le pesanti polemiche. E poi, gli eventi politici e i fatti di cronaca che hanno attraversato l’Italia durante le varie edizioni, in un caleidoscopio di storie, canzoni, personaggi e comparse, raggruppate in un unico grande racconto popolare. Un viaggio all’insegna della musica, delle emozioni e della magia del palco dell’Ariston. Una serata speciale dedicata al Festival, firmata da Giovanni Filippetto e Michele Truglio. In questi due appuntamenti si ripercorrono gli anni '80 e '90, una pagina indimenticabile nella storia del Festival e non solo, e dagli anni 2000 a oggi, dove molto è cambiato ma non l’emozione che si vive sul palco dell’Ariston.

GIOVEDI’ 19/09/2024

Illuminate
Mariangela Melato

In occasione dell’anniversario della nascita dell’indimenticabile Mariangela Melato Rai Cultura propone, giovedì 19 settembre alle 11.00 su Rai Storia, l’episodio a lei dedicato della serie “Illuminate”, prodotta da Anele in collaborazione con Rai3, che racconta le storie di quattro eccellenze femminili italiane.

Incrociando narrazione cinematografica, documenti d’archivio e testimonianze dirette, il format, giunto alla quarta stagione, racconta le vicende di quattro grandi icone femminili italiane che si sono distinte in diversi ambiti trasformando la propria esistenza in un esempio per le generazioni future. Nel primo dei quattro docu-film, “Mariangela Melato - Il Gioco della Verità” diretto da Marco Spagnoli, Elena Sofia Ricci andrà nel posto dove, negli anni ’80, incontrò per la prima volta la grande attrice milanese, una cantina nel Quartiere Monti di Roma, un piccolo teatro off che Mariangela, già famosa, frequentava in mezzo a giovani attori, facendo con loro il gioco della verità. Da qui partirà Elena Sofia Ricci per scoprire qualcosa di più su una delle più grandi attrici di sempre, in occasione dell'ottantesimo anniversario della nascita, insieme alle persone che l’hanno conosciuta bene, continuando quel gioco della verità che aveva iniziato con lei, e cercando di carpire da ciascuno il proprio pezzo di verità su Mariangela.

Tra i numerosi testimoni illustri che daranno il loro prezioso contributo al racconto di questa grande icona del cinema e del teatro italiano, la sorella Anna Melato, Renzo Arbore, Pupi Avati, Gabriele Lavia, Massimo Ranieri, Lina Wertmüller, Luca Barbareschi, Annabella Cerliani, Felice Laudadio, Giampiero Solari, Renato Scarpa e l’amica e assistente Giovanna Guida. “Illuminate” è una docu-serie in quattro puntate prodotta da Anele in collaborazione con Rai3. Il docu-film “Mariangela Melato - Il Gioco della Verità” è scritto da Marco Dell’Omo con la collaborazione di Marco Spagnoli e diretto da Marco Spagnoli.

Passato e Presente
Walt Disney, il potere della fantasia

Produttore cinematografico, regista e doppiatore, riconosciuto come uno dei padri dell’animazione cinematografica. È Walt Disney, l’imprenditore della fantasia, sempre proiettato verso l’innovazione, la sperimentazione e la sfida. Un personaggio raccontato dal professor Estymilio Gentile e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”, in onda giovedì 19 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. È passato di sogno in sogno, e quei sogni li ha realizzati, anche quando parevano impossibili. L’ultimo: Disneyland, che nella sua immaginazione non era solo un parco divertimenti, ma una vera e propria città del futuro.

5000 anni e più. La lunga storia dell'umanità
Eleonora d'Aquitania due volte regina

Quando il duca d'Aquitania morì, lasciò alla figlia Eleonora il titolo e un'enorme ricchezza. Lei sposò Luigi, figlio del re francese e divenne regina di Francia, quando era ancora adolescente. La regina Eleonora d’Aquitania è al centro del nuovo appuntamento con Giorgio Zanchini e con “5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità”, in onda giovedì 19 settembre alle 21.10 su Rai Storia. Eleonora era nota per la sua tenacia e influenzò fortemente il processo decisionale di Luigi. Lo accompagnò anche nella sua seconda crociata in Terra Santa nel 1147. Dopo l'annullamento del loro matrimonio sposò Enrico Plantageneto, erede al trono inglese. Un tempo regina d'Inghilterra, si prese cura degli interessi di Enrico mentre era via. Tuttavia, dopo un'altra scissione finì prigioniera del re per 10 anni fino alla sua morte quando divenne re suo figlio Riccardo Cuor di Leone.

a.C.d.C.
Gli ultimi re guerrieri d'Europa

Quando il re Edoardo il Confessore muore senza un erede, la lotta per il trono di Inghilterra si scatena violenta. Un periodo cruciale della storia inglese ricostruito dalla serie “Gli ultimi re guerrieri d’Europa”, in onda per “a.C.d.C.” giovedì 19 settembre alle 22.10 su Rai Storia, con l’introduzione del professor Alessandro Barbero.

Il conte Aroldo assume la corona, ma non è l’unico pretendente. In Normandia il duca Guglielmo, convinto di essere stato designato successore al trono dallo stesso Edoardo, rivendica per sé la corona d’Inghilterra. Nel frattempo, il re vichingo Harald Hardrada di Norvegia sta allestendo una forza d’invasione. Molto presto l'Inghilterra sarà sotto attacco.

VENERDÌ 20/09/2024

Grandi biografie
Sophia Loren

Una vita da fiaba, una ragazza come tante che diventa la diva più amata di sempre, una lunga carriera costellata da successi, il volto del cinema italiano nel mondo. In occasione del suo 90° compleanno, Rai Cultura la omaggia con lo speciale “Grandi biografie – Sophia Loren” per la regia di Agata Maria Costanzo, in onda venerdì 20 settembre alle 15.30 in prima visione su Rai Storia.

Sofia Villani Scicolone nasce a Roma il 20 Settembre 1934. Cresce con la madre pianista e la sorella Maria a Pozzuoli, alle porte di Napoli, in anni segnati dalla guerra e da forti ristrettezze economiche.  A 15 anni si trasferisce a Roma in cerca di successo, partecipa a Miss Italia vincendo la fascia di Miss Eleganza ed  inizia  subito a lavorare - con il nome di Sofia Lazzaro - come attrice nei  fotoromanzie come comparsa o in ruoli marginali in  diversi film . L’incontro con il produttore Carlo Ponti segnerà la sua vita personale e professionale, diventerà il marito e il padre dei due figli, Carlo ed Edoardo. La sua carriera prende il volo, diventa Sophia Loren, nome suggerito dal produttore Goffredo Lombardo.

Nel 1954 Vittorio De Sica, nonostante la giovane età, la vuole nel ruolo della pizzaiola Sofia ne “L’Oro di Napoli” e inizia così un formidabile sodalizio artistico.  Sempre nel 1954, grazie al regista Alessandro Blasetti, incontra Marcello Mastroianni sul set del film “Peccato che sia una canaglia”: diventerà suo partner per eccellenza.

Nel 1955 è accanto a Vittorio De Sica in “Pane, amore e…” con la regia di Dino Risi.

La straordinaria bellezza e la forte capacità interpretativa porteranno la Loren anche ad Hollywood.  E dal 1957 al 1960 si trova accanto a miti del cinema americano come Frank Sinatra, Cary Grant, John Wayne, Anthony Quinn e viene diretta da registi quali Charlie Chaplin, Sidney Lumet. In Italia lavora con registi del calibro di Mario Monicelli ed Ettore Scola. Grazie all'interpretazione de "La Ciociara"di Vittorio De Sica, che le vale l’Oscar come migliore attrice nel 1962, si afferma come l’icona del cinema italiano nel mondo. E sempre con la regia di Vittorio De Sica e con partner Mastroianni, recita in due film che l'hanno resa indimenticabile: “Ieri, oggi e domani” e "Matrimonio all'Italiana”.

Nel 1977 gira “Una giornata particolare” con la regia   di Ettore Scola  sempre con Marcello Mastroianni.  Il film affronta con profondità e delicatezza i temi dell’omosessualità e della femminilità nel periodo fascista.

Nel 1991 le verrà assegnato l’Oscar alla carriera, coronata anche da molti altri premi: un Golden Globe, un Leone d'Oro, una Coppa Volpi, una Palma d'Oro, un BAFTA, sei David di Donatello e due Nastri d'Argento e un Leone d’Oro alla carriera nel 1998, ritirato da Carlo Ponti e dai suoi figli.

A seguire, alle 16.30 sempre su Rai Storia, “Napoli incontri di cinema 1963” con le parole di stima di Vittorio De Sica nei confronti di Sofia Loren visibilmente emozionata, di fronte a una platea plaudente.

Soggetto donna. Il mestiere di vivere
(anniversario nascita Mia Martini 20.09.1947)

In occasione dell’anniversario della nascita di Mia Martini Rai Cultura ripropone la puntata di “Soggetto donna” a lei dedicata venerdì 20 settembre alle 15.45 su Rai Storia. Si tratta di un omaggio alla figura di Mia Martini (20 settembre 1947 - 12 maggio 1995) dove viene riproposto il numero unico “Mia”, trasmesso il 6 febbraio 1975, realizzato da Enzo Trapani, il più sperimentale dei registi del varietà televisivo Rai. A presentarlo, l’attore Lino Capolicchio, che incontra e intervista la cantante di Bagnara Calabra. Mia Martini inizia lo spettacolo con un’esecuzione jazz, “When I fall in love” (Carmichel) seguita da Hit the road jack (Ray Charles) e da “Desafinado” in uno studio vuoto, accompagnata da un ensamble di musicisti.

Lo spettacolo prosegue con un’intervista di Capolicchio in riva al mare, dove Mia Martini confessa le sue paure e le sue difficoltà nell’ambiente discografico, mentre l’attore parla dei suoi ruoli al cinema. Seguono altre esibizioni delle canzoni di Mia Martini “Inno”, “Il viaggio”, “E stelle stan piovendo”. La registrazione da “Senza rete” del 1971 di “Padre davvero”, la sua prima canzone di successo, è il preludio dell’esibizione dell’ultima incisione fino a quel momento, “Agapimu”.

Segue una registrazione in esterni, nelle vicinanze della Rai di viale Mazzini, dell’esecuzione della canzone “Al mondo”.

Lo speciale si conclude con un incontro-confessione di Mia Martini con una collega di grande temperamento, Gabriella Ferri, con la quale si esibiscono insieme in alcuni stornelli romaneschi e calabresi “A ritornelli” e “Tu non me piaci più”.

Documenti di storia e cronaca
Jean Juares, apostolo del pacifismo

La ricostruzione della vita, l'ideologia, le battaglie politiche e l'assassinio di Jean Juares (1859 - 1914), uomo politico e capo del partito socialista ucciso alla vigilia della I Guerra mondiale dal nazionalista Raoul Villain per la sua opposizione alla guerra stessa. Una storia raccontata in “Documenti di storia e cronaca” in onda venerdì 20 settembre alle 18.30 su Rai Storia in vista della Giornata della Pace che si celebra il 21 settembre.

Passato e Presente
Giovanni Pirelli, l'erede ribelle

Figlio primogenito di Alberto Pirelli che rinunciò alla guida di uno dei più grandi imperi dell’imprenditoria mondiale per seguire i suoi ideali e, soprattutto, il suo amore per la scrittura. Nel 1952 cura “lettere dei condannati a morte della resistenza italiana”, un’antologia pietra miliare della storiografia antifascista. Sarà scrittore, mecenate, sceneggiatore, uno dei più eclettici e internazionali intellettuali del suo tempo. E per qualcuno, un autentico rivoluzionario. A “Passato e Presente”, in onda venerdì 20 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con la professoressa Maria Margherita Scotti.

Donne di Campania
Concetta Barra

Donne caparbie, intraprendenti, coraggiose. Donne che combattono per affrancarsi dalle tradizioni più arcaiche. Donne legate alla propria terra. Perché se c’è una cosa che contraddistingue la donna campana è l’amore per il proprio paese d’origine. È “Donne di Campania” la nuova serie Rai Cultura al via da venerdì 20 settembre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. Sulla scia dei format al femminile di produzione Anele, Illuminate e Donne di Calabria (Rai Storia e Rai Canale Inglese), il progetto Donne di Campania vuole raccontare, in una declinazione multipiattaforma, sei eccellenze femminili, sei grandi donne che hanno lasciato un segno nella storia della Campania e del nostro Paese. Un racconto strettamente legato al territorio: attraverso una narrazione al femminile, vogliamo dipingere un’immagine eterogenea e non convenzionale della Campania, lontana dai luoghi comuni e dagli stereotipi, recuperando dalla memoria collettiva storie esemplari di modernità.

Venerdì 20 settembre si parte con Concetta Barra, cantante e attrice napoletana, madre di Peppe Barra. Iniziò a cantare durante la Seconda Guerra Mondiale, quando ancora non aveva vent’anni. Fondò insieme alle sorelle Nella e Maria, la compagnia "Vittoria", ottenendo discreta fama nel mondo artistico partenopeo e nazionale, giungendo a lavorare con Totò, Aldo Fabrizi e Alberto Sordi. Il matrimonio e le gravidanze l'hanno allontanata dal pubblico fino al 1970, quando tornò sulle scene con un nuovo repertorio sulla riscoperta della canzone napoletana antica, progetto che la vide impegnata in un sodalizio con il maestro Roberto De Simone e che avrebbe poi ereditato suo figlio.

“’14-’18. Grande Guerra cento anni dopo”
Cosa è stata Caporetto

L’episodio più triste per gli italiani nella Grande Guerra: la disfatta di Caporetto, una tragedia che porta l’esercito a un passo dalla sconfitta e che conta 40 mila tra morti e feriti, 300 mila prigionieri e oltre 400 mila civili in fuga dal Friuli e dal Veneto per sfuggire all’occupazione del nemico. A raccontarla è “’14-’18. La Grande Guerra 100 anni dopo” la serie prodotta da Rai Storia e presentata da Paolo Mieli con la narrazione di Carlo Lucarelli e la consulenza storica di Antonio Gibelli e Mario Isnenghi, in onda venerdì 20 settembre alle 22.10 su Rai Storia. Caporetto segna anche un punto di svolta: cambiano la percezione della guerra, la natura del conflitto e l'opinione di intellettuali e gente comune. Cade il governo e finisce l’era Cadorna. L’Italia è arrivata a un soffio dalla capitolazione, ma trova la forza di ricostruire il proprio esercito e riprendere l’offensiva proprio sulla linea del Piave, sotto il comando del generale Armando Diaz.

SABATO 21/09/24

Illuminate
Casa Mondaini

A 14 anni dalla scomparsa di Sandra Mondaini, Rai Cultura ripropone, sabato 21 settembre alle 16.30 su Rai Storia, “Casa Mondaini”, la puntata a lei dedicata del ciclo “Illuminate”, prodotto da Anele in collaborazione con Rai3. Il docufilm diretto da Maria Tilli, Lucia Mascino viene invitata da Giorgia Trasselli, la celebre “tata” di casa Vianello, a partecipare a un’asta di beneficenza dedicata a Sandra Mondaini nell’anno del decimo anniversario dalla sua scomparsa: questa è l’occasione ideale per ripercorrere la vita straordinaria della prima soubrette comica della tv italiana, entrata nell’immaginario collettivo con i suoi iconici personaggi, il suo sodalizio professionale e sentimentale con Raimondo Vianello, le scelte di vita spesso difficili e mai scontate.

Tra i numerosi testimoni illustri che hanno dato il loro prezioso contributo al racconto di questa icona della tv italiana tanti amici, parenti e colleghi tra cui: la figlia e il nipote “adottivi” Rosalie e John Mark Magsino, Antonella Elia, Giancarlo Magalli, Gerry Scotti, Simona Izzo e Ricky Tognazzi, Edoardo Vianello, il biografo di Sandra Mondaini Federico Bravetti e molti altri.

Il Giorno della pace

Per celebrare la Giornata Internazionale della Pace, Rai Cultura ripropone sabato 21 settembre alle 18.30 su Rai Storia un documentario dedicato alla pace intitolato “Il giorno della Pace” del 1965, a cura di Liliana Cavani, testi di Alfonso Gatto e voce di Arnoldo Foà. Il 4 maggio del 1945 è il primo giorno di pace nella Francia liberata. Che cosa ne è rimasto nella memoria dei testimoni?

Un racconto che parte dall’intervista a Henry e Francoise, due studenti parigini di 18 anni, sull’Olocausto e sul significato del 4 maggio del 1945, giorno della fine della Seconda Guerra Mondiale in Francia. Ascoltiamo le testimonianze di ex deportati ebrei francesi, che ci raccontano i campi di concentramento nazisti ai quali sono sopravvissuti. Hermann Schussler, uomo d'affari tedesco, descrive il suo ricordo di bambino, quando annunciarono il suicidio del dittatore tedesco Adolf Hitler. Ancora l' ex partigiano Nuto Revelli ricorda la sua militanza nella Resistenza e la liberazione dell'Italia dai nazifascisti e lo scrittore Mario Rigoni Stern parla della fine della guerra in Italia.

Passato e presente
Storia dei movimenti pacifisti

Il tema della pace ha attraversato l’intera storia dell’umanità, ma soltanto negli ultimi secoli la sospensione definitiva dei conflitti è stata percepita come un obiettivo politico da raggiungere e non più soltanto come un’aspirazione irrealizzabile. L’ideale della pace raggiunge il suo sviluppo nel Novecento, quando, dopo gli orrori delle guerre mondiali, l’idea dell’abolizione della guerra si trasforma in un progetto concreto, promosso dalle associazioni pacifiste e condotto dalle nuove organizzazioni internazionali. In occasione della Giornata Internazionale della Pace, la storia dei movimenti pacifisti viene ripercorsa dal professor Renato Moro e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”, in onda sabato 21 settembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Nell’opinione pubblica la cultura della pace si diffonde con la paura dell’atomica e della guerra definitiva. È del 1958 la prima marcia contro il nucleare, da Londra ad Aldermaston. Scienziati intellettuali, religiosi, pacifisti chiedono il disarmo. Manifestazioni si susseguono in tutto l’Occidente e il movimento pacifista cresce negli anni della corsa agli armamenti, fondendosi con i nuovi movimenti giovanili e non si ferma alla fine della guerra fredda, perché tanti sono ancora i conflitti che continuano a insanguinare il globo. Il 15 febbraio 2003, per protestare contro l’imminente attacco americano all’Iraq, a Roma sfilano in tre milioni. Nello stesso giorno, attraverso le nuove reti di coordinamento, centodieci milioni di persone manifestano in ottocento città del mondo.

Cinema Italia
Pane, amore e gelosia

Nel piccolo paese immaginario di Sagliena, le storie d’amore del maresciallo Carotenuto con la levatrice Annarella e del carabiniere Stelluti con Maria detta la “Bersagliera” incontrano i primi ostacoli. È il film di Luigi Comencini “Pane, amore e gelosia”, in onda sabato 21 settembre alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”. Tra gli interpreti, Vittorio De Sica, Gina Lollobrigida, Tina Pica, Marisa Merlini, Roberto Risso, Memmo Carotenuto. 

Documentari d' autore
Illuminate: Palma Bucarelli”

Ub docu-film dedicato alla critica e storica dell’arte, che con il suo operato ha rivoluzionato il mondo dell’arte italiana: per “Documentari d’autore” sabato 21 settembre alle 22.45 Rai Storia propone la puntata dedicata a Palma Bucarelli di “Illuminate”, prodotto da Anele in collaborazione con Rai Cinema e diretto da Elisa Amoruso.

L’attrice Valentina Bellè veste i panni di una giovane reporter alla ricerca di alcuni libri misteriosamente scomparsi dal fondo Bucarelli: un’indagine che la porta a scoprire, incontro dopo incontro, la figura di Palma Bucarelli, prima direttrice donna di un museo pubblico in Italia, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. Ribelle, enigmatica e appassionata, ha saputo imporsi e affermarsi in un panorama all’epoca prevalentemente maschile, grazie anche alla sua preparazione, alla sua competenza, al suo fascino e al suo spirito rivoluzionario e controverso, che hanno fatto di lei una donna lontana da ogni stereotipo, capace di rivoluzionare con il suo operato l’ambiente artistico-culturale nell’Italia del Novecento.

Sullo sfondo dei luoghi che hanno accompagnato la vita di Palma – Palazzo Farnese, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, la sua amata Capri – Valentina Bellè ripercorre l’esistenza della famosa critica d’arte incontrando parenti, amici e colleghi che l’hanno conosciuta nei suoi lati sia professionali che umani. Tra questi, i nipoti Sirai Bucarelli e Angelo Bucarelli, le scrittrici Dacia Maraini, Camilla Baresani e Sandra Petrignani, gli storici dell’arte Philippe Daverio e Flavio Caroli, il curatore e critico d’arte Achille Bonito Oliva, i giornalisti Giuseppe Di Piazza e Giusy Ferrè e l’editore Stefano De Luca.


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