Rodari, il profeta della fantasia
DOMENICA 20/10/2024
La strage di Gorla
Il ricordo di Rai Cultura a 80 anni dal bombardamento
A 80 anni dal bombardamento a Gorla, quartiere della periferia milanese, che il 20 ottobre 1944 colpì una scuola elementare causando la morte di 184 bambini, Rai Cultura ripercorre la drammatica giornata e il contesto storico in cui si svolse con un doppio appuntamento domenica 20 ottobre su Rai Storia: alle ore 9.00 e alle ore 14.15 Paolo Mieli e la professoressa Barbara Bracco ricostruiscono il tragico episodio nella puntata di “Passato e Presente” “Bombe su Milano”, mentre alle 18.30 viene riproposto “Milano in guerra”, speciale che si sofferma sui bombardamenti, la fame, il razionamento, gli sfollati, ma anche gli scioperi del marzo 1943, la caduta del fascismo, l’armistizio, l’occupazione nazista e il periodo della Repubblica Sociale Italiana. Tra il 1943 e il 1945 Milano rappresenta uno dei principali centri della lotta partigiana: qui, dopo l’8 settembre, nascono le Brigate Garibaldi e la resistenza si organizza militarmente, ma la repressione nazifascista è durissima: arresti, deportazioni, torture e stragi. Attraverso filmati di repertorio, interviste, documenti inediti dell’Archivio Centrale dello Stato e riprese nei luoghi della memoria (la Loggia dei Mercanti, Via Santa Margherita, Via Rovello, Piazza dei Piccoli Martiri, Piazzale Loreto) la storia di una città – Milano – Medaglia d’oro della Resistenza.
Passato e Presente
Jacqueline Kennedy alla Casa Bianca
Jacqueline Bouvier, maritata Kennedy, è stata una delle più amate first lady nella storia degli Stati Uniti. A “Passato e Presente”, in onda domenica 20 ottobre alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne tratteggia il ritratto con la storica Raffaella Baritono.
Oltre all’eleganza che tutti le riconoscevano, nel triennio che Jacqueline passò alla Casa Bianca svolse anche un importante ruolo diplomatico, assai meno conosciuto del suo volto mondano. La sua immagine è poi immortalata dalla tragedia di Dallas, cui assistette impotente e che ancor più la rese oggetto d’affetto da parte di persone in tutto il mondo. Il suo dolore per l’improvvisa perdita del marito incarnò quello di tutto un Paese per l’omicidio del proprio Presidente in carica, John Kennedy, facendo di lei la “vedova d’America”.
Binario cinema
Patton, generale d’acciaio
Dal Nord Africa alla Sicilia fino alle Ardenne, George C. Patton fu uno dei protagonisti della riscossa americana nella Seconda guerra mondiale, e della vittoria delle forze alleate. Un personaggio raccontato dal film “Patton, generale d’acciaio”, in onda domenica 20 ottobre alle 21.10 su Rai Storia per “Binario cinema”. Il film, diretto da Franklin J. Schaffner, nel 1970 ha vinto sette premi Oscar, fra cui miglior film, miglior regia e George C. Scott miglior attore protagonista. Nel cast anche Karl Malden e Michael Bates.
Ufficiale dotato di straordinarie capacità strategiche, Patton era noto principalmente per la sua aggressività bellica e un carattere duro e inflessibile. Dopo aver sconfitto i tedeschi in Tunisia e poi in Sicilia, il generale venne messo in disparte per lo Sbarco in Normandia, salvo poi affidargli il comando della Terza armata per l’avanzata dell’esercito Usa in Europa.
LUNEDI’ 21/10/2024
Passato e Presente
Ottone I un re imperatore tra Germania e Italia
La storia di Ottone I di Sassonia e della sua dinastia occupa un posto di primissimo piano nella storia d’Italia e in quella d’Europa. La ripercorrono Paolo Mieli e il professor Giuseppe Albertoni a “Passato e Presente” in onda lunedì 21 ottobre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.
Ottone di fatto fonda di nuovo l’Impero in Occidente, unendo la corona del regno italico a quella del regno teutonico, che nasce tra i Franchi orientali, dopo la fine dell’Europa carolingia. Un certo pregiudizio risorgimentale, e poi di età fascista, che vedeva questo periodo come la dominazione di un regno straniero sull’Italia, ha impedito che gli studi sull’argomento proliferassero in passato nel nostro Paese, a causa di un rapporto tra ricerca storica e identità nazionale italiana viziato dall’ideologia.
“Paisà”
Viaggio tra i calabresi di New York
Testimonianze, ritratti ed esperienze per “misurare” il grado di sopravvivenza di una cultura trapiantata in un ambiente diverso e lontano: è “Paisà. Viaggio tra i calabresi di New York”, un’inchiesta realizzata da Mimmo Rafele e in onda nel 1982 che Rai Cultura ripropone in tre appuntamenti da lunedì 21 ottobre alle 18.15 su Rai Storia. Da Manhattan, protagonista del primo episodio, martedì 22 ottobre alle 18.30 ci si cala nella realtà di Brooklyn, raccontando la vita dei calabresi tra le centinaia di associazioni per gli italo-americani nostalgici e le famiglie divise “tra i baseball e i santini”. L’inchiesta si conclude a New York, mercoledì 23 ottobre alle 18.30 su Rai Storia, nel mondo ricco e contraddittorio degli emigrati, ‘attraversato’ da tre generazioni: quelli ancora italiani, i bilingue per tradizioni e famiglia, i giovani che scoprono le loro origini calabresi.
Quaranta giorni di libertà
Pagine di diario della Repubblica dell'Ossola
"Quaranta giorni di libertà - Pagine di diario della Repubblica dell'Ossola" è uno sceneggiato televisivo in tre puntate, trasmesso dalla Rai nel 1974, che racconta gli avvenimenti della Repubblica partigiana dell'Ossola, sorta nella valle piemontese tra il settembre e l'ottobre del 1944 e riproposto da Rai Cultura lunedì 22 ottobre alle 18.45 e martedì 23 e 24 ottobre alle 18.30 su Rai Storia a 80 anni dalla sua caduta. Scritto da Luciano Codignola e diretto da Leandro Castellani, la miniserie è uno spaccato di storia della Seconda Guerra Mondiale attraverso le vicende di un architetto unitosi alla Resistenza (Stefano Satta Flores) e di un giovane studente (Luca Dal Fabbro), che dopo essersi ritrovato al centro degli eventi deciderà di raccontare con la sua penna quanto accaduto nei giorni della piccola Repubblica. La colonna sonora è firmata dai fratelli Guido e Maurizio De Angelis, anche noti come Oliver Onions.
Cronache dal mito
Artemide e Ulisse
Signora dei boschi e delle creature selvagge, Artemide, la Diana dei Romani, è nota come la dea della caccia, ma è molto di più. La vergine arciera governa il confine tra il mondo degli uomini e il mondo naturale, è la divinità degli adolescenti e aiuta le donne a partorire. Dalla Grecia ai boschi del Lazio, “Cronache dal Mito” - il programma di Cristoforo Gorno, in onda lunedì 21 ottobre alle 21.10 su Rai Storia - racconta le sue leggende.
Alle 22.40 si naviga nel mare degli antichi: uno spazio pericoloso, cupo e ostile, pieno di mostri, di maghe incantatrici, dove si rischia continuamente di essere rapiti dai pirati o di naufragare a causa delle tempeste. Ma, per quanto insidioso, è anche uno strumento di conoscenza e di esplorazione. Per raccontare questo doppio aspetto del mare, Cristoforo Gorno ripercorre il duello tra Ulisse, il più umano degli eroi, e Poseidone, il dio del mare.
Il programma scritto da Cristoforo Gorno con Fabio Bottiglione e con la collaborazione di Lucia Ciancaglini è a cura di Annalisa Vasselli, regia di Stefano Stefanelli, produttore esecutivo Alessandra Giorgi.
“a.C.d.C.”: gli Stuart. Un regno di sangue
Giacomo I, re di Scozia e d'Inghilterra
La dinastia inglese degli Stuart: la raccontano le quattro puntate della serie “Gli Stuart. Un regno di sangue”, in onda da lunedì 21 ottobre alle 21.40 su Rai Storia per “a.C.d.C.”, con l’introduzione professor Alessandro Barbero. Quattro sovrani di questo casato hanno regnato sulle isole Britanniche tra il 1603 e il 1688, un periodo di grandi lotte religiose e di instabilità politica segnato dalla guerra dei Trent’anni, dalla guerra civile inglese e la rivoluzione puritana, dalla peste e dall’incendio di Londra. Dopo la morte della regina Elisabetta I nel 1603, il re Giacomo VI di Scozia rivendica il suo trono con il nuovo titolo di re Giacomo I d’Inghilterra. Deve affrontare numerosi attentati alla sua vita, tra cui la celebre Congiura delle Polveri, mentre sul continente imperversa la Guerra dei Trent’anni.
MARTEDI’ 22/10/2024
Italiani
Gianni Rodari
Nel 1972 il Comune di Reggio Emilia, grazie all’opera del pedagogista Loris Malaguzzi, organizza una settimana di incontri di formazione per gli insegnanti delle scuole dell’infanzia. L’ospite è Gianni Rodari e lo straordinario frutto di quella settimana, chiamata Incontri con la Fantastica, è uno dei libri culto per tutti gli insegnanti a venire: “La grammatica della fantasia”. A Rodari Rai Cultura dedica “Gianni Rodari. Il profeta della fantasia” riproposto martedì 22 ottobre alle 17.00 su Rai Storia in occasione dell’anniversario della sua nascita il 23 ottobre 1920.
Rodari è già un famoso giornalista e scrittore per l’infanzia, i suoi libri di filastrocche e storie per ragazzi hanno attraversato i confini nazionali e deliziato la fantasia di migliaia di bambini in tutto il mondo. Ma il successo di Rodari, come dimostra la sua riflessione teorica, non è frutto del caso; lo scrittore è un fine intellettuale, schierato col Partito Comunista ma al tempo stesso svincolato dalle cieche ideologie, acuto osservatore della realtà e divertente sperimentatore linguistico. L’opera di Rodari ha cambiato per sempre la produzione letteraria per l’infanzia, il mondo fiabesco di principi e castelli ha assunto le sembianze del quotidiano, i cavalieri e le fate sono diventati i piccoli eroi proletari della vita di tutti i giorni. Con Rodari la poesia attinge alla realtà e le dona l’indispensabile tocco di fantastico che non solo stimola il pensiero dei ragazzi, ma contribuisce fortemente a renderli adulti più completi e sfaccettati. La morte prematura di Rodari lascia in sospeso un percorso che avrebbe regalato ancora tanto ai lettori giovani e meno giovani, e a distanza di quarant’anni la sua eredità è oggi un’opera fresca e gioiosa capace di attraversare il tempo senza invecchiare. Le testimonianze della moglie Maria Teresa e della figlia Paola, delle maestre Maria Luisa Bigiaretti e Giulia Notari, del nipote Francesco e del pedagogista Francesco Tonucci, del burattinaio Mariano Dolci e dello studioso Pino Boero restituiscono la memoria di un grande scrittore italiano
Passato e Presente
Il cancelliere Willy Brandt
Willy Brandt nasce a Lubecca nel 1913. Giovanissimo, entra nella gioventù socialista e, quando Hitler sale al potere, parte per Oslo dove organizza una cellula dell’opposizione al nazismo. Ritorna in Germania dopo la guerra e, nel 1949, entra al Bundestag con il partito socialdemocratico. Nel 1957 è sindaco di Berlino ed è in questa veste che, in una città divisa dal Muro, costruisce la sua popolarità. Un personaggio raccontato da Paolo Mieli e dal professor David Bidussa a “Passato e Presente”, in onda martedì 22 ottobre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Nel 1969 Brandt diventa cancelliere della Repubblica Federale tedesca e intraprende una politica di distensione nei confronti dell’Unione Sovietica, lavorando per allentare le tensioni della guerra fredda. La sua “Ostpolitik” porta alla firma di trattati distensivi con la Repubblica Democratica tedesca e con la Polonia. Il 7 dicembre 1970, durante una visita di Stato a Varsavia, Brandt pretende di fare una deviazione e, nel luogo in cui un tempo sorgeva il ghetto ebraico, s’inginocchia in silenzio davanti al monumento agli eroi della Resistenza. Quel gesto e la sua politica gli valgono nel 1971 il Premio Nobel per la pace.
“Rotta 230°”
Ritorno alla terra dei padri
Un viaggio per ricostruire la memoria e rileggere la tragedia dell’esodo giuliano dalmata che ha strappato le radici di tanti italiani, costretti ad abbandonare le coste adriatiche. Alcuni di questi hanno trovato accoglienza a Fertilia, in Sardegna, per iniziare una nuova vita. Da lì, dopo più di 70 anni, l’imbarcazione Klizia, insieme al suo equipaggio comandato dall'ottantaseienne Giulio Marongiu, riparte per un lungo viaggio, per riannodare le fila della storia, per fare ritorno alla terra dei padri. È “Rotta 230° Ritorno alla terra dei padri” proposto da Rai Cultura martedì 22 ottobre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia a 70 anni dalla fatidica data - 26 ottobre 1954 – in cui Trieste tornò a essere italiana.
Storia di un negoziato
La crisi dei missili a Cuba
La Crisi dei missili di Cuba, nell'ottobre del 1962, portò il mondo intero sull'orlo di una guerra nucleare. Lo racconta lo speciale "Storia di un negoziato", riproposto da Rai Cultura martedì 22 ottobre alle 22.10 su Rai Storia, a 62 anni dal giorno in cui Kennedy tenne il suo discorso su questo tema. Con l’introduzione e le conclusioni di Giordana Pulcini, storica delle relazioni internazionali, “Storia di un negoziato” si basa su documenti recentemente declassificati dagli archivi russi per raccontare un aspetto praticamente sconosciuto. Il compromesso del 28 ottobre raggiunto tra Kruscev e Kennedy - in base al quale gli Usa si impegnavano a non cercare di invadere l'isola e l'Unione Sovietica accettava di rimuovere da essa le basi missilistiche - non aveva, in realtà, risolto la crisi. Per verificare il rispetto dell’ultimo punto dell'accordo, infatti, erano necessarie ispezioni sull'isola, cosa che Fidel Castro, per motivi di sovranità nazionale, non voleva assolutamente concedere. Castro, inoltre, era irritato con il Cremlino per esser stato scavalcato nei negoziati con Washington. Così Kruscev invia a Cuba il suo più fidato ed esperto negoziatore, Anastas Mikoyan, con una precisa missione: convincere Castro e Guevara a cooperare, scongiurando il riaprirsi di una crisi che aveva appena portato il mondo sull'orlo dell'apocalisse termonucleare. Lo speciale, con documenti e immagini d'eccezione girate dal regista Roman Karmen, ricostruisce nel dettaglio proprio come Mikoyan sia riuscito nel suo delicatissimo incarico.
MERCOLEDI’ 23/10/2024
O'Rey: l'uomo e la leggenda (1940 anniversario nascita Pelè)
“È brasiliano, non ha ancora 19 anni, è forse il migliore giocatore di calcio al mondo” si apre così lo speciale di Antonella Zechini “O’Rey: l’uomo e la leggenda” dedicato a Pelé e riproposto da Rai Cultura mercoledì 23 ottobre alle 17.30 su Rai Storia in occasione dell’anniversario della sua nascita il 23 ottobre 1940. Al secolo Edson Arantes do Nascimento è sempre stato chiamato Pelé ma dichiara in un’intervista “…non ho mai saputo perché mi hanno affibbiato questo soprannome, ma sono convinto mi porti fortuna”. Si ricostruisce la sua storia dagli inizi al raggiungimento della fama e del successo attraverso interviste e immagini di repertorio.
Passato e Presente
Luigi Pirandello, il teatro dell’esistenza
Luigi Pirandello, più dei futuristi, rappresenta quell’avanguardia che - in altri paesi d’Europa, con nomi diversi - seppe esprimere i tormenti dell’uomo moderno, dopo la crisi della società ottocentesca. Ne tratteggiano un ritratto Paolo Mieli e il professor Lucio Villari a “Passato e Presente” in onda mercoledì 23 ottobre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Se l’autore si sentiva partecipe della crisi di fine e inizio secolo, è altrettanto vero che egli non si limiterà a vivere e a rappresentare quel disagio, ma traccerà una strada autonoma in letteratura capace d’interpretare le contraddizioni umane per riderne e al tempo stesso compatirne la sofferenza. A furia di scandagliare, smascherare l'animo dell'uomo nel suo agire, Pirandello si trova quasi naturalmente a superare il modello tipico della drammaturgia tradizionale rivoluzionando la scena teatrale con l’invenzione del metateatro. Sarà infatti dal 1921, con la messa in scena di “Sei personaggi in cerca d’autore”, che la scelta teatrale diventerà irreversibile e praticata senza più incertezze fino alla morte.
Un percorso che dal 1913 - vigilia della Grande guerra che vede la pubblicazione del romanzo storico “I vecchi e i giovani” - arriva al 1934 quando sulla rivista “Quadrante” viene pubblicato il secondo atto de “I Giganti della montagna”, opera che rimarrà incompiuta, e l’Accademia di Svezia conferisce a Pirandello il premio Nobel per la letteratura.
Cari amici vicini e lontani
Da Rabagliati a Dario Fo
Un filmato sull’Eiar e un omaggio ad Alberto Rabagliati, che negli anni 30 fu il divo canoro della Radio sono l’ouverture della quarta puntata di “Cari amici vicini e lontani”, con Renzo Arbore, e in onda in prima visione mercoledì 23 ottobre alle 21.10 su Rai Storia.
Dopo che i DJ di RaiStereoDue improvvisano in coro di una canzone di successo (“penitenza” che Arbore affida a tutti i gruppi di lavoro presenti in sala), è il momento di Dario Fo, che fu uno dei comici di punta della radio anni ‘50 in onda da Milano. Per “Cari amici”, Fo recita in “grammelot” il suo “Poer nano” ed improvvisa un blues con “I Senza vergogna”.
Infine, è il turno di altre due voci degli anni ‘40 e ‘50: Achille Togliani e Gino Latilla, che cantano alcuni dei loro successi lanciati in radio. Un programma di Renzo Arbore, Ugo Porcelli ed Enrico Salvatori, con la collaborazione di Lucia Ciancaglini. Produttore esecutivo Alessandra Giorgi. Regia di Luca Nannini e Agostino Pozzi.
GIOVEDI’ 24/10/2024
Passato e Presente
Adelaide Ristori la diva dei due mondi
Dai palcoscenici di tutto il mondo, Adelaide Ristori riuscì a produrre un’attrazione irresistibile fra lei e il suo pubblico. Educata a calcare le scene fin dalla primissima infanzia, si distinse presto nel panorama italiano come attrice di grande talento. La raccontano Paolo Mieli e la professoressa Carlotta Sorba a “Passato e presente” giovedì 24 ottobre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Pioniera di nuove pratiche imprenditoriali, simbolo di mobilità sociale e libertà, scrittrice raffinatissima, osannata da re e regine, ma anche ambasciatrice per Cavour della causa monarchica, portò l’Italia nel mondo e trasformò il palcoscenico in un luogo centrale di costruzione e diffusione del processo nazional-patriottico.
“5000 anni e più. La lunga storia dell'umanità”
Tiberio Gracco: rivoluzione a Roma
Tiberio Sempronio Gracco lascia per la prima volta un segno nella storia conquistando la corona d'oro dal generale Scipione Emiliano, superando per primo le mura nella vittoriosa battaglia di Cartagine. Tornato a Roma, ora "capitale del mondo", scopre che il crescente divario tra ricchi e poveri minaccia le fondamenta della Repubblica. Per raccontare la figura del tribuno Giorgio Zanchini incontra la professoressa Maria Teresa D’Alessio nell’appuntamento con “5000 anni e +. La lunga storia dell’umanità” in onda giovedì 24 ottobre alle 21.10 su Rai Storia.
Opponendosi ai latifondisti, Tiberio Sempronio Gracco diviene un eroe tra il popolo romano e il suo nuovo suocero, il senatore Appio Claudio Pulcro, lo sostiene in una campagna di successo per diventare il loro tribuno. Snobba il Senato e porta le sue proposte di riforma agraria direttamente all'Assemblea del Popolo, il Senato diffonde false voci sulla sua intenzione di farsi re e nei disordini che ne conseguono Tiberio Gracco viene assassinato.
a.C.d.C.
Apocalissi del passato: il mistero dei popoli del mare
Intorno al 1200 a.C. tutti i grandi regni dell’età del bronzo subiscono una crisi profonda: la civiltà micenea, l’impero Ittita, l’Egitto dei faraoni vengono travolti da una serie di catastrofi naturali e dalla migrazione dei misteriosi “popoli del mare”. Pagine di storia antica rilette dal professor Alessandro Barbero in “Apocalissi del passato”, in onda giovedì 24 ottobre alle 22.10 su Rai Storia per “a.C.d.C.”. Le tavolette d’argilla incise con caratteri cuneiformi rinvenute nell’antica città di Ugarit forniscono importanti testimonianze sul collasso delle civiltà del Mediterraneo orientale.
VENERDÌ 25/10/2024
L'Italia a tavola. Storia di una cultura
La pasta
La cultura gastronomica italiana affonda le radici lontano nella storia. Quella che oggi è una pratica riconosciuta tra le più importanti al mondo è il frutto di secoli di contaminazioni, mutamenti, influenze, memorie e tecnologie mai cristallizzate o codificate una volta per tutte. Per quanto abbia le sue bibbie, come l’Opera di Bartolomeo Scappi o quella più vicina di Pellegrino Artusi, la cucina italiana ha la sua forza nella grandissima varietà, nella caratteristica di sapersi sempre rinnovare e nel trovare la sua identità proprio nella capacità di integrare la tradizione con il nuovo. In occasione della Giornata Mondiale della Pasta, Rai Cultura ripropone il primo appuntamento con “L'Italia a tavola. Storia di una cultura” e con lo storico dell’alimentazione Massimo Montanari in onda venerdì 25 ottobre alle ore 16.00 su Rai Storia. Assieme ai racconti del professor Montanari, la puntata propone gli interventi degli antropologi Marino Niola, Elisabetta Moro e Franco La Cecla, dello storico Alberto De Bernardi, della studiosa della lingua Giovanna Frosini e dell’esperta delle pratiche di panificazione Laura Lazzaroni.
Passato e Presente
Trieste all’Italia
Alla fine della Seconda Guerra mondiale, l’Italia sconfitta è condannata a fermarsi alle porte di Trieste. La città stretta tra il mare e il Carso diventa oggetto di una lunga e contrastata questione confinaria con la Jugoslavia. Una pagina raccontata, dai luoghi della storia da Carla Oppo e, in studio, con Paolo Mieli, dal professor Raoul Pupo a “Passato e Presente”, in onda venerdì 25 ottobre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia (e in replica nel giorno della ricorrenza sabato 26 ottobre alle ore 9.00 e alle ore 14.15 su Rai Storia). Sullo sfondo della Guerra Fredda, il possesso di Trieste assume un significato al contempo politico, strategico e simbolico: è l’emblema dei movimenti nazionali e degli irredentismi sloveno e italiano; rappresenta la porta sul Mediterraneo a disposizione del blocco socialista che progressivamente si profila nell’Europa centro-orientale; e infine, per gli Stati Uniti e il Regno Unito, costituisce l’antemurale dell’Occidente, essenziale ad assicurare la penisola alla loro sfera d’influenza. La vertenza diplomatica, punteggiata da crisi e da momenti di tensione, si conclude il 5 ottobre del 1954, settanta anni fa, e l’ingresso dei bersaglieri a piazza Unità, il 26 ottobre successivo, segna finalmente l’agognata restituzione di Trieste all’Italia
Donne di Campania
Luciana Viviani
Partigiana e politica italiana, Luciana Viviani nasce a Napoli da Maria di Majo e dal commediografo Raffaele Viviani. È lei la protagonista dell’ultimo appuntamento con “Donne di Campania”, in onda venerdì 25 ottobre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia, la docu-serie Anele che attraverso un’inedita narrazione ha ripercorso le storie di sei donne campane, coraggiose, determinate e intraprendenti.
Terza di quattro figli, cresce accanto a una zia poiché i genitori sono impegnati nell’attività teatrale, in un clima educativo caratterizzato da libertà e anticonformismo.
Durante l’università incontra Riccardo Longone, padre di suo figlio Giuliano. Con la frequentazione della famiglia Longone, in particolare con il rapporto che instaura con la suocera Fifina, avvia il suo apprendistato antifascista iscrivendosi al Pci.
Dopo l’8 settembre 1943 si trasferisce a Roma e partecipa alla Resistenza nelle Brigate Garibaldi, assistendo le famiglie dei caduti e dei prigionieri; nominata responsabile delle attività tra le donne, è tra le organizzatrici degli assalti ai forni compiuti dalle donne contro il razionamento del pane. Per queste attività ha ricevuto il riconoscimento di partigiana combattente, con una Croce al merito di guerra.
Alla fine del conflitto lavora nella commissione femminile del PCI, occupandosi della propaganda nei rioni popolari di Napoli, a contatto con le masse femminili. Nel 1947 è eletta consigliera comunale a Napoli e nel 1948 è eletta alla Camera, con un mandato che sarà rinnovato sino al 1968. Un lungo impegno parlamentare volto soprattutto al settore dell’assistenza, dei diritti delle donne e dell’infanzia.
Nel dopoguerra è tra le fondatrici dell’Udi e del Comitato per la salvezza dei bambini di Napoli, con il quale organizza la partenza di migliaia di bambini nelle regioni del centro e del nord Italia, con i Treni della felicità. Negli anni Settanta è tra le promotrici delle battaglie per la maternità, la sessualità e l’aborto, per la conquista dei diritti civili.
“’14-’18. Grande guerra cento anni dopo”
La guerra è finita
Il 18 gennaio 1919, nella reggia di Versailles presso Parigi, ha inizio la conferenza di pace. Con il crollo di quattro imperi (tedesco, austriaco, russo e turco) si tratta di ridisegnare la carta politica dell’Europa. Su 65 milioni di uomini mobilitati, quasi 9 milioni hanno perso la vita e altri 6 milioni sono rimasti mutilati, un’intera generazione, quella dei nati nell’ultimo ventennio dell’800, letteralmente decimata. Una storia raccontata da “’14-’18 Grande guerra cento anni dopo”, in onda venerdì 25 ottobre alle 22.10 su Rai Storia.
La guerra era stata la più grande esperienza di massa mai vissuta fin allora nella storia dell’umanità e aveva agito come un potentissimo acceleratore dei fenomeni sociali. Il mondo era cambiato.
SABATO 26/10/23
Passato e Presente
Giuseppe Garibaldi e i Mille
Giuseppe Garibaldi è probabilmente l’eroe nazionale che più di ogni altro ha inciso nell’immaginario degli italiani. Quando si parla dell’eroe dei due mondi è difficile scindere la figura mitica da quella storica, soprattutto nel racconto dell’impresa che lo ha consacrato come uno dei grandi protagonisti del Risorgimento italiano. Nella puntata di “Passato e Presente” riproposta da Rai Cultura sabato 26 ottobre alle 20.30 su Rai Storia in occasione dell’incontro a Teano (26.10.1860), Paolo Mieli e il professor Gilles Pécout raccontano l’impresa dei Mille a partire dalla notte tra il 5 e il 6 maggio del 1860, quando due piroscafi, il Lombardo e il Piemonte, salpano da Quarto per raggiungere la Sicilia. A bordo ci sono poco più di mille volontari, che hanno risposto all’appello di Garibaldi. Il generale è stato incerto fino all’ultimo, perché inizialmente il suo obiettivo era marciare su Roma, ma Nino Bixio e Francesco Crispi lo hanno convinto ad andare in Sicilia, per sostenere le rivolte scoppiate nell’isola contro il governo borbonico.
L’Italia è divisa tra il Regno di Sardegna, lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie, ma gli italiani vogliono cacciare i dominatori stranieri e creare uno stato libero e unitario. È il sogno di Mazzini, di Carlo Pisacane e di tanti altri. Garibaldi e i Mille riusciranno a realizzarlo.
Cinema Italia
L’onorevole Angelina
Dopo aver guidato le donne della sua borgata in alcune azioni di protesta, Angelina viene attratta dalla politica, ma il suo temperamento non si addice al sistema. E’ la storia che Luigi Zampa racconta nel film “L’onorevole Angelina” andrà in onda sabato 26 ottobre alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”. Nel cast, Anna Magnani – che vinse al Festival del Cinema di Venezia 1947 - Nando Bruno, Ave Ninchi.
Documentari d’autore
La marcia su Roma. Cronache del 1922
Il 28 ottobre del 1922 migliaia di fascisti marciarono su Roma: un evento, cruciale nella storia d’Italia, di cui Ezio Mauro ricostruisce le tappe, cercando di guardare non soltanto ai giorni di ottobre, ma ripercorrendo tutti i primi 10 mesi del 1922, caratterizzati dalla violenza squadrista, e provando ad analizzare il colpo di Stato strisciante ordito da Benito Mussolini. “La marcia su Roma - Cronache del 1922” andrà in onda sabato 26 ottobre alle 22.40 su Rai Storia per il ciclo “Documentari d’autore”. Mauro scandaglia gli avvenimenti di questi dieci mesi di brutalità contro sedi e iscritti di partiti e sindacati di sinistra, in un contesto democratico sempre più compromesso dal susseguirsi di governi deboli, attraversando l’Italia nei luoghi cardine di queste vicende: Palazzo Marino a Milano, il Quirinale e il Viminale a Roma, il Vittoriale degli italiani al Lago di Garda, l’antico carcere di San Giovanni in Monte e Palazzo d’Accursio a Bologna, Villa del Soldo vicino Como, dove si dice che Mussolini abbia trascorso l’ultima notte prima della marcia insieme a Margherita Sarfatti. Attraverso preziosi materiali dell'Istituto Luce e filmati dell'epoca, Ezio Mauro ripercorre le cause e le tappe che portarono alla fine della democrazia in Italia, dando spazio anche ai commenti di storici dell’età contemporanea, tra cui quelli di Giulia Albanese, storica del fascismo, David Bidussa, saggista e storico che ha analizzato tutti i discorsi e gli articoli scritti da Benito Mussolini e Simona Colarizi, storica politica esperta sulle vicende del Partito Socialista. E anche le testimonianze di parenti di testimoni dell’epoca, come Ippolita Gaetani, nipote di Margherita Sarfatti, amante e ispiratrice di Mussolini e Federico D’Aniello, nipote del prefetto di Civitavecchia, Federico D’Aniello, uno dei pochi ad aver messo in piedi una resistenza contro i fascisti nei giorni della marcia su Roma. Tra i testimoni illustri anche l’attore Massimo Popolizio, che ha interpretato Mussolini al cinema e a teatro e la scrittrice e filosofa Michela Marzano, che racconta la scoperta tardiva di avere avuto un nonno fascista e tra gli artefici della marcia su Roma.