L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Ricordando Piazza Fontana

DOMENICA 08/12/2024

Iconologie quotidiane
I Mosaici del Mausoleo di Santa Costanza a Roma

Al via la nuova stagione di “Iconologie quotidiane” con lo storico dell'arte Rodolfo Papa, in onda da domenica 8 dicembre a sabato 14 dicembre ogni giorno in terza serata, e in replica alle 8.45 e alle 20.00, su Rai Storia. Nella prima puntata lente d’ingrandimento sui mosaici presenti sulla volta del Mausoleo di Santa Costanza a Roma rappresentano un perfetto esempio di decorazione musiva cristiana di età tardo antica. Attraverso l’analisi di questi mosaici lo storico dell’arte Rodolfo Papa racconta le scelte iconografiche compiute dalla società romana, ai massimi livelli in termini di censo e cultura, nel momento in cui il cristianesimo si va affermando ma è ancora una religione minoritaria, e dimostra come in una stessa opera possano convivere temi cristiani e temi pagani.

Omaggio a Ferruccio Parri
Il ricordo di Rai Cultura a 43 anni dalla scomparsa

Ferruccio Parri, nome di battaglia Maurizio, è conosciuto soprattutto come l’uomo della Resistenza, ma la sua storia è molto altro. Lo speciale del ciclo “Italiani”, realizzato da Giuliana Mancini con la regia di Fedora Sasso, riproposto nel giorno dell’anniversario della scomparsa domenica 8 dicembre alle 12.00 su Rai Storia, intreccia gli avvenimenti della vita di Ferruccio Parri a partire dalla giornata del 24 novembre 1945, giorno delle dimissioni di Ferruccio Parri da presidente del consiglio. Le parole che Carlo Levi dedica a Ferruccio Parri nel suo romanzo “L’Orologio” del 1950, le testimonianze che Parri stesso ci ha lasciato sia negli scritti che nelle interviste televisive si intrecciano al racconto di chi lo ha conosciuto, nipoti e collaboratori. Il contributo di storici come Nicola La Banca, Paolo Soddu, Luca Polese Remaggi, suo biografo, disegnano il ritratto di un uomo che ha interpretato con coerenza e dignità le vicende storiche e politiche del suo tempo. Dal racconto del percorso umano e politico di Parri, fortemente influenzato dagli eventi, la Prima guerra mondiale, il fascismo, la seconda guerra mondiale, la resistenza, la ricostruzione, la guerra fredda, e i grandi cambiamenti dei successivi anni, emerge il profilo di un uomo la cui costante preoccupazione è stata quella di dare significato e valore alla parola democrazia.

Omaggio di Rai Cultura a Guglielmo Marconi
Ritratto del “wireless wizard” a 115 anni dal conferimento del Nobel per la Fisica

È il 10 dicembre 1909 e Guglielmo Marconi riceve a Stoccolma il Premio Nobel per la Fisica. A 115 anni dal conferimento della prestigiosa onorificenza, Rai Cultura gli dedica una programmazione dedicata su Rai Storia. Si inizia con “L'elettronica e Marconi: passato, presente e futuro” serie del 1986 composta da 7 puntate che ripercorre la straordinaria vita dell’inventore della radio Guglielmo Marconi in onda tutti i giorni (tranne mercoledì 11 dicembre) da domenica 8 dicembre alle 18.00. I suoi studi, le sue scoperte e l’eredità che ci ha lasciato dal punto di vista delle telecomunicazioni e tecnologico. Alle 20.30, sempre su Rai Storia, appuntamento con Passato e presente: Paolo Mieli e il professor Lucio Villari ne ripercorrono i passi e le intuizioni che lo hanno condotto a “inventare il futuro”. Si chiude mercoledì 11 dicembre alle 12.00 con lo speciale “Guglielmo Marconi: il mago del wireless” in onda per “Italiani” che accende i riflettori sulla storica data del 12 ottobre del 1931 quando, in un lussuoso appartamento in via Condotti a Roma, Guglielmo Marconi spinge il pulsante di un trasmettitore: un flusso di invisibili onde attraversa l’oceano Atlantico e raggiunge la capitale del Brasile, Rio de Janeiro, a più di 9 mila chilometri di distanza, dove accende dei fari che illuminano la statua del Cristo Redentore, appena terminata. E’ l’ennesima prova della potenza e dell’efficacia della telegrafia senza fili, la nuova tecnologia wireless che, grazie alle onde elettromagnetiche, unisce popoli e continenti. La sua avventura nasce nel 1895, quando, senza una laurea e nemmeno un diploma alle spalle, ma armato solo di ingegno, passione e ambizione, il giovane Marconi, con lo stesso gesto, la pressione di un dito sul tasto di un trasmettitore, emette un segnale che parte dal giardino della casa paterna, a Pontecchio, nei pressi di Bologna, percorre due chilometri, scavalca una collina, la collina dei Celestini, e raggiunge un ricevitore posto in mezzo alla campagna. E’ quella la prima trasmissione di telegrafia senza fili nella storia. Ma nel giro di soli 6 anni quei 2 chilometri diventano più di 3 mila e i segnali di Marconi scavalcano l’Atlantico e uniscono le sponde dell’Inghilterra con quelle del Canada. Un inventore, uno scienziato, un imprenditore? Gli americani lo definiranno un mago, the “wireless wizard”.

Passato e Presente
Guglielmo Marconi. L'invenzione del futuro

Alla fine del XIX secolo, un giovane bolognese di madre irlandese, con la passione per il mare e per l’elettrotecnica, ha una straordinaria intuizione: sfruttando le onde elettromagnetiche da poco studiate da Hertz, si può arrivare a trasmettere un segnale a distanza, senza bisogno di cavi. Questo geniale autodidatta è Guglielmo Marconi. Un personaggio raccontato da Paolo Mieli e dal professor Lucio Villari a “Passato e Presente”, in onda domenica 10 dicembre alle 20.30 su Rai Storia a ridosso dell’anniversario del conferimento del Premio Nobel per la Fisica il 10 dicembre 1909.
Trovato sostegno nel Regno Unito, Marconi investe tutti i suoi risparmi nel progetto e, nel 1901, dimostra al mondo di avere ragione, inviando il primo segnale radio transatlantico, dalla Cornovaglia al Canada. In pochi anni, grazie alle sue apparecchiature, chi s’imbarca per traversare l’Oceano avrà finalmente una possibilità di salvezza, in caso di naufragio. Celebrato in tutto il mondo, Marconi non smette di sperimentare, aprendo la strada alla radiofonia e alla telefonia. Mette a punto anche un sistema di trasmissione a onde corte, fino a immaginare l’uso del radar e la radio-navigazione cieca. Con il suo intuito e il suo coraggio traghetta il mondo dall’epoca delle macchine a quella delle comunicazioni, disegnando il nostro presente e il nostro futuro. 

Binario cinema
La ragazza dei tulipani

Amsterdam, 1634: la giovane orfana Sophia si sposa con un ricco mercante, Sandvoort, molto più vecchio lei. L’incontro con il giovane e avventuroso pittore Jan cambia le carte in tavola, ma la passione per l’artista complica anche le vite di Maria, giovane domestica della sposa, e del suo fidanzato Willem, che sta cercando fortuna nel commercio dei tulipani. È il film “La ragazza dei tulipani” proposto domenica 8 dicembre ore 21.10 su Rai Storia. Adattamento cinematografico del romanzo “Tulip Fever” di Deborah Moggach, la pellicola diretta da Justin Chadwick, è interpretata da Alicia Vikander, Dane DeHaan, Judi Dench, Christoph Waltz, Jack O'Connell.

LUNEDI’ 09/12/2024

Iconologie quotidiane
Il Torchio mistico

Il torchio mistico è un soggetto iconografico in cui Cristo è raffigurato disteso su un torchio o dentro un tino dell’uva. La croce è dipinta come una pressa, azionata da due angeli o in alcuni casi da Dio Padre e un calice raccoglie il sangue che proviene dalla pigiatura. A “Iconologie quotidiane”, in onda lunedì 9 dicembre in terza serata, e in replica alle 8.45 e alle 20.00, su Rai Storia, lo storico dell’arte Rodolfo Papa racconta la storia e l’evoluzione di questa particolare iconologia, il Torculus Christi, che, nonostante non abbia alcun riferimento con gli episodi della narrazione evangelica, possiede una fortissima valenza simbolica. 

Omaggio a Lina Wertmuller
Lina Wertmüller, 'l'énfant terrible’

La straordinaria carriera artistica di Lina Wertmüller dagli esordi, raccontati da lei stessa, ai programmi Rai più celebri: Rai Cultura rende omaggio a Lina Wertmüller, nel giorno del terzo anniversario della scomparsa, con lo Speciale “Lina Wertmüller ‘l’énfant terrible’” con la regia di Guendalina Biuso, in onda lunedì 9 dicembre alle 11.15 su Rai Storia.

Lo Speciale ripropone brani di programmi che l’hanno vista protagonista alla regia come “Il Giornalino di Gian Burrasca”, “Canzonissima”, “Studio Uno”, e di film come “I basilischi”, “Film d’amore e d’anarchia”, “Questa volta parliamo di uomini”. Non mancano immagini di alcuni tra i più importanti attori italiani - Giancarlo Giannini, Mariangela Melato, Sofia Loren – e di Federico Fellini, a testimoniare una carriera come quella di Lina Wertmüller, capace di mostrare tutte le sfaccettature dello spettacolo.

Omaggio a Carlo Azeglio Ciampi
Il ricordo di Rai Cultura nel giorno dell’anniversario della nascita

Nel giorno dell’anniversario della nascita, il 9 dicembre 1920, Rai Cultura omaggia Carlo Azeglio Ciampi, il decimo Presidente della Repubblica italiana riproponendo lunedì 9 dicembre alle 17.45 su Rai Storia “Carlo Azeglio Ciampi: un cittadino europeo nato in terra d'Italia”: un profilo di Carlo Azeglio Ciampi, raccontato con sequenze e frammenti tratti dalle Teche della Rai e ritmato dalle testimonianze di Giuliano Amato, Pier Ferdinando Casini, Paolo Peluffo, Vincenzo Visco, Umberto Gentiloni e Alessandro Acciavatti, intervistati da Giovanni Paolo Fontana.

Passato e Presente
Garibaldi e la Francia

Il 7 ottobre 1870, Giuseppe Garibaldi sbarca a Marsiglia pronto a imbracciare le armi al fianco dei francesi contro i prussiani. Ma il rapporto dell’eroe dei due mondi con la Francia è assai complesso e altalenante. Ne parlano Paolo Mieli e il prof. Gilles Pécout a “Passato e presente” in onda lunedì 9 dicembre ore 13.15 su Rai3

Garibaldi, nato a Nizza, francese di nascita, negli anni Trenta del XIX secolo, è quasi sconosciuto oltralpe. I pochi quotidiani che ne danno notizie lo considerano un guerrigliero errabondo nelle pianure Sudamericane. Per lui, invece, la Francia rappresenta la personificazione dei valori della Rivoluzione. Se durante le guerre d’indipendenza italiane, al di là delle Alpi Garibaldi viene visto come un pericoloso sovversivo che attenta all’ordine costituito e all’integrità dello Stato pontificio, l’epopea dei Mille lo consacra come condottiero impavido e valoroso, anche grazie ad Alexandre Dumas, che lo segue nell’impresa come un reporter di guerra. Per Garibaldi, di contro, la Francia di Napoleone III è il primo dei nemici. Con la caduta del Secondo Impero, però, tutto cambia: l’ultima grande battaglia di Garibaldi, l’unica vittoria del conflitto franco-prussiano riportato dalle forze francesi, è proprio a Digione, in Borgogna, in difesa della Terza Repubblica.

Italia. Viaggio nella bellezza
La grande Brera

Dopo oltre cinquant’anni di attesa, il progetto che unisce la Pinacoteca di Brera, Palazzo Citterio e la Biblioteca Nazionale Braidense sarà finalmente aperto al pubblico il 7 dicembre 2024. Era il lontano 1975 quando il sovrintendente Franco Russoli, riprendendo con vigore l’impegno che era già stato di Fernanda Wittgens, formulò la proposta della “Grande Brera”, soprattutto dopo l’acquisizione nel 1972 di Palazzo Citterio, per soddisfare le esigenze non solo di sviluppo della Pinacoteca, ma anche di aggiornamento del patrimonio con l’arte moderna e contemporanea. La “Grande Brera” è al centro del nuovo appuntamento con “Italia. Viaggio nella bellezza”, programma Rai Cultura in onda lunedì 9 dicembre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. Nuovi spazi espositivi, nuovi servizi di supporto e proposte di attività culturali diversificate erano a monte della tenace volontà di Russoli che non vide, per la sua precoce dipartita, nessuna di queste realtà.

Da quasi cinquant’anni la città attende un programma capace di rinnovare e riunire le istituzioni culturali di Brera, restituendo alla zona il suo ruolo centrale e regalando a Milano un polo museale di rilievo e a meno di un anno dall'insediamento del nuovo direttore Angelo Crespi, questo momento sembra essere arrivato. L’allestimento e l’apertura al pubblico di Palazzo Citterio ampliano gli spazi a disposizione per le sale espositive, prima limitate a quelle della Pinacoteca, mostrando al pubblico opere che prima non era possibile vedere.

Nelle antiche stanze del piano nobile saranno esposti capolavori di Boccioni, Morandi, Modigliani e Carrà. Tra le opere in mostra, spicca la collezione di Emilio e Maria Jesi, coniugi che vissero a Palazzo Citterio e che, al momento della donazione a Brera, espressero il desiderio che le loro opere fossero esposte proprio in quelle sale. Una sezione sarà dedicata anche alla collezione Vitali, ricca di reperti archeologici, che promette di attrarre gli appassionati del settore, che si sono mostrati più interessati alla città già dalla recente apertura di istituzioni come la Collezione Rovati

Ad a.C.d.C. gli ultimi re guerrieri d'Europa
L’Inghilterra sotto attacco

Re Aroldo d’Inghilterra deve affrontare due diverse forze nemiche d’invasione che minacciano il suo regno. Suo fratello Tostig si è ribellato e attacca la costa meridionale. Viene respinto, ma pochi mesi dopo una vasta forza di invasione vichinga guidata dal re Harald Hardrada di Norvegia sbarca nel nord dell'Inghilterra. Nel frattempo, Guglielmo di Normandia è pronto a sua volta all’invasione, ma il cattivo tempo trattiene in porto la sua flotta. È il secondo episodio della serie “Gli ultimi re guerrieri d'Europa” in onda per “a.C.d.C.” con il professor Alessandro Barbero lunedì 9 dicembre ore 22.10 su Rai Storia.

MARTEDI’ 10/12/2024

Iconologie quotidiane
Il concetto di origine nel libro di pittura di Leonardo

Il Trattato della pittura è un’opera postuma di Leonardo, compilata da uno o più allievi. Contiene precetti, teorie e appunti che enunciano i principi filosofici della pittura. A “Iconologie quotidiane”, in onda martedì 10 dicembre in terza serata, e in replica alle 8.45 e alle 20.00 su Rai Storia, ne parla lo storico dell’arte Rodolfo Papa. Per Leonardo la pittura è una scienza su cui si possono applicare le discipline della matematica e della geometria. Lo scopo del suo trattato è quello di far scoprire al lettore la “filosofia del vedere”: saper cogliere la natura attraverso l’osservazione dei fenomeni fisici, matematici e geometrici che ne determinano la percezione visiva.

Passato e Presente
Senghor il presidente poeta

Léopold Sédar Senghor è tra i fondatori dell’Africa moderna; da giovane studente a Parigi diventa uno dei padri della negritude, la riscoperta e riappropriazione delle radici culturali africane. Figura poliedrica, ha lasciato un profondo segno nella politica e nella letteratura. Un personaggio raccontato da Paolo Mieli e la storica Leila El Houssi a “Passato e presente” in onda martedì 10 dicembre ore 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Nato in Senegal nel 1906, quando ancora era una colonia francese, ha studiato a Parigi alla Sorbona. Dopo essere stato il primo insegnante nero nelle scuole francesi, ha avuto una carriera politica folgorante cha, da deputato della Costituente francese nel 1945, lo ha portato ad essere nel 1960 il primo Presidente della neonata Repubblica del Senegal. Da Presidente è stato una figura chiave nel promuovere il dialogo interculturale e l'idea del "socialismo africano". Alla sua morte nel 2001, il presidente francese Jacques Chirac dichiarerà: “La poesia ha perso uno dei suoi maestri, il Senegal un uomo di stato, l'Africa un visionario e la Francia un amico.”

Che magnifica impresa
Seconda puntata

Torna Mario Sechi con “Che magnifica impresa” il nuovo programma Rai Cultura dedicato all’immaginario della manifattura e dell’impresa italiana in onda martedì 10 dicembre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. Dal Belpaese dei mestieri a quello dell’industria per raccontare tutte le volte che ce l’abbiamo fatta. Donne e uomini dalle vite straordinarie, parole e immagini, la storia e l’avventura di un Paese che produce e vende un’idea che ha conquistato e continua ad affascinare il mondo: l’Italia.

Navi, motori, grandi opere, pasta, energia: una magnifica impresa da riscoprire con importanti ospiti come Emma Marcegaglia, Massimiliano Fuksas, Marisa Laurito, Marco Tronchetti Provera, Alessandra Perrazzelli e tanti altri.

Il racconto della Tv
Maggio-agosto 1964

Una finestra sull’estate italiana, tra la voglia di divertimento e la congiuntura economica si apre nel secondo appuntamento con “Il racconto della TV” in onda martedì 10 dicembre alle 22.00 in prima visione su Rai Storia, soffermandosi sui mesi dal maggio all’agosto del 1964.

L’estate televisiva è segnata da manifestazioni musicali come “Un disco per l’Estate”, “il Cantagiro” e il “Festivalbar” che premiano la musica che si ascolta in tutte le spiagge e i luoghi di villeggiatura, favorendo l’affermazione di Gianni Morandi, Fred Bongusto e Catherine Spaak.

Olivia Bertè, sorella minore di Mia Martini, rivede e ricorda la sorella nelle sue prime performance televisive datate 1964, quando, sedicenne, cantava con il nome di Mimì Bertè.

Ma l’Italia non è solo mare e canzonette, proprio in quei mesi si assiste alla crisi politica che si verifica tra il primo e il secondo governo Moro e alla morte di Palmiro Togliatti.

Mentre il mondo assiste sgomento all’escalation del conflitto in Vietnam, il collegamento in Eurovisione l’Italia assiste alla sfida tra Real Madrid e Inter, che consacra la squadra milanese regina del calcio internazionale.

MERCOLEDI’ 11/12/2024

Iconologie quotidiane
Sant’Ivo alla Sapienza di Francesco Borromini

La chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza si erge all'interno del cortile del Palazzo della Sapienza, l’antica Università di Roma. La erige, tra il 1642 e il 1660, Francesco Borromini, su incarico di Papa Urbano VIII Barberini. Ne parla lo storico dell’arte Rodolfo Papa a “Iconologie quotidiane”, in onda mercoledì 11 dicembre in terza serata, e in replica alle 8.45 e alle 20.00 su Rai Storia. Borromini lavora su uno spazio ristretto, definito da un cortile e una facciata già esistenti. L’architetto sviluppa il suo progetto verso l’alto, aggiungendo un attico e una cupola che si chiude con una lanterna a spirale su cui emerge una corona di fiamme sormontata da una sfera, una croce e una colomba in ferro battuto.

Dietro le quinte: Gianni Morandi
L’omaggio di Rai Cultura nel giorno del suo ottantesimo compleanno

In occasione dell’ottantesimo compleanno di Gianni Morandi, Rai Cultura ripropone mercoledì 11 dicembre alle 18.00 lo speciale “Dietro le quinte” del 1967 con la presentazione di Vittorio Bonicelli e la regia di Arrigo Montanari. La carriera, il successo, la vita privata del cantante ripercorse attraverso interviste, esibizioni e immagini di repertorio.

Passato e Presente
Eta, dal nazionalismo alla lotta armata

Madrid, 20 dicembre 1973. L’automobile su cui viaggia l’ammiraglio Luis Carrero Blanco, Presidente del Governo spagnolo e successore designato di Francisco Franco, viene scagliata in aria da una carica di esplosivo collocata sotto il piano stradale. L’attentato, che uccide Carrero Blanco, il suo autista e la scorta che lo accompagna, è stato messo a punto dall’ETA, acronimo di Euskadi Ta Askatasuna, Paesi Baschi e Libertà. L’organizzazione è nata nel 1959 con l’intento di reagire allo scarso dinamismo del Partito Nazionalista Basco imprimendo un energico cambiamento nell’attività politica. Sulla scorta dei movimenti di decolonizzazione che si stanno affermando in Africa e in Asia in questo periodo, l’ETA rivendica autodeterminazione per i Paesi Baschi, diritti civili e giustizia sociale. Pochi anni dopo, all’inizio degli anni Sessanta, l’ETA stabilisce che per ottenere questi obiettivi è necessario ricorrere alla lotta armata. Una trasformazione raccontata dal prof. Alfonso Botti e da Paolo Mieli a Passato e presente in onda mercoledì 11 dicembre alle ore 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Cari amici vicini e lontani
Da Alberto Sordi alle voci dei giornali radio

L’applauso a Guglielmo Marconi e Alberto Sordi, ospite d’eccezione, aprono l’undicesima puntata di “Cari amici vicini e lontani”, con Renzo Arbore, il programma Rai Cultura in onda mercoledì 11 dicembre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. Il popolare attore romano, uno dei campioni della commedia all’italiana, diventa noto al grande pubblico proprio grazie alla radio, dopo il 1948, quando lancia “il compagnuccio della parrocchietta”, “il conte Claro” e “Mario Pio”, che rifà con Arbore. Canta uno dei suoi motivi, “Nonnetta” e ironizza con ciò sulla “casa di riposo” che si ritrova di fronte.

Arbore chiama Angelo Brigada, altro celebre direttore d’orchestra degli anni 40 e 50, a riprendere in mano la bacchetta per dirigere l’orchestra della Rai. E’ poi il turno di Walter Chiari, che nell’occasione fa un omaggio al suo partner in scena Carlo Campanini, scomparso da pochi giorni, rifacendo da solo il celebre sketch dei fratelli De Rege (“vieni avanti, cretino”)

Si passa poi a parlare dei Giornali Radio, il direttore del GR3 Pinzaruti presenta alcuni voci del GR anni ’80, Poi Arbore intervista Lello Bersani, in Rai dal 1945: omaggia il suo mentore Vittorio Veltroni, poi parla della rubrica dedicata al cinema, “Ciak” (1951-1970) avendo al suo fianco l’attrice e modella Elsa Martinelli, l’attore Galeazzo Benti. Sono presenti al tavolo anche Emilio Pozzi, Pia Moretti e Peppino Ortoleva, che ha curato la grande mostra per i 60 anni della Radio a Torino. Da “Voci dal mondo” del ’51 si sente la voce di Mike Bongiorno agli esordi: viene così presentato da Arbore per parlare della sua esperienza radio italoamericana (dove ha cominciato facendo il “logkeeper”, l’addetto all’ascolto di tutti i programmi per segnale le pause pubblicitari), e ripercorre la carriera a Radio Rai fino al ’72, ricordando il grande successo de “Il motivo in maschera” (1954/56), che radunava 8 milioni di ascoltatori.

A questo punto ”Cari amici” rende omaggio a Napoli (da cui proviene la troupe della trasmissione): dapprima Arbore chiama Isabella Biagini per imitare Sophia Loren; Gianni Mazza e l’Orchestra Rai omaggiano Giuseppe Anepeta, direttore dell’Orchestra di Radio Napoli negli anni ’40 e ’50; infine “I Senza vergogna” cantano un medley dedicato a Napoli. Si parla, tornando in ambito giornalistico, del recente terremoto in Irpinia del 1980, riascoltando i primi appelli radiofonici dei sopravvissuti, e lo sforzo prodotto dalla Rai per sollecitare i soccorsi. Di questo e di altro Arbore ne parla con Gianni Bisiach, giornalista Rai di lungo corso e curatore fal 1980 di “Radio anch’io”, insieme a Giuseppe Zamberletti (Ministro per la Protezione Civile) e a Carlo Tognoli, sindaco di Milano. La puntata si conclude, come sempre, con la sigla “Un bacio a mezzanotte” cantata dalle gemelle Nete con “I Senza vergogna”.

GIOVEDI’ 12/12/2024

Iconologie quotidiane
La nascita di Venere di William-Adolphe Bouguereau

Legandosi alle precedenti raffigurazioni della dea dell'amore, nel 1879 William Adolphe Bouguereau realizza un dipinto che ha come tema “La nascita di Venere”. A “Iconologie quotidiane”, in onda giovedì 12 dicembre in terza serata, e in replica alle 8.45 e alle 20.00 su Rai Storia, ne parla lo storico dell’arte Rodolfo Papa. Bouguerau è uno dei rappresentanti del realismo francese, noto per la sua tecnica pittorica fotorealistica. È autore soprattutto di nudi, basati su modelli classici e antichi, dove il colore rimanda a un significato simbolico. La purezza della dea è rappresentata dal bianco e dall’azzurro e le figure maschili, come nei dipinti antichi, presentano una carnagione più scura di quelle femminili.

1969, niente come prima
Un tragico dicembre

Il mese di dicembre 1969, commentato dallo storico Umberto Gentiloni, è il protagonista di questo appuntamento con “1969, niente come prima”, riproposto in occasione del 55° anniversario della Strage di Piazza Fontana giovedì 12 dicembre alle 17.00 su Rai Storia. Nel pomeriggio di venerdì 12 dicembre infatti succede qualcosa che cambierà l'Italia, prostrandola nel dolore. Nel cuore di Milano, alle 16.37, un ordigno esplode nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura a piazza Fontana, adiacente il Duomo. Lascia uno squarcio di un metro di diametro, 13 morti (numero destinato a salire) e 90 feriti. Nell'ora successiva, a Roma esplodono altre bombe, alla Banca Nazionale del Lavoro di via Veneto e all’Altare della Patria, provocando 16 feriti. Un’altra bomba, alla Banca Commerciale accanto Palazzo Marino, a Milano, rimane inesplosa.

Le prime notizie delle agenzie danno un quadro confuso, attribuendo lo scoppio a una caldaia, ma alle 18.28 giunge la conferma di una bomba. La televisione dà le prime notizie dei tragici fatti alle 20.15, nella rubrica “Oggi al Parlamento”. Le corrispondenze da Milano, nei telegiornali della sera e della notte, riportano ricordi di morte e distruzione seppelliti da un quarto di secolo di pace e benessere. Il lutto nazionale investe tutte le attività, e la Televisione cambia la programmazione del lungo, tragico fine settimana. Per giorni non vanno in onda Carosello e i programmi di varietà. Sabato 13 dicembre, sul Programma Nazionale, al posto di “Canzonissima” viene trasmessa la "Maria Stuarda" di Friedrich Schiller, la domenica va in onda sul Nazionale la quinta puntata de "I fratelli Karamazov" e sul Secondo va "Il Trovatore". I toni compassati del dramma ispirato alla regina di Scozia, delle sceneggiato tratto dal romanzo di Fedor Dostoevskij, e dell'opera verdiana accompagnano le notizie delle prime indagini investigative sui responsabili delle stragi. I Telegiornali cadenzano i giorni di lutto nazionale, culminato con i solenni funerali trasmessi in diretta televisiva la mattina del 15 dicembre. I collegamenti dei notiziari con le Questure di Milano e Roma rivelano scenari inquietanti dietro le bombe: l'arresto dell'anarchico ballerino Pietro Valpreda, accusato da un tassista, e la caduta da una finestra della Questura di Milano dell'anarchico Giuseppe Pinelli prefigurano i lunghi anni di indagini e processi. Il 21 dicembre si conclude a Roma la lunga vertenza dei metalmeccanici, dopo una seduta di 30 ore, e l'Italia si prepara ai giorni di Natale come può. Il messaggio di Natale del Santo Padre chiede pace per il decennio che si apre, come anche il messaggio di fine d'anno del presidente della Repubblica Giuseppe Saragat.

Passato e Presente
La strage di Piazza Fontana (55°ANNIVERSARIO)

Venerdì 12 dicembre 1969. Alle 16.37 una bomba esplode nell’atrio della Banca Nazionale dell’Agricoltura, in Piazza Fontana, nel centro di Milano. Si contano subito 13 morti - poi diventeranno 17 - e oltre 80 feriti. Una delle pagine più tragiche della storia repubblicana ricostruita dal professor Guido Panvini con Paolo Mieli e tre giovani storici a “Passato e presente”, in onda, nel giorno del cinquantacinquesimo anniversario, giovedì 12 dicembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Anche a Roma, negli stessi minuti, lo scoppio di tre bombe provoca decine di feriti. È puro terrore. Ma ordito da chi? E a quale scopo? L’accertamento delle responsabilità riguardo la strage di Piazza Fontana ha avuto un iter giudiziario particolarmente lungo e complesso. Dopo circa una decina di processi, non ci sono che brandelli di verità e nessuna condanna in via definitiva. 

5000 anni e più. La lunga storia dell'umanità”
Ninive: i giardini ritrovati

Un’avvincente avventura dell’archeologia alla scoperta di una delle sette meraviglie del mondo antico: i giardini di Babilonia, per svelarne i segreti e le nuove scoperte che li collocherebbero altrove. A Ninive. A “5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità”, in onda giovedì 12 dicembre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia, un viaggio nel cuore dell’impero assiro, della sua organizzazione sociale e religiosa, ma anche alla scoperta dell’ingegneria di questi giardini orientali, della loro funzione estetica e simbolica. Con Giorgio Zanchini in studio, l’archeologa e storica Giovanna Biga, per far luce su aspetti e curiosità di questo capitolo della storia del Vicino Oriente Antico.

Ad a.C.d.C. “L'epoca d'oro dei pirati dei Caraibi”
L’impero colpisce ancora

“Black Sam” Bellamy ha catturato la Whydah, la nave negriera inglese stracarica di tesori. Ma i suoi atti di pirateria costringono gli Inglesi a compiere un’azione decisiva. L’ormai ricco Bellamy fa rotta verso Cape Cod per ritrovare la sua amante Mary Hallett ma viene sorpreso da una tempesta e muore annegato. Colpito per la perdita dell’amico, Edward Thatch si trasforma in un personaggio ripugnante: Barbanera. Intanto a Londra, il cacciatore di pirati Woodes Rogers rivela il suo piano rivoluzionario: concedere la grazia a tutti i pirati a patto che questi diventino a loro volta cacciatori di quei pirati che rifiuteranno di firmare. Chi sceglierà la libertà e chi, invece, affronterà il cappio del boia? È il quarto appuntamento con “L'epoca d'oro dei pirati dei Caraibi” in onda per “a.C.d.C.” con il professor Alessandro Barbero giovedì 12 dicembre alle 22.10 su Rai Storia.

VENERDÌ 13/12/2024

Iconologie quotidiane
Piccolo trattato di tecnica pittorica di Giorgio de Chirico

Il “Piccolo Trattato di tecnica pittorica” di De Chirico, pubblicato nel 1928, è concepito come un ricettario medievale dove l’artista illustra i procedimenti esecutivi e i materiali usati nei suoi lavori ed espone il suo confronto con la “tradizione”. Ne parla lo storico dell’arte Rodolfo Papa a “Iconologie quotidiane”, in onda venerdì 13 dicembre in terza serata, e in replica alle 8.45 e alle 20.00 su Rai Storia. Per De Chirico i manuali precedenti, antichi e moderni, “poco insegnano al pittore avido di sapere qualcosa di pratico che lo aiuti nella fatica di menare il pennello sulla tela. Non ho la pretensione di colmare tali lacune... mi sono accinto a raccontare quello che so, quello che ho imparato con la mia esperienza personale."

Passato e Presente
L’avventura di Heinrich Schliemann da Omero a Troia

Henrich Schliemann, ricco imprenditore tedesco affascinato fin da ragazzo dai poemi omerici, si mette sulle tracce del mito leggendo l’Iliade come una mappa del tesoro. Sembra una follia ma non è così. L’archeologo dilettante scova davvero in Turchia le tracce di un’antica civiltà e riporta alla luce un favoloso tesoro. Un’avventura ripercorsa da Paolo Mieli e dal prof. Massimo Cultraro venerdì 13 dicembre ore 13.15 su Rai3 e ore 20.30 su Rai Storia.

Le ragazze
Dalla prima hostess italiana alla scenografa Graziella Pera

È la centenaria, Yvonne Girardello, prima hostess italiana e Ragazza degli anni '40 ad aprire questo appuntamento con Francesca Fialdini e con “Le ragazze” in onda venerdì 13 dicembre alle ore 21.10 su Rai Storia. Nata nel 1923 al Lido di Venezia, dopo la guerra Yvonne viene assunta come prima hostess della storia dell'aviazione civile italiana. Una vita fatta di voli andata e ritorno Lido-Roma tutti i giorni dell'anno, ma anche di incontri con passeggeri speciali, soprattutto durante i giorni della Mostra del Cinema di Venezia quando il Lido si riempiva di star: Sandra Milo, Domenico Modugno, Maria Callas. Il suo invito alle giovani generazioni: vivete al massimo. Segue il racconto intrecciato delle Ragazze degli anni '60. Albertina Gasparoni, segretaria di Aldo Moro, Giovanni Leone e Sandro Pertini: la sua è la vita di una persona comune che diventa testimone oculare della Storia. Vive da vicino prima il dramma del rapimento e della strage di via Fani, poi quello della morte di Moro. Dal 1978 al 1985 è nella segreteria personale del Presidente Sandro Pertini e dopo la sua morte diventa molto amica della moglie Carla Voltolina, che sarà per lei una seconda madre. Insieme a lei la storia dell'eclettica Graziella Pera, celebre costumista e scenografa che ha fatto la storia della televisione firmando gli esagerati abiti e copricapi della Laurito, i costumi di "Indietro tutta" di Renzo Arbore e le mitiche spalline di Raffaella Carrà in "Carramba che Sorpresa". Per gli anni '50 ci sarà la cantante Edda Dell'Orso: la sua voce inconfondibile è legata alle più famose colonne sonore composte da Ennio Morricone per capolavori come "C'era una volta il West", "Giù la testa", "Metti una sera a cena" e "C'era una volta in America". La sua storia incontra quella di Maria Caruso, nata in una famiglia contadina del sud, dopo la terza elementare, come tutte le bambine dell'epoca, Maria viene mandata a lavorare in campagna e come lavandaia. È un mondo nel quale la donna è totalmente assoggettata prima alla famiglia e poi al marito e alla madre di lui.

SABATO 14/12/24

Iconologie quotidiane
Ritratti di Gerhard Richter

Gerhard Richter dipinge i 48 ritratti nel 1972, per il padiglione tedesco della biennale di Venezia. Sono 48 ritratti individuali di personaggi storici: scrittori, scienziati, compositori e filosofi, tra cui spiccano Franz Kafka, Thomas Mann, Albert Einstein ed Oscar Wilde. A “Iconologie quotidiane”, in onda sabato 14 dicembre in terza serata, e in replica alle 8.45 e alle 20.00 su Rai Storia, ne parla lo storico dell’arte Rodolfo Papa. L’individualità delle persone rappresentate è comunque di scarsa rilevanza poiché l'artista standardizza questi ritratti attraverso una particolare realizzazione pittorica. “Mi interessa la lingua muta di queste immagini. Le teste, anche se brulicano di letteratura e filosofia, diventano anonime. Di questo si tratta.”

Passato e Presente
La fine della Jugoslavia

Nel giugno 1991 Slovenia e Croazia proclamano la propria indipendenza, facendola sanzionare da plebisciti. È l’inizio della dissoluzione della Repubblica federale jugoslava. A “Passato e Presente”, in onda sabato 14 dicembre alle 20.30 su Rai Storia, in occasione dell’anniversario della formalizzazione a Parigi degli accordi di pace di Dayton (14 dicembre 1995), Paolo Mieli e il professor Roberto Morozzo Della Rocca ripercorrono una storia dolorosa che si concluderà solo quattro anni dopo. Gli organi federali e i vertici militari – entrambi controllati dalla componente serba – accettano il fatto compiuto dell’indipendenza slovena, ma reagiscono duramente all’analoga iniziativa della repubblica croata, che ospita nei suoi confini consistenti minoranze serbe. A partire dalla primavera del 1992, il conflitto si sposta in Bosnia: una repubblica abitata da una popolazione mista, composta da bosniaci musulmani, bosniaci croati e bosniaci serbi. La Bosnia diventa teatro di una guerra violentissima, che avrà il suo apice nel lunghissimo assedio della capitale Sarajevo, il più lungo della storia moderna. Il conflitto, costato circa centomila vittime, si chiude il 21 novembre del 1995 con la firma, a Dayton, negli Usa, degli accordi di pace fra i governanti di Serbia, Croazia e Bosnia musulmana.

Cinema Italia
I soliti ignoti

Cinque piccoli delinquenti senza arte né parte, dopo aver preso lezioni da un ladro di professione ormai in pensione, cercano di introdursi in un Monte dei Pegni per scassinarne la cassaforte. Potrebbe essere la svolta di una vita, ma rubare è una cosa seria.

È la storia raccontata ne “I soliti Ignoti”, il film del 1958 di Mario Monicelli con Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Renato Salvatori, Tiberio Murgia, Claudia Cardinale, Carlo Pisacane, Totò, in onda sabato 14 dicembre ore 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”. Ideata da Age & Scarpelli, e sceneggiata dagli stessi con Suso Cecchi D'Amico e il regista Mario Monicelli, il fortunatissimo avvio del filone cinematografico della cosiddetta “commedia all’italiana” è anche una delle più fedeli rappresentazioni dell’Italia sottoproletaria della fine degli anni Cinquanta, ovvero di quel mondo di povertà urbana destinato a rimanere irrimediabilmente escluso dai benefici dello sviluppo di un Paese che, dopo le tante sofferenze del dopoguerra, si sta finalmente avviando verso una fase di più diffuso benessere.

Documentari d’autore
Storia di un italiano

Ritratto di Alberto Sordi attraverso i suoi film, e insieme ritratto degli italiani, dalla Seconda Guerra Mondiale fino agli anni ’90 del 900, così come i personaggi interpretati da Sordi li hanno via via raccontati. In questa puntata, brani tratti da: Piccola posta – I vitelloni – Il vigile – Lo scapolo – I complessi – Brevi amori a Palma di Majorca – Racconti d’estate

A cura di Luca Verdone, la seconda puntata di “Storia di un italiano” andrà in onda sabato 14 dicembre alle 23 circa su Rai Storia per il ciclo “Documentari d’autore”.


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