La Rai ricorda Umberto Eco
DOMENICA 05/01/2025
Omaggio a Umberto Eco
Il ricordo di Rai Cultura a novantatré anni dalla nascita
Semiologo, scrittore, filosofo, saggista, professore universitario. Tutto questo e altro ancora è Umberto Eco. In occasione dell’anniversario della sua nascita, il 5 gennaio 1932, Cultura lo ricorda nello speciale di Giovanni Paolo Fontana, in onda domenica 5 gennaio ore 12.00 su Rai Storia per il ciclo “Italiani”, con un’introduzione di Paolo Mieli. A raccontare una vita veramente “oltre” i confini, le testimonianze di alcuni suoi amici. Come il fisarmonicista Gianni Coscia - anche lui di Alessandria, coetaneo e compagno di scuola di Umberto - convinto amabilmente che Eco, fin da piccolo, “desse segni di follia”. Insieme con Eco, ha scritto “La radio a tarda sera”, una canzone inedita che Gianni Coscia, con la sua fisarmonica, esegue nel documentario. L’editore Mario Andreose, arrivato in Bompiani subito dopo l’uscita del best seller “Il nome della Rosa”, narra il suo rapporto con Eco, durato 35 anni, come un crescendo sinfonico. E poco prima della sua morte, anche con Eco dà vita alla casa editrice “La Nave di Teseo”. C’è poi il multi-mediologo Danco Singer, ideatore con Eco del Festival della Comunicazione e della Encyclomedia, la prima grande enciclopedia multimediale. Il pittore e disegnatore Tullio Pericoli, invece, per decenni ha tratteggiato il volto di Umberto Eco. È uno dei pochi amici di Umberto che possono dire, con precisione, giorno mese e anno in cui è iniziata la loro amicizia: 14 giugno 1977, quando Eco scrive a Pericoli per avere l’originale di una vignetta apparsa sul Corriere della Sera e che gli era particolarmente piaciuta. Pericoli conserva ancora quella lettera, dove Eco scrive “non potrei certo ricambiare con un dattiloscritto al regalo del disegno. Nella migliore delle ipotesi avrebbe un valore d’antiquariato solo tra alcuni secoli, diciamo dopo l’Apocalisse”. Il semiologo Paolo Fabbri, infine, ricorda che il talento di Eco era così grande che la “mia ammirazione non è mai terminata. Eco era capace in qualunque cosa: scrivere romanzi, giocare a giochi complicati, logici, o scrivere rapidissimamente voci d’Enciclopedia su concetti fondamentali”. E poi aggiunge “l’amicizia è immersiva, resiste a tutto, persino a liti, odi, amori e così via. E così è successo con Eco, nonostante qualche dissapore teorico”.
Omaggio a Tullio De Mauro
Il ricordo di Rai Cultura a otto anni dalla scomparsa
Era il 13 settembre 1973 e sul Programma Nazionale si dava il via a “Parlare, leggere, scrivere”, trasmissione televisiva in cinque puntate sulle vicende della lingua italiana raccontate da Tullio De Mauro, per la parte storico-linguistica e da Umberto Eco per quella sociologica, con la collaborazione al testo di Enzo Siciliano, e la regia di Piero Nelli. A otto anni dalla scomparsa di Tullio De Mauro, Rai Cultura ripropone, domenica 5 gennaio alle 18.00 su Rai Storia, la quinta e ultima puntata “I linguaggi separati”. Nel programma viene rievocato, attraverso interviste a studiosi, materiale d’archivio ed episodi drammatici ricostruiti in studio il faticoso processo unitario del modo di esprimersi del nostro Paese. Dal fascicolo 37 del Radiocorriere del 1973 il regista, Piero Nelli, enuclea il senso della trasmissione: “la ricerca della formazione di un italiano linguisticamente unitario in un Paese, qual è il nostro, dove secolari divisioni hanno provocato chiusure ‘dialettofoniche’ e particolarismi culturali profondamente radicati.” E aggiunge: “… abbiamo voluto mettere a fuoco nessi e contraddizioni tra lingua e storia nazionale, tra parlare italiano e società italiana, tra lingua e storia nazionale, tra cultura dotta e società popolare, tra parole e ideologie. Il fatto linguistico insomma diviene punto di riferimento permanente per un variato discorso su alcuni tra i principali temi della nostra faticosa formazione culturale.
In questa quinta e ultima puntata emergono le conclusioni del lavoro di De Mauro, Eco e Nelli, da cui si evince che “Una lingua non nasce da sola; è il prodotto di una società, risponde alle esigenze di chi deve far funzionare questa società. Se la lingua è gestita da un gruppo, da una classe, non è più di tutti. Ma non è di tutti neppure la società.”
Passato e presente
I Magi un mistero millenario
Il giorno dell’Epifania, in Spagna, le grandi città sono attraversate dalla Cabalgata de Los Reyes Magos, una sfilata in costume con carri allegorici colorati che rappresenta il viaggio a Betlemme dei sovrani orientali venuti da Oriente. Un corteo storico dedicato ai Magi si organizza anche a Firenze, ogni 6 gennaio, almeno dal 1390. Ne parla il professor Antonio Musarra a Passato e presente in onda domenica 5 gennaio alle 20.30 su Rai Storia. Al Medioevo risale anche l’usanza francese di preparare la Gallette des rois, la torta dei re, in cui viene nascosto un piccolo oggetto tondo, le fève: chi ha la fortuna di trovarlo nella propria fetta diventa re o regina per un giorno. Tradizioni, riti e folklore rinnovano ancora oggi il mistero dei Magi, un mistero millenario in cui mito e fede si sono intrecciati indissolubilmente con la Storia. Un mistero che unisce i popoli di Oriente e Occidente attraverso un mutuo scambio di simboli, culture e religioni.
Binario cinema
Borg vs McEnroe
A Wimbledon, nel 1980, il quattro volte vincitore del torneo Bjorn Borg sfida l'astro nascente John McEnroe. Lo svedese di ghiaccio, metodico e impassibile, contro l’americano “Superbrat”, irascibile e sregolato. Un evento sportivo e una sfida a colpi di racchetta tesa e ricca di colpi di scena che Janus Metz Pedersen racconta nel film con Sverrir Gudnason e Shia LaBeouf “Borg McEnroe”, in onda domenica 5 gennaio alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Binario Cinema”.
Omaggio a Piersanti Mattarella
Il ricordo di Rai Cultura a quarantacinque anni dall’omicidio
Il 6 gennaio 1980, il presidente della Regione Sicilia, Piersanti Mattarella, viene ucciso in un agguato sotto casa, in via Libertà a Palermo. A quarantacinque anni dal suo omicidio Rai Cultura lo ricorda con un doppio appuntamento su Rai3 e su Rai Storia. Si inizia domenica 5 gennaio alle 23.00 con lo speciale “Piersanti Mattarella, 6 gennaio 1980” scritto da Alessandro Chiappetta per la regia di Agostino Pozzi, che ricostruisce il contesto in cui è maturato il delitto, le successive indagini e la storia processuale. Ma soprattutto racconta la figura umana e politica di Piersanti Mattarella, con le immagini delle Teche Rai, le interviste rilasciate da lui stesso e alcune fotografie inedite. Lunedì 6 gennaio “il sogno spezzato” di Piersanti Mattarella viene raccontato da Paolo Mieli e dal prof. Salvatore Lupo a Passato e presente, in onda alle 13.15 su Rai3 e in replica alle 20.30 su Rai Storia. In questa puntata si ripercorrono i suoi passi dall’elezione a Presidente della Regione siciliana nel 1979, punto di partenza per perseguire sul piano regionale lo stesso obbiettivo che Aldo Moro si è posto a livello nazionale: allargare l’area democratica nel governo del Paese aprendo al contributo del Partito Comunista. Un percorso complesso a cui si aggiunge la lotta decisa contro la mafia, un sogno che verrà spezzato quando verrà ucciso sotto gli occhi dei suoi familiari.
LUNEDI’ 06/01/2025
Il sole tramonta alle spalle
Su Rai Storia un racconto inedito di Sergio Zavoli
“Ho raccontato tante storie, disse, ma ancora nessuno ha raccontato la mia” confessa Sergio Zavoli in un incontro con il regista e autore Mauro Bartoli alla fine del 2019.
Da qui, e a partire da due interviste inedite del 2008 e del 2017 che Bartoli ha realizzato, con il sostegno della Film Commission Regione Emilia-Romagna e il coinvolgimento del Comune di Rimini e dello Stato di San Marino “Il sole tramonta alle spalle”, speciale proposto da Rai Cultura in prima visione lunedì 6 gennaio alle 21.10 su Rai Storia. La storia che Zavoli voleva raccontare era la storia più intima. Il legame di amicizia con Federico Fellini, le sue origini romagnole, l'inizio di una grande avventura professionale: il suo “Amarcord”, come aveva scritto in Romanza. Non è un film sulla sua storia, ma sulle sue radici.
La bussola e la clessidra
La via del guerriero: Sigurd Bjornson
Combattenti celti, legionari romani, predoni vichinghi, cavalieri templari, highlander scozzesi, guerrieri mongoli. Sono alcune delle figure più celebrate nell’immaginario collettivo (e nelle serie tv) le protagoniste della nuova serie de “La Bussola e la Clessidra”, con il professor Alessandro Barbero, che Rai Cultura propone a partire da lunedì 6 gennaio alle 22.10 su Rai Storia. Ogni puntata fa rivivere alcuni dei più grandi guerrieri dell’antichità e le loro tecniche di combattimento, a partire dal vichingo Sigurd Bjorson.
MARTEDI’ 07/01/2025
Passato e Presente
Il nome della rosa
Con circa 50 milioni di copie, è uno dei romanzi italiani più famosi al mondo. E, alla fine del Novecento, "Le Monde" l'ha indicato tra i 100 libri più importanti del secolo. È "Il nome della Rosa", il primo dei sette romanzi del semiologo Umberto Eco, pubblicato nel 1980. A quarantacinque anni dalla sua pubblicazione, a "Passato e Presente", in onda martedì 7 gennaio alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con la specialista del Medioevo Chiara Mercuri. La vicenda che racconta è ambientata nel 1327, sullo sfondo delle lotte tardomedievali tra Papato e Impero. In un'abbazia del nord-Italia viene rinvenuto il cadavere di un monaco e l'abate chiede di indagare a un frate francescano. Ma presto altri monaci vengono trovati morti. Il romanzo si snoda così tra giallo e questioni culturali e teologiche. Ma che immagine restituisce di quel periodo storico? Quanto c'è di vero? Come è nato il romanzo?
1939 – 1945. La Seconda guerra mondiale
La guerra lampo
È il 1° settembre 1939 quando Hitler invade la Polonia. Il 3 settembre Francia e Gran Bretagna dichiarano guerra alla Germania. È l’inizio del secondo conflitto mondiale. In pochi giorni le truppe naziste annientano la resistenza polacca. È la guerra lampo (blitzkrieg). Dopo la Polonia, nel primo anno di guerra, ci saranno la Danimarca, la Norvegia e la Francia. Questi gli eventi al centro del secondo appuntamento con la serie “1939 - 1945 – La seconda guerra mondiale” in onda su Rai Storia martedì 7 gennaio alle 22.10 su Rai Storia. La serie presentata da Paolo Mieli e narrata da Carlo Lucarelli, e con analisi e approfondimenti di illustri storici scelti a seconda del tema trattato e alla luce delle nuove interpretazioni storiografiche, è arricchita da un racconto per immagini con materiali di repertorio “restaurati” in alta definizione ed edizioni di grandi documentari provenienti dalle Teche Rai con rare interviste a protagonisti e testimoni ormai scomparsi. Tra i consulenti della serie, gli storici Giovanni Sabbatucci, Nicola Labanca, Lutz Klinkhammer.
MERCOLEDI’ 08/01/2025
Passato e presente
Maria Josè, la regina di maggio
Maria José, figlia del re del Belgio Alberto, ha 23 anni quando, l’8 gennaio 1930, alla cappella Paolina del Quirinale, sposa l’erede al trono d’Italia, Umberto di Savoia. Un evento sontuoso che celebra l’alleanza tra due importanti “corone cattoliche” d’Europa. Maria José ama profondamente l’Italia. Abituata a frequentare circoli intellettuali e ad interessarsi di politica e attualità, non accetta di restare in disparte. A novantacinque anni dalle storiche nozze, un personaggio raccontato da Paolo Mieli e dal professor Francesco Perfetti a “Passato e Presente”, in onda mercoledì 8 gennaio alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Quando, durante la guerra, la situazione del paese si fa sempre più grave, cerca in ogni modo di arrivare alla pace e di salvare la monarchia. Il 9 maggio 1946, quando Vittorio Emanuele III abdica in favore del figlio Umberto. Maria Josè diventa finalmente regina, ma solo per un mese. Il 6 giugno, dopo la vittoria del fronte repubblicano al referendum, è costretta a partire col marito per l’esilio, dove si dedicherà agli studi storici pubblicando numerosi volumi.
Storie della TV
Il decollo
I primi cinque decenni della Televisione della Rai, nel ruolo di servizio pubblico attraverso i programmi, i personaggi, i dati e le date che hanno segnato la vita della Tv italiana e dell’Italia: è “Storie della Tv”, la serie di Rai Cultura con la collaborazione di Aldo Grasso, riproposta mercoledì 8 gennaio alle 21.10 su Rai Storia. In questo secondo appuntamento - di llaria Dassi – si torna al periodo tra il 1954 e il 1963, quando la televisione italiana diventa il medium nazionale in un Paese in pieno sviluppo economico e sociale con sacche di arretratezza, nel segno del Servizio Pubblico, secondo i dettami della Bbc inglese. Testimoni della puntata sono Vito Molinari, uno dei registi del primo nucleo di lavoro della Televisione; Fabiano Fabiani, giornalista entrato nel Telegiornale nel 1955; Gabriella Farinon, annunciatrice dal 1961 al ’68, entrata con l’apertura del Secondo Canale Tv; Nicolò Bongiorno, che ricorda la figura del padre Mike; i ricordi da telespettatori di Renzo Arbore e Bruno Vespa e i commenti sull’“italiano televisivo” del linguista Giuseppe Antonelli.
Un programma di Enrico Salvatori e di Fabrizio Marini, con la consulenza di Aldo Grasso. Produttore esecutivo Emanuela Capo. Regia di Eva Frerè e Matteo Bardelli.
GIOVEDI’ 09/01/2025
Omaggio a Fernando Aiuti
Il ricordo di Rai Cultura a sei anni dalla scomparsa
Nel giorno del sesto anniversario della scomparsa di Fernando Aiuti, la storia professionale e personale, le sfide e le battaglie del medico immunologo che ha legato per sempre il suo nome alla battaglia contro l‘Aids, raccontata dalle immagini, ma anche attraverso i ricordi dei familiari, le testimonianze di colleghi e di pazienti. Un uomo e una vita per la medicina al centro dello speciale di “Italiani”, firmato da Simona Fasulo con la regia di Nicoletta Nesler, in onda giovedì 9 gennaio alle 12.00 su Rai Storia, con l’introduzione di Paolo Mieli.
Omaggio a Domenico Modugno
Il ricordo di Rai Cultura a novantasette anni dalla nascita
Il rivoluzionario della canzone italiana, non solamente a livello musicale: Domenico Modugno è il protagonista di “Storie della Tv”, il programma sui personaggi e sui programmi che hanno reso unica la Tv italiana, raccontata da Aldo Grasso e dai suoi testimoni, in onda giovedì 9 gennaio alle 13.00 su Rai Storia in occasione dell’anniversario della nascita, il 9 gennaio 1928. La puntata, curata da Caterina Intelisano, parte dal suo exploit del 1958 all’ottavo Festival della Canzone di Sanremo con ‘Nel blu dipinto di blu’, un brano nuovo come il gesto che accompagna l’esecuzione, due braccia aperte che mimano il ritornello ‘Volare’ e che diventano simbolo di un’epoca nuova, dominata dalla televisione. Ma, al di là di quella che è diventata la canzone italiana di maggior successo di tutta la storia, la carriera di Modugno - attore diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia – è fatta anche di interessanti e poco conosciute incursioni nella neonata Tv (lo sceneggiato “L’alfiere” e “Invito a bordo”, del 1956) e nella commedia musicale, dove coniuga musica e recitazione, e infine nella cosiddetta “trilogia siciliana” degli anni ‘70 e ‘80: “Il marchese di Roccaverdina” (1972), “Don Giovanni in Sicilia” (1977) e “Western di cose nostre” (1984), sceneggiati dove Modugno si fa interprete di quella sicilianità che l’ha sempre caratterizzato agli occhi del pubblico, pur essendo pugliese nativo di Polignano a Mare.
La puntata ospita le testimonianze del cantautore Don Backy, che ricorda cosa abbia rappresentato Modugno per la canzone italiana; di Gigliola Cinquetti, che ha diviso con lui la vittoria a Sanremo 1966 con “Dio come ti amo”; Liana Orfei, sua partner nella commedia musicale del 1965 “Scaramouche”; Tuccio Musumeci, attore nello sceneggiato “Il marchese di Roccaverdina”; Alessandra Cacialli, che ha recitato con Modugno nello sceneggiato “Don Giovanni in Sicilia”.
Passato e Presente
Walt Disney, il potere della fantasia
Produttore cinematografico, regista e doppiatore, riconosciuto come uno dei padri dell’animazione cinematografica. È Walt Disney, l’imprenditore della fantasia, sempre proiettato verso l’innovazione, la sperimentazione e la sfida. Un personaggio raccontato dal professor Emilio Gentile e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”, in onda giovedì 9 gennaio alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. È passato di sogno in sogno, e quei sogni li ha realizzati, anche quando parevano impossibili. L’ultimo: Disneyland, che nella sua immaginazione non era solo un parco divertimenti, ma una vera e propria città del futuro.
Italic, carattere italiano
Guglielmo Marconi, un visionario in Inghilterra
La “strada” di Guglielmo Marconi: la ripercorrono Giorgio Zanchini e "Italic, carattere italiano" con "Guglielmo Marconi, un visionario in Inghilterra", in onda giovedì 9 gennaio alle 21.10 su Rai Storia. È la storia di uno scienziato che ha rivoluzionato la storia delle comunicazioni e che, attraverso le sue intuizioni, ha spalancato le porte della modernità. Si parte dalle colline bolognesi, in una soffitta in cui fin da bambino effettua i primi, rudimentali esperimenti sull’elettricità, per poi toccare i quattro angoli del pianeta. Comunicazioni wireless, radio, televisione: Marconi dà il suo contributo a ognuno di questi apparecchi e lo ha fatto dal Regno Unito. Lì, il giovane scienziato consolida gli esperimenti sulle onde elettromagnetiche, arrivando a collaborare con la Royal Navy e approntando i primi dispositivi per il salvataggio in mare. Grazie a Marconi e al telegrafo senza fili, vengono inviati i primi messaggi di Sos. La puntata di “Italic”, realizzata in collaborazione con la Fondazione Marconi e Museo Marconi, ricostruisce la sua avventura nel Regno Unito, dal primo brevetto fino alla prima trasmissione transatlantica da Poldhu a Terranova, la sua più grande impresa, e al premio Nobel ricevuto nel 1909. Vengono visitati, inoltre, i luoghi in cui Marconi ha vissuto, da Londra, che a fine Ottocento ospitava una nutrita comunità italiana, Chelmsford, sede della sua prima azienda; Bath dove Marconi esegue alcuni, determinanti esperimenti sulle comunicazioni a lunga distanza; e la Bodleian Library di Oxford, che dal 2004 ospita la più grande collezione di documenti appartenuta a Marconi e alla sua compagnia. A corredare il racconto, servizi video originali realizzati tra l’Italia e la Gran Bretagna, che raccontano i luoghi e i paesaggi attraversati da Marconi; schede divulgative con materiali di repertorio fotografico e audiovisivo, proveniente da archivi italiani e internazionali, come Bbc History, con ricostruzioni d’epoca ed estratti di documentari e serie televisive. In studio, completano Elettra Marconi (figlia di Guglielmo), Guido Tonelli (fisico che è stato portavoce e ha contribuito all’esperimento che ha portato alla scoperta del bosone di Higgs) e Gabriele Balbi (professore di Media Studies).
Renzo Arbore, Gegè Telesforo e “Come ridevamo”
Un’enciclopedia della comicità televisiva italiana
Tutte le risate del piccolo schermo: le “raccolgono” Renzo Arbore e Gegè Telesforo in “Come Ridevamo”, il nuovo programma di Rai Cultura ideato dai due conduttori insieme a Ugo Porcelli, in onda il giovedì in seconda serata su Rai 2 dal 9 gennaio. Venti appuntamenti in tutto, in cui gli spettatori potranno immergersi in una vera e propria Enciclopedia della comicità televisiva del secondo Novecento, che raccoglie il meglio della risata italiana attraverso i decenni. Un emozionante viaggio nel tempo guidato da Arbore e Telesforo che hanno meticolosamente selezionato il meglio degli sketch e delle canzoni comiche dell’archivio Rai e dell’archivio personale di Arbore, proponendo 120 tra scenette e brani che hanno fatto la storia della televisione italiana.
“Come Ridevamo – spiega un divertito Arbore - è un’antologia di risate, risatine, sorrisi e ridacchiamenti. Risate del passato, che valgono ancora nel presente e probabilmente nel futuro”.
Il programma renderà omaggio ai più grandi comici italiani, proponendo monologhi, sketch e canzoni che hanno fatto ridere intere generazioni. Tra i nomi in scaletta: Aldo Fabrizi, Raimondo Vianello e Sandra Mondaini, il Trio Solenghi-Marchesini-Lopez, Gigi Proietti, Ciccio e Franco, Paolo Villaggio, Cochi e Renato, Adriano Celentano, Roberto Benigni, Nino Frassica, Corrado Guzzanti, Max Tortora e tanti altri. Ogni puntata sarà arricchita da racconti, aneddoti e retroscena inediti, svelati con il tocco personale e ironico di Arbore e Telesforo, che accompagneranno il pubblico in una riflessione, leggera ma profonda sull’importanza della leggerezza nella vita quotidiana.
Pensato anche per i più giovani, “Come Ridevamo” mira a far scoprire ai Millennials e alle generazioni Y e Z come si divertivano i loro genitori e nonni. Grazie alla disponibilità immediata su RaiPlay, inoltre, sarà possibile rivedere ogni puntata on demand, in qualsiasi momento.
Un tratto distintivo del programma è la riproposizione integrale degli sketch, così come furono trasmessi originariamente, offrendo agli appassionati l’opportunità di confrontare la comicità di ieri con quella di oggi.
“Come Ridevamo” - prodotto da Black Ice di Roma - non è solo un tributo alla storia della televisione, ma anche un’occasione per riflettere sulla necessità di riservare spazi televisivi al buonumore, un patrimonio prezioso per affrontare con leggerezza e sorriso le sfide del presente e del futuro.
VENERDÌ 10/01/2025
Giulio Cesare. Cronache dalla guerra civile
Il passaggio del Rubicone
Sono le prime ore del 9 gennaio del 49 a.C. e Giulio Cesare, con cinque coorti, attraversa il Rubicone, il fiume che segna il confine tra la Gallia Cisalpina e il territorio di Roma, un assalto al mondo, come lo definisce lo storico Tito Livio. In occasione dell’anniversario dello storico evento, un’avventura raccontata da Cristoforo Gorno in “Giulio Cesare. Cronache dalla guerra civile”, in onda venerdì 10 gennaio alle 16.00 su Rai Storia. Con il passaggio del Rubicone ha inizio la guerra civile tra Cesare e i conservatori del Senato, primo fra tutti Pompeo, una guerra che, allargandosi da Occidente a Oriente, assumerà i contorni di un vero e proprio conflitto globale del mondo antico mediterraneo. Il racconto, punteggiato oltre che dalle imprese di Cesare, da personaggi epici come Cleopatra, Bruto, Catone, mette a fuoco una vicenda che incide profondamente sui destini di Roma e che si conclude con le Idi di marzo.
Passato e Presente
Le spie di Cambridge
Cambridge, anni ’30. Cinque studenti della celebre università britannica di Cambridge vengono reclutati come spie dall’Unione Sovietica. Kim Philby e i suoi amici costruiscono coperture di facciata: apparentemente si comportano come uomini di destra ma, in realtà, sono fedeli alla causa comunista. Ricoprono ruoli strategici, si infiltrano nei servizi segreti occidentali. Abili doppiogiochisti, riescono a tessere trame segrete per decenni, attraversando la Seconda guerra mondiale, fino a comporre scenari decisivi per la guerra fredda negli anni Cinquanta. A “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda venerdì 10 gennaio alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, il professor Mauro Canali e Paolo Mieli ripercorrono la storia delle spie di Cambridge. Le loro azioni si intersecano più volte nel corso degli anni con le sorti dell’Europa. Quando il gioco si scopre, quelli che per l’occidente sono traditori per l’Unione Sovietica diventano eroi.
Le ragazze
Da “Misselvia” a “La rappresentante di lista”
Elvia Figliuolo, in arte Misselvia, è stata una delle primissime paroliere della musica italiana e spetta a lei, ragazza degli anni ’40, aprire questo appuntamento con “Le Ragazze", in onda venerdì 10 gennaio alle 21.10 su Rai Storia. Ospite, Gianni Riotta. Nata a Potenza nel 1924, Elvia si trasferisce con la famiglia a Milano nel corso degli anni ‘30. Dopo gli studi magistrali diventa segretaria di Giuseppe Gallazzi, titolare delle Edizioni Musicali Francis Day, e inizia ad adattare in italiano i testi delle canzoni straniere, tra cui brani intramontabili come "Cantando sotto la pioggia" e "Guancia e guancia". Si iscrive come autrice alla SIAE e sceglie lo pseudonimo Misselvia, formato dalla parola inglese Miss, signorina, unita al suo nome, Elvia. Iva Zanicchi, Bobby Solo, Dalida, Nada, Michele, Natalino Otto, Caterina Valente, Mina, Celentano sono solo alcuni dei nomi che hanno cantato i suoi testi.
A seguire due ragazze degli anni ‘60. Leontine Snell è stata una ballerina che ha debuttato, a soli 15 anni, al Lido di Parigi come prima donna nel leggendario corpo di ballo delle Bluebell. Nata in Olanda nel 1943, conserva un solo ricordo del padre: l’ultimo cenno di saluto prima di imbarcarsi su un volo che precipiterà. Leontine, che ha iniziato a frequentare la scuola di danza a quattro anni, termina l’Accademia e grazie a una borsa di studio viene convocata al Lido di Parigi per un provino. Scritturata, con le Bluebell fa tappa in Italia per partecipare alle riprese di Studio 1. Decide di rimanere nel bel Paese iniziando a lavorare con Antonello Falqui, Mina e Don Lurio. Due importanti storie d’amore le cambieranno la vita: quella con Mario Caldonazzo, un ricco imprenditore edile, un uomo violento che la spingerà a tentare il suicidio e il regista Dino Risi al quale resterà legata per quasi quarant’anni, nonostante lui fosse sposato.
Intrecciata alla sua è la storia di Venere Scaranna, donna vigile urbano tra le prime d’Italia. Nata in una famiglia di umili origini, trascorre l’infanzia giocando tra le macerie lasciate dai bombardamenti alleati. Nonostante le precarie condizioni economiche, Venere ingaggia una vera e propria battaglia in famiglia perché vuole continuare a studiare. Per lei l’istruzione rappresenta l’emancipazione e le consente di entrare nell’Unione Donne Italiane, l’organizzazione che promuove l’emancipazione femminile. A soli 22 anni si sposa con Giorgio, un meccanico di Alfonsine, che la sostiene in tutte le sue battaglie. Nei primi anni ’70 il femminismo assume toni più aspri e massimalisti: Venere non ci sta e lascia l’UDI. Il comune di Ravenna, primo in Italia, indice un bando di concorso per vigile aperto alle donne. Venere decide di provarci: ottiene il punteggio più alto e indossa la divisa tra lo stupore della gente.
Chiudono la sequenza due ragazze degli anni 2000. La cantante Veronica Lucchesi nasce a Pisa nel 1987, ma cresce a Viareggio e fin da piccola ama indossare tante maschere, proprio come da tradizione locale. Veronica cresce con il mito americano, la cultura hip hop e il sogno di vivere a New York: l’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001 la sconvolge e apre un periodo di paure e dubbi nella sua vita. All’Università sceglie Giurisprudenza ma non è felice: l’incontro con una vecchia amica del liceo diventa decisivo la indirizzerà verso il teatro. Tra un corso di recitazione e l’altro conosce Dario Mangiaracina, con cui inizia a suonare e comporre musica e nel 2011 insieme danno vita al gruppo musicale "La Rappresentante di Lista". Arriveranno sul palco di Sanremo con brani di grandissimo successo come "Amare" e "Ciao Ciao".
La sua storia si intreccia con quella di Marina Cuollo, 42 anni, scrittrice, speaker e attivista napoletana. Sin dalla nascita è affetta da una rara sindrome, quella di Melnick Needles, che provoca una grave condizione degenerativa di disabilità. Fin dall’adolescenza Marina deve affrontare ostacoli e pregiudizi. Affronta complessi interventi chirurgici, rinuncia al Liceo Artistico perché lontano da casa, ma al momento della scelta universitaria è inamovibile. Si laurea in Scienze Biologiche e inizia a lavorare come ricercatrice, ma alla fine la vocazione per la scrittura prevale. Esce nel 2017 il suo primo libro "A Disabilandia si tromba", un saggio umoristico ma anche di denuncia in cui racconta le esperienze di vita, anche sessuale, e la disabilità. Da quel momento, scrivere e comunicare diventano la sua unica strada, nel 2021 conduce con Diego Passoni i "Diversity Media Awards", e nel 2022 pubblica il suo primo romanzo "Viola", dedicato alla madre scomparsa.
Omaggio a Mariangela Melato
Il ricordo di Rai Cultura a dodici anni dalla scomparsa
A ridosso dell’anniversario della scomparsa, l’11 gennaio 2013, dell’indimenticabile Mariangela Melato, Rai Cultura propone, venerdì 10 gennaio alle 23.10 su Rai Storia, l’episodio a lei dedicato della serie “Illuminate”, prodotta da Anele, che racconta le storie di quattro eccellenze femminili italiane. In “Mariangela Melato. Il Gioco della Verità” diretto da Marco Spagnoli, Elena Sofia Ricci andrà nel posto dove, negli anni ’80, incontrò per la prima volta la grande attrice milanese, una cantina nel Quartiere Monti di Roma, un piccolo teatro off che Mariangela, già famosa, frequentava in mezzo a giovani attori, facendo con loro il gioco della verità. Da qui partirà Elena Sofia Ricci per scoprire qualcosa di più su una delle più grandi attrici di sempre, insieme alle persone che l’hanno conosciuta bene, continuando quel gioco della verità che aveva iniziato con lei, e cercando di carpire da ciascuno il proprio pezzo di verità su Mariangela.
Tra i numerosi testimoni che daranno un prezioso contributo al racconto di questa grande icona del cinema e del teatro italiano, la sorella Anna Melato, Renzo Arbore, Pupi Avati, Gabriele Lavia, Massimo Ranieri, Lina Wertmüller, Luca Barbareschi, Annabella Cerliani, Felice Laudadio, Giampiero Solari, Renato Scarpa e l’amica e assistente Giovanna Guida. Il docu-film “Mariangela Melato - Il Gioco della Verità” è scritto da Marco Dell’Omo con la collaborazione di Marco Spagnoli e diretto da Marco Spagnoli.
SABATO 11/01/2025
Omaggio a Fabrizio De André
Il ricordo di Rai Cultura a ventisei anni dalla scomparsa
Fabrizio De André: un’eredità artistica impressa nella memoria di più generazioni e canzoni che continuano a rappresentare un punto di riferimento per tutti quelli che si accostano al cantautorato italiano. Parlare di Fabrizio De André vuol dire parlare di poesia in forma di musica, ma anche parlare dei luoghi a lui cari, che ne hanno formato la personalità e la poetica: Genova e la Sardegna. Sono le chiavi di lettura dello speciale di Fabrizio Marini, in onda sabato 11 gennaio alle ore 12.00 su Rai Storia, per il ciclo “Italiani”, a ventisei anni dalla scomparsa. Figlio di un’agiata famiglia Fabrizio ha scelto di seguire le inclinazioni personali: la poesia, l’anarchia e la musica. Ha scelto di dare voce a chi la voce non l’ha mai avuta, gli ultimi della terra, gli emarginati, i dannati. Con coerenza ha perseguito la sua linea, fino alla fine della carriera, passando dal popolo sardo dei pastori e dagli indiani d’America. Dori Ghezzi, compagna e complice nelle scelte artistiche e di vita, racconta quanto la vita con Fabrizio sia stata un percorso predestinato, da quando si sono incontrati alla fine degli anni ’60 in quella Genova perfettamente ritratta dall’obiettivo fotografico di Lisetta Carmi. Insieme, Dori e Fabrizio, hanno attraversato uno dei momenti più drammatici che si possano immaginare, il rapimento da parte della anonima sequestri sarda nel 1979, evento sconvolgente che ne ha fortificato il rapporto e ha dato ulteriore linfa creativa alla produzione musicale di Fabrizio. Oltre alla testimonianza di Dori Ghezzi, parlano del cantautore il suo agente letterario e amico genovese Stefano Tettamanti, il poeta Umberto Fiori, l’amico e fratello gallurese Filippo Mariotti e lo studioso Romano Giuffrida. Sono invece le canzoni di Cristiano De André, che oggi suona la rivisitazione del disco “Storia di un impiegato”, a proiettarci nel mondo del padre, un mondo capace di attraversare il tempo e di riproporsi sempre con rinnovata forza.
Passato e Presente
Italo Calvino, il labirinto del mondo
Un intellettuale lucido e uno scrittore multiforme, proprio come la materia da cui attinge: “Passato e Presente”, in onda sabato 11 gennaio alle 20.30 su Rai Storia, va alla scoperta di Italo Calvino. In studio, insieme a Paolo Mieli, la professoressa Barbara Berruti. Una produzione, quella di Calvino, sempre curiosa del mondo, che si è trasformata nei lunghi decenni della sua attività. Alla fine del secondo conflitto mondiale, Calvino, come molti altri giovani, è ansioso di trasferire nel campo culturale e politico l’esperienza della lotta partigiana. Nel 1947 esce il suo primo romanzo, ambientato durante la Resistenza: “Il sentiero dei nidi di ragno”. Calvino è iscritto al Partito Comunista Italiano e scrive sul quotidiano l’Unità. Nel 1957, a seguito dell’invasione sovietica dell’Ungheria, esce dal Pci. Escono i suoi romanzi di critica sociale, ambientati durante il boom economico, un sistema che elargisce benessere e inganno, promesse e nevrosi. Nel 1967 si trasferisce a Parigi. Entra in contatto con un gruppo di intellettuali promotori di una letteratura fondata su vincoli matematici o giochi enigmistici. Per Calvino la letteratura è uno strumento per decodificare e interpretare la realtà, per uscire da quel grande labirinto che è il mondo.
Cinema Italia
Il Gattopardo
La famiglia nobiliare dei Corbera accoglie con preoccupazione la notizia dello sbarco delle truppe garibaldine in Sicilia per rovesciare il Regno Borbonico e avviare il processo di unificazione dell'Italia. Di Luchino Visconti, con Burt Lancaster, Alain Delon, Claudia Cardinale, Paolo Stoppa, Rina Morelli, “Il Gattopardo” andrà in onda sabato 11 gennaio alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”.
Documentari d’autore
Nous etudiants!
Il regista Rafiki Fariala filma i suoi amici, Aaron, Benjamin e Nestor, li segue nelle loro giornate tra università, studentato e la povertà che li circonda, ma non frena i loro sogni e i loro desideri di cambiamento. E’ “Nous etudiants!” di Rafiki Fariala a in onda sabato 11 gennaio alle 00.15 su Rai Storia per il ciclo “Documentari d’autore”. Tra i protagonisti, Nestor Ngbandi Ngouyou, Aaron Koyasoukpengo, Benjamin Kongo Sombot, Rafiki Fariala,