L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Ricordando Andrea Barbato e Franco Zeffirelli

DOMENICA 09/02/2025

Raimondo Franchetti: esploratore della Dancalia

La storia del celebre esploratore Raimondo Franchetti e sulle sue leggendarie spedizioni in Africa, di Mario Craveri e Enrico Gras (1963) è di scena in “Raimondo Franchetti: esploratore della Dancalia” in onda domenica 9 febbraio alle 18.30 su Rai Storia. Tra il 1928 e il 1929 Franchetti compì la sua impresa più grandiosa: esplorò la quasi del tutto sconosciuta Dancalia da Est a Ovest, dalle coste dell'Eritrea fino all'Acrocoro etiopico, da Assab a Mai Ceu, per poi ridiscendere nel deserto dancalo tornando poi alla costa.

Sanremo Fronte Retro

Conto alla rovescia per il Festival di Sanremo. Da domenica 9 febbraio a sabato 15 febbraio alle 19.30 su Rai Storia Rai Cultura propone “Sanremo FronteRetro”, una serie in otto puntate, una per decennio, per raccontare la kermesse canora e il dietro le quinte dal 1951 al 2024. Alle prime sette puntate, già costruite e trasmesse e che saranno rielaborate anche in funzione di nuovi materiali venuti alla luce, si aggiunge il racconto ex novo dal 2020 al 2024.

Passato e Presente

Enrico Mattei e la sfida del petrolio

Enrico Mattei è stato uno dei grandi protagonisti del “miracolo economico” italiano. Un personaggio raccontato da Paolo Mieli e dal professor Mauro Canali a “Passato e Presente riproposto domenica 9 febbraio alle 20.30 su Rai Storia a ridosso dell’anniversario della fondazione dell’ENI, il 10 febbraio 1953.

Nominato commissario liquidatore dell’Agip nel 1945, Mattei si rende conto delle potenzialità dell’azienda e decide di salvarla e rilanciarla, confortato anche dai ritrovamenti di metano in Val Padana. Nel 1953 viene eletto presidente dell’Ente Nazionale Idrocarburi, per la cui creazione si è molto battuto, e gestisce di fatto la politica energetica dell’Italia. Con l’Eni, negli anni ’50, Mattei cerca di opporsi al cartello delle “sette sorelle” per l’approvvigionamento petrolifero nei paesi arabi. Il 27 ottobre 1962, Mattei muore in un misterioso incidente aereo in provincia di Pavia. Un incidente su cui si sono addensati molti dubbi, ma su cui la autorità giudiziaria non è riuscita a stabilire una verità certa.

Binario cinema

Judas and the Black Messiah

La vera storia dell’assassinio del carismatico Fred Hampton, leader delle Pantere Nere di Chicago sul finire degli anni ’60: la ricostruisce il film di Shaka King “Judas and the Black Messiah”, in onda domenica 9 febbraio alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Binario cinema”. Il giovanissimo criminale William O’Neal, si infiltra tra le Pantere su istigazione dell’Fbi guadagnando la fiducia di Fred fino a diventare capo della sicurezza del partito. Ma per gli agenti del governo, Hampton costituisce sempre più una minaccia e presto arriva l’ora in cui O’Neal è incaricato di tradire il suo leader. Il film si è distinto ai 93° Premi Oscar vincendo 2 statuette su sei nomination: miglior attore non protagonista per Daniel Kaluuya e miglior canzone per “Fight for you” di H.E.R. Nel cast anche il candidato agli Oscar Lakeith Stanfield, Jesse Plemons, Martin Sheen e la rivelazione Dominique Fishback.

LUNEDI’ 10/02/2025

Passato e Presente

Chiese di frontiera

Che ruolo ha avuto la Chiesa cattolica nei territori della frontiera adriatica? Nel Novecento, i Paesi e i regimi che hanno combattuto in quell’area hanno spesso o sostenuto oppure osteggiato le gerarchie ecclesiastiche e il clero per il proprio tornaconto. Così è accaduto nel primo dopoguerra con il Fascismo, così è accaduto nel secondo dopoguerra con il regime comunista jugoslavo. La Chiesa di frontiera si è trovata spesso al centro di crocevia ideologici e identitari, divenendo oggetto della violenza e della persecuzione religiosa. Una storia articolata e complessa in uno dei territori più difficili della nostra penisola ripercorsa da Paolo Mieli e dal professor Raoul Pupo a Passato e presente in onda lunedì 10 febbraio ore 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Il viaggio del Treno del Ricordo

Un lungo viaggio in treno da Trieste a Taranto, attraverso le principali città italiane, per ricordare uomini e donne che non volevano perdere la loro identità. È il Treno del Ricordo, realizzato in occasione del 10 febbraio, Giorno del Ricordo: una mostra itinerante dedicata alla tragica vicenda dell’esodo giuliano-dalmata. Un progetto promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, realizzato dalla Struttura di missione per gli anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali della Presidenza del Consiglio, da Ferrovie dello Stato e Fondazione FS Italiane, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Ministero della Cultura, il Ministero della Difesa, Rai Teche, Rai Cultura, Rai Storia, Archivio LUCE e Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata. “Il viaggio del treno del ricordo” di Agostino Pozzi con la collaborazione di Clemente Volpini – in onda lunedì 10 febbraio alle 21.10 su Rai Storia fa rivivere - attraverso filmati di repertorio e interviste a testimoni: Ireneo Giorgini, Clelia Giurin, Sergio Leonardelli, Elio Menegotti, Aldo Pugliese, Eufemia Sponza, Giovanni Stipcevich - il viaggio degli esuli dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia che oltre 70 anni fa furono costretti a fuggire per vivere in libertà e non sotto il regime comunista di Tito.

L'odissea giuliano-dalmata. Dalle foibe all'esodo

Il 10 febbraio in Italia si celebra il “Giorno del ricordo”, rivolto alle vittime delle foibe e alle decine di migliaia di esuli italiani costretti a lasciare l’Istria e la Dalmazia durante e dopo la fine della II guerra mondiale. Una pagina di storia al centro dello speciale “L'odissea giuliano-dalmata. Dalle foibe all'esodo” in onda lunedì 10 febbraio alle 22.10 su Rai Storia. Il capitolo più tragico ha inizio nel 1943, in pieno conflitto. Dopo l’8 settembre, sulle tensioni già esistenti tra slavi e italiani, acutizzate dalla politica fascista - il cosiddetto fascismo di confine - impatta la guerra con il suo carico di ferocia e brutalità, che coinvolge anche migliaia di civili. Nell’ottobre 1943, dalla profondità delle foibe istriane, emerge una prima terribile prova dei massacri: dalla cavità di Vines, vengono estratti decine di corpi, in grande maggioranza italiani, uccisi nel modo più orrendo. È la prima ondata di foibe in contesto di violente intimidazioni e persecuzioni. Ne seguiranno altre, che spingeranno gli italiani a lasciare la terra e le case dove sono nati e vissuti. Ma come si giunge a tutto questo? Quali sono le tappe fondamentali di un’odissea che si concluderà solo alla metà degli anni 50? A ripercorrerle, con l’aiuto di tre esperti della materia, e la consulenza dello storico Raoul Pupo, sarà una giovane storica, direttamente dai luoghi più rappresentativi del dramma giuliano-dalmata: da Trieste, snodo cruciale della vicenda, alle foibe di Vines e Basovizza, ai campi di accoglienza dove vengono sistemati, in condizioni spesso di estremo disagio, decine di migliaia di esuli. L’epilogo del racconto si svolge a Trieste, che torna italiana nel 1954.

Rotta 230

Ritorno alla terra dei padri

Un viaggio per ricostruire la memoria e rileggere la tragedia dell’esodo giuliano dalmata che ha strappato le radici di tanti italiani, costretti ad abbandonare le coste adriatiche. Alcuni di questi hanno trovato accoglienza a Fertilia, in Sardegna, per iniziare una nuova vita. Da lì, dopo più di 70 anni, l’imbarcazione Klizia, insieme al suo equipaggio comandato dall'ottantaseienne Giulio Marongiu, riparte per un lungo viaggio, per riannodare le fila della storia, per fare ritorno alla terra dei padri. È “Rotta 230°. Ritorno alla terra dei padri” il film di Igor Biddau, prodotto da Gianluca Vania Pirazzoli per Time Multimedia, che Rai Cultura propone lunedì 10 febbraio alle 23.10 su Rai Storia. Il film – presentato in anteprima alla 81ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia - ripercorre in senso inverso la rotta solcata, nella primavera del 1948, da 13 pescherecci con a bordo 53 famiglie di esuli di Istria, Fiume e Dalmazia che dopo aver dovuto abbandonare la terra in cui sono nati, dopo 20 giorni e 20 notti di navigazione lungo le coste della nostra penisola, hanno raggiunto Fertilia, una piccola città di fondazione incompiuta sorta vicino ad Alghero in Sardegna, facendo germogliare il seme di una nuova vita. Un incontro tra una città senza abitanti ed una comunità senza più una casa.

L’imbarcazione, il Klizia, salpata da Alghero e comandata da Giulio Marongiu, esule da Pola trapiantato a Fertilia, ha raggiunto Chioggia, porto di partenza dei 13 pescherecci, Venezia, Trieste, Muggia ultima città italiana in Istria, e ha poi superato i confini nazionali raggiungendo Capodistria, Pirano e la Slovenia, per dirigersi a Rovigno e Pola, principali città istriane della Croazia.

Il protagonista è proprio Giulio, che - al termine di un lungo viaggio a bordo della sua imbarcazione - ha rivisto per la prima volta la città di Pola abbandonata da bambino, navigando con un equipaggio formato dal figlio Federico e Mauro Manca, fondatori dell’Ecomuseo Egea, Giuseppe Bellu, e Federica Picone, che ha interpretato la Sirena ispiratrice che lo ha condotto nel suo ritorno alla terra natia. Il film è stato scritto da Mario Audino e Igor Biddau, e la voce narrante è quella di Roberto Pedicini, uno dei migliori doppiatori italiani, mentre Alina Person ha dato voce alla Sirena. Le musiche del film sono state create appositamente dal Maestro Pinuccio Pirazzoli, con la performance esclusiva di Isabella Adriani.

Grazie a questo viaggio, destinato a rimanere nella memoria, è possibile far conoscere un meraviglioso esempio di resilienza e di inclusione, quale è stato certamente Fertilia ma più in generale la caratteristica di una intera comunità, quella degli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia, che ovunque nel mondo si è distinta per la sua grande forza e per la capacità di ricostruire una vita all’indomani della grave tragedia che l’ha colpita.

MARTEDI’ 11/02/2025

Omaggio a Mary Quant

Il ricordo di Rai Cultura nell’anniversario della nascita

Di lunghezza variabile nel corso dei secoli, la gonna non è mai stata “mini”, per lo meno fino a quando Mary Quant non la inventò: alla visionaria stilista britannica, in occasione dell’anniversario della nascita, l’11 febbraio 1930, Rai Cultura dedica martedì 11 febbraio un doppio appuntamento dalle 11.00 su Rai Storia.

Si inizia con la riproposizione dello speciale di TV7 del 13 marzo 1967 “Via Margutta in minigonna” che racconta dell’operazione Carnaby Street, una sorta di gemellaggio tra la famosa strada londinese, cuore pulsante del nuovo che avanza e la vecchia strada romana, finanziato da industriali italiani ma i cui protagonisti, le idee ed i simboli arrivano dall'Inghilterra. Si materializzano nelle strade romane Mary Quant, e il sarto del gruppo musicale The Beatles, Warren Gold, conosciuto come Lord John che parte a bordo di un cocchio trainato da cavalli bianchi.

A seguire, un estratto dalla puntata dal titolo "Mini o mini essere" del 29 luglio 1967, del programma televisivo "Linea contro Linea" dell'autore Giulio Macchi che pone la lente di ingrandimento sulla minigonna: dall’analisi di questo indumento come capo alla moda, all’indagine sul concetto di stile di vita che sta dietro l'uso dellaminigonna in Regno Unito; dal il contrasto tra la moda francese e britannica sull'opportunità di proporre la minigonna alle previsioni circa le nuove tendenze della moda femminile.

Passato e Presente

Giuseppe Prezzolini, storia di un irregolare

Nel 1908 Giuseppe Prezzolini fonda a Firenze, insieme a Giuseppe Papini, la rivista “La Voce”: si propone come grande organizzatore di cultura e raccoglie intorno alla nuova rivista i giovani più brillanti del panorama culturale italiano di inizio secolo. Sulle pagine de “La Voce” Prezzolini inizia una vivace polemica contro il sistema di potere giolittiano e, con le sue battaglie, diventa la prima figura di intellettuale militante in Italia. La sua storia viene ripercorsa dalla professoressa Alessandra Tarquini e da Paolo Mieli a “Passato e Presente” in onda martedì 11 febbraio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Nel 1911 tuona contro la guerra di Libia, ma alla vigilia della Grande guerra assume una posizione interventista e partecipa al conflitto come volontario. La fine della guerra coincide con una forte disillusione e con l’abbandono dell’impegno intellettuale. Malgrado sia amico di Mussolini, Prezzolini non saluta con favore l’avvento del fascismo. Nel 1925 si trasferisce in Francia e nel 1930 negli Stati Uniti, dove insegna letteratura italiana alla Columbia University di New York. Dopo la Seconda guerra mondiale collabora con alcuni giornali italiani, ma rientra in patria soltanto nel 1962, per trasferirsi di nuovo in Svizzera pochi anni dopo. Vi resterà fino alla morte, nel 1982, all’età di 100 anni.

L’ascesa di Hitler

Nascita del Terzo Reich

Il 31 gennaio 1933: Hitler viene nominato cancelliere. Lo racconta la seconda puntata della serie della Bbc “L’ascesa di Hitler”, introdotta e contestualizzata dallo storico Emilio Gentile, in onda martedì 11 febbraio alle 21.10 su Rai Storia. Hitler si disinteressa completamente dell’amministrazione statale, non ascolta le relazioni degli esperti e l’unico suo obiettivo è quello di smantellare il sistema politico tedesco diventando dittatore. Due figure fondamentali si impongono per il consolidamento del suo potere: Hermann Goering ed Heinrich Himmler. Il primo viene nominato ministro, riorganizza la polizia creando l’Istituto di ricerca per le intercettazioni e la Gestapo, braccio operativo. Himmler comandante delle SS, otterrà poi il controllo della polizia di tutto il Reich.

1939 – 1945: La Seconda guerra mondiale

Africa Orientale: fine dell'avventura coloniale

La storia della guerra italiana in Africa orientale dall’avanzata nel Sudan e nella Somalia britannica (luglio-agosto 1940) alla controffensiva inglese. La caduta di Cheren (marzo 1941) dopo un lungo assedio e una strenua resistenza italiana, la resa con onore delle armi delle truppe comandante dal Duca Amedeo d’Aosta sul massiccio dell’Amba Alagi, la caduta di Gondar ultimo baluardo di resistenza italiana. Alla fine del 1941 si conclude l’avventura coloniale italiana.

Questi gli eventi al centro del settimo appuntamento con la serie “1939 - 1945 – La seconda guerra mondiale” in onda martedì 11 febbraio alle 22.10 su Rai Storia. La serie presentata da Paolo Mieli, con l’avvincente narrazione di Carlo Lucarelli, e l’analisi e l’approfondimento di illustri storici scelti a seconda del tema trattato e alla luce delle nuove interpretazioni storiografiche, è arricchita da un racconto per immagini con materiali di repertorio “restaurati” in alta definizione ed edizioni di grandi documentari provenienti dalle Teche Rai con rare interviste a protagonisti e testimoni ormai scomparsi. Tra i consulenti della serie, gli storici Giovanni Sabbatucci, Nicola Labanca, Lutz Klinkhammer.

MERCOLEDI’ 12/02/2025

Andrea Barbato, la sua TV

L’omaggio di Rai Cultura nell’anniversario della scomparsa

Nel giorno dell’anniversario della scomparsa del giornalista Andrea Barbato, il 12 febbraio 1996, Rai Cultura ripropone mercoledì 12 febbraio alle 11.15 su Rai Storia lo speciale "Andrea Barbato, la sua TV" nel quale si ripercorre la sua storia professionale, intrecciata ai principali eventi degli ultimi 60 anni: dall'assassinio di Robert Kennedy, all'invasione della Cecoslovacchia, allo sbarco sulla Luna, fino ai principali avvenimenti degli anni Novanta. E Barbato era lì a narrare e commentare quei fatti mirabili. Nello speciale, colleghi ed amici della TV di ieri e di oggi ci raccontano un Andrea Barbato che si sintetizza in un insegnamento ironico che lui stesso ci ricorda, riferendosi alla notte dell'allunaggio "la fatica la fecero gli astronauti, noi facevamo solo una comoda trasmissione in uno splendido studio".

Passato e Presente

Vittorio Bachelet tra fede e politica

Il 12 febbraio del 1980 Vittorio Bachelet viene ucciso dalle Brigate Rosse sulla scalinata della facoltà di Scienze politiche a Roma. È la tragica conclusione di una vita piena, contrassegnata dallo studio e dall’insegnamento, dalla militanza cattolica e dalla politica. Lo ricordano, nel giorno del quarantacinquesimo anniversario dell’omicidio, Paolo Mieli e il professor Alberto Melloni a Passato e presente in onda mercoledì 12 febbraio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Presidente di Azione Cattolica, professore di diritto amministrativo e infine vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Vittorio Bachelet ha sempre cercato il dialogo e la cooperazione tra le persone e le istituzioni. Ma ha anche dimostrato grande fermezza nelle sue posizioni, sapendo imporre le riforme necessarie.

Mai più trasmessi

1954: la TV a Milano Pt.1

Hanno illuminato il piccolo schermo solo una volta nella loro vita, per non essere mai più replicate, almeno fino a oggi. Sono le trasmissioni TV Rai riportate alla luce da “Mai più trasmessi”, il nuovo programma Rai Cultura, con il commento di Simona Vanni, in onda da mercoledì 12 febbraio alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. I programmi riproposti, selezionati tra i decenni Cinquanta e Ottanta, e successivamente digitalizzati, riaffiorano sulla superficie dopo anni di oblio dai canali Rai.

Nel primo appuntamento si torna al 1954 con due programmi di genere diverso (un varietà comico-musicale e un’inchiesta filmata), legati da caratteristiche urbane e “moderne” dell’Italia che sta per conoscere il Miracolo economico, preannunciato dalla Televisione italiana, che lega idealmente in un unico segnale Torino, Milano e Roma, dove Milano è la capitale “morale” di questa triade, da cui confluisce l’80% della produzione televisiva nazionale.

Si parte con “Passeggiata in città”, trasmesso unicamente il 2 settembre 1954. Varietà sperimentale girato in tecnica cinematografica che unisce teatro comico, film documentario e parlato radiofonica: tipica convergenza della TV delle origini, che ancora cerca un linguaggio autonomo, lo “specifico televisivo”, ma intanto sfrutta l’esistente. Tra gli attori che appaiono negli sketch Nino Manfredi, Paolo Ferrari e Raffaele Pisu, che fanno parte della “Compagnia di Rivista della TV”. A seguire, “Mai + trasmessi” riavvolge il nastro fino al 18 ottobre 1954, quando andò in onda “Visita alla X Triennale”, un reportage dalla decima edizione della Triennale di Milano dedicata alle arti decorative e industriali moderne, al rapporto tra architettura e scultura e tra artisti e tecnici per la realizzazione dell'estetica industriale, inaugurata il 28 agosto del 1954 presso il Palazzo della Triennale di Milano. Milano è la capitale del design e proprio nel 1954 nasce il premio “Compasso d’oro”.

GIOVEDI’ 13/02/2025

Franco Zeffirelli

Appunti di una vita straordinaria

L’omaggio di Rai Cultura nel giorno dell’anniversario della nascita

Un racconto come un’autobiografia: è “Franco Zeffirelli. Appunti di una vita straordinaria”, che Rai Cultura ripropone giovedì 13 febbraio alle 11.00 su Rai Storia in occasione dell’anniversario della nascita avvenuta il 12 febbraio 1923. Il Maestro ripercorre la propria vita, parla dell’importanza di Firenze - “grande maestra” – e della sua cultura superiore per la propria formazione; della passione e del lavoro d’allestimento di opere liriche, dell’incontro con l’arte di Eduardo De Filippo. E ancora, della fascinazione che la figura di San Francesco e la raffigurazione giottesca hanno avuto su di lui, e del Gesù di Nazareth, visto nel suo capolavoro televisivo come figura umana e non divina.

Passato e presente

L’esercito romano ”si vis pacem para bellum”

Fin dalla antichità ci si interroga sulle grandi civiltà che hanno portato a limiti estremi le dimensioni del tempo e dello spazio. Qual è il segreto della grandezza di Roma? All’esercito romano di certo va il merito di tante vittorie ma anche quello di avere protetto i confini di un impero sempre più vasto. Infatti, mentre in età repubblicana l’esercito è il principale mezzo di espansione di Roma, in età imperiale è sempre più il garante della sicurezza dei confini imperiali dalle aggressioni dei popoli nemici. Ne parlano Paolo Mieli e il professor Livio Zerbini a Passato e presente in onda giovedì 13 febbraio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità

Il popolo dei Nuraghi: un millennio di civiltà

In attesa di sinossi

a.C.d.C.”

Gli ultimi re guerrieri d'Europa. Venti di guerra p.1

Quando il re Edoardo il Confessore muore senza un erede, la lotta per il trono di Inghilterra si scatena violenta. Un periodo cruciale della storia inglese ricostruito dalla serie “Gli ultimi re guerrieri d’Europa”, in onda per “a.C.d.C.” giovedì 13 febbraio alle 22.10 su Rai Storia, con l’introduzione del professor Alessandro Barbero.

Il conte Aroldo assume la corona, ma non è l’unico pretendente. In Normandia il duca Guglielmo, convinto di essere stato designato successore al trono dallo stesso Edoardo, rivendica per sé la corona d’Inghilterra. Nel frattempo, il re vichingo Harald Hardrada di Norvegia sta allestendo una forza d’invasione. Molto presto l'Inghilterra sarà sotto attacco.

VENERDÌ 14/02/2025

San Valentino su Rai Storia *

Per la festa degli innamorati una programmazione dedicata

Dall’amore che fluisce attraverso le lettere nella Parigi degli inizi del XII secolo ai primi amori inseguiti online; da matrimoni riparatori – e altri colpiti dal malocchio - all’immigrazione sentimentale negli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale. È il viaggio nelle sfaccettature dell’amore attraverso la storia e le trasformazioni della società proposto da Rai Cultura venerdì 14 febbraio su Rai Storia in occasione di San Valentino.

In prima ora, alle 8.45 e in replica alle 14.15, Paolo Mieli e il professor Alessandro Barbero raccontano a Passato e Presente l’epistolario di Eloisa e Abelardo, una storia d’amore consumatasi a Parigi all’inizio del XII secolo, un’epoca di rinascita demografica, economica e culturale che muta il volto dell’Europa e ne ridisegna gli orizzonti. Nella passione irresistibile della giovane e promettente allieva e del maestro acclamato della scuola di Notre Dame, la letteratura successiva ha cercato contenuti e significati che non le appartengono, il teatro e il cinema del Novecento hanno ravvisato anacronistiche battaglie per i diritti e le aspirazioni che si affermano nell’età contemporanea, ma le lettere che i due protagonisti si scambiano in età matura restituiscono l’autenticità di una vicenda dolorosa in cui sentimenti, filosofia e fede si intrecciano indissolubilmente. 

Alle 12.00, Luigi Comencini, con la sua inchiesta datata 1978 “L’amore in Italia”, racconta gli aspetti più quotidiani e più paradossali dell’amore in Italia, tra vecchi e giovani, meridionali e settentrionali, ricchi e poveri. In questa puntata, “Innamorati”, sono presenti le interviste ai ragazzi di Figline Valdarno, a una modesta coppia romagnola che parla del proprio matrimonio “riparatore”, e alla coppia convinta di essere stata colpita dal malocchio a seguito della loro unione. Infine, la vita coniugale di marito e moglie appartenenti a “Comunione e liberazione”.

Gli “Amori di latta” dei giovani di oggi, a confronto con i giovani degli anni ’60, ’70, ’80 sono di scena alle 16.15 sempre su Rai Storia. I primi baci in ascensore e i diari segreti ancora scritti a penna. Ma anche gli amori inseguiti online. Storie di adolescenti che parlano davanti alla telecamera di Chiara ‘RAP’ Rapaccini in questo speciale scritto con Marta la Licata per la regia di Graziano Conversano. ‘RAP’ – scrittrice, illustratrice e vignettista – incontra i ragazzi a scuola, sui campi da calcetto, nei gruppi scout. E li lascia parlare: di paure e sogni, di percezione di se stessi e di scoperta dell’altro sesso.

Il viaggio si conclude oltreoceano con “Spose di guerra”, in onda alle 22.00, che racconta come, durante la Seconda guerra mondiale, molti soldati americani ritornarono in patria con mogli e compagne straniere e con i figli nati dalle loro relazioni, dando vita a una sorta di immigrazione sentimentale che portò negli Stati Uniti tra il 1946 e il 1950 oltre centomila spose di guerra. I matrimoni nati dall'incontro tra le ragazze italiane e i soldati americani impegnati nella campagna del 1943-1945 furono oltre diecimila.

Passato e Presente

Le compagnie delle Indie

Quando si parla di Compagnie delle Indie, la fantasia ci porta lungo le nuove rotte marittime che condussero gli Europei nelle terre d’Oriente, a partire dal XVII secolo. Ci avvolge dei profumi e dei sapori esotici che invasero il vecchio continente. Ma, in verità, la missione di quei mercanti non si è fermata al commercio delle spezie. O Dei tessuti indiani. La brama di ricchezza li ha spinti, con il consenso dei governi, a condurre una vera e propria conquista coloniale oltre oceano. Ne parlano Paolo Mieli e il professor Franco Cardini a Passato e presente in onda venerdì 14 febbraio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Le ragazze (R 10/04/2023)

Con Francesca Fialdini

Adriana Asti e Lillina Caputo

Torna l’appuntamento con "Le Ragazze", il programma di Rai Cultura condotto da Francesca Fialdini, in onda venerdì 14 febbraio alle 21.10 su Rai Storia. Racconti che si intrecciano, regalando alle nuove generazioni un originale sguardo al femminile sul mondo. In questa puntata Adriana Asti, tra le più grandi attrici italiane, racconta la sua esperienza di ragazza degli anni ‘50. Nata a Milano in una famiglia borghese benestante, incontra il teatro per caso e, quando a diciotto anni entra a far parte della Compagnia del Carrozzone, non è ancora divorata dal sacro fuoco dell’arte, ma intraprende la carriera di attrice per avere una vita indipendente. Il talento però emerge presto e la sua carriera decolla. Sposa il pittore Fabio Mauri, ma il matrimonio finisce dopo un paio d’anni. Si innamora poi di Bernardo Bertolucci, che sarà il suo compagno per diversi anni, e negli anni ’70 incontra il regista Giorgio Ferrara, suo attuale marito. In settant’anni di carriera ha lavorato con Visconti, Bertolucci, Pasolini, Bolognini, De Sica, fino a Buñuel e Tinto Brass. Dal cinema al teatro con Strehler, Ronconi e ancora Visconti, dagli sceneggiati televisivi alla prosa radiofonica. Ha collezionato un David Speciale e sei Nastri d’argento. A intrecciarsi al suo racconto è la storia di Lillina Caputo, merciaia di Castellana Grotte, in provincia di Bari. Nata in una famiglia di commercianti, sposa un ebanista amico di famiglia. Il suo è un matrimonio combinato con un uomo molto più grande di lei, che avrebbe dovuto garantirle stabilità economica. Quando però gli affari del marito cominciano a non andare bene, Lillina prende in mano la sua vita e apre una merceria che in breve tempo diventerà un’azienda florida e un polo di attrazione per i clienti del paese.

"Le Ragazze" è un programma di Cristiana Mastropietro, Riccardo Mastropietro e Giulio Testa, prodotto da Pesci Combattenti per Rai Cultura. Regia: Riccardo Mastropietro e Jovica Nonkovic.

SABATO 15/02/2025

Passato e Presente

L'Italia di Totò

Antonio, principe de Curtis, in arte Totò. Il più grande attore comico del cinema e del teatro italiano attraversa con la sua maschera inconfondibile oltre cinquant’anni di storia nazionale: dalla Prima guerra mondiale, agli anni della ricostruzione e del boom economico. All’Italia di Totò è dedicato “Passato e Presente” in onda sabato 15 febbraio alle 9.15 e in replica alle 14.15 su Rai Storia in occasione dell’anniversario della nascita avvenuta il 15 febbraio 1898. Ospite di Paolo Mieli, il professor Emilio Gentile. Artista popolare e allo stesso tempo profondamente complesso, l’attore napoletano è stato capace di cogliere e rappresentare i cambiamenti epocali della cultura e della società italiana, che hanno ridisegnato il volto del nostro Paese.

Passato e presente

Il ritiro sovietico dall'Afghanistan

Il 24 dicembre 1979 l’Unione sovietica invade l’Afghanistan. I russi sono convinti che la guerra sarà breve, ma si scontrano subito con la resistenza dei mujahidin, i soldati di Dio. Gruppi di guerriglieri divisi per appartenenza etnica, idee politiche o zone di provenienza, ma tutti uniti per raggiungere un unico obiettivo: cacciare l'invasore sovietico dal loro Paese. Una pagina di storia recente analizzata da Paolo Mieli e dal professor Gastone Breccia a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda sabato 15 febbraio alle 20.30 su Rai Storia. Per gli ottantamila uomini della quarantesima armata sovietica si tratta di fronteggiare una vera e propria guerra di popolo, contro un nemico capace di affrontare condizioni estreme senza lasciarsi piegare, indifferente al tempo e alla sofferenza. Tra questi c’è il più abile e carismatico capo della resistenza afgana. Il suo nome è Ahmed Shah Massoud. Dopo nove anni di conflitto, le tattiche sovietiche si sono fatte più efficaci, gli uomini più esperti, ma i problemi restano sempre gli stessi: l’impossibilità di controllare il territorio, la vulnerabilità delle vie di comunicazione e l’ostilità della gente. La mattina del 15 febbraio 1989 l’ultima colonna della quarantesima armata, comandata dal generale Boris Gromov, si ritira dall’Afghanistan. Alle sue spalle lascia più di tredicimila morti.

Cinema Italia

Il seduttore

Pur essendo sposato, Alberto, impiegato in un’assicurazione, è irresistibilmente attratto dalle donne. Una passione per l’altro sesso che lo domina totalmente, come una mania. Un sedotto più che un seduttore. È il film “Il seduttore” di Franco Rossi con Alberto Sordi, Lea Padovani, Lia Amanda, Jacqueline Pierreux, in onda sabato 15 febbraio alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”. Da un’idea di Diego Fabbri. Soggetto e sceneggiatura di Rodolfo Sonego, Ugo Guerra, Leo Benvenuti, Guido Leoni, Giorgio Prosperi, Raul Radice, Franco Rossi.

Documentari d'autore

Umberto Eco. La Biblioteca del Mondo

Più di 30.000 titoli contemporanei e 1.500 libri rari e antichi: volumi che riempiono i ripiani delle librerie, occupano i tavoli di casa, affollano sportelli e casse, formano pile accatastate sul pavimento, e che costituiscono quell’entità fisica che Umberto Eco ha definito “memoria vegetale”, nella quale si trova la sua anima. Un mondo a sé, una casa - biblioteca - studio che Umberto e Renate Eco hanno nel tempo creato e nella quale la famiglia ha vissuto per trent’anni. In “Umberto Eco. La Biblioteca del Mondo” - in onda per il ciclo “Documentari d’autore” sabato 15 febbraio alle 22.45 su Rai Storia in collaborazione con Rai Cinema - il regista Davide Ferrario la scopre in occasione di una collaborazione con lo scrittore per una videoinstallazione alla Biennale Arte di Venezia nel 2015. Le riprese fatte a Eco che camminava in mezzo ai libri furono le immagini utilizzate dalle tv di tutto il mondo quando purtroppo morì, un anno dopo. Coglievano, infatti il senso di una vita. Il documentario, nato da quell’incontro e realizzato grazie alla collaborazione della famiglia, non è solo la descrizione di un luogo straordinario ma l’idea di biblioteca in quanto “memoria del mondo”, come la definiva lo stesso Eco, che viene raccontato con le sue passioni, la sua curiosità infinita, il suo senso dello spirito e dell’ironia. La biblioteca non come semplice collezione di libri, ma come chiave per capire le sue idee e la sua ispirazione. E il luogo in cui, anche dopo la morte, il suo spirito vive intatto.


 

 

 
 
 

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