L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

Quattro matrimoni e un funerale

DONIZETTI OPERA 2025
LA PRIMA EDIZIONE CON LA NUOVA
DIREZIONE ARTISTICA DI RICCARDO FRIZZA

Quattro titoli per tre nuovi allestimenti che ruotano attorno al tema del “matrimonio” affrontato in diverse sfaccettature: al Teatro Donizetti
Caterina Cornaro e Il furioso nell’isola di S. Domingo e al Teatro Sociale il dittico formato da Il campanello e Deux hommes et une femme

Nei ruoli principali grandi interpreti come Carmela Remigio, Mariangela Sicilia, Paolo Bordogna, Alessandro Corbelli, Vito Priante, Enea Scala e Bruno Taddia,
che saranno affiancanti da più giovani artisti come Riccardo Fassi e Giulia Mazzola e dagli allievi della Bottega Donizetti

Sul podio, oltre al direttore artistico e musicale Riccardo Frizza,
due giovani talenti come Alessandro Palumbo ed Enrico Pagano

Firmano le regie Francesco Micheli, Manuel Renga e Stefania Bonfadelli

Bergamo, dal 14 al 30 novembre 2025
Biglietti in vendita dal 21 giugno 2025

Sarà la prima edizione firmata da Riccardo Frizza,nella doppia veste di direttore artistico e musicale, quella del Donizetti Opera 2025, festival internazionale dedicato al celebre compositore bergamasco che animerà i teatri della “Città di Gaetano Donizetti” dal 14 al 30 novembre.

Il Donizetti Opera è organizzato dalla Fondazione Teatro Donizetti di Bergamopresieduta da Giorgio Berta con la direzione generale di Massimo Boffelli, con il sostegno del Comune di Bergamo. È realizzato, inoltre, grazie al supporto di Allianz (Main Partner della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo), Intesa Sanpaolo, SIAD e un crescente numero di imprese partner e realtà aderenti al progetto Ambasciatori di Donizetti che supportano il festival tramite Art Bonus.

«Il programma del Donizetti Opera 2025 – commenta Riccardo Frizza – già rispecchia la strada indicata dalle linee guida triennali che abbiamo presentato lo scorso gennaio e a cui abbiamo lavorato accuratamente in questi mesi, a partire da una maggiore internazionalizzazione del festival. Infatti, oltre alla coproduzione con il Teatro Real di Madrid, fra i più prestigiosi teatri al mondo, questa visione si concretizza anche nella collaborazione con Opera Rara, che permetterà al pubblico di ascoltare, nell’arco di un triennio a partire da quest’anno, l’integrale delle Romanze di Donizetti, tra cui alcune in prima esecuzione assoluta, all’interno della rassegna dei concerti della domenica mattina. Inoltre, l’attenzione alla voce e alla musica donizettiana è il cuore pulsante delle iniziative in cartellone: le quattro opere, tutte proposte in nuovi allestimenti, presentano cast formati da artisti di fama internazionale affiancati da giovani talenti, che un festival ha il dovere di promuovere e far scoprire. Penso ai miei due colleghi di podio, Alessandro Palumbo ed Enrico Pagano, e poi a Carmela Remigio, Mariangela Sicilia, Paolo Bordogna, Alessandro Corbelli, Vito Priante, Enea Scala, Bruno Taddia, che lavoreranno con Giulia Mazzola, Riccardo Fassi e i talentuosi allievi della Bottega Donizetti, realtà fondamentale per la formazione di una generazione di artisti che saprà affrontare il repertorio donizettiano con consapevolezza. L’attenzione ai giovani vedrà, inoltre, l’apertura imminente di un bando d’eccezione, rivolto a librettisti Under 35, per la nuova opera young dedicata a Gaetano Donizetti e suo fratello Giuseppe, che debutterà nel 2026. E ancora, la valorizzazione della rete donizettiana e il coinvolgimento della città di Bergamo troveranno nel Donizetti Opera occasioni di incontro e di scoperta, unitamente alla grande attenzione da sempre rivolta alle attività per i più piccoli e le famiglie, perché il nome di Donizetti sia sempre più un collante sociale e un punto di riferimento per l’intera comunità».

Il Donizetti Opera 2025 presenta, quindi, per tre weekend consecutivi quattro titoli proposti in tre nuovi allestimenti: al Teatro Donizetti andranno in scena Caterina Cornaroin prima moderna, con l’intero testo poetico musicato da Donizetti e il finale secondo la volontà del compositore (venerdì 14, sabato 22 e domenica 30 novembre), e Il furioso nell’isola di S. Domingonella versione integrale della partitura del 1833 (domenica 16, venerdì 21 e sabato 29 novembre); al Teatro Sociale, in Città Alta, sarà presentato il dittico formato dagli atti unici Il campanello, nella versione del 1837, e Deux hommes et une femme nella versione originale francese (sabato 15, domenica 23 e venerdì 28 novembre).

Il lavoro filologico sulle opere scelte per l’edizione 2025 è stato supportato e seguito dal Centro Studi della Fondazione Teatro Donizetti diretto da Paolo Fabbri, che ha contribuito a individuare le edizioni critiche delle partiture pubblicate da Casa Ricordi, realizzate con il contributo e la collaborazione della Fondazione bergamasca.

«Le trame che il festival Donizetti Opera 2025 porta in scena – spiega Paolo Fabbri – paiono variazioni su un unico tema: il matrimonio. In Caterina Cornaro la protagonista vorrebbe stringerlo con l’amato, ma ragioni politiche, dure fino al ricatto, la obbligano a un’unione d’altro tipo. Una moglie fedifraga e sprezzante ha fatto smarrire il senno al Furioso che impazza nell’isola di S. Domingo. Le fantasiose trovate di un ex della sposa, nel Campanello, impediscono al neo-coniuge di trascorrere con lei la prima notte di nozze. In Deux hommes un marito redivivo e il nuovo sposino fanno a gara per sbarazzarsi di une femme troppo volitiva e perfino manesca».

Si confermano per questa undicesima edizione del Donizetti Opera le compagini protagoniste degli ultimi anni, con l’Orchestra Donizetti Opera impegnata nei due titoli al Teatro Donizetti, l’Orchestra Gli Originali – formazione che adotta strumenti d’epoca – al Teatro Sociale e il Coro dell’Accademia Teatro alla Scala diretto da Salvo Sgrò in tutte le produzioni.

Caterina Cornaro e Il furioso nell’isola di S. Domingo

Sarà l’ultima opera composta da Gaetano Donizetti ad aprire il festival: Caterina Cornaro, titolo ideato sul libretto di Giacomo Sacchero nel 1842 per il Theater am Kärntnertor di Vienna, su richiesta dell’impresario Bartolomeo Merelli, ma andato poi in scena nel 1844 al San Carlo di Napoli. Nella città partenopea l’opera andò incontro a un clamoroso insuccesso dettato da una serie di motivazioni, fra cui un ampio rimaneggiamento del libretto da parte della censura che inficiò la chiarezza della trama e un’orchestrazione pensata per un teatro austriaco. Da qui la volontà di Donizetti di intervenire in modo sostanzioso sulla drammaturgia nella terza parte dell’opera: proprio questo finale, di cui esiste il manoscritto, sarà per la prima volta rappresentato a Bergamo, così come il testo poetico di Sacchero sarà quello originale prima degli interventi della censura napoletana. L’edizione critica adottata al festival è stata curata da Eleonora Di Cintio per Casa Ricordi e sarà eseguita dall’Orchestra Donizetti Opera sotto la bacchetta del direttore artistico e musicale Riccardo Frizza, con il Coro dell’Accademia Teatro alla Scala, guidato da Salvo Sgrò.

La storia della regina di Cipro, diventata tale grazie a una singolare amicizia fra i suoi due contendenti, con il potere del Consiglio dei Dieci pronto ad abbattersi su chiunque intralciasse gli interessi della Repubblica di Venezia, sarà portata in scena al Teatro Donizetti con la regia di Francesco Micheli, che racconta: «Caterina Cornaro è di fatto l’ultima opera che Donizetti compone, all’inizio del travagliato declino della sua salute fisica e mentale. La nuova edizione critica, che ho seguito negli anni scorsi come direttore artistico del festival, ci permette di comprendere appieno questo autentico canto del cigno dove il tema centrale è proprio il lento spegnimento del protagonista maschile. Per me una grande occasione per salutare definitivamente il festival e omaggiare il grande Gaetano. Restituire la sconvolgente bellezza di questo capolavoro sconosciuto è un’impresa incredibile, che mi ricorda i giorni incredibili di Ange de Nisida».

Il nuovo allestimentoin prima assoluta, coprodotto con il Teatro Real di Madrid, vedrà le scene di Matteo Paoletti Franzato, i costumi di Alessio Rosati, le luci di Alessandro Andreoli,Dramaturg Alberto Mattioli. Nel ruolo del titolo torna al Donizetti Opera una delle beniamine del pubblico, Carmela Remigio, accanto al Gerardo di Enea Scala e al Lusignano di Vito Priante. Interprete diMocenigo sarà Riccardo Fassi,mentre Fulvio Valenti sarà Andrea Cornaro e Francesco Lucii interpreterà il doppio ruolo di Strozzi e di Un cavaliere del re.

Caterina Cornaro inaugura venerdì 14 novembre alle ore 20.00 e replica sabato 22 novembre sempre alle ore 20.00 e domenica 30 novembre alle ore 15.30. L’anteprima dedicata agli Under30 è in programma martedì 11 novembre alle ore 17.00.

Sorte totalmente differente da quella che toccò a CaterinaCornaro ebbe Il furioso nell’isola di S. Domingo, rappresentato per la prima volta al Teatro Valle di Roma nel 1833, dove riscosse un immediato successo con decine e decine di repliche in tutta Italia: a Napoli, addirittura, venne rappresentato in tre teatri contemporaneamente. Il Donizetti Opera 2025 propone l’edizione critica di Eleonora Di Cintio per Casa Ricordi, che ripristina un paio di tagli effettuati durante la stagione del debutto romano, inserendo quindi la versione completa del recitativo secco che segue il duetto fra Cardenio ed Eleonora «La mia vittima è qui… Apri il ciglio» e l’impiego della Sinfonia al posto del Preludio.

L’opera si incentra sulla figura di Cardenio, personaggio ispirato all’uomo senza senno della Sierra Morena nel Don Chisciotte di Cervantes e protagonista di un lavoro teatrale in cinque atti anonimo da cui Jacopo Ferretti trasse il libretto. Il ruolo venne interpretato da Giorgio Ronconi, considerato dai più il primo baritono “moderno”.

Il nuovo allestimento della Fondazione Teatro Donizetti vede la regia di Manuel Renga, che per il Donizetti Opera ha curato diversi progetti per i più piccoli e che quest’anno, dato il plauso conseguito, è stato chiamato ad affrontare anche un titolo del festival, oltre all’Opera Family ispirata a questo lavoro donizettiano. Lo spettacolo avrà le scene e i costumi di Aurelio Colombo e le luci di Emanuele Agliati.Così Renga introduce la sua lettura: «Una fotografia e la nebbia della mente si dirada. O almeno così pare. Il furioso nell’Isola di S. Domingo, fra i più eclatanti successi di Donizetti, è un’opera semiseria in cui il protagonista è folle e furioso, come il matto della Sierra Morena del Don Chisciotte di Cervantes. Comunemente si parla della follia come di una pianta a cui si possono tagliare i rami, ma le radici rimangono per sempre. Nel nuovo allestimento la chiave di lettura attraverso cui vedere tutta la vicenda è proprio la radice della follia, che anni dopo gli avvenimenti dell’isola, dà nuovo germoglio. Il folle anziano Cardenio, isolato nel suo mondo di ricordi chiuso nel passato, ritirato in una casa di cura, attraverso i pochi oggetti di una vita lontana ritorna ai tempi dell’avventura sull’isola di S. Domingo: l’incontro con Marcella e Bartolomeo, il rapporto con Kaidamà, il ritorno dell’amata Eleonora, il salto nel vuoto, nelle profondità dell’oceano. I ricordi, però, confondono, i sentimenti si sfocano, realtà e fantasia non si distinguono più, finché la forza della volontà e dell’amore emergono per ridare chiarezza e serenità alla vita: si risveglia il vero amore, quello per cui è lecito anche impazzire».

A interpretare il ruolo Cardenio sarà il baritono Paolo Bordogna mentre, con il ruolo di Eleonora, farà il suo debutto al Donizetti Opera Mariangela Sicilia, vincitrice quest’anno della 44esima edizione del Premio “Abbiati”. I panni di Kaidamà saranno vestiti da Bruno Taddia e quelli di Marcella da Giulia Mazzola. Fernando e Bartolomeo saranno rispettivamente Santiago BallerinieValerio Morelli. Sul podio, alla guida dell’Orchestra Donizetti Opera e del Coro dell’Accademia Teatro alla Scala, salirà Alessandro Palumbo.

Il furioso nell’isola di S. Domingo debutta domenica 16 novembre alle ore 15.30, con repliche venerdì 21 novembre alle ore 20.00 e sabato 29 novembre alle ore 20.00. L’anteprima Under30 sarà giovedì 13 novembre alle ore 17.00.

Il campanello e Deux hommes et une femme

Il sipario del Teatro Sociale in Bergamo Alta si aprirà sul dittico formato dalla farsa Il campanelloe dall’opéra-comique Deux hommes et une femme, entrambe in un atto ed entrambe incentrate sul triangolo sentimentale di una donna e due uomini: nel primo caso la giovane Serafina viene promessa in sposa allo speziale Don Pistacchio, ma l’amato Enrico, grazie a mille travestimenti, interromperà la prima notte di nozze suonando di continuo il campanello della farmacia; la protagonista della seconda opera è invece Rita, sposata in prime nozze con il violento Gasparo, ma che si unisce in seconde nozze con il timido Pepè, credendo il primo marito scomparso in mare. Il ritorno improvviso di Gasparo genera un “tira e molla” parossistico, in cui al centro finisce proprio la protagonista.

Il campanello andrà in scena con l’edizione critica a cura di Ilaria Narici per Casa Ricordi con il contributo del Comune di Bergamo. La versione è quella del 1837 per il Teatro del Fondo di Napoli, con i recitativi cantati al posto dei dialoghi parlati presenti nella prima versione dell’anno precedente scritta per il Teatro Nuovo. Quest’opera ci dà prova – ancora una volta – di un Gaetano Donizetti vero uomo di teatro, oltre che artista generoso: regalò, infatti, la partitura della farsa alla compagnia del Teatro Nuovo che navigava in cattive acque. «Degno di nota – spiega ancora Paolo Fabbri – che, nel Campanello, Donizetti si presentasse come autore al cento per cento: della musica ma anche del libretto, dando prova di abilità da poeta teatrale, assimilata sul campo ma anche frutto di una disposizione creativa a buon diritto definibile ‘naturale’, che si manifestava anche con le parole, oltre che con le note».

Se Caterina Cornaro è stata l’ultima opera a debuttare con Donizetti in vita, Deux hommes et une femme rientra in quel gruppo di lavori che videro la ribalta dopo la morte del compositore. Venne ideato per il Teatro dell’Opéra-Comique nel 1839 su libretto di Gustave Vaëz, autore di versi ricchi di cinismo e decisamente poco inclini alla parità di genere che, dopo un tentativo di portare in scena l’opera in una versione italiana al Teatro del Fondo di Napoli andato fallito, riuscì a far eseguire la partitura nel 1860 all’Opéra-Comique con il titolo Rita, ou le mari battu. A Bergamo Deux hommes et une femme sarà eseguita nella versione originale francese, con il libretto derivato dalla fonte autografa nell’edizione critica a cura di Paolo A. Rossini per Casa Ricordi, con la collaborazione di Francesco Bellotto.

Per entrambe le opere l’allestimento sarà curato da un unico team creativo, interamente al femminile: la regia è di Stefania Bonfadelli, le scene di Serena Rocco,i costumi di Valeria Bettella e le luci di Fiammetta Baldiserri. «Trovo particolarmente felice l’idea di unire queste due opere che sembrano un tutt’uno – racconta la regista. Una si compenetra nell’altra sia dal punto di vista musicale che nell’intreccio drammaturgico, in primis, per il fatto che nel Campanello un marito parte e in Deux hommes et une femme uno ritorna dopo molti anni, ma soprattutto per quel sapore schiettamente francese tra il “boulevard” e il “vaudeville”, a cui Donizetti le consegna allontanandole dalla tipicità delle sue opere comiche più celebri. Qui sembra che Donizetti lasci spazio solo al divertimento tout court, anche un po’ assurdo se vogliamo, senza implicazioni psicologiche palesi. Le due opere oltrepassano sia la farsa che l’opera buffa per strizzare l’occhio un po’ a Feydeau e un po’ a Ionesco, in surreali rapporti matrimoniali, travestimenti e agnizioni».

Alla guida dell’orchestra di strumenti d’epoca Gli Originali ci sarà Enrico Pagano, inserito nel 2021 da Forbes Italia nella lista dei 100 Under 30 leader italiani del futuro, concertatore di un cast interamente formato dagli allievi della Bottega Donizetti 2025, curata da Giulio Zappa. A questo gruppo di giovani talenti farà da mentore Alessandro Corbelli, interprete del ruolo di Gasparo in Deux hommes et une femme. Completa la partecipazione del Coro dell’Accademia Teatro alla Scala.

Il dittico è proposto sabato 15 novembre alle ore 20.00, domenica 23 novembre alle ore 15.30 e venerdì 28 novembre alle ore 20.00, con anteprima Under30 mercoledì 12 novembre alle ore 17.00.

La nuova collaborazione con Opera Rara

Le collaborazioni internazionali del Donizetti Opera si estendono grazie alla nuova intesa che si sta sviluppando in queste settimane con Opera Rara, istituzione culturale britannica che ha come obiettivo quello di ritrovare, studiare e divulgare con incisioni e performance dal vivo composizioni poco eseguite o obliate. Fra queste rientrano le centinaia di canzoni, arie, barcarole, cantate per voce e piano composte da Gaetano Donizetti che, dal 2023, Opera Rara sta riportando alla luce. Al festival, fra brani più noti e alcuni preziosi inediti, saranno protagonisti gli interpreti della Bottega Donizetti in occasione del nuovo appuntamento della domenica mattina al Teatro Donizetti, che completerà così la programmazione di ogni weekend della manifestazione, dove troverà anche spazio il repertorio vocale da camera di Donizetti.

Dies Natalis e Opera Family

Il programma del Donizetti Opera si completa con la grande festa in occasione del Dies natalis di Gaetano Donizetti, il 29 novembre, che coinvolgerà fin dal mattino l’intera città. Una programmazione speciale per un giorno altrettanto speciale, che si concluderà con la recita alle 20.00 al Teatro Donizetti dell’opera Il furioso nell’isola di S. Domingo.

Ma già dal pomeriggio il Teatro Donizetti sarà festosamente invaso dal pubblico delle famiglie grazie alla programmazione Opera Family che, ogni sabato del festival, proporrà un’attività per grandi e piccoli. Nel giorno del compleanno del compositore si potrà assistere e interagire con l’opera partecipata tratta proprio da Il furioso nell’isola di S. Domingo, proposta con il titoloIl furioso Gaetano nell’isola di S. Domingo, a cui si aggiunge il sottotitolo Ovvero le mirabolanti memorie d’un musicista visionario, con la regia di Manuel Renga, la drammaturgia musicale di Alberto Zanardi in collaborazione con Mariagrazia Mercaldo e le musiche di Gaetano Donizetti dirette da Giulio Arnofi. Ad eseguire la partitura sarà l’Ensemble Donizetti Opera che imbraccerà gli strumenti dell’Orchestra del Mare, realizzati dalla Liuteria del carcere di Opera con il legno delle barche dei migranti, in segno dell’attenzione che il festival rivolge ai temi cruciali della nostra contemporaneità. Lo spettacolo, consigliato a partire dagli 8 anni, sarà anche aperto al pubblico delle scuole con doppia recita il 26 e 27 novembre alle 9.30 e alle 11.30, e il 28 novembre alle 9.00 e alle 11.00.

Ma le proposte Opera Family non finiscono qui. Inizieranno, infatti, già sabato 15 novembre con il laboratorio Qui Lucia, tenuto da Clelia Epis, che darà l’opportunità di immergersi fra i tesori dell’archivio iconografico delle produzioni di Lucia di Lammermoor della Fondazione Teatro Donizetti e quelli monumentali del Teatro Donizetti da scoprire con una visita interattiva (laboratorio ore 15.00 e visita ore 16.00, attività consigliata dagli 8 anni).

Infine, per i bambini e le bambine dai 3 anni, sabato 22 novembre alle ore 16.00 al Ridotto Gavazzeni del Teatro Donizetti andrà in scena Piccolo Signor Rumore, la storia-gioco di Enrico Gabrielli fra disegni, rumori e musica, preceduta da un laboratorio creativo alle ore 15.00. Con Enrico Gabrielli al pianoforte, Sebastiano De Gennaro alle percussioni e ai rumori e Marcello Corti agli ottoni e voce narrante.

CineDOpera, il cineforum dedicato a Donizetti

In questi mesi che ci separano dall’inizio del festival 2025, prepara il pubblico al linguaggio e alla musica donizettiana il cineforum proposto dal Centro Studi della Fondazione Teatro Donizetti in Sala della Musica “M. Tremaglia” del Teatro Donizetti. Un appuntamento al mese nel weekend, da maggio a ottobre, dalle ore 15.00 alle 18.30 circa ad ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili, con prenotazione consigliata su Eventbrite. Il calendario propone, quindi, sabato 17 maggio il titolo Chiara e Serafina, andato in scena per il Donizetti Opera 2022, introdotto da Candida Mantica, che domenica 15 giugno torna a presentare L’aio nell’imbarazzo, sempre nella messa in scena del DO 2022. Domenica 6 luglio sarà la volta di Livio Aragona e Maurizio Merisio con Rosmonda d’Inghilterra, dal DO 2016, per ritrovarsi poi a fine estate, domenica 14 settembre con Paolo Fabbri che introduce Il diluvio universale (DO 2023). Candida Mantica chiuderà le proiezioni domenica 5 ottobre con La fille du régiment (DO 2021).

Dichiara Elena Carnevali, Sindaca del Comune di Bergamo: «Il Donizetti Opera è ormai un appuntamento irrinunciabile non solo per Bergamo, ma per l’intero panorama culturale italiano e internazionale. È molto più di un festival: è un patrimonio vivo della nostra città, espressione della sua identità profonda e del suo spirito accogliente, creativo, colto. Con la nuova direzione artistica di Riccardo Frizza il legame con Gaetano Donizetti si rinnova con forza, nel segno di una visione che unisce continuità e innovazione, e punta ad una maggiore internazionalizzazione a partire dalla coproduzione del titolo inaugurale. È così che Bergamo si conferma centro vitale della cultura musicale e operistica, ambasciatrice nel mondo di un’eredità che parla italiano, ma che appartiene all’umanità intera. Al cuore del festival c’è anche una grande attenzione alle nuove generazioni: giovani artisti trovano qui spazio per crescere e formarsi, mentre bambini, famiglie e scuole sono coinvolti in percorsi che rendono la musica e il teatro un bene condiviso. Mi piace ricordare tra le tante iniziative il bando per giovani librettisti al fine di cercare nuovi talenti per l’opera contemporanea. Perché questo è il senso più profondo del Donizetti Opera: custodire il passato guardando al futuro».

Prosegue Giorgio Berta, Presidente della Fondazione Teatro Donizetti: «Il festival Donizetti Opera è il risultato di un lavoro collettivo che concerta istituzioni, artisti e pubblico, nonché partner, sostenitori e Ambasciatori di Donizetti, che colgo l’occasione per ringraziare del prezioso sostegno, tutti uniti in un progetto culturale ambizioso che vede la voce e la musica al centro. Con Riccardo Frizza si è aperto un nuovo corso, segnato dalla continuità nell’innovazione, come l’opera inaugurale ben rappresenta. Infatti, pur a seguito del naturale avvicendamento alla direzione artistica, il fertile rapporto tra la Fondazione e Francesco Micheli prosegue anche quest’anno con forme diverse, ma con il comune obiettivo di valorizzare la figura del grande compositore bergamasco Gaetano Donizetti. In tal senso si inserisce la collaborazione nella regia dell’opera Caterina Cornaro, nonché la conferma da parte del M° Frizza dei titoli proposti dal predecessore per il cartellone, a cui il nuovo direttore artistico e musicale ha lavorato cesellando accuratamente la scelta delle voci, con nomi di punta del repertorio belcantista, nel segno di una voluta continuità di intenti, ampiamente testimoniata».

Conclude Massimo Boffelli, Direttore generale della Fondazione Teatro Donizetti: «Ogni edizione del Donizetti Opera è una sfida creativa e organizzativa, che tutta la Fondazione affronta con grande entusiasmo, competenza e professionalità. Il festival anno dopo anno è in continua crescita, come dimostrano numeri, qualità e visibilità, oltre al gradimento espresso dal pubblico, sempre più internazionale, e dalla critica. Con la direzione artistica di Riccardo Frizza e un cast di grande valore, l’edizione 2025 segna un nuovo importante passo avanti, volto ad appassionare un pubblico sempre più ampio che, partendo dal coinvolgimento di tutte le fasce di spettatori della nostra città, stringe legami importanti anche oltre i confini nazionali. Questo con l’obiettivo primario di valorizzare il repertorio donizettiano con uno sguardo contemporaneo e continuare a rafforzare il prestigio del festival a livello mondiale. E il cartellone 2025 ne è la prova concreta».

Un grazie speciale è rivolto ai partner e agli sponsor del festival Donizetti Opera che hanno già confermato il loro impegno per il 2025:

Partner istituzionali Ministero della Cultura, Regione Lombardia, Camera di Commercio di Bergamo.

Main Partner Allianz, con il sostegno di Intesa Sanpaolo, SIAD, Fondazione Cariplo, KPMG e Curnis – Rolex.

Partner tecnici ATB e Claypaky eCommunication partner NT Next.

In collaborazione con Politecnico delle Arti “G. Donizetti – G. Carrara”, Fondazione Mia e Rotary Club Terra di San Marco.

Un ringraziamento particolare va anche a tutti coloro che sostengono l’attività della Fondazione Teatro Donizetti tramite Art Bonus: A2A, ATB Mobilità, Sacbo, Uniacque

e agli Ambasciatori di Donizetti:

IL MAESTRO Siad

I CAPOLAVORI Fine Foods

LE PIETRE MILIARI Alfaparf Group, Calfin, Curnis Gioielli 3C, Legami, Nuova Demi

LE RARITÀ 3V Green Eagle, Arva, Beltrami Linen, Brembomatic Pedrali, Carba, Caseificio Defendi Luigi, Catellani & Smith, CX Centax, Dufry, Fecs, Flow Meter, Gemels, Impresa Edile Stradale Artifoni, Iterchimica, LVF Valve Solutions, MA.BO., Milestone, Montello, Qintesi, Revi4, Stucchi Group, Studio Berta Nembrini Colombini & Associati

Hanno inoltre donato Rota Fumagalli Gioielleria.


Biglietteria

Piazza Cavour 15, Bergamo – T. +39 035 4160601/602/603

Aperta da martedì a sabato, ore 16.00-20.00 (festivi esclusi)

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Biglietti disponibili anche sul circuito Vivaticket

Rinnovo abbonamenti (Turni A e C): dal 22 aprile al 17 maggio 2025

Prenotazioni (carnet e gruppi): dal 15 aprile 2025

Nuovi abbonamenti (Turni A e C): dal 27 maggio 2025

Biglietti in vendita: dal 21 giugno 2025

Costo dei biglietti

Caterina Cornaro e Il furioso all’isola di S. Domingo: da 120 euro a 20 euro

Il campanello e Deux hommes et une femme: da 105 euro a 40 euro

Opera Family: da 10 euro a 5 euro

Abbonamenti

Comprendono tutti gli spettacoli del festival DO 2025 e Carmen di Georges Bizet in programma al Teatro Donizetti venerdì 30 gennaio 2026 ore 20.00 (Turno A) e domenica 1° febbraio 2026 ore 15.30 (Turno C).

Carnet weekend

Tutti gli spettacoli di ciascun fine settimana con lo sconto del 25%.

Carnet sabato

I biglietti per le opere in tre sabati diversi del festival DO 2025 con lo sconto del 25%.

Orari opere

I titoli in programma il venerdì e il sabato avranno inizio alle ore 20.00 e la domenica alle ore 15.30.

Per ulteriori informazioni, riduzioni e proposte di biglietteria: donizettiopera.org


 

Teatro Donizetti, Bergamo

venerdì 14 novembre, ore 20.00

sabato 22 novembre, ore 20.00

domenica 30 novembre, ore 15.30

(martedì 11 novembre, ore 17.00 - Anteprima Under30)

CATERINA CORNARO

Tragedia lirica in un prologo e due atti di Giacomo Sacchero

Musica di Gaetano Donizetti

Prima rappresentazione moderna secondo la volontà del compositore

Edizione critica a cura di Eleonora Di Cintio © Casa Ricordi, Milano

con la collaborazione e il contributo della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo

Direttore Riccardo Frizza

Regia Francesco Micheli

Scene Matteo Paoletti Franzato

Costumi Alessio Rosati

Lighting design Alessandro Andreoli

Dramaturg Alberto Mattioli

Assistente alla regia Paola Brunello

Assistente ai costumi Stefania Coretti

Personaggi e interpreti

Caterina Cornaro Carmela Remigio

Andrea Cornaro Fulvio Valenti

Gerardo Enea Scala

Lusignano Vito Priante

Strozzi Francesco Lucii

Mocenigo Riccardo Fassi

Un cavaliere del re Francesco Lucii

Matilde da definire

Orchestra Donizetti Opera

Coro dell’Accademia Teatro alla Scala

Maestro del Coro Salvo Sgrò

Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Donizetti

in coproduzione con il Teatro Real di Madrid

 

 

Teatro Donizetti, Bergamo

domenica 16 novembre, ore 15.30

venerdì 21 novembre, ore 20.00

sabato 29 novembre, ore 20.00

(giovedì 13 novembre, ore 17.00 – Anteprima Under30)

IL FURIOSO NELL’ISOLA DI S. DOMINGO

Melodramma in due atti di Jacopo Ferretti

Musica di Gaetano Donizetti

Prima rappresentazione: Roma, Teatro Valle, 2 gennaio 1833

Edizione critica a cura di Eleonora Di Cintio © Casa Ricordi, Milano

con la collaborazione e il contributo della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo

Direttore Alessandro Palumbo

Regia Manuel Renga

Costumi e scene Aurelio Colombo

Lighting design Emanuele Agliati

Assistente alla regia Sara Dho

Assistente alle scene e ai costumi Valeria Vago

Personaggi e interpreti

Cardenio Paolo Bordogna

Eleonora Mariangela Sicilia

Fernando Santiago Ballerini

BartolomeoValerio Morelli

Marcella Giulia Mazzola

Kaidamà Bruno Taddia

Orchestra Donizetti Opera

Coro dell’Accademia Teatro alla Scala

Maestro del Coro Salvo Sgrò

Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Donizetti

 

 

Teatro Sociale, Bergamo

sabato 15 novembre, ore 20.00

domenica 23 novembre, ore 15.30

venerdì 28 novembre, ore 20.00

(mercoledì 12 novembre, ore 17.00 – Anteprima Under30)

IL CAMPANELLO / DEUX HOMMES ET UNE FEMME

Direttore Enrico Pagano

Regia Stefania Bonfadelli

Scene Serena Rocco

Costumi Valeria Bettella

Lighting design Fiammetta Baldiserri

Orchestra Gli Originali

Coro dell’Accademia del Teatro alla Scala

Maestro del CoroSalvo Sgrò

 

IL CAMPANELLO

Farsa in un atto con parole e musica di Gaetano Donizetti

Prima rappresentazione della nuova versione: Napoli, Teatro del Fondo, 23 maggio 1837

Edizione critica a cura di Ilaria Narici © Casa Ricordi, Milano

con la collaborazione e il contributo del Comune di Bergamo

Personaggi e interpreti

Serafina Lucrezia Tacchi *

Madama Rosa Eleonora De Prez *

Don Annibale Pistacchio Pierpaolo Martella *

Enrico Francesco Bossi *

Spiridione da definire

 

DEUX HOMMES ET UNE FEMME

Opéra-comique in un atto di Gustave Vaëz

Musica di Gaetano Donizetti

Prima rappresentazione: Parigi, Opéra-comique, 7 maggio 1860

(come Rita, ou Le mari battu)

Edizione critica a cura di Paolo A. Rossini, con la collaborazione di Francesco Bellotto

© Casa Ricordi, Milano

con la collaborazione e il contributo della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo

Personaggi e interpreti

RitaCristina de Carolis *

Pepè Cristóbal Campos Marín *

Gasparo Alessandro Corbelli

*Allievi della Bottega Donizetti

Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Donizetti


Le opere del Donizetti Opera 2025

Quattro matrimoni e un funerale

Le trame che il Donizetti Festival 2025 porta in scena paiono variazioni su di un unico tema: il matrimonio.

In Caterina Cornaro la protagonista vorrebbe stringerlo con l’amato, ma ragioni politiche ‒ dure fino al ricatto ‒ la obbligano a un’unione d’altro tipo. Una moglie fedifraga e sprezzante ha fatto smarrire il senno al Furioso che impazza nell’isola di S. Domingo. Le fantasiose trovate di un ex della sposa, nel Campanello, impediscono al neo-marito di trascorrere con lei la prima notte di nozze. Deux hommes ‒ un marito redivivo e il nuovo sposino ‒ fanno a gara per sbarazzarsi di une femme troppo volitiva e perfino manesca.

Questo il poker di matrimoni: il funerale è quello di Lusignano, il cavalleresco sposo della Cornaro che, alla fine, muore eroicamente in battaglia.

Le conclusioni di queste opere parrebbero, se non proprio liete, almeno rasserenanti.

È davvero così? Caterina governerà Cipro, ma per poco: dopo aver perso il marito e, definitivamente, l’amato (fattosi novizio di un ordine religioso cavalleresco), perderà anche il regno. Il marito del Campanello, par di capire, dovrà tollerare un ménage allargato e il secondo dei Deux hommes rassegnarsi a quella moglie troppo emancipata. Il Furioso rinsavisce e perdona la moglie infedele, ma a che prezzo! Il ‘lieto fine’ arriva dopo che i due avevano sfiorato il suicidio di coppia: né si dimentichi che lei era tornata, pentita, solo una volta ‘vedova’, dato che il bel farabutto con cui era fuggita aveva concluso i suoi giorni con una condanna alla pena capitale.

Insomma, serio, comico o semiserio che fosse, il teatro di Donizetti accarezzava decisamente contropelo il pubblico dell’epoca, affrontando temi agrodolci o decisamente aspri. Nelle relative partiture il compositore mostra l’evoluzione del suo stile maturo: in ambito italiano col Furioso e con Caterina Cornaro, proiettata già nel clima degli anni ’40 che videro l’irrompere sulla scena del giovane Verdi; in direzione francese, nel contatto con l’effervescenza del teatro boulevardier (Il campanello, Deux hommes), disinvolto, pittoresco, col gusto dell’attualità.

Degno di nota che, nel Campanello, Donizetti si presentasse come autore al cento per cento: della musica ma anche del libretto, dando prova di abilità da poeta teatrale, assimilate sul campo ma anche frutto di una disposizione creativa a buon diritto definibile ‘naturale’, che si manifestava anche con le parole, oltre che con le note.

Paolo Fabbri


I direttori d’orchestra del Donizetti Opera 2025

Riccardo Frizza

Direttore musicale e direttore artistico del festival Donizetti Opera di Bergamo oltre che direttore principale della Hungarian Radio Symphony Orchestra and Choir.

Bresciano, formatosi al Conservatorio di Milano e all’Accademia Chigiana di Siena, è fra i principali direttori d’orchestra della sua generazione e collabora regolarmente con i teatri più importanti del mondo.

Dal marzo 2022 è Direttore Principale di Hungarian Radio Symphony Orchestra and Choir, dei quali sta arricchendo il repertorio con capolavori di Richard Strauss e Mahler ma anche con il sinfonismo italiano di Martucci e Respighi. Con questi storici complessi è iniziata una collaborazione intensa sia a Budapest che in tournée e in disco. Il primo cd prodotto, uscito nella primavera 2024, contiene il Requiem e lo Stabat mater di Elisabetta Brusa, una delle compositrici più originali e prestigiose del mondo.

Dal 2017 Riccardo Frizza è direttore musicale del festival Donizetti Opera di Bergamo, dove ha diretto Il castello di Kenilworth nel 2018, Lucrezia Borgia nel 2019 per la prima esecuzione della nuova edizione critica della partitura edita da Ricordi e Fondazione Teatro Donizetti, Marin Faliero e Belisario nel 2020, L’elisir d’amore nel 2021, La Favorite nel 2022, Il diluvio universale nel 2023 e Roberto Devereux nel 2024. Il suo repertorio donizettiano include anche Lucia di Lammermoor, Linda di Chamounix, Maria Stuarda, La fille du régiment, Don Pasquale e Anna Bolena.

Nelle scorse stagioni ha diretto opere e concerti alla Lyric Opera di Chicago (Norma), Liceu di Barcellona (Rigoletto, Il trovatore, Un ballo in maschera), Teatro La Fenice (Lucia di Lammermoor, Ernani, Aida), Müpa Budapest (I puritani, Aida), Festival Verdi di Parma (Falstaff, Simon Boccanegra, Attila), Bilbao Opera (Lucia di Lammermoor, La clemenza di Tito), Dallas Opera (Falstaff), Teatro alla Scala (Il pirata), Opéra Bastille (I puritani), Opera di Roma (Anna Bolena, Rigoletto), Accademia Nazionale di Santa Cecilia (Omaggio a Caruso), Maggio Musicale Fiorentino (Rigoletto, L’amico Fritz), Théâtre des Champs-Élysées (La Sonnambula), Teatro di San Carlo (Il barbiere di Siviglia, Anna Bolena, Maria Stuarda), Teatro Real di Madrid (La Cenerentola), Metropolitan Opera (Lucia di Lammermoor), Teatro Comunale di Bologna (La traviata, Werther), Teatro Regio di Torino (I Vespri siciliani, Le villi), Teatro Grande di Brescia (Madama Butterfly, versione bresciana), Dresdner Philharmonie (I puritani). Da una sua idea è nato nel 2020 il progetto lirico-concertistico-discografico The Three Queens, pensato per Sondra Radvanovsky e portato nei teatri di Chicago, Barcellona, Napoli e Madrid. Nel 2024 ha diretto concerti sinfonici a Madrid, Vienna e nel Regno Unito dove ha compiuto una tournée trionfale di otto concerti che è iniziata a Birmingham ed è terminata a Londra.

Tra gli impegni per i 2025 spiccano La Fanciulla del West e Un ballo in maschera al Comunale di Bologna, La Favorite all'ABAO Bilbao Opera, Maria Padilla a Siviglia, La Bohème e La Sonnambula al Metropolitan Opera di New York, Roberto Devereux al San Carlo di Napoli e vari concerti sinfonici con la Hungarian Radio Symphony Orchestra, Orchestra Teatro Comunale di Bologna e Filarmonica Arturo Toscanini.

Ha all’attivo una discografia imponente, soprattutto in campo lirico. Dal 2022 ad oggi sono usciti i CD di cantanti del calibro di Sondra Radvanovsky (The Three Queens, Pentatone), Nadine Sierra (Made for opera, Deutsche Grammophon), Javier Camarena (Signor Gaetano, Pentatone) e Jessica Pratt (Delirio,‎ Tancredi Records). Sono stati accolti molto bene anche i DVD dell’opera di Mascagni L’amico Fritz (Dynamic, 2023) con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e dell’opera sacra di Donizetti Il Diluvio universale (Dynamic, 2024) oltre che il Cd dell’opera I puritani (Euroarts, 2024)

Il 2 giugno 2024 è stato nominato Cavaliere al merito della Repubblica Italiana dal Presidente Mattarella.

Alessandro Palumbo

Alessandro Palumbo, è direttore d’orchestra, pianista e compositore ed ha al suo attivo già alcuni importanti debutti presso prestigiosi teatri italiani ed europei.

Tra i debutti più recenti ricordiamo quello al Teatro dell’Opera di Anversa dove ha diretto una nuova produzione di Ernani e quello al Festival Verdi nell’Ottobre 2022, dirigendo l’opera Rigoletto al Teatro Verdi di Busseto. Nel dicembre 2021 ha l’occasione di dirigere in prima esecuzione spagnola la Francesca da Rimini di Saverio Mercadante presso l’Auditorio de Tenerife, mentre nell’ottobre dello stesso anno debutta in un programma sinfonico alla testa dell’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari. Nel gennaio 2019 debutta La bohème presso il prestigioso Teatro San Carlo di Napoli. Ad ottobre 2020 dirige il Requiem di Donizetti sempre presso l’Auditorio de Tenerife, concerto di apertura della nuova stagione dedicato alla memoria delle vittime della pandemia, e a novembre dello stesso anno, è di nuovo sul podio della Teatro Sociale di Como, al fianco del grande regista inglese Graham Vick, per una nuova produzione della Zaide mozartiana.

Il suo debutto operistico avviene nel 2014 dirigendo il Don Quichotte di Massenet con l’Orquesta Sinfónica de Tenerife. Da quel momento la sua relazione con Ópera de Tenerife si intensifica notevolmente, divenendo Responsabile Musicale del Teatro e Assistente alla Direzione di tutte le produzioni, collaborando tra gli altri con Maestri quali Evelino Pidò, Jader Bignamini, Massimiliano Stefanelli e artisti del calibro di Mariella Devia, Stefania Bonfadelli, Yolanda Auyanet, Riccardo Zanellato, Marianne Cornetti, Yijie Shi, Roberto de Candia.

Dal 2014 ad oggi si è esibito presso il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Petruzzelli di Bari, il Teatro Lirico di Cagliari, il Teatro Sociale di Como, il Teatro Comunale di Sassari, l’Auditorium de Tenerife, la Stadthalle di Wuppertal, la Royal Opera House di Muscat, il Cultural Center of Philippines.

Alessandro Palumbo ha completato gli studi di pianoforte e composizione presso il Conservatorio G. Verdi di Milano e presso la Hochschule für Musik di Rostock, dove ha ottenuto un Master di specializzazione in Duo Pianistico guidato dallo Stenzl Klavierduo.

Nel 2009 vince inoltre una borsa di studio per specializzarsi come Maestro Collaboratore presso il Centre de Perfeccionament Plácido Domingo del Palau de les Arts di Valencia, sotto la guida del Maestro Alberto Zedda. Mentre per quanto riguarda la direzione d’orchestra ha frequentato Masterclass tenute dai Maestri Donato Renzetti, Colin Metters, Gianluigi Gelmetti (Accademia Chigiana a Siena), Ulrich Windfuhr e Silvan Cambreling.

Enrico Pagano

Diplomato giovanissimo in direzione d’orchestra, violoncello e composizione, Enrico Pagano – nato a Roma nel 1995 – è direttore artistico dell’Orchestra da Camera Canova. Direttore in residenza e Consigliere artistico dell’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, alla guida della Canova (da lui fondata a 19 anni), si è esibito presso Istituzioni quali – per citarne alcune – l’Arena di Verona, il Teatro Dal Verme di Milano, il Teatro Comunale di Ferrara, il Festival internazionale di Sintra (Portogallo), il Teatro Alighieri di Ravenna, il Festival della cultura di Bergamo, il Teatro Fraschini di Pavia, il Teatro Sociale di Como, l’Accademia Chigiana di Siena, il Valletta Baroque Festival, il Vivaldi Festival di Venezia e l’Aula Magna de La Sapienza Università di Roma. Ha collaborato con artisti come Alessandro Baricco, Gloria Campaner, Daniela Barcellona, Luca Micheletti, Roberto Frontali, Silvia Colasanti, Leonora Armellini, Ruth Iniesta, Simone Zanchini, Thomas Hobbs, Manuela Custer, Erica Piccotti, Vittorio Prato e Tommaso Lonquich.

Come direttore ospite ha collaborato con il Teatro dell’Opera di Roma (Colasanti: L’ultimo viaggio di Sindbad), il Teatro Verdi di Trieste (Gluck: Orfeo ed Euridice), il Festival della Valle d’Itria (Gassmann: Gli uccellatori), l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino, il Reate Festival (Poulenc: La voix humaine & La dame de Monte-Carlo), l’Orchestra Cherubini di Ravenna, il Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo, MiTo – Settembre Musica, I Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, il Teatro Lopez de Ayala (Badajoz, Spagna) e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. A maggio 2021, edito da Sony Music, è uscito il suo primo album dedicato alla riscoperta di Giovanni Paisiello, cui ha fatto seguito – nel 2022 – il secondo dedicato a Beethoven, nominato agli International Classical Music Awards (ICMA). È apparso sia sulla copertina della rivista Amadeus (luglio 2023), sia su quella di ClassicVoice (maggio 2024), sia su quella di MUSICA - rivista musicale e discografica (febbraio 2025). In entrambe le occasioni è stato distribuito il suo album con l’Orchestra Canova come allegato. Nel mese di marzo 2021 la rivista Forbes lo ha inserito nella lista dei 100 Under 30 destinati a cambiare l’Italia.

Tra gli impegni futuri come direttore ospite troviamo il debutto al Teatro Massimo di Palermo, al festival Donizetti Opera di Bergamo (Donizetti: Deux hommes et une femme & Il campanello), al Teatro Municipale di Piacenza e a Tokyo con la Bunka Kaikan Chamber Orchestra.


I registi del Donizetti Opera 2025

Francesco Micheli

Nato nel 1972 a Bergamo, laureato in Lettere Moderne, Francesco Micheli si è diplomato alla Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Nel 1997 debutta nella regia d’opera con La Cantarina di Niccolò Piccinni allestita per il Museo del Teatro alla Scala. Nello stesso anno dà inizio alla collaborazione con l’As.Li.Co. per il progetto Opera Domani che lo conduce alla produzione di opere di Gluck, Mozart e Massenet distribuite al Teatro Comunale di Firenze e alla Fenice di Venezia.

È autore di nuovi lavori innovativi, che si collocano tra il concerto e lo spettacolo: il Romolo Valli di Reggio Emilia produce W Verdi, il Teatro Sociale di Como Da Vivaldi a Pasolini e Da Verdi a Mina e per il Teatro Giacosa di Ivrea nasce Diva. Nel 2009 lo spettacolo Bianco, Rosso e Verdi, prodotto dal Teatro Massimo di Palermo, vince il Premio Abbiati come Migliore iniziativa dell’anno. Ha allestito Roméo et Juliette di Gounod all’Arena di Verona. Ha firmato la regia de’ La Bohème alla Fenice di Venezia. Alla Fenice ha inaugurato la stagione 2012/2013 con una nuova produzione di Otello, andata successivamente in tournée in Giappone: ha curato inoltre la regia di Otello anche nel Cortile di Palazzo Ducale a Venezia. Tra i suoi ultimi successi ricordiamo Sogno di una notte di mezza estate con l’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala in collaborazione con il Teatro Elfo Puccini e la regia de Il killer di parole di Claudio Ambrosini su soggetto di Daniel Pennac, andato in scena anche all’Opéra national de Lorraine di Nancy. Ha firmato le regie per Adriana Lecouvreur(Nizza), Pagliacci (Sao Paulo), Candide(Firenze), Semiramide(Halle), Il barbiere di Siviglia (Atene e Bologna), Così fan tutte (As.Li.Co.), Lucia di Lammermoor (Venezia e Bordeaux), Aida (Macerata, Pechino e Bologna), Otello (Venezia e Bari), Rigoletto, La traviata e Il Trovatore (Firenze), L’ange de Nisida, Medea in Corinto, L’aio nell’imbarazzo e Raffa in the Sky (Bergamo), Alcina (Glyndebourne) e La bohème (Venezia), Tosca e Turandot (Festival di Caracalla) e Cavalleria rusticana/Pagliacci (Bayerische Staatsoper).

È stato Direttore Artistico del Macerata Opera Festival e del festival Donizetti Opera di Bergamo.

Manuel Renga

Si diploma in regia alla Scuola Paolo Grassi nel 2013. Fonda la compagnia teatrale CHRONOS3, dal 2012 dirige spettacoli di prosa e opera lirica in Italia ed Europa.

È assistente alla regia per Storia di Qu di Dario Fo e docente di regia alla Scuola Paolo Grassi. Nell’ambito dell’opera lirica è assistente di Graham Vick, firma al Teatro Regio di Parma La traviata (Festival Verdi 2020), Rigoletto e Falstaff (Festival Verdi 2022 e 2023). A Pescara firma la regia di Don Pasquale e di Suor Angelica. Per As.Li.Co. segue il progetto speciale Duecento.com firmando la regia di L’elisir d’amore. Nel 2024 cura la regia di Robinson di Carlo Boccadoro per il Teatro Grande di Brescia.

Firma diversi progetti per il giovane pubblico L’elisir d’amore e Rigoletto, (As.Li.Co, Théâtre des Champs Elysées, Opéra de Rouen, Bregenzer Festspiele, Grand Opéra de Bordeaux, Opéra de Reims, Royal Opera House di Muscat - Oman), Chiara o Serafina?, Luce di Lammermoor e Don Pasquale (Teatro Donizetti di Bergamo).

I prossimi mesi lo vedranno impegnato nella regia di The wall Opera Rock dei Pink Floyd (Teatro Comunale di Ferrara, Valli di Reggio Emilia, Ravenna Festival), di Macbeth di Verdi (Teatro Verdi di Busseto) e di Il furioso nell’isola di S. Domingo (festival Donizetti Opera).

È autore, coordinatore e regista della cerimonia di apertura e di chiusura di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023.

Stefania Bonfadelli

Dopo una brillante carriera ventennale di soprano lirico di coloratura, che l’ha vista esibirsi in ruoli di protagonista in tutti i più importanti palcoscenici del mondo dalla Staatsoper di Vienna, alla Royal Opera House Covent Garden diLondra, alla Deutsche Oper di Berlino, Tokyo Bunka Kaikan, Detroit Opera House, Staatsoper di Monaco di Baviera, Grand Théâtre di Montecarlo, il teatro alla Scala di Milano, il Bol'šoj di Mosca, solo per citarne alcuni e diretta da grandi direttori d’orchestra come Zubin Mehta, Placido Domingo, Daniel Oren, Seiji Ozawa, Riccardo Muti e Lorin Maazel, ha iniziato la carriera di regista nel 2016 mettendo in scena Don Pasquale all’Auditorium di Tenerife. In questi anni ha curato molte regie tra le quali: Un giorno di regno al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, Il viaggio a Reims a Tenerife, Matilde di Shabran e La scala di seta al Festival Rossini in Wildbad, Kammermusik di Henze al cantiere d’arte di Montepulciano, La scala di seta al Teatro Filarmonico di Verona, Il viaggio a Reims ad Augsburg, Norma al Comunale di Bologna in coproduzione con il Teatro Carlo Felice di Genova, Don Giovanni all’Auditorium di Coimbra, Il barbiere di Siviglia al Teatro Massimo di Palermo. Ha curato regie di prosa, come Maria Callas master class di Terrence McNally, spettacolo promosso dall’Accademia di Santa Cecilia, e il monologo La vedova Socrate di Franca Valeri con Lella Costa.

Nel maggio 2022 al Teatro Farnese di Parma, prodotto dalla Fondazione “Arturo Toscanini”, ha messo in scena Finte follie e veraci pazzie, una pièce da lei scritta e diretta. Nel 2023 è uscito il suo libro L’opera delle primedonne edito da Lindau. È laureata in Lettere, musica e spettacolo presso la Sapienza di Roma.


L’illustrazione del Donizetti Opera 2025

Per il prossimo triennio l’immagine del Donizetti Opera e dei suoi titoli è stata affidata all’illustratore Pierluigi Longo, già creatore di celebri manifesti di festival e teatri d’opera italiani. Nato nel 1969 a Tripoli, in Libia, è cresciuto e vive a Milano e così dichiara: «Oltre ai dipinti, ai libri e a qualche altra cosa, amo moltissimo la musica, quindi mi piacerebbe che ascoltaste un suono o persino una melodia mentre guardate le mie illustrazioni».

Sul suo progetto grafico per il Donizetti Opera 2025 racconta: «L’opera lirica può essere senza dubbio definita uno spettacolo totale: musica, canto, recitazione, scenografia, luci, costumi, trucco... La mia collaborazione con il Teatro Donizetti e il festival Donizetti Opera, della quale sono molto onorato, permette di aggiungere a questo elenco anche la voce “illustrazione”.

Sì, perché prima che si apra il sipario c’è l’immagine disegnata della manifestazione, che la anticipa per le vie e le piazze di Bergamo, un’immagine che auspicabilmente resterà anche dopo, a ricordo del festival trascorso.

Ma il ruolo dell’illustrazione applicata all’opera non è solo questo. È anche l’invito a venire a teatro e partecipare al suo mondo, passando per un varco che interrompe la quotidianità e introduce chi guarda al sogno e alla passione.

Senza descrivere troppo, ma solo suggerire e lasciare che la spettatrice e lo spettatore delle mie immagini aggiungano il loro racconto al mio.

Per la scelta dell’immagine per il Donizetti Opera 2025, tutto è partito dal nuovo logo al quale ho contribuito disegnando il profilo del celebre compositore. Da lì ne ho prolungato la figura con un ampio mantello: un mantello che non copre, ma che si apre su un paesaggio sonoro, creato da una serie di strumenti rappresentati in modo sintetico nelle loro forme specifiche e particolari, con l’aggiunta di una cantante e di un gufo, quest’ultimo a richiamare la celebre citazione donizettiana legata alla sua casa natale: «E siccome gufo presi il mio volo».

Vi è, infine, la presenza di un rigo musicale che richiama le primissime note del Preludio dell’opera Caterina Cornaro, affinché queste possano accompagnare fin da subito il pubblico a immergersi nella magica atmosfera del festival di quest’anno».


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