L’Ape musicale

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Grandi orchestre e solisti d'eccezione

Ravello Festival 2025:

grandi orchestre e solisti d’eccezione sul Belvedere di Villa Rufolo per un’estate indimenticabile sulla costiera amalfitana

Per la 73a edizione della storica manifestazione della Fondazione Ravello con il sostegno della Regione Campania, 15 serate tra Wagner e altri classici ma anche il repertorio barocco, le colonne sonore e il jazz con il panorama più bello del mondo

Ravello (Salerno), dal 6 luglio al 25 agosto 2025

A fare da sfondo uno dei panorami più belli del mondo, nell’aria i sentori del mare e dei limoni della costiera amalfitana, intorno lo splendido giardino fiorito di Villa Rufolo che già incantò Wagner: è questo lo scenario magico che anche nell’estate 2025 accoglierà alcune delle più note compagini orchestrali di oggi – dalle italiane dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la Filarmonica della Scala alla Royal Philharmonic Orchestra – insieme a solisti e bacchette eccellenti – tra cui Daniel Harding, Yuja Wang, Myung-Whun Chung, Stefano Bollani, Kent Nagano e Michael Spyresgiovani in ascesa e collaborazioni con le istituzioni musicali campane,per offrire al pubblico l’esperienza unica del Ravello Festival giunto alla 73a edizione.

Dal 6 luglio al 25 agosto, 15 concerti organizzati dalla Fondazione Ravello – guidata dal presidente Alessio Vlad con la direzione generale di Maurizio Pietrantonio e la direzione artistica di Lucio Gregoretti – realizzati grazie al sostegno della Regione Campania.

«La chiarezza è la condizione preliminare per definire un progetto culturale – dichiara Alessio Vlad. Con questo presupposto abbiamo condiviso l’avvio di un percorso, ponendoci come primo obiettivo quello di assicurare un livello di qualità, alto e omogeneo, che onori il luogo e la tradizione di uno dei più antichi festival italiani. Il rapporto unico tra musica e paesaggio che caratterizza Ravello deve essere uno stimolo a costruire una proposta culturale sorretta da un indirizzo etico. Per questo il Festival deve essere considerato come parte di un progetto generale in cui le attività di formazione, di divulgazione, di tutela dei beni e del paesaggio diano la possibilità affinché la conoscenza e la consapevolezza diventino le regole per affrontare il presente e preparare con continuità il futuro. Per questi motivi ci tengo a rivelare che stiamo portando avanti una collaborazione con quello che forse è uno dei più grandi artisti contemporanei, cioè Anselm Kiefer, per dare vita a un intervento culturale che vada oltre il festival. Ho poi il piacere di comunicare anche l’inaugurazione del prossimo anno: L'Orfeo di Monteverdi nella trascrizione di Luciano Berio, un lavoro che necessita molti mesi di preparazione e che coinvolgerà il compositore Luca Francesconi, il regista Manuel Renga e molte forze musicali del territorio».

«Per questa 73a edizione – sottolinea il direttore artistico Lucio Gregoretti – il Festival torna a ospitare orchestre, direttori e solisti tra i più prestigiosi della scena internazionale, accanto a formazioni emergenti e realtà territoriali di eccellenza. Un programma pensato come un grande paesaggio musicale in cui convivono epoche, stili e sensibilità diverse, nel segno dell’ascolto, della qualità e dell’incontro tra culture. Mai come in questo momento, in cui il mondo è lacerato da conflitti, violenza e sopraffazione, è importante ricordare che i grandi risultati della storia, artistici e scientifici, sono spesso nati dall’unione di differenze. Il Ravello Festival vuole essere un piccolo contributo alla convivenza armoniosa delle diversità, attraverso la forza della musica».

Il festival si apre domenica 6 luglio (ore 20) sul Belvedere di Villa Rufolo con un concerto (in esclusiva per Italia) di Jérémie Rhorer alla guida della sua orchestra Le Cercle de l’Harmonie: fondata nel 2005, è una compagine che usa strumenti d’epoca per restituire al repertorio classico e romantico le sue più autentiche sonorità. Composta da musicisti formati nei principali centri europei, è ospite di teatri e festival internazionali e proporrà – secondo la propria visione rigorosa e al tempo stesso vitale di prassi esecutiva storicamente informata – naturalmente Wagner con il preludio da Parsifal e l’ouverture da Tannhäuser, seguite dalla Symphonie fantastique di Hector Berlioz, omaggiando così il celebre compositore legato a Ravello e il padre del Romanticismo francese.

Venerdì 11 luglio (ore 20) ritorna, nuovamente in esclusiva, un amato coro statunitense di voci bianche, le Uniting Voices Chicago dirette da Josephine Lee, punta di diamante di un’organizzazione musicale no-profit che dal 1956 promuove l’inclusione e la formazione giovanile attraverso lo studio della musica e la pratica corale e che coinvolge migliaia di ragazzi dai 6 ai 18 anni provenienti da contesti diversi della terza città degli Stati Uniti.

Fine settimana da non perdere il successivo, con due orchestre e direttori di fama internazionali: sabato 12 luglio (ore 20) concerto dell’Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Ceciliacon il suo nuovo direttore musicale Daniel Harding che – nel progetto intrapreso a Roma di approfondimento del repertorio tedesco tardo-romantico e moderno –esegue Blumine di Gustav Mahler,la Seconda Sinfonia di Johannes Brahmse naturalmente Wagner conil Preludio e morte di Isotta da Tristan und Isolde. Domenica 13 luglio(ore 21) invece arriva in esclusiva italiana la Mahler Chamber Orchestra con una superstar del pianismo come Yuja Wang che sarà impegnata anche come direttrice del celebre ensemble; il programma prevede, insieme all’Ottetto per strumenti a fiato di Stravinskij e all’ouverture Coriolano di Beethoven, due concerti per pianoforte e orchestra, il Primo di Čajkovskij e il Quarto dell’ucraino Nikolai Kapustin, pagina del 1989 che lo stesso autore descrive come “jazz for classical musicians”.

Nuovo weekend nel segno del repertorio classico-romantico con, sabato 19 luglio (ore 20), la Filarmonica della Scala diretta daMyung-Whun Chung che eseguirà il Quarto Concerto per pianoforte di Beethoven – compositore al quale il direttore emerito della prestigiosa orchestra milanese è particolarmente devoto – col giovane giapponese Mao Fujita come solista, quindi la Quarta Sinfonia di Brahms.Domenica 20 luglio(ore 20) sul Belvedere di Villa Rufolo, ancora pianoforte, questa volta con il recital di Filippo Gorini, uno degli artisti italiani più ricercati nelle sale da concerto internazionali, che torna a Ravello con un programma di musiche di György Kurtág, Robert Schumann e Franz Schubert.

Interamente wagneriano, venerdì 25 luglio(ore 20), il programma proposto dalla SWR Symphonieorchester di Stoccarda diretta da Robert Treviño, che eseguiràDer Ring ohne Worte, la nota versione della Tetralogia “montata” senza i testi cantati nel 1987 da Lorin Maazel. La sequenza musicale segue rigorosamente il flusso cronologico delle quattro opere, dal preludio alla prima scena dell’Oro del Reno fino alle ultime battute del Crepuscolo degli dei, senza l’inserimento di una sola battuta non originale. Una proposta per offrire al pubblico la possibilità di un’immersione nel mondo armonico e timbrico del compositore tedesco che nel 1880 visitò Ravello innamorandosene e trasfigurando i giardini di Villa Rufolo nel “magico giardino di Klingsor” del Parsifal.

Giovedì 31 luglio (ore 21.30) si apre un trittico di appuntamenti tra jazz e altre musiche di oggi con il concerto di tre pianisti celebri come Stefano Bollani, Dado Moroni e Danilo Readedicato a Oscar Peterson nel centenario della nascita; venerdì 1° agosto (ore 21.30) l’omaggio invece è a Ella Fitzgerald pensato dalla cantanteRoberta Gambarini con il trombettista Giovanni Amato e la Salerno Jazz Orchestra. Due appuntamenti che testimoniano quanto sia ancora vivo il legame di questa zona italiana con il jazz statunitense arrivato a Salerno con lo sbarco degli Alleati alla fine della Seconda Guerra mondiale. Sabato 2 agosto (ore 21.30) è in programma un concerto del francese Richard Galliano che, con il suo bandoneón, farà risuonare sulla costiera amalfitana alcune sue composizioni e le immortali melodie del tango e di Astor Piazzolla. Il weekend si chiude domenica 3 agosto(ore 20)con l’Orchestra Filarmonica di Benevento e due artisti under30 che si stanno imponendo all’attenzione internazionale, conquistando pubblico e critica ad ogni esecuzione: il direttore d’orchestra Diego Ceretta, direttore musicale dell’Orchestra Regionale Toscana, e il violoncellista Ettore Pagano, vincitore del Premio Abbiati 2025 dell’Associazione Nazionale Critici Musicali. In programma, dopo la rara e struggente Une larme per violoncello e archi di Rossini (nell’orchestrazione di Eliodoro Sollima), il virtuosismo del Primo Concerto di Camille Saint-Saëns e l’irresistibile dinamismo della Settima Sinfonia di Beethoven.

Uno degli appuntamenti più attesi del festival, da oltre 30 anni, è il Concerto all’alba in programma lunedì 11 agosto alle ore 5.15 con l’Orchestra Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Salerno diretta da Giuseppe Mengoli – altra bacchetta italiana in ascesa – che, nella magia del sorgere del sole eseguirà l’ouverture dall’Olandese volante di Wagner, la Suite n. 1 delle musiche di scena per Peer Gynt di Edvard Grieg e la Quarta Sinfonia di Pëtr Il’ič Čajkovskij.

Si arriva all’ultimo gruppo di concerti, sempre alle ore 20, che costituisce una vera parata di stelle internazionali cominciando da venerdì 22 agosto quando, sempre in esclusiva italiana, al Belvedere di Villa Rufolo arriverà la Dresdner Philharmonie con il celebre direttoreKent Nagano e la partecipazione del mezzosoprano Annika Schlicht per i Wesendonck-Lieder di Wagner; in programma anche il preludio dal Parsifal – che quindi nel Festival 2025 si potrà ascoltare in ben due diverse interpretazioni e orchestre, come se fosse un simbolo della manifestazione – e la Quinta Sinfonia “Riforma” di Felix Mendelssohn. Domenica 24 agosto sarà la volta di una star dell’opera, il tenore statunitense Michael Spyres – celebre per le sue performance dal barocco al bel canto grazie a un timbro e a una tecnica che lo avvicinano alle voci dell’epoca – che, insieme all’ensemble Il Pomo d'Oro diretto dal clavicembalista Francesco Corti (sempre in esclusiva italiana), proporrà pagine dal repertorio barocco di Händel, Vivaldi, Galuppi, Latilla, Rameau, Porpora, Sarro, Sammartini, Hasse, Mazzoni, alcune delle quali incise recentemente in un cd di grande successo intitolato “Contra-Tenor” per la Warner. Il festival si chiude lunedì 25 agosto con un’ultima prestigiosa ospitalità internazionale: la Royal Philharmonic Orchestra guidata da suo direttore musicale Vasily Petrenko eseguiràmusiche pagine da colonne sonore celebri di Erich Wolfgang Korngold e John Williams (da The Sea Hawk a Star Wars) e quindi Shahrazād di Nikolai Rimsky-Korsakov.

Novità del 2025 il ciclo di incontri introduttivi nei più celebri alberghi di Ravello – Caruso, Palazzo Avino e Rufolo – con giornalisti, critici, interpreti che guideranno il pubblico (anche quello straniero, grazie alla possibilità di seguire in traduzione inglese) prima dei concerti: Alberto Mattioli, Josephine Lee, Andrea Estero, Marcello Filotei, Gregorio Moppi, Stefano Valanzuolo, Carla Moreni, Roberta Pedrotti, Nicola Cattò.

Il Ravello Festival adotta poi per il 2025 una veste grafica rinnovata, che si ispira alla storia del festival stesso e a una caratteristica profonda di questa manifestazione campana: essere l’unico festival che si apprezza con tutti i sensi (ascolto naturalmente, ma anche vista e olfatto) e che, nell'atmosfera unica della Costiera Amalfitana, evoca molteplici sensazioni e memorie che promanano dai terrazzamenti affacciati sul mare, lussureggianti di limoni. L’iconografia trae spunto da una caratteristica assai popolare nell'immaginario del Meridione d’Italia e dell’intera Penisola: l’usanza di avvolgere i frutti migliori con delle veline ornate di forme geometriche, curvilinee, “ricami” visivi cari a una terra così affezionata alle proprie radici.

www.ravellofestival.com

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tel. 089 858422

Il programma potrebbe subire variazioni.

Progetto Ravello 2025 a valere sui fondi dell’Accordo per la coesione della Regione Campania “Piano Strategico Cultura e Turismo” – Programmazione 2025. Delibera della Giunta regionale della Campania n.616 del 14/11/2024

Biglietteria e informazioni

I biglietti saranno acquistabili online su www.ravellofestival.com a partire dal 6 giugno 2025.


RAVELLO FESTIVAL 2025

Programma della 73ª edizione

Belvedere di Villa Rufolo, dal 6 luglio al 25 agosto

Domenica 6 luglio, ore 20

Le Cercle de l’Harmonie

direttore Jéremie Rhorer

Richard Wagner Preludio da Parsifal

Richard Wagner Ouverture da Tannhäuser

Hector Berlioz Symphonie fantastique op. 14

Esclusiva per l'Italia

Venerdì 11 luglio, ore 20

Uniting Voices Chicago

direttrice Josephine Lee

Esclusiva per l'Italia

Sabato 12 luglio, ore 20

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

direttore Daniel Harding

Gustav Mahler Blumine

Richard Wagner “Preludio e morte di Isotta” da Tristan und Isolde

Johannes Brahms Sinfonia n. 2 in Re maggiore op. 73

Domenica 13 luglio, ore 21

Mahler Chamber Orchestra

direttrice e pianista Yuja Wang

Igor Stravinskij Ottetto per strumenti a fiato

Nikolaj Kapustin Concerto per pianoforte n. 4 op. 56

Ludwig van Beethoven Ouverture Coriolano op. 62

Pëtr Il’ič Čajkovskij Concerto per pianoforte n. 1 in Si bemolle minore op. 23

Esclusiva per l'Italia

Sabato 19 luglio, ore 20

Filarmonica della Scala

direttore Myung-Whun Chung

pianoforte Mao Fujita

Ludwig van Beethoven Concerto per pianoforte n. 4 in Sol maggiore op. 58

Johannes Brahms Sinfonia n. 4 in Mi minore op. 98

Domenica 20 luglio, ore 20

pianoforte Filippo Gorini

György Kurtág, Selezione da Játékok

Robert Schumann Kreisleriana op. 16

Franz Schubert Sonata in Si bemolle maggiore D960

Venerdì 25 luglio, ore 20

SWR Symphonieorchester

direttoreRobert Treviño

Richard Wagner Der Ring ohne Worte (elaborazione di Lorin Maazel)

Esclusiva per l'Italia

Giovedì 31 luglio, ore 21.30

Dedicato a Oscar Peterson nel centenario della nascita

Stefano Bollani, Dado Moroni, Danilo Rea

Venerdì 1° agosto, ore 21.30

Omaggio a Ella Fitzgerald

Roberta Gambarini feat Giovanni Amato

Salerno Jazz Orchestra

Sabato 2 agosto, ore 21.30

Passion Galliano

bandoneón Richard Galliano

Domenica 3 agosto, ore 20

Orchestra Filarmonica di Benevento

direttore Diego Ceretta

violoncello Ettore Pagano

Gioachino Rossini Une larme per violoncello (orch. E. Sollima)

Camille Saint-Saëns Concerto per violoncello n. 1 in La minore op. 33

Ludwig van Beethoven Sinfonia n. 7 in La maggiore op. 92

Lunedì 11 agosto,ore 5.15

Concerto all’alba

Orchestra Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Salerno

direttoreGiuseppe Mengoli

Richard Wagner Ouverture da Der fliegende Holländer

EdvardGrieg Peer Gynt Suite n. 1 op. 46

Pëtr Il’ič Čajkovskij Sinfonia n. 4 in Fa minore op. 36

Venerdì 22 agosto, ore 20

Dresdner Philharmonie

direttore Kent Nagano

mezzosoprano Annika Schlicht

Richard Wagner Preludio da Parsifal

Richard Wagner Wesendonck-Lieder (orchestrazione di Felix Mottl)

Felix Mendelssohn-Bartholdy Sinfonia n. 5 in Re minore op. 107 “Riforma”

Esclusiva per l'Italia

Domenica 24 agosto, ore 20

Il Pomo d’Oro

clavicembalo e direzione Francesco Corti

tenore Michael Spyres

Georg Friedrich Händel “Empio, per farti guerra”da Tamerlano

Georg Friedrich HändelDread the Fruits of Christian Folly”da Theodora

Antonio Vivaldi“Cada pur sul capo audace” da Artabano, re de Parti

Antonio Vivaldi Concerto in Sol minore per archi e basso continuo RV 156

Baldassare Galuppi “Vil trofeo dun alma imbelleda Alessandro nell'indice

Baldassare Galuppi Concerto a quattro n° 3 in Re maggiore

Gaetano Latilla “Se il mio paterno amore”da Siroe, Re di Persia

Jean-PhilippeRameau “Cessez de ravager la terre”da Naïs

Nicola Porpora “Nocchier, che mai non vide l’orror della tempesta”da Germanico in Germania

Domenico Sarro “Fra l'ombre un lampo solo” da Achille in Sciro

Giuseppe Sammartini Concerto grosso in La maggiore op. 2 n. 1

Johann Adolf Hasse “Solcar pensa un mar sicuro” da Arminio

Antonio Maria Mazzoni “Tu m'involasti un regno” da Antigono

Esclusiva per l'Italia

Lunedi 25 agosto, ore 20

Royal Philharmonic Orchestra

direttore Vasily Petrenko

Erich Wolfgang Korngold The Sea Hawk (brani dalla colonna sonora del film)

John Williams Star Wars, Superman, E.T.(brani dalle colonne sonore dei film)

Nikolaj Rimskij-Korsakov Shahrazād op. 35

Esclusiva per l'Italia

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tel. 089 858422

il programma potrebbe subire variazioni


RAVELLO FESTIVAL 2025 – 73ª edizione

Nota del Presidente della Provincia di Salerno Vincenzo Napoli

Musica raffinata, cultura, artisti internazionali, la bellezza di un territorio unico come la Costiera Amalfitana, un programma ricco di eventi: la 73ª edizione del Ravello Festival è questo e tanto altro.

Dal 6 luglio al 25 agosto, saranno 15 i concerti organizzati dalla Fondazione Ravello – guidata dal presidente Alessio Vlad con la direzione generale di Maurizio Pietrantonio e la direzione artistica di Lucio Gregoretti – e realizzati grazie al prezioso sostegno della Regione Campania.

Anche quest'anno il Festival si conferma come uno degli appuntamenti più suggestivi e prestigiosi del panorama musicale italiano ed europeo, spaziando dai grandi classici ma anche il repertorio barocco, le colonne sonore e il raffinato jazz. La magia della Costiera Amalfitana fa da cornice a un cartellone di altissimo livello, capace di coniugare grandi nomi internazionali, giovani talenti e proposte artistiche originali. Il palcoscenico sospeso tra cielo e mare, con l’incantevole panorama che abbraccia il Golfo di Salerno, restituisce alla musica una dimensione quasi mistica, dove ogni nota sembra dialogare con la natura e con la storia millenaria del luogo.

Il Festival dimostra, edizione dopo edizione, come la cultura possa essere veicolo di bellezza e dialogo, regalando al pubblico esperienze memorabili e mantenendo viva una tradizione che rende onore al patrimonio artistico italiano.

Napoli, 30 aprile 2025


RAVELLO FESTIVAL 2025 – 73ª edizione

Nota del presidente Alessio Vlad

La chiarezza è la condizione preliminare per definire un progetto culturale.

È un presupposto che, insieme agli organi istituzionali della Fondazione, abbiamo condiviso con Lucio Gregoretti, nuovo direttore artistico del Festival cui va il mio augurio di buon lavoro.

Il primo obiettivo che ci siamo posti è quello di assicurare un livello di qualità, alto e omogeneo, che onori il luogo e la tradizione di uno dei più antichi festival italiani. Infatti il rapporto, unico nel mondo, tra musica e paesaggio che ci caratterizza, deve rappresentare uno stimolo alla costruzione di una proposta in cui l’alto livello artistico deve essere un’aspirazione costante e il risultato di un indirizzo etico. La partecipazione di alcune delle più importanti orchestre del mondo e di alcuni tra i migliori interpreti oggi in attività risponde a questa volontà.

Ravello è uno dei luoghi dove si definisce l’immagine della Regione. Luoghi dove si riflette una storia che appartiene al mondo e che è obbligo far conoscere. Infatti se cultura significa innanzitutto conoscenza, primo compito di chi organizza la cultura è creare le condizioni affinché i due termini si identifichino. È una responsabilità di cui bisogna essere consapevoli, soprattutto in un mondo dove la tendenza all’oblio e all’indifferenza rischia di diventare una pericolosa deriva che si traduce in una inerte e acritica richiesta di intrattenimento. Per questo il Festival deve essere considerato come parte di un progetto generale in cui le attività di formazione, di divulgazione, di tutela dei beni e del paesaggio diano la possibilità affinché la conoscenza e la consapevolezza diventino le regole per affrontare il presente e preparare con continuità il futuro.

Ci mancheranno la competenza e l’energia di Elio Macinante, tragicamente scomparso, anima organizzativa, fin dagli inizi, della Fondazione. Lo voglio ricordare, e ringraziare, per tutto quello che gli dobbiamo, con commozione e rimpianto profondi.

Napoli, 30 aprile 2025


RAVELLO FESTIVAL 2025 – 73ª edizione

Nota del direttore artistico Lucio Gregoretti

Il Ravello Festival è giunto alla settantatreesima edizione. Molto tempo è passato da quando, all’inizio degli anni Cinquanta, presero vita i Concerti wagneriani nel giardino di Klingsor con l’Orchestra del Teatro di San Carlo e direttori leggendari come Hermann Scherchen e William Steinberg. Negli anni il Festival si è notevolmente ampliato e articolato ed è oggi internazionalmente riconosciuto tra i più prestigiosi del suo genere. Molto, dunque, è cambiato nel tempo, ma non lo spirito originario che rende unico questo Festival e che si realizza nel connubio magico e irripetibile tra la grande musica e la bellezza del paesaggio. Paesaggio il cui fascino è a sua volta risultato della compenetrazione tra elementi diversi, tra patrimonio naturalistico e artistico. Ogni chiesa, ogni giardino, ogni vicolo, ogni albero, ogni pietra, ogni fiore di Ravello è in rapporto armonioso con gli altri e concorre a realizzare il paesaggio che vediamo e al quale il Festival partecipa con l’allestimento del suggestivo palco, sospeso tra cielo e mare, sul Belvedere di Villa Rufolo.

L’edizione 2025 vede la presenza di orchestre e di direttori internazionali come l’orchestra francese Le Cercle de l’Harmonie diretta da Jérémie Rhorer; la Mahler Chamber Orchestra con Yuja Wang impegnata oltre che come solista nella direzione; la SWR Symphonieorchester con Robert Treviño sul podio; la Dresdner Philharmonie guidata da Kent Nagano con il mezzosoprano Annika Schlicht; la Royal Philharmonic Orchestra con il suo direttore musicale Vasily Petrenko. E inoltre l’ensemble Il Pomo d'Oro con il tenore Michael Spyres diretti da Francesco Corti e il coro Uniting Voices di Chicago diretto da Josephine Lee. L’Italia è ben rappresentata con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con il suo nuovo direttore musicale Daniel Harding e la Filarmonica della Scala con Myung-Whun Chung con la partecipazione del pianista Mao Fujita. Tra le realtà regionali l’Orchestra Filarmonica di Benevento con il violoncellista Ettore Pagano e la direzione di Diego Ceretta. Il tradizionale Concerto all’alba, che inizia a notte fonda e culmina con il levarsi del sole, è invece affidato all'Orchestra Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Salerno diretta da Giuseppe Mengoli. A ciò si affianca una programmazione di musica jazz che comprende un concerto dedicato a Ella Fitzgerald con la cantante Roberta Gambarini e il trombettista Giovanni Amato che si esibiranno insieme alla Salerno Jazz Orchestra. Seguiranno una celebrazione del centenario di Oscar Peterson con i pianisti Stefano Bollani, Danilo Rea e Dado Moroni, e un concerto del famoso fisarmonicista Richard Galliano.

I concerti saranno spesso preceduti da incontri con il pubblico condotti da esperti del settore, in italiano con la possibilità di una traduzione in inglese.

Si parlava prima di magia del paesaggio e di armonia tra gli elementi diversi e distinti che tale magia concorrono a realizzare. Mai come in questo momento in cui il mondo è lacerato da conflitti, violenza e sopraffazione riteniamo utile soffermarci a riflettere sul fatto che, nella storia dell'umanità, grandi risultati non solo artistici ma anche scientifici di ogni tempo sono spesso scaturiti dall'unione di componenti diverse, anche opposte, che hanno interagito “per volontà o per caso” determinando il raggiungimento di un risultato comune. Il Ravello Festival si augura quindi di poter dare, con la propria attività e attraverso la grande musica, un pur piccolo contributo affinché la coesistenza armoniosa di tante diversità prevalga sull'individualismo e sulla conflittualità.

Napoli, 30 aprile 2025


RAVELLO FESTIVAL 2025 – 73ª edizione

Lorenzo Lentini, Presidente Consiglio di indirizzo Fondazione Ravello

grazie al determinante impulso del presidente De Luca che ringrazio, la Regione Campania ha assicurato finanziamenti che hanno permesso di programmare un’edizione del Festival di particolare rilievo, nel solco della grande tradizione, che promuove il patrimonio naturalistico e musicale del nostro territorio. Un cartellone di assoluta eccellenza che nasce dalle quattro linee strategiche delineate dal consiglio di indirizzo: il potenziamento del Festival attraverso una programmazione internazionale e una innovazione nella comunicazione e nel marketing, la digitalizzazione del patrimonio artistico, la destagionalizzazione dell'offerta, lo sviluppo del settore formativo per la creazione di un polo culturale capace di attrarre talenti.

 

Vincenzo Napoli, Presidente Provincia di Salerno

Ravello, nell'immaginario collettivo, è un luogo del cuore, con beni architettonici e paesaggistici di grandissimo rilievo. Credo che la programmazione del Festival 2025, la collaborazione con Kiefer e i progetti formativi contribuiranno a rafforzare il valore non solo di Ravello ma ti tutta la Provincia di Salerno, e far crescere la comunità dal punto di vista culturale e turistico.

 

Paolo Vuilleumier, Sindaco di Ravello

L'annuncio del programma della Festival rappresenta un momento di particolare importanza per l’intera Regione. L’anticipo con cui procediamo quest’anno è significativo, così come lo sguardo sul 2026 lanciato dal presidente Vlad, sia per la credibilità musicale sia per i flussi turistici. Il supporto della Regione, fondamentale tanto per tenere alto il livello artistico della programmazione, quanto per il restauro dei beni architettonici – come nel caso di Palazzo Episcopio – che sarà affidato alla Fondazione per ospitare i corsi di alta formazione musicale. La programmazione 2025 unisce tradizione e innovazione e testimonia un rapporto vivo con il territorio. Ravello è appellata ufficialmente “città della musica” e per questo deve coltivare giorno per giorno e durante tutto l'anno tale peculiarità. Questa è la sfida della Fondazione: sono certo che la nuova governance sia perfettamente in grado di attuare questi obiettivi.

 

Vincenzo De Luca, Presidente Regione Campania

Il Festival di Ravello torna ad essere geneticamente puro, torna a risponde alla sua natura di evento musicale di respiro internazionale. Quest’anno poi è apprezzabile ovviamente che il programma si estenda da Wagner e dal grande repertorio classico ad altri generi, al jazz, al barocco, alle colonne sonore, attirando così diverse sensibilità musicali e probabilmente anche diverse generazioni. Ravello appartiene non solo alla Regione, all'Italia ma al mondo: è un simbolo della bellezza del nostro Paese e della cultura italiana, un evidente richiamo per l'economia di tutto il territorio. Il Festival è una manifestazione unica, in cui si potranno ascoltare sia importanti orchestre da tutto il mondo che giovani realtà del territorio, una scelta programmatica che svela l’intento di valorizzazione il nostro patrimonio professionale. Insieme ad altri progetti – come il restauro di San Pietro a Majella – vogliamo costruire un circuito culturale di valore mondiale.

 


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