L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

La prima volta di Billy Budd

di Joel Poblete

In occasione del centenario della nascita di Benjamin Britten, per la prima volta dal debutto del 1951, Billy Budd va in scena in un teatro dell'America Latina. Il grande impegno profuso per l'occasione si traduce in uno dei più grandi eventi teatrali della storia recente del Teatro Municipal di Santiago del Cile.

SANTIAGO del CILE, 16-26 agosto 2013 - Come il quarto titolo della sua stagione 2013 lirica, il Teatro Municipal di Santiago del Cile, ha programmato nella seconda metà di agosto uno dei titoli più importanti di Benjamin Britten in una produzione che è già da considerarsi una pietra miliare della storia lirica cilena: non sono è stato il debutto in America Latina di Billy Budd (che circola sulle scene internazionali dal 1951), ma è stato anche l'omaggio ufficiale nel centenario della nascita dell'autore celebrato in tutto il mondo (infatti la produzione ha avuto il supporto ufficiale della Britten - Pears Foundation, depositaria dell'eredità dell'autore). E soprattutto si è trattato di uno spettacolo lirico memorabile, uno dei migliori che Municipal abbia offerto negli ultimi anni.

Ambientata nel 1797 sull'Indomitable, nave britannica impegnata nella guerra franco inglese, la storia è basata sul romanzo breve dell'autore di Moby Dick, Herman Melville, conta solo personaggi maschili e riflette le memorie del Capitano Vere, che le drammatiche contingenze che lo videro permettere l'ingiusta esecuzione del giovane e ingenuo marinaio che dà il titolo all'opera.

Come si verifica solo in quelle recite che meritano di essere ricordate negli annali dell'arte, si è verificata una felice unione fra musica e scena e tutti hanno dato il meglio di sé sotto ogni punto di vista. è stato determinante in questo spettacolo, che tutti sembravano offrire il meglio. La resa del team argentino guidato dal regista teatrale Marcelo Lombardero è stata veramente magnifica, seguendo la scia di altri esiti memorabili di altri titoli del XX secolo da lui allestiti in Cile, come Il castello di Barbablù, Lady Macbeth di Mtsensk, Ariadne auf Naxos e un'altra partitura di Britten, The Turn of the Screw.

Mantenendosi fedele al libretto e all'ambientazione originale, Lombardero ha realizzato una messa in scena fluida, dinamica e coinvolgente, ha curato il dispiegamento e il movimento delle gradi scene corali come l'intimità, l'emozione e il dramma dei momenti solistici. Anche se la trama può essere riassunta in poche righe, in realtà, questa è una delle opere più ambigue ed enigmatiche del repertorio operistico del secolo scorso perché, come altre opere di Britten, ammette diverse interpretazioni circa il comportamento e psicologia morale protagonisti, così come per le implicazioni sociali della storia, e tutto ciò che era evidente nella messa in scena di Lombardero, che ha avuto momenti impressionanti e mozzafiato, ed è stato abilmente supportato dai suoi abituali collaboratori: Luciana Gutman, autrice di costumi belli ed appropriati, José Luis Fiorruccio, cui dobbiamo luci suggestive e d'atmosfera, e ancora una volta le scene e le proiezioni di Diego Siliano hanno affascinato perla gestione degli spazi e soprattutto per la presenza meravigliosa e molto realistica del mare, dell'acqua e del cielo .

Pieno di dettagli e contrasti armonici e una varietà di timbri e colori che non manca mai di affascinare , la partitura di Billy Budd è esigente e variegata nella sua ricchezza di suono, e la direzione ispirata dell'esperto David Syrus, da decenni maestro collaboratore del prestigioso Royal Opera House di Londra, è stata uno dei pilastri di queste recite, valorizzando appieno l'Orchestra Filarmonica di Santiago .

Il cast splendeva ad alti livelli, guidato dal ritorno al Municipal del giovane baritono americano Craig Verm (che ha debuttato lo scorso anno in Cile come Escamillo in Carmen), un protagonista ideale vocalmente e scenicamente, incarnando molto bene il simbolo della bontà, della bellezza e dell'innocenza che è al centro del confronto tra il bene e il male su cui è impostato il lavoro. Impeccabile e meritevole è stata anche la prova del tenore canadese Roger Honeywell nei panni del Capitano Vere, soprattutto nel compito impegnativo e difficile richiestogli nel prologo e nell'epilogo. Quando ricorda i fatti del passato Lombardero lo ha fatto cantare in platea, in mezzo al pubblico, alle spalle del direttore d'orchestra, e considerando le esigenze e la sottigliezza di questi momenti di riflessione l'esito è stato davvero splendido.

Dopo il debutto dello scorso anno nel Tannhäuser, il talentuoso tedesco Andreas Bauer tornava ora come il malvagio Claggart, il cui carattere è riuscito a riflettere molto bene nella sua voce e nel fraseggio. Un eccellente team di solista internazionale e cileno ha cantato i restanti ruoli, tra cui si evidenziano in particolare i tre ufficiali così bene incarnati da Leonardo Neiva, Arttu Kataja e Homer Perez- Miranda; il Dansker ben delineato dall'argentino Leonardo Estevez; il sonoro Nostromo di Patrick Petty Sabate e la vedetta del promettente tenore Nicolàs Fontecilla.

Un paragrafo a parte merita il lavoro formidabile del Coro del teatro Municipal diretto da Jorge Klastornik, soprattutto considerando che il coro è un elemento indispensabile del lavoro: anche se il pubblico è abituato al suo livello, comunque la resa musicale e teatrale in queste recite rimane senza dubbio come uno dei grandi traguardi di questi ultimi tre decenni di formazione ed esperienza. Il suo lavoro è stato fondamentale per il momento più spettacolare e potente dell'opera, quando tutto l'equipaggio della Indomitable si prepara per una battaglia navale che non si verificherà mai. Parimenti lodevolissima è stata la performance del Grange Boys Choir School, diretto da Claudia Trujillo, comprese i piccoli e credibili solisti. Sicuramente uno spettacolo che è già andato a inserirsi nella galleria storica delle grandi conquiste del Municipal di Santiago.

BILLY BUDD, di Benjamin Britten. Teatro Municipal de Santiago (Chile), recite dal 16 al 26 di agosto. Interpreti: Craig Verm (Billy Budd), Roger Honeywell (Capitain Vere), Andreas Bauer (Claggart), Leonardo Neiva (Redburn), Arttu Kataja (Flint), Homero Pérez-Miranda (Ratcliffe), Alexey Lavrov (Donald), Gonzalo Araya (Squeak), Leonardo Estévez (Dansker), Sam Furness (Novizio), Adam Cioffari (Amico del novizio), Pedro Espinoza (Red Whiskers), Carlos Guzmán (Arthur Jones), Patricio Sabaté (Nostromo), Sergio Gallardo (Primo ufficiale di marina), Arturo Jiménez (Secondo ufficiale di marina), Nicolás Fontecilla (Vedetta), Pablo Oyanedel (Marinaio), Teseu Camps e Santiago Montero (mozzi di cabina). Orquesta Filarmónica de Santiago; direttore e concertatore David Syrus. Coro del Teatro Municipal, maestro del coro Jorge Klastornik. Coro de Niños del Grange School, maestro del coro Claudia Trujillo. Regista: Marcelo Lombardero. Scene e proiezioni: Diego Siliano. Costumi: Luciana Gutman. Luci: José Luis Fiorruccio.

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