L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Vivaldi, stile e libertà

di Vincenza Caserta

Grande successo di pubblico per il concerto vivaldiano dell'Asolo Chamber Orchestra per la rassegna Malipiero Concerti

Riese Pio X, 11 giugno 2022 - Il Festival Internazionale di Musica classica Malipiero concerti, giunto alla XXV edizione, sabato 11 giugno presso l’Auditorium Casa Riese a Riese Pio X ha proposto una serata dedicata a Vivaldi assieme alla Asolo Chamber Orchestra, diretta da Valter Favero. Accanto alle fortunate Quattro Stagioni del “prete rosso”, il brillante Concerto in si bemolle maggiore RV 547 con i solisti Enzo Ligresti e Francesco Comisso al violino e Giuseppe Barutti al violoncello. I colori musicali della serata sono all’insegna di una vivace originalità e già le note introduttive di Patrizia Pedron destano la curiosità del pubblico verso questo viaggio nel Barocco.

Il Concerto si apre con i solisti Ligresti e Barutti che con grande forza espressiva dialogano in una deliziosa forma di canone tra di loro ed in forma corale con l’orchestra. È una dinamica narrativa coinvolgente ed appassionata quella che anima l’interpretazione dei due solisti in cui l’architettura delle frasi riesce ad ottenere un colore poetico, grande punto di forza della scrittura di Vivaldi. Le varie sezioni del concerto alternano il piglio deciso alla libertà espressiva che è la chiave attraverso cui i grandi interpreti riescono a carpire i segreti nascosti nel testo, svelandone l’essenza più recondita e regalando luce a dettagli preziosi come quelli del tempo lento. La maestria con cui tutto è ricondotto alla forma circolare del Concerto consiste nel sottolineare le similitudini tematiche che affiorano nei vari tempi. Non è semplice virtuosismo quello che Ligresti e Barutti cercano nella loro interpretazione ma un viaggio nella più segreta coscienza interiore di Vivaldi, il fascino dei suoi dipinti sonori. Le celebri Quattro stagioni tratte da Il cimento dell’armonia e dell’invenzione sono filigrana preziosa nelle mani del violinista Francesco Comisso, la sua interpretazione riesce a non essere scontata e stupire per la densità di spunti interessanti dedicati a ciascuna sezione. Un quadro sonoro ben definito in ciascuno dei Concerti dell’Op 8 propone un paesaggio musicale descritto con delicata eleganza. Comisso arricchisce di delicatezza le pagine vivaldiane proponendole con originalità anche nelle scelte stilistiche legate all’ornamentazione e riuscendo a far emergere nei movimenti lenti lo “spleen” ed i colori nostalgici caratteristici dell'autore. Interpretazione fresca e coinvolgente animata dall'interessante climax nella sequenza dei vari brani e del carpire l’intenzione musicale vivaldiana.

Bis dedicato alla Czarda di Monti con Ligresti e Barutti solisti dalla musicalità coinvolgente: il daimon musicale si manifesta in tutte le sue sfumature ed è apprezzata l’originalità interpretativa dagli accenni quasi teatrali, pubblico in piedi in standing ovation.

Vincenza Caserta


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