L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Fra Carne e Cielo

di Vincenza Caserta

Vorrei essere scrittore di musica. Bach e Pasolini con Mario Brunello e Guido Barbieri offre un interessante percorso fra due poetiche Teatro al Castello “Tito Gobbi” di Bassano del Grappa

Bassano del Grappa, 2 agosto 2022 - Bassano del Grappa all’imbrunire dei 2 Agosto sembra una cartolina, il Teatro al Castello “Tito Gobbi” domina con fierezza e mistero racchiudendo echi di antiche leggende. Domina il silenzio, quello di un’atmosfera che precede quasi la confessione di un segreto. Al centro della scena solitari due leggii e una scrivania con un lume, quasi a richiamare l’intervento della ragione a bilanciare quella che sarà una serata di parole e musica assieme al violoncellista Mario Brunello e al musicologo Guido Barbieri. Il binomio Bach-Pasolini stuzzica la curiosità per questo particolare omaggio nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini. Filtrato attraverso la musica di Bach, l’analisi richiama riflessioni intense che partendo dalla musica abbracciano la vita dell’essere umano.

Brunello, scegliendo il suo amato “violoncello piccolo”, presenta pagine nelle quali Bach analizza il mondo, portandolo dalla dimensione terrena a quella della spiritualità. L’incipit con la Sonata in sol minore BWV 1001 è già magic; una sonorità più dimessa, meno sostenuta dal vibrato diventa quasi un’intima confessione. Barbieri intraprende un racconto, elegante e delicato, regala voce agli scritti di Pasolini che, nel Poeta delle ceneri, aveva già definito la musica come “unica azione espressiva alta definibile come le azioni della realtà”. Barbieri presenta la figura della violinista Pina Kalc, profuga a causa dell’occupazione tedesca in Slovenia: questa donna, descritta in modo evanescente diventa un misto tra reminiscenze dantesche di Virgilio e Beatrice e accompagna Pasolini alla scoperta della musica.

Bach della Sonata in sol minore BWV 1001 diventa un cammino poetico nell’archetto di Brunello, come un sussurro tra cielo e terra. Barbieri attraverso Pasolini pone in essere importanti questioni accennando alla dimensione interpretativa ed alla corrispondenza emotiva di chi ascolta, alla percezione soggettiva della musica che confida nelle possibilità di raccontare e raccontarsi. Viene messa in evidenza la celebre Ciaccona dalla Partita in re minore di Bach, definita da Paolini “ lamentosa e straziante e simile ad una voce umana nella quattordicesima Variazione”, musica e parola si fondono, preparano attraverso Brunello e Barbieri lo scenario in cui vive la “lotta tra Carne e Cielo” secondo la definizione di Pasolini. L’umanizzazione della musica diviene palese nella Siciliana della Sonata in sol minore in cui strazio e tenerezza si fondono raccontando proprio questa lotta tra Carne e Cielo. Con semplicità scaldata dai colori bronzei della Sicilia riflessa in un giovinetto. In questa narrazione viva in cui la dolcezza si riveste di sentimenti che procurano agli animi una commozione particolare, Eolo decide di intervenire, rovesciando con un soffio i fogli posti sul leggio di Barbieri. Il “sacro” presente in musica prende forma umana, si riveste di Carne e Bach suggerisce attraverso Pasolini, Brunello e Barbieri una poesia che vive di immaterialità ma che è capace di cogliere il senso più profondo della realtà. Gli abissi e gli slanci si manifestano alternandosi , vanno interpretati attraverso l’animo perché questa è la dimensione che accomuna poesia e musica ed unisce con una sorta di incantesimo Cielo e Terra.


Vuoi sostenere L'Ape musicale?

Basta il costo di un caffé!

con un bonifico sul nostro conto

o via PayPal

 



 

 

 
 
 

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.