Tanti auguri, Raina
Allievi di ieri e oggi partecipano alla festa in musica per il novantesimo compleanno del soprano bulgaro di nascita e modenese d'adozione.
MODENA, 15 dicembre 2024 - Domenica 15 dicembre a Modena: Raina Day in onore del novantesimo compleanno dell’artista naturalizzata modenese. Bella, elegante, brillante, la Kabaivanska è stata al centro di una serata omaggio al Teatro Comunale: concerto dei suoi allievi con l’Orchestra del Conservatorio Vecchi-Tonelli, dove da vent’anni è docente, omaggio delle sue tre principali alunne, coro natalizio, buffet nel Ridotto, torta gigante e “tanti auguri a te”.
Nella città emiliana dove Raina risiede sono così confluite la Kabaivanska storica, divenuta ormai mitica nelle persone di tutti quelli che sanno e ricordano – i fans milanesi veterani, che furono folgorati dalla sua Agnese del Maino accanto alla Beatrice di Tenda della Sutherland, i testimoni delle sue collaborazioni con Karajan, gli ammiratori e amici bulgari che a Sofia assediavano le sue recite e ora assistono alle sue masterclass, e i fan che tutto hanno collezionato, registrato e filmato; e si è svolto l’omaggio alla Kabaivanska attiva e fattiva di oggi, quella che prepara cantanti internazionali. Del vivacissimo concerto, diretto da Paolo Andreoli, restano nella memoria la brillante resa di tutti gli orchestrali, la svettante Regina della Notte mozartiana che ha dato fuoco alle polveri (Miyoung Lee), il ricco timbro di Hae Kang nella cavatina del Barbiere, l’elegante Marguerite del Faust di Norma Sereni, addirittura la scena della pira del Trovatore, affrontata da Donmghyun Kim con materiale vocale importante e “Mon coeur s’ouvre à ta voix” del Samson cantato da un vero mezzosoprano, l’imponente georgiana Baia Saganelidze. Non è tutto: Vittoria Yeo e Veronica Simeoni, ormai meritatamente note, specialmente la seconda, a livello internazionale, hanno concluso gli ascolti in programma con un commovente “Duetto dei fiori” da Madama Butterfly. Sembrava che più applausi di così il teatro non potesse contenere, quando, di sorpresa ma molto attesa, è arrivata da Lugano Maria Agresta, per concludere la rassegna degli ultimi prodotti “made in Kabaivanska”, e ha offerto l’”Ave Maria” dell’Otello. Altro fuori programma per il pubblico: schierati con l’illustre docente, tutti cantano in inglese White Christmas di Irving Berlin.
Gustoso rinfresco ovviamente modenese nel ridotto del terzo piano, dove incontro gli storici dell’arte che hanno curato la recente mostra delle statue barocche del marito di Raina alla Galleria Estense di Modena. Infine, davanti all’immancabile grande torta, tutti cantiamo – chi più chi meno bene – “Tanti auguri a te!” Le impressioni della serata e i ricordi di una carriera che è ormai nella storia si uniscono in omaggio a una primadonna che a tutti ha donato musicalità incontestabile e glamour travolgente.