L’Ape musicale

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Plaudere al vizio e la virtù deridere

 di Giuseppe Guggino

I nuovi criteri di assegnazione del FUS alle fondazioni lirico sinfoniche hanno prodotto il primo nuovo riparto per l’annualità 2014. Tra lo sconcerto generale – manifestato su quotidiani nazionali da firme anche autorevolissime – proviamo a comparare la simulazione di riparto da noi effettuata in tempi non sospetti e i numeri “veri” del Decreto del Direttore Generale per lo Spettacolo dal Vivo. La conclusione che tutti potranno ricavare alla fine dei nostri confronti, come sempre pieni di numeri, è che cambia sempre tutto affinché nulla cambi realmente.

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I grandi timori associati alla valutazione della qualità e al conseguente scompaginamento che i nuovi criteri di ripartizione avrebbero rischiato di introdurre nella suddivisione dell’annualità 2014 tra le quattordici fondazioni lirico sinfoniche (che avviene, come sempre, a posteriori, fornendo così l’alibi perfetto ai Sovrintendenti per i cronici scollamenti tra previsioni e consuntivi) possono ufficialmente ritenersi totalmente fugati. Ogni fondazione ha beneficiato per il 2014 una quota percentuale della torta non apprezzabilmente diversa rispetto al 2013, infatti, perché gli scostamenti tra un anno e l’altro sono – come mostra la tabella seguente - al più dell’ordine di mezzo punto percentuale.

Può risultare allora ovvio domandarsi come mai, ad una rivoluzione copernicana nelle regole, non sia seguita una rivoluzione altrettanto significativa negli esiti; e infatti questa è la domanda che ci poniamo qui. Occorre osservare che il DM 3 febbraio 2014 recante i nuovi criteri (già illustrati nel nostro precedente articolo Fondazioni liriche: comparare e dividere) conteneva già una clausola transitoria di ammortizzamento; infatti l’ultimo comma dell’ultimo articolo del suddetto decreto reca il piccolo accorgimento secondo il quale chi avesse registrato un contributo inferiore al 10% rispetto a quanto percepito nell’anno precedente (che significa scostamenti sulla ripartizione totale dell’ordine al più del punto percentuale) dovesse beneficiale a valle della ripartizione di un “aiutino” a danno di chi avesse registrato un contributo più alto del 10%. Il codicillo applicato per il 2014 si applicherà anche per il 2015 con la soglia di scostamento alzata al 15% e al 2016 con la soglia al 20% e dal 2017 non dovrebbe (condizionale d’obbligo) più entrare in azione alcun meccanismo ridistributivo tra le ali. Ma, al netto di questo codicillo, vediamo come sono andate le cose.


 

 

 
 
 

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