L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

Autunno in musica 2020

ottobre-novembre-dicembre

gli interpreti

Yves Abel - Direttore

Ospite abituale delle più importanti istituzioni musicali del mondo, Yves Abel dal gennaio 2015 è Direttore Musicale della Nordwestdeutsche Philharmonie (NWD) di Herford. Dal 2005 al 2011 è stato Direttore Principale Ospite della Deutsche Oper di Berlino. Dalla stagione 2020-2021 sarà Direttore Principale della San Diego Opera. Nell’autunno 2017 gli è stato assegnato il Rubies Award della rivista Opera Canada. È invitato regolarmente da teatri come: Metropolitan Opera di New York, ROH Covent Garden London, Wiener Staatsoper, Teatro alla Scala, Opéra National de Paris, Liceu de Barcelona, Lyric Opera of Chicago, San Francisco Opera, Bayerische Staatsoper München, Glyndebourne Opera Festival, Rossini Opera Festival di Pesaro, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Massimo di Palermo, Teatro Nacional de São Carlos di Lisbona, New National Theatre di Tokyo. In ambito sinfonico collabora abitualmente con importanti orchestre fra le quali figurano: Copenhagen Philharmonic Orchestra, Royal Liverpool Philharmonic Orchestra, Rotterdam Philharmonic Orchestra, San Francisco Symphony Orchestra, Netherlands Philharmonic Orchestra, Orchestra Haydn di Bolzano, Orchestre National de Lyon, Toronto Symphony Orchestra, Montreal Symphony Orchestra, Orquestra Nacional do Porto, Filarmonica Arturo Toscanini di Parma. Franco-canadese, ha un’affinità speciale con il repertorio francese e ha ottenuto grande successo come ideatore e direttore musicale dell’Opéra Français de New York, istituzione fondata nel 1988 al fine di rendere noto il repertorio operistico francese di più rara esecuzione. Con Opéra Français de New York ha diretto la prima assoluta dell’opera To be sung di Pascal Dusapin. A riconoscimento di questa sua attività gli è stato conferito, nel 2009, il titolo di “Chevalier de l’Ordre des Arts et Lettres” da parte del governo francese. Nel corso della sua carriera ha diretto un vastissimo repertorio operistico, che include fra l’altro: Le nozze di Figaro (Deutsche Oper Berlin), Così fan tutte (New National Theatre di Tokyo), Il turco in Italia (Opéra di Monte-Carlo, Teatro Nacional di Lisbona), Ermione (Dallas Opera), L’Italiana in Algeri (Wiener Staatsoper), Il Barbiere di Siviglia (Metropolitan Opera, Opera di Roma), La Cenerentola (Rossini Opera Festival), Don Pasquale (Deutsche Oper Berlin), I Capuleti e i Montecchi (Bayerische Staatsoper), Norma (ABAO di Bilbao), La Traviata (ROH London, Deutsche Oper Berlin, New National Theatre di Tokyo), Il Trovatore (Seattle Opera), Simon Boccanegra (Deutsche Oper Berlin), Otello (Opera de Oviedo), Faust di Gounod (San Carlo di Napoli), Werther (Opera de Oviedo), Les contes d’Hoffmann (Metropolitan Opera, Théâtre du Capitole de Toulouse), Carmen (Deutsche Oper Berlin, Wiener Staatsoper), Madama Butterfly (Liceu de Barcelona, Wiener Staatsoper, Opera di Roma, Opera di San Francisco), La Bohème (Deutsche Oper Berlin), Hänsel und Gretel (Opera National de Paris), Dialogues des Carmélites (Deutsche Oper Berlin),Pelléas et Mélisande (Opera de Oviedo), L’elisir d’amore (Canadian Opera Company di Toronto). La sua ricca discografia include: Thaïs di Massenet con Renée Fleming (Decca, 2000), Werther con Andrea Bocelli (Decca, 2005), Madama Butterfly, in lingua inglese con la Philharmonia Orchestra (Chandos Records), C’est ça la vie, selezione di arie francesi con il mezzosoprano Susan Graham e la City of Birmingham Symphony Orchestra (Erato Disques, 2002), French Touch, selezione di arie d’opera e d’operette francesi, con il soprano Patricia Petibon (Decca, 2003), Romantique, selezione di arie romantiche cantate da Elīna Garanča (Deutsche Grammophon, 2012). A causa dell’emergenza pandemica, ad autunno 2020, non è potuto ritornare alla Royal Opera House Covent Garden di Londra, dove avrebbe dovuto dirigereL’elisir d’amore. Fra gli impegni recenti figurano: concerti con la NWD Philharmonie, anche al Concertgebouw di Amsterdam, con l’Orchestre Symphonique de Mulhouse, con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, con l’Orchestra Sinfonica di Navarra, con la Filarmonica Arturo Toscanini a Parma; La Traviata a Vancouver; Romeo at Juliette alla San Francisco Opera; Hamlet alla Deutsche Oper di Berlino; Les pêcheurs de perles al Liceu de Barcelona; Carmen a San Diego; concerti con NWD Philharmonie di Herford e con l’Orchestra Haydn di Bolzano; La fille du régiment a Bologna; Il Barbiere di Siviglia al ROF; La Traviata all’Opera di Roma. Mentre fra i progetti futuri troviamo: concerti con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana; Suor Angelica e Gianni Schicchi, Romeo et Juliette alla San Diego Opera; Tosca a Bilbao; Samson et Dalila alla Chorégies d’Orange; Madama Butterfly e Hamlet a Hong Kong; Lucrezia Borgia a Oviedo; Otello al Rossini Opera Festival di Pesaro.

Giovanni Andreoli - Maestro del coro

Originario di Brescia, studia pianoforte, composizione, flauto, percussioni, musica corale e direzione di coro. Inizia molto giovane l’attività in teatro, dapprima come maestro suggeritore, poi come maestro di sala e quindi come responsabile della preparazione musicale delle compagnie di canto. Già maestro sostituto in importanti teatri italiani e festival lirici, tra cui Rossini Opera Festival di Pesaro, Maggio Musicale Fiorentino e Festival Puccini di Torre del Lago, è stato Maestro del coro in importanti istituzioni musicali italiane fra cui: Rai di Milano, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Carlo Felice di Genova, Arena di Verona. Durante la sua carriera collabora assiduamente con la Biennale Musica di Venezia, curando la preparazione di composizioni, presentate in prima mondiale, di autori contemporanei come Adriano Guarnieri, Luis De Pablo, Aldo Clementi, Giacomo Manzoni e Luigi Nono. Negli anni 1997-1998 viene invitato al Teatro Municipal de São Paulo (Brasile), dove dirige Messa dell’incoronazione di Mozart, Nelson Messe di Haydn e Petite Messe solemnelle di Rossini; a Rejkjavik per dirigere L’elisir d’amore di Donizetti, al Festival di Orvieto con i complessi del Teatro La Fenice di Venezia per l’esecuzione della Via Crucis di Liszt e a Granada, sempre con La Fenice di Venezia, per Carmina Burana di Orff. È stato invitato, dal Festival Klangbogen Wien, a dirigere Otello di Rossini al Theater an der Wien con l’Orchestra Sinfonica di Varsavia. Dopo l’impegno come Maestro del coro alla Fenice di Venezia (1994-2001), è stato: Direttore artistico del Teatro Grande di Brescia (1994-2005); Maestro del coro al Teatro Carlo Felice di Genova (2001-2004); Maestro Titular del Coro al Teatro Nacional São Carlos di Lisbona (2004-2008); Direttore Principale della Orquestra Sinfonica da Op- Companhia Portuguesa de Opera (2004-2008); Maestro del coro alla Fondazione Arena di Verona (2010-2011); Maestro Titular del Coro al Teatro São Carlos di Lisbona (2011-luglio 2020).

Fabrizio Maria Carminati - Maestro concertatore e direttore

Diplomatosi in pianoforte sotto la guida di Carlo Pestalozza, ha proseguito gli studi di composizione a Milano con Vittorio Fellegara. Successivamente consegue il diploma di direzione d’orchestra a pieni voti. Entra giovanissimo al Teatro Regio di Torino, dove esordisce dirigendo La Bohème nel 1993. Collabora con la Fondazione torinese fino al 2000 dirigendo 11 diversi titoli d’opera e svariati concerti sinfonici. Contemporaneamente gli sono stati affidati i ruoli di: Responsabile d’area artistica (Orchestra e Coro), Assistente alla direzione artistica e Assistente al Sovrintendente (Giorgio Balmas). Dal 2001 al 2006 viene nominato per indicazione Ministeriale membro del C.d.A. della Fondazione Teatro Regio di Torino durante il mandato del Sovrintendente Walter Vergnano. Nel 2000 e fino al 2004 ha guidato il Teatro Donizetti di Bergamo nel ruolo di Direttore artistico. Dal 2004 al 2006 è Direttore Artistico alla Fondazione Arena di Verona e dal 2008 al 2015 ha avuto la nomina di primo direttore ospite all’Opera de Marseille, dove ha diretto diversi titoli d’opera (Cavalleria rusticana, Pagliacci, Andrea Chénier, Il Pirata, Tosca, Aida, La Gioconda, I Capuleti e I Montecchi) e innumerevoli concerti sinfonici. Nel 2018 ha avuto l’incarico di Primo Direttore Ospite alla Fondazione Teatro Verdi di Trieste che tuttora ricopre. Quest’ultimo impegno l’ha visto dirigere, tra gli altri, quattro diverse inaugurazioni di stagione con Norma, Evgenij Onegin, I Puritani e Aida. Di particolare successo La Traviata in tournée nell’ottobre 2019 in Giappone con la stessa Fondazione. Regolarmente invitato a dirigere nelle maggiori istituzioni teatrali nazionali ed internazionali, Fabrizio Maria Carminati ha all’attivo più di 60 diversi titoli d’opera che lo vedono acclamato interprete di un repertorio che spazia dal belcanto italiano, in qualità di esperto interprete donizettiano (Paisiello, Rossini, Bellini, Verdi, Puccini), al ‘900 italiano e tedesco (Leoncavallo, Giordano, Cilea, Menotti, Humperdink) con una brillante parallela carriera sinfonica. Il suo repertorio sinfonico abbraccia innumerevoli autori eseguiti in altrettante prestigiose sedi italiane, tedesche, francesi, spagnole. Dalle sinfonie di Haydn e Mozart, ai concerti per pianoforte e orchestra e strumenti solisti, Haendel con Water Music e Fireworks, Beethoven nelle sinfonie e concerti per pianoforte e orchestra, Mendelsshon sinfonie, Rachmaninov Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra, Prokofiev Sinfonia Classica e Romeo e Giulietta (suite nn. 1 e 2), Ottorino Respighi Pini e Fontane di Roma, Antiche arie e danze, Feste Romane, Uccelli, Trittico Botticelliano, Rossiniana, Vetrate di Chiesa, Čajkovskij sinfonie, Concerto per violino e orchestra,Mozartiana, Variazioni rococò per violoncello e orchestra, Brahms Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra, Berlioz, Borodin, Šostakovič Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra, Stravinskij Jeux des cartes, Dumbarton Oaks, Weber Concerto per clarinetto e orchestra. È regolare ospite di teatri quali: Opera di Roma (Madama Butterfly, Tosca, Giselle, Romeo and Juliet), Fenice di Venezia (recital con Alfredo Kraus, Maria Stuarda, L’elisir d’amore, L’amico Fritz, La sonnambula), Maggio Musicale Fiorentino (Il campanello, Carmen, Il Barbiere di Siviglia, Lucia di Lammermoor, La Traviata, L’elisir d’amore), Carlo Felice di Genova (La Traviata), Regio di Torino (L’elisir d’amore, La Bohème, Il campanello/Gianni Schicchi, Lucia di Lammermoor, Don Pasquale, Nabucco, Simon Boccanegra, I Capuleti e i Montecchi, Zazà, Le convenienze ed inconvenienze teatrali, La Traviata), Massimo di Palermo (La Bohème, Swan Lake, Giselle, Carmina Burana, Romeo and Juliet, Maria Stuarda, Cavalleria rusticana/Rapsodia satanica, Norma in tournèe in Giappone), Verdi di Trieste (Madama Butterfly, Maria Stuarda, Francesca da Rimini, L’amico Fritz, Norma, Rigoletto, Evgenij Onegin, Aida), Regio di Parma (I Capuleti e i Montecchi, Anna Bolena, Tosca), Filarmonico di Verona (Don Pasquale, I Capuleti e i Montecchi, Lucia di Lammermoor, Rigoletto), Festival Puccini di Torre del Lago (Tosca, Madama Butterfly, La Traviata), Lirico di Cagliari (L’amico Fritz, L’elisir d’amore, Carmina Burana), Bellini di Catania (Don Gregorio, Madama Butterfly, I Puritani, Adelson e Salvini, Ugo Conte di Parigi, Il Telefono, Hansel e Gretel, Carmen); Opera de Nice (Norma, Tosca), Opera de Marseille (Il Pirata, Andrea Chènier, Cavalleria rusticana/Pagliacci, Aida, La Gioconda, Tosca, I Capuleti e i Montecchi), Abao di Bilbao (Norma, I Masnadieri, Il Trovatore, Poliuto, Adriana Lecouvreur), Calderon di Las Palmas (Roberto Devereux, Adriana Lecouvreur, Norma), La Maestranza di Siviglia (Lucia di Lammermoor con Alfredo Kraus), Opera di Lyon (L’elisir d’amore), Opera di Strasbourg (L’amico Fritz) Kansai Opera di Osaka (La Bohème, Anna Bolena, Norma), Bunka Kaikan di Tokio (Anna Bolena La Traviata, Norma), Opera di Muscat in Oman (I Capuleti e i Montecchi, L’elisir d’amore, Norma), São Carlos di Lisbona (Maria Stuarda), Opera de St. Etienne (Adriana Lecouvreur, Cavalleria rusticana/Pagliacci), Opera di Pechino (Cavalleria rusticana/ Pagliacci). Negli ultimi anni ha diretto Macbeth al Petruzzelli di Bari; L’elisir d’amore in tournée in Oman con La Fenice di Venezia; Norma a Rouen e in tournée in Oman; Moïse e Pharaon di Rossini al Festival di Wilbad; La Cenerentola, La Traviata a Dusseldorf; La Bohème di Leoncavallo all’Opera di Budapest. Nei prossimi mesi sarà impegnato a Lisbona con Maria Stuarda, a St. Etienne con Cavalleria rusticana/Pagliacci, a Catania con Carmen, a Trieste con Pagliacci/Rapsodia satanica e Macbeth e con Norma in tournée in Giappone con il Massimo di Palermo. Sarà di prossima uscita un cd inciso con l’Orchestra del Verdi di Trieste e Beatrice Uria Monzon. Le esperienze discografiche si concentrano per B.M.G. Ricordi, Dynamic, Bongiovanni.

Marco Carniti - Regia

Nato a Milano, da anni vive e collabora artisticamente con la Spagna, alternandosi tra teatro, opera lirica e cinema. Un percorso di studio che parte dalla danza e dalla recitazione e arriva alla regia teatrale, lirica e cinematografica. Studia in Italia, Lettere e Filosofia alla Sapienza di Roma, e negli Stati Uniti alla UCLA. Incontra Grotowski e Bob Wilson. Recita per Federico Fellini in L’intervista. Si forma teatralmente al Piccolo Teatro di Milano, come aiuto regista di Giorgio Strehler e collabora ad importanti produzioni come: L’opera da tre soldi, Elvira o la passione teatrale, Come tu mi vuoi, Arlecchino servitore di due padroni, Faust I e Faust II, Falstaff (Opera di Parigi), Don Giovanni (Scala di Milano). Successivamente collabora nei migliori teatri europei ed extra europei con alcuni tra i più prestigiosi registi quali: Bob Wilson, Lluis Pasqual, Giancarlo Del Monaco, Maurizio Scaparro, Elijah Moshinsky, Pet Halmen, Gilbert Deflo. Dirige le sue prime regie di opera lirica in Germania al Teatro dell’Opera di Bonn (Romeo e Gulietta di Gounod) e, grazie a Placido Domingo, alla Washington National Opera. Nella prosa esporta aParigi autori italiani come Alberto Savinio e Corrado Alvaro. A Roma forma e dirige una Compagnia di giovani attori al Teatro Eliseo. Dirige Sleeping Around, il suo primo film-lungometraggio sulla sessualità delle nuove generazioni, e vince 6 premi al Festival Internazionale di Cinema di Ibiza (2008), tra cui miglior film e miglior regista. Rilegge le opere liriche con un particolare sguardo al contemporaneo: Il Barbiere di Siviglia di Paisiello ambientato in una beauty farm contemporanea, Il Barbiere di Siviglia di Rossini in versione gay, e, a Spoleto, Rigoletto di Verdi sul tema del “bullismo”. Riceve importanti riconoscimenti di critica e pubblico: al Teatro Real di Madrid ed al Festival Mozart a La Coruña con La clemenza di Tito di Mozart con Vesselina Kasarova ed Alexandrina Pendatchanska; Werther di Massenet al Teatro Regio di Parma con Francesco Meli e Sonia Ganassi; Romeo e Giulietta di Gounod all’Opera di Bonn ed alla Washington National Opera; Schauspieldirecktor di Mozart e Cantarina di Haydn all’Opera di Losanna, al Festival internazionale di Tenerife ed al Teatro Ariaga di Bilbao; Il telefono di Menotti, Il giudizio di Paride di Marcello Panni all’Opera di Nizza. Nel teatro di prosa affronta: As you like it, Riccardo III, La bisbetica domata e Pene d’amor perdute di Shakespeare; Sappho di Grillparzer; Don Chisciotte di Cervantes. Propone autori e tematiche contemporanee di forte urgenza ed impatto sociale, come la guerra in Irak e le torture in Abu Graib, con Un angelo sopra Bagdad di Judith Thompson al Piccolo Teatro di Milano-Teatro India; la lapidazione delle donne in Africa e i bambini-soldato con Lapidando Maria di D. Turker Green a Madrid; l’autismo in Spoonface di Lee Hall; l’Afghanistan in Homebody/Kabul di Tony Kushner; il suicidio con Psychosis 4.48 di Sarah Kane; l’AIDS in Sleeping Around di Mark Ravenhill; la guerra in Cecenia in Chaos debout di Veronique Olmi; l’emarginazione in La lunga notte di Medea di Corrado Alvaro; il razzismo in Dutchman di Lee Roy Jones.

Andrea Certa - Direttore

Nato a Erice, si diploma in pianoforte al Conservatorio di Musica di Trapani con il massimo dei voti e la lode, perfezionandosi poi all’École Normale di Parigi con Aquiles Delle Vigne. Ha successivamente seguito corsi di composizione e direzione d’orchestra con Teresa Procaccini e Pierre Colombo. Grazie al suo poliedrico talento, ha avviato un’importante carriera che lo vede collaborare ed esibirsi nei più importanti teatri italiani ed europei come pianista, direttore d’orchestra, maestro al cembalo ed organizzatore musicale. Dal 2009 collabora stabilmente con il Vladimir Jurowski che lo ha voluto nel ruolo di senjor coach per l’Opera italiana per un nuovo allestimento di Falstaff di Verdi al Glyndebourne Festival e, successivamente, all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma per Gianni Schicchi con Juan Pons nel ruolo del protagonista e nel 2014 con Sir Simon Rattle e i Berliner Philarmoniker. Dal 1994 e per oltre dieci anni al Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto ha rivestito diversi compiti tra i quali quello di Coordinatore didattico e Responsabile dei corsi di avviamento al debutto per giovani cantanti lirici. Con lo stesso Teatro, come maestro sostituto, ha preso parte a decine di allestimenti sia a Spoleto che in importanti tournèe in Cina, Giappone, Polonia, Ungheria. Dal 1998 al 2005 ha collaborato come Direttore musicale di palcoscenico con l’Ente Concerti “Marialisa de Carolis” di Sassari in oltre 25 allestimenti. Come maestro al cembalo ha collaborato a Spoleto nelle opere: Don Giovanni di Mozart, Le Cinesi di Gluck, Il Giocatore di Cherubini, La serva padrona di Pergolesi, Il mondo della luna di Haydn, Le nozze di Figaro di Mozart, Cleopatra di Cimarosa in prima esecuzione moderna. È stato assistente in diverse masterclass con importanti nomi del panorama internazionale: Renato Bruson, Ruggero Raimondi, Raina Kabaivanska, Luis Alva, Magda Olivero, Anita Cerquetti, Natale De Carolis. Sempre con il Teatro Lirico Sperimentale è stato nel 2000 in Giappone, nel 2003 in Polonia e nel 2004 in Cina in tournèe con i vincitori del concorso e, nel 2002, a Budapest ha diretto La prova di un’opera seria di Gnecco. Sempre come direttore ed ancora a Spoleto nel 2004 è in “Opera qua opera là” e nel 2006 è in Cina e in Ungheria. Per il Luglio Musicale Trapanese ha diretto Il Barbiere di Siviglia di Rossini, Don Giovanni di Mozart e, nel dicembre 2016, ha inaugurato il nuovo Teatro Tonino Pardo di Trapani con un nuovo allestimento di Lucia di Lammermoor di Donizetti. Ha appena diretto Aida di Verdi nella 69° stagione lirica. Dal 2009 al 2011 è stato Direttore artistico del Luglio Musicale Trapanese, dove, da giugno 2014, è responsabile della programmazione lirica.

Gabriel Chmura - Direttore

Ex Direttore musicale della National Arts Centre Orchestra di Ottawa (Canada) e della Polish National Radio Symphony Orchestra di Katowice, è diventato nel 2012 il Direttore artistico dell’Opera di Poznan e, nel settembre 2015, anche il primo Direttore ospite della Filarmonica di Cracovia. Nato in Polonia, è cresciuto in Israele, dove ha studiato pianoforte e composizione all’Accademia di Musica di Tel Aviv. Ha poi studiato direzione d’orchestra con Pierre Dervaux a Parigi, Hans Swarowsky a Vienna e con Franco Ferrara a Siena. Nel 1971 è vincitore del Primo Premio al Concorso “Herbert von Karajan” di Berlino e della Medaglia d’Oro al Concorso Cantelli della Scala di Milano che lo hanno portato a numerosi impegni internazionali. Nel 2012 ha vinto il Premio “Jan Kiepura” per la “migliore direzione d’opera” (Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Šostakovič). Nel 2013 è stato insignito della laurea honoris causa dall’Accademia di musica di Wroclaw (Breslavia). Nel 2017 ha ricevuto il più alto riconoscimento polacco “Gloria Artis Gold” per il suo contributo all’arte polacca. Gabriel Chmura è stato nominato Direttore musicale del Teatro dell’Opera di Aquisgrana (Germania) nel 1974 e ha mantenuto questa posizione fino alla sua nomina a Direttore musicale della Bochumer Philharmonic nel 1983. Nel 1987 è stato nominato Direttore musicale della National Arts Center Orchestra a Ottawa (Canada). Con questa orchestra ha effettuato numerose tournée in Nord America, inclusa la Carnegie Hall di New York. Nel 2001 Gabriel Chmura è stato nominato Direttore musicale dell’Orchestra Sinfonica della Radio Nazionale Polacca di Katowice e nell’agosto 2012 è diventato il Direttore artistico dell’Opera di Poznan in Polonia. Ha debuttato a Monaco nel 1974 in Otello e in Carmen. Inoltre ha diretto, con grande successo, Samson et Dalila a Barcellona, un acclamato Werther all’Opera di Parigi e Le coq d’or al Théâtre du Châtelet sempre a Parigi. Con la National Arts Centre Orchestra canadese ha diretto il “ciclo Da Ponte” (Le nozze di Figaro, Don Giovanni, Cosi fan tutte) e con la State Opera di Varsavia Faust (regia Robert Wilson). Le sue produzioni recenti includono le due opere di Weinberg The Passenger (a Varsavia) e The Portrait (a Nancy) entrambe messe in scena da David Pountney. Ha registrato con la London Symphony per DGG e con le orchestre della Radio di Monaco e di Berlino per la CBS, Lazarus di Schubert con l’Orchestra della Radio di Stoccarda, con Hermann Prey ed Edith Mathis sull’etichetta “Orfeo” ha ricevuto il “Grand Prix de Disque Mondial de Montreux”. La sua registrazione delle sinfonie di Haydn nn. 6, 7 e 8 con la National Arts Centre Orchestra per CBC è stata scelto come “Best Choice” dalla American Record Guide e Gabriel Chmura è stato nominato per il Canadian JUNO Award. Con la Polish National Radio Symphony Orchestra ha registrato le sinfonie 1, 3 di Mahler per l’etichetta Chandos, mentre con la Warner Classics ha registrato le sinfonie di Prokof’ev e Wejnberg.

Joo Cho - Soprano

Nata a Seoul, si è diplomata al Conservatorio di Musica di Milano e si è perfezionata con Peter Schreier e Helmut Deutsch. Ha frequentato con continuità l’opera lirica e l’ambito sinfonico-oratoriale, esibendosi in sedi quali: Opera House di Seoul, Suntory Hall a Tokyo, Auditorio Nacional a Madrid, Tiroler Festpiele Erl, Teatro Regio di Parma, Auditorium della Conciliazione a Roma, Teatro degli Arcimboldi a Milano, Teatro Comunale di Modena, Duomo di Milano, Teatro Vittorio Emanuele a Messina, collaborando con direttori quali: Gustav Kuhn, Donato Renzetti, Flavio Emilio Scogna, Romano Gandolfi, John Anderson, Cristopher Fifield, Carlo Frajese, Tito Ceccherini, Juan Trigos. Fra le opere eseguite figurano: La Traviata di Verdi, Così fan tutte e Die Zauberflöte di Mozart, La Bohème di Puccini, Der Ring des Nibelungen e Parsifal di Wagner, Messa da Requiem di Verdi, Exsultate, jubilate di Mozart, Quarta Sinfonia di Mahler, Requiem di Mozart, Les Illuminations di Britten, Stabat Mater di Rossini, Betulia liberata di Mozart, Mirjams Siegesgesang di Schubert. Intensa l’attività concertistica in ambito liederistico: Palacio Marqués de Salamanca a Madrid, Musée Debussy a Saint-Germain-en-Laye, Musée Würth a Strasburgo, Shakespeare Institute a Stratford-upon-Avon, Hayward Theatre a Ely, Festival MiTo a Milano, Salone del Conservatorio a Torino, Sala della Musica a Lugano, Palais Sternberg a Vienna. È attiva interprete di musica novecentesca e contemporanea: fra le numerose prime esecuzioni assolute da ricordare quella postuma di Sette di Niccolò Castiglioni (al Passionspielhaus di Erl) e opere di Giacomo Manzoni, Adriano Guarnieri, Luca Francesconi, Stefano Gervasoni, Vladimir Rannev, Alessandro Melchiorre, Osvaldo Coluccino, Yotam Haber, Gabriele Cosmi, Corrado Rojac, Rossella Spinosa, Gabriele Manca, Alessandro Solbiati, Nicola Sani. Nel 2015 ha eseguito a Milano, per l’Associazione “Amici di Musica/Realtà”, La fabbrica illuminata di Luigi Nono, in occasione dei 25 anni della morte del compositore. Ha registrato per le edizioni Da Vinci Classics, Limen, Classica Viva, Bongiovanni, Col Legno.

Francesco Cilluffo - Maestro concertatore e direttore

È Direttore Ospite Principale del Wexford Festival Opera in Irlanda. Nato a Torino, si diploma in direzione d’orchestra e in composizione al Conservatorio di musica della sua città, laureandosi anche in Storia della musica al DAMS. A Londra consegue un master alla Guidlhall School of Music and Drama e un dottorato al King’s College, perfezionandosi nel frattempo con Michael Tilson Thomas (London Symphony Orchestra), Gianluigi Gelmetti (Accademia Chigiana di Siena), Ivan Fischer (Budapest Festival Orchestra). Francesco Cilluffo lavora anche come coach di repertorio italiano alla Guildhall School of Music and Drama di Londra ed è stato maestro sostituto nei teatri di Torino, Jesi, Mantova, Livorno e al Festival di Barga. È stato direttore assistente di Rani Calderon in Simon Boccanegra di Verdi (Opéra du Rhin, Strasburgo) e in Semiramide di Rossini (Danish Royal Opera House, Copenhagen), di John Mauceri (Danish Radio Symphony Orchestra), di Lothar Zagrosek in Intolleranza 1960 di Luigi Nono (Fenice di Venezia), di Asher Fisch (Massimo di Palermo) e di Sir John Eliot Gardiner (Monteverdi Academy). Tra i suoi impegni passati degni di nota figurano: Requiem di Mozart (ed. Levin) con l’Orchestra Filarmonica di Torino; una nuova produzione dell’opera The Servant di Marco Tutino al Teatro Rossini di Lugo; una nuova produzione di Le nozze di Figaro di Mozart al Byblos International Festival; Requiem in do minore di Cherubini con l’Accademia Stefano Tempia di Torino; un concerto sinfonico per MiTo con l’Ensemble Europeo Antidogma; un Gala Verdiano con la Scottish Opera di Glasgow; Socrate di Satie al Barbican Centre di Londra; diverse produzioni per istituzioni quali il London City Festival, Saddler’s Wells e la London Contemporary Dance School. Ha anche regolarmente diretto l’Orchestra del Master dei Talenti musicali della Fondazione CRT. Tra le sue apparizioni più recenti si ricordano: Das Lied von der Erde di Mahler (versione Schoenberg) al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca; un ciclo di concerti con l’Orchestra Filarmonica di Santiago del Cile; Der König Kandaules di Zemlinsky al Massimo di Palermo; il Requiem op. 9 di Duruflé e la Sinfonia n. 14 di Šostakovič con l’Orchestra Filarmonica di Torino (nell’ambito della sua collaborazione triennale con l’istituzione); una nuova produzione de Il Trovatore di Verdi per l’As.Li.Co. in una tournée che ha toccato i teatri storici della Lombardia e poi replicata a Milano e a Como; concerti sinfonici con l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari; concerti con la ORT-Orchestra della Toscana e Cinzia Forte (musiche di Wagner, Verdi e Prokofiev) per l’apertura dei Festival Incontri in Terra di Siena e Santa Fiora in Musica; L’Arlesiana di Cilea per l’apertura della Stagione 2013-2014 del Teatro Pergolesi di Jesi (filmata in dvd dalla Dynamic); un Gala Verdiano alla Tchaikovsky Concert Hall di Mosca con i solisti e l’Orchestra del Teatro del Galina Vishnevskaya Opera Centre; Cavalleria rusticana di Mascagni al Teatro Comunale di Sassari; una nuova produzione di Tancredi di Rossini per il Circuito Lirico Lombardo con l’Orchestra I Pomeriggi Musicali, che ha toccato i teatri di Pavia, Cremona, Como e Brescia; una nuova produzione di La cambiale di matrimonio di Rossini al Teatro Regio di Parma e al Teatro Valli di Reggio Emilia; Il barbiere di Siviglia al Carlo Felice di Genova; una nuova produzione di Il Campiello di Wolf-Ferrari per l’apertura di stagione della nuova Opera di Firenze - Maggio Musicale Fiorentino, poi ripresa anche al Teatro Verdi di Trieste; un Gala Verdiano per il Festival Verdi di Parma; L’elisir d’amore per l’apertura della Stagione lirica 2015 del Teatro Regio di Parma e al Teatro Comunale di Modena e poi con la New Israeli Opera e la Jerusalem Symphony Orchestra al Jerusalem Opera Festival; la prima mondiale dell’opera Le braci di Marco Tutino (tratta dall’omonimo romanzo di Sándor Márai) per l’apertura del Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, poi ripresa all’Opera di Firenze - Maggio Musicale Fiorentino; una nuova produzione di Nabucco all’Opera di Kiel; una nuova produzione di Guglielmo Ratcliff di Mascagni al Wexford Festival Opera; concerti con la Filarmonica Arturo Toscanini a Parma; Roméo et Juliette di Gounod alla New Israeli Opera di Tel Aviv; La Traviata all’Opéra Royal de Wallonie di Liegi; Rigoletto con la New Israeli Opera e la Jerusalem Symphony Orchestra al Jerusalem Opera Festival; Madama Butterfly con la New Israeli Opera a Tel Aviv; una nuova produzione di A Midsummer Night’s Dream di Britten al Teatro Ponchielli di Cremona e poi in tournée per OperaLombardia (Brescia, Como, Pavia) e a Reggio Emilia; concerti sinfonici con i Bremer Philharmoniker; Tosca alla Tulsa Opera (debutto americano); Messa da Requiem di Verdi al Grange Festival con la Bournemouth Symphony Orchestra & Chorus; La Bohème per l’apertura di stagione della New Israeli Opera di Tel Aviv; Risurrezione di Alfano al Wexford Festival Opera; la prima mondiale di Miseria e Nobiltà di Marco Tutino al Carlo Felice di Genova; L’Italiana in Algeri all’Opéra de Toulon; una nuova produzione di Isabeau di Mascagni a Opera Holland Park (Londra); un programma sinfonico (Ravel, Fauré, Casella) per MiTo a Milano e Torino; L’Oracolo di Leoni e Mala vita di Giordano al Wexford Festival Opera; Cavalleria rusticana di Mascagni e La voix humaine di Poulenc (con Anna Caterina Antonacci) per OperaLombardia (Pavia, Cremona, Como, Brescia) e a Bolzano; Falstaff per la Rete Lirica delle Marche (Fano, Ascoli, Fermo, Chieti); una nuova produzione di Falstaff al Grange Festival. Tra gli impegni futuri figurano: Aida per OperaLombardia (Cremona, Pavia, Como, Brescia, Bergamo); concerti sinfonici con I Pomeriggi Musicali a Milano, la RTÉ Concert Orchestra a Dublino, la Filarmonica Arturo Toscanini a Parma; una nuova produzione di Manon Lescaut al Grange Festival; una nuova produzione di Le Villi di Puccini e di Margot la rouge di Delius a Opera Holland Park, Londra; una nuova produzione di Edmea di Catalani al Wexford Festival Opera, nel suo primo anno come Direttore Ospite Principale.

Coro del Teatro Lirico di Cagliari

Protagonista di un’importante attività che, a partire dal dopoguerra, lo ha portato ad eseguire oltre cento titoli di lirica, si qualifica anche per la capacità di affrontare il repertorio sinfonico. Ha avuto tra i suoi direttori Bonaventura Somma, Roberto Benaglio, Giorgio Kirschner e, in anni recenti, è stato diretto dal 1997 al gennaio 2005 da Paolo Vero, dal giugno 2005 al dicembre 2007 da Andrea Faidutti, dal gennaio 2008 al dicembre 2011 da Fulvio Fogliazza, dal gennaio 2012 al novembre 2014 da Marco Faelli, dal dicembre 2014 al luglio 2017 da Gaetano Mastroiaco, dal settembre 2017 al settembre 2020 da Donato Sivo e dal settembre 2020 da Giovanni Andreoli. La disponibilità e la capacità di interpretare lavori di epoche e stili diversi in lingua originale sono caratteristiche che lo hanno reso tra le compagini più duttili ed apprezzate da direttori d’orchestra e registi. Il complesso ha avuto particolare cura per le opere di compositori del Novecento, tra cui Le Roi David di Honegger, Stabat Mater di Poulenc, Assassinio nella cattedrale di Pizzetti, Sinfonia di Salmi di Stravinskij, Coro di morti di Petrassi, La visita meravigliosa di Rota, Stabat Mater di Szymanowski. Tra le interpretazioni delle ultime stagioni hanno particolare rilievo il Te Deum di Berlioz con la direzione di Gabor Ötvös, la Seconda Sinfonia di Mahler con Alun Francis, il Requiem e la Messa dell’Incoronazione di Mozart con Ton Koopman, il Requiem di Cherubini diretto da Frans Brüggen, il Requiem tedesco di Brahms e La Creazione di Haydn con Gérard Korsten, la Passione secondo Giovanni e la Passione secondo Matteo di Bach con Peter Schreier, le opere Sebastian, tratta da Le martyre de Saint-Sébastien di Debussy (prima produzione italiana), con la direzione di Georges Prêtre, Čerevički di Čajkovskij diretta da Gennadi Rozhdestvensky. Negli anni scorsi ha collaborato con registi quali Dario Fo, Beni Montresor, Stefano Vizioli, Lorenzo Mariani, Filippo Crivelli, Luca Ronconi, Hennings Brockhaus, Alberto Fassini, Denis Krief, José Carlos Plaza, Stephen Medcalf, Pier Luigi Pizzi, Graham Vick. Sotto la guida di Lorin Maazel ha eseguito con successo la Nona Sinfonia di Beethoven nel 1999, e l’anno successivo in un’apprezzata versione multimediale. Nel 2002 il Coro, insieme all’Orchestra del Teatro Lirico, ha rappresentato l’Italia nell’ambito della rassegna Italienische Nacht, organizzata dalla Bayerischer Rundfunk al Gasteig di Monaco di Baviera e trasmessa in diretta dalla radio bavarese. Particolarmente apprezzate sono state, inoltre, le esecuzioni della Liturgia di San Giovanni Crisostomo di Čajkovskij e il Vespro in memoria di S. Smolenskij di Rachmaninov. Nel giugno 2003 ha eseguito, con la New York Philharmonic diretta da Lorin Maazel, brani da Porgy and Bess di Gershwin. Per la casa discografica Dynamic ha inciso Die Feen di Wagner, Dalibor di Smetana, (premiate, rispettivamente, da “Musica e Dischi” quale miglior disco operistico italiano del 1997, e da “Opéra International” col “Timbre de Platine” - gennaio 2001), Čerevički di Čajkovskij, Die ägyptische Helena di Richard Strauss, Goyescas di Granados e La vida breve di De Falla, la Passione secondo Giovanni di Bach, Euryanthe di Weber, Opričnik di Čajkovskij, Alfonso und Estrella di Schubert, Hans Heiling di Marschner, Chérubin di Massenet, Die Vögel di Braunfels, Lucia di Lammermoor di Donizetti. È in preparazione l’edizione discografica di A Village Romeo and Juliet di Delius. Per la Rai ha registrato, nel 1998, La Bohème (con Andrea Bocelli nel ruolo di Rodolfo), trasmessa in tutto il mondo, e, nel 2003, Don Pasquale (edito in dvd da Rai Trade).

Raffaele Facciolà - Basso

Si è diplomato in canto nel 2006, con il massimo dei voti, al Conservatorio di Musica “Francesco Cilea” di Reggio Calabria sotto la guida di Bruno Tirotta.Nel 2003 ha debuttato nel ruolo di Masetto in Don Giovanni di Mozart in occasione del “3° Festival dell’Opera Giocosa” e per lo stesso festival è stato Il Conte in Nina, o sia La pazza per amore di Paisiello e Don Chilone in L’ammalato immaginario - Erighetta e Don Chilone di Leonardo Vinci.Nel 2006 ha vinto il secondo premio al Concorso “Campi Flegrei” di Pozzuoli e, nella stessa competizione, l’anno successivo, è stato selezionato per il ruolo di Nardo nell’opera Il filosofo di campagna di Galluppi.Nel settembre 2007 ha debuttato il ruolo di Don Perizonio in L’impresario in Angustie di Cimarosa a Cortona e Anghiari.Nel 2008 è stato Norton in La cambiale di matrimonio di Rossini sotto la direzione di Marc Andrè. Nel 2009 ha cantato il ruolo di Don Magnifico in La Cenerentola di Rossini al Teatro Borgatti di Cento (Ferrara) sotto la direzione di Massimo Alessio Taddia. Nel 2010 è stato Uberto nell’intermezzo di Pergolesi La serva padrona nella Stagione di “Spazio Teatro 99”.Nel 2011 ha debuttato il ruolo di Don Parmenione in L’occasione fa il ladro di Rossini al Teatro Vittorio Emanuele di Messina.È stato Don Vincenzo nell’opera lirica contemporanea La baronessa di Carini al Teatro Massimo Bellini di Catania con l’Orchestra del Conservatorio di Palermo.Nel 2012, al Festival Rossini di Wildbad, è il Califfo di Bagdad in Adina, per la direzione di Antonino Fogliani. Torna a Wildbad nel 2013 per il 25° anniversario del Festival con il ruolo di Gessler in Guillaume Tell. Entrambe le opere sono state registrate live e commercializzate con l’etichetta Naxos.Ha collaborato come protagonista in produzioni e concerti con l’Orchestra Verdi di Milano per l’opera Barbatelle e nel divertissement Le avventure di Alina con l’Orchestra della Magna Grecia, entrambe composizioni del Premio Oscar Luis Bacalov.Nell’ultimo anno è stato spesso impegnato in ruoli rossiniani come Dandini in La Cenerentola nei teatri Fenaroli di Lanciano e Cilea di Reggio Calabria. In settembre è stato Slook in La cambiale di matrimonio prodotta dal Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Milano per i teatri Carcano di Milano e Coccia di Novara. In febbraio ha cantato in concerto alla Dom Musiki di Mosca ed in settembre ha partecipato al Festival Callas di Sirmione. In ultimo ha cantato la Messa di Gloria di Puccini con l’Orchestra Città di Vigevano ed il Coro Cantosospeso per la direzione di Matinho Lutero.Attualmente è docente di canto al Liceo Musicale di Como.

Giovanni Guagliardo - Baritono

Dopo il debutto nel 2001 al Taormina Opera Festival, ha calcato i palcoscenici di numerosi teatri tra i quali: Opera di Roma, Massimo di Palermo, Verdi di Trieste, Giglio di Lucca, Carlo Felice di Genova, Sociale di Mantova, Lirico di Cagliari, Michajlovskij di San Pietroburgo, Massimo Bellini di Catania, Filarmonico di Verona, Municipale di Piacenza, Regio di Parma, delle Muse di Ancona, Principal di Palma di Maiorca, Staatsoper di Amburgo, Scala di Milano. Ha cantato con direttori d’orchestra tra cui: Bruno Campanella, Daniel Harding, Eve Queler, Daniel Oren, Marc Soustrot, Bruno Bartoletti, Hubert Soudant, Myung-whun Chung, Roberto Abbado e con prestigiosi registi come: Maurizio Scaparro, Keita Asari, Filippo Crivelli, Giuliano Montaldo, Calixto Bieto, Lamberto Puggelli, Giancarlo Del Monaco, Gilbert Deflo, Pier Luigi Pizzi. Ha interpretato i ruoli di: Ping in Turandot al Palacio de la Opera di La Coruña, Sulpice in La fille du régiment all’Opera diRoma, Marcello in La Bohème al Massimo di Palermo, Malatesta in Don Pasquale inFlorida, Gualtiero in Edgar alla Carnegie Hall di New York, Lescaut in Manon Lescaut a Torre del Lago, Don Diego in L’Africaine con l’Opera Orchestra di New York, Lakmè (Frederick) a Palma de Maiorca, Madama Butterfly (Sharpless) all’Hamburgische Staatsoper, Francesca da Rimini (Ostasio) al Verdi di Trieste, Terzaghi in Mameli di Leoncavallo al Vittorio Emanuele di Messina, Turandot (Ping) al Carlo Felice di Genova, Andrea Chénier (Mathieu) all’Auditorium Verdi di Milano, La battaglia di Legnano (Marcovaldo) al Verdi di Trieste, Pagliacci (Silvio) a Vero Beach in Florida, Requiem di Faurè al Bellini di Catania, Sonora in La fanciulla del West a Torre del Lago (dvd con Daniela Dessì), Marullo in Rigoletto in tournée al National Centre for Performing Arts a Pechino con il Teatro Regio di Parma, Marcello in La Bohème al Teatro Lirico di Cagliari e Montano in Otello al Thèatre des Champs Elysèes di Parigi. Recentemente ha debuttato Leporello in Don Giovanni al Teatro della Fortuna di Fano, Alfio in Cavalleria rusticana al Michajlovskij Theatre di San Pietroburgo e Guglielmo in Così fan tutte al Teatro Lirico di Cagliari ed ha interpretato nuovamente Turandot (Ping) al Festival Puccini di Torre del Lago, Carmen (Morales) al Palacio Euskalduna di Bilbao, Madama Butterfly (Sharpless) e Manon Lescaut al Massimo Bellini di Catania, Turandot (Ping) al Teatro Lirico di Cagliari, La Bohème (Marcello) al Taormina Opera Festival e Turandot (Ping) e La fanciulla del West alla Carolina Opera di Charlotte. Prossimamente interpreterà La fanciulla del West a Livorno, Lucca, Pisa, Ravenna e Modena.

Tatsuya Kashi - Tenore

È nato in Giappone, ad Ehime, nel 1987; si laurea all’Università dell’Arte di Tokyo nel 2012. Nello stesso anno muove i primi passi della sua carriera debuttando nel ruolo di Alfredo in La Traviata e nel ruolo di tenore solista nella Nona Sinfonia di Beethoven nella sua città natale. Nel 2013 si esibisce al Circuito del Trentino Alto Adige nel ruolo di Manrico in Il Trovatore. Nel 2014 partecipa al Saito Kinen Festival con la direzione di Seiji Ozawa e Fabio Luisi; nello stesso anno vince il Concorso Lirico Internazionale T.O.S.C.A. Il 2016 lo vede impegnato al Teatro Lirico di Cagliari per l’inaugurazione di Stagione con il ruolo del Fauno in La campana sommersa di Respighi, prima esecuzione italiana in forma scenica, con la direzione musicale di Donato Renzetti. Nella Stagione 2016 del Luglio Musicale Trapanese debutta come Arturo in Lucia di Lammermoor, e nel ruolo di Gonzalve in L’heure espagnole di Ravel. A settembre 2017 interpreta Cassio in Otello di Verdi a Tokyo, con la Tokyo Philharmonic Orchestra e la direzione di Andrea Battistoni. Nell’ottobre 2017 è Nick in La fanciulla del West ancora una volta al Teatro Lirico di Cagliari, sotto la direzione di Donato Renzetti. Ha cantato poi il ruolo di Ismaele in Nabucco al Teatro Coccia di Novara nel febbraio 2018 e il ruolo di Nemorino in L’elisir d’amore al Goldoni di Livorno e al Sociale di Rovigo. Recentissimo il suo debutto in Faust di Gounod, nel ruolo del titolo, al Slovene National Theatre di Maribor. Nella stagione 2019 ritorna al Luglio Musicale Trapanese nei ruoli di Cassio in Otello di Verdi e Arlecchino in Pagliacci di Leoncavallo. Ad agosto 2020 debutta nel ruolo di solista nel Requiem di Mozart. I suoi prossimi impegni sono: Macduffin Macbeth al Verdi di Trieste, Cassioin Otello al Comunale di Sassari e Itulbo in Il Pirata di Bellini al Massimo di Palermo. Ha partecipato a masterclass con Mariella Devia, Bruna Baglioni, Carlo Bergonzi e Marcello Giordani. Dal 2013 si è trasferito in Italia ed attualmente sta approfondendo lo studio del repertorio operistico con Fabrizio Cassi ed Elena Rizzo e la tecnica del canto con Paolo Barbacini, Walter Fraccaro e Giuseppe Gipali.

Daisuke Muranaka - Direttore

Nato a Kyoto, si laurea in Relazioni internazionali e in Lingua tedesca alla Tokyo University for Foreign Studies e si diploma in Direzione d’orchestra alla Musikhochschule di Vienna. Durante gli studi vince i concorsi internazionali “Mario Gusella” di Pescara e “La Bottega” di Treviso. La sua carriera ufficiale inizia nel 1996 quando sostituisce Peter Maag in Die Zauberflöte a Treviso. In Italia dirige Die Fledermaus e Manon Lescaut al Teatro Massimo e il Concerto dell’Anniversario del Parlamento Siciliano a Palazzo dei Normanni di Palermo e al Teatro La Fenice di Venezia. Debutta, con grande successo, nel 1999 con la Tokyo Philharmonic e vince premi quale “Migliore talento del Sol Levante”, dirigendo la NHK Symphony Orchestra ed ancora la Tokyo Philharmonic, e poi debutta al Teatro Nazionale di Tokyo con Die Zauberflötee Tosca. Ha fondato a Yokohama, la seconda città giapponese, l’Orchestra AfiA nel 2006, con cui ha diretto numerosi opere con la regia di Michael Hampe, tra cui Il matrimonio segreto, Le nozze di Figaro, Così fan tutte, Il Barbiere di Siviglia che sono stati tutti premiati con prestigiosi premi giapponesi. Nel 2001 ha debuttato a Bruxelles al Palais des Beaux Arts con Enigma Variation di Elgar con la Brussels Philharmonic. Nel 2002 ha avuto grande consensi alla Glyndebourne Opera (UK) dirigendo Don Giovanni. Dal 2006 ha continuato a dirigere la English Chamber Orchestra alla Cadogan Hall di Londra e il patron dell’Orchestra, il principe Carlo, gli ha conferito il titolo di “International Guest Conductor” per la sua migliore esecuzione di Beethoven e Schubert. Dal 2013 ha continuato a dirigere a Londra e Tokyo una serie dei concerti intitolata “Natura e Musica” e, nel 2016, proprio per questa iniziativa, è stato scelto tra i 10 migliori musicisti dal “Classical NEXT” a Rotterdam per “Innovation Award 2016”. Con la “sua” Orchestra AfiA ha inciso numerosi cd tra cui: le sinfonie “Scozia", “Italia” e “La riforma” di Mendelssohn; la Sinfonia “Grande” di Schubert (miglior disco del mese nel 2016); l’integrale delle sinfonie di Schumann (cd in uscita nel 2020). Nel 2018 Daisuke Muranaka ha diretto il concerto per il centenario di Debussy al Massimo Bellini di Catania. Mentre già dal 2011 dirige l’Orchestra Sinfonica Siciliana con un programma che include Wagner, Mendelssohn, Britten e Debussy e, quest’anno, con la stessa compagine ha diretto il Concerto per violino di Brahms e la Sinfonia in Do maggiore di Schumann al Teatro Politeama di Palermo.

Francesco Ommassini - Maestro concertatore e direttore

Nato a Venezia, ha studiato violino e composizione nella sua città diplomandosi con il massimo dei voti e la lode. Dal 1996 ha ricoperto il ruolo di Primo violino dei secondi nell’Orchestra dell’Arena di Verona; l’essere parte di uno dei più̀ importanti teatri lirici al mondo e il contatto e la collaborazione con i maggiori direttori del nostro tempo, hanno stimolato in lui il desiderio di affrontare lo studio della direzione d’orchestra; tra questi, l’incontro con Donato Renzetti, con il quale ha studiato diplomandosi all’Accademia Musicale Pescarese. Dal debutto nel 2012 al Teatro di Ferrara con Rigoletto, la sua carriera lo ha portato ad esibirsi sia in campo lirico che sinfonico in importanti teatri e festival (San Carlo di Napoli, Fenice di Venezia, Filarmonico di Verona, Teatro Lirico di Cagliari, Bellini di Catania, Teatro Abbado di Ferrara, Comunale di Treviso, Alighieri di Ravenna, teatri di Bergamo, Brescia, Como, Pavia, Cremona per Operalombardia). Tra i recenti impegni si segnalano: la presenza nel prestigioso cartellone del “Settembre dell’Accademia” a Verona, la prima esecuzione in tempi moderni dell’opera Zenobia in Palmira di Paisiello a Napoli nell’ambito delle celebrazioni per i 200 anni dalla morte del compositore (produzione dalla quale è stato ricavato un cd Bongiovanni), La pietra del paragone al Teatro Lirico di Cagliari nel fortunato spettacolo di Giorgio Barberio Corsetti, Il viaggio a Reims al Filarmonico di Verona, L’elisir d’amore per la Rete Lirica delle Marche, una nuova produzione di La Traviata nei teatri di Ferrara, Treviso e Rovigo, una serie di concerti sinfonici al Teatro Olimpico di Vicenza ed al Bellini di Catania. I suoi prossimi appuntamenti lo vedranno esibirsi nuovamente nel cartellone del Settembre dell’Accademia Filarmonica e nella Stagione lirica del Teatro Filarmonico in una nuova produzione di Madama Butterfly. Dal 2014 è Direttore musicale dell’Orchestra Regionale del Veneto Filarmonia Veneta.

Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari

È stata fondata nel 1933 e ha consolidato, negli anni, un fecondo rapporto con i maggiori direttori italiani, tra cui Tullio Serafin, Vittorio Gui, Antonino Votto, Guido Cantelli, Franco Ferrara, Franco Capuana, Willy Ferrero, e con compositori quali Ottorino Respighi, Ildebrando Pizzetti, Ermanno Wolf Ferrari, Riccardo Zandonai, Alfredo Casella. Risalgono agli anni ‘50-’60 le apparizioni sul podio di Lorin Maazel, Lovro von Matacic, Claudio Abbado, Sergiu Celibidache, Riccardo Muti, e le collaborazioni con Gioconda De Vito, Leonid Kogan, Henryk Szering, Andrés Navarra, Dino Ciani, Maria Tipo, Nikita Magaloff, Wilhem Kempff, Martha Argerich. In questi ultimi anni l’Orchestra ha collaborato, tra gli altri, con direttori come Lorin Maazel, Georges Prêtre, Emmanuel Krivine, Mstislav Rostropovich, Ton Koopman, Iván Fischer, Frans Brüggen, Carlo Maria Giulini, Gennadi Rozhdestvensky, Rafael Frühbeck de Burgos, Neville Marriner, Christopher Hogwood, Hartmut Haenchen e con solisti come Martha Argerich, Aldo Ciccolini, Kim Kashkashian, Viktoria Mullova, Misha Maisky, Truls Mørk, Sabine Meyer, Yuri Bashmet, Salvatore Accardo. Dal 1999 al 2005 Gérard Korsten ha ricoperto il ruolo di direttore musicale e ha, fra l’altro, diretto in prima esecuzione nazionale, Die ägyptische Helena di Richard Strauss, Euryanthe di Weber e A Village Romeo and Juliet di Delius, mentre nella stagione 2007-2008 George Pehlivanian è stato direttore ospite principale. Negli ultimi anni l’Orchestra ha collaborato regolarmente con Lorin Maazel, compiendo nel 1999 una tournée in Europa ed eseguendo con successo una serie di concerti. Nel 2002 ha rappresentato l’Italia nella rassegna “Italienische Nacht”, organizzata dalla Bayerischer Rundfunk al Gasteig di Monaco di Baviera e trasmessa in diretta dalla radio bavarese. Nel 2005 ha suonato in un concerto in onore del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi. Nel 2010 ha partecipato al 98° Festival di Wiesbaden con Lucia di Lammermoor per la direzione di Stefano Ranzani e la regia di Denis Krief, riscuotendo un grande successo. Recentemente, nell’ambito di un progetto di internazionalizzazione del Teatro Lirico di Cagliari, realizzato e promosso in collaborazione con l’Unione Europea, il Governo Italiano e la Regione Sardegna, l’Orchestra è stata invitata dalla New York City Opera per l’esecuzione di La campana sommersa di Respighi, ricevendo il plauso del pubblico e della critica. Negli ultimi anni, anche nell’ambito della rassegna “Cinque passi nel Novecento”, ha eseguito, in prima assoluta, composizioni per orchestra che il Teatro Lirico di Cagliari ha commissionato a compositori come Sylvano Bussotti, Giorgio Tedde, Azio Corghi, Fabio Nieder, Alberto Colla, Carlo Boccadoro, Franco Oppo, Francesco Antonioni, Ivan Fedele, Michele Dall’Ongaro, Filippo Del Corno, Vittorio Testa, Sergio Rendine, Orazio Sciortino. Per la casa discografica Dynamic ha inciso opere in prima esecuzione in Italia, quali: Die Feen di Wagner, Dalibor di Smetana, (premiate, rispettivamente, da “Musica e Dischi” quale miglior disco operistico italiano del 1997, e da “Opéra International” col “Timbre de Platine” - gennaio 2001), Čerevički e Opričnik di Čajkovskij, Die ägyptische Helena di Richard Strauss, Euryanthe di Weber, Alfonso und Estrella di Schubert, Hans Heiling di Marschner, Chérubin di Massenet, Lucia di Lammermoor di Donizetti. Ha inciso, inoltre, Goyescas di Granados e La vida breve di De Falla, La Passione secondo Giovanni di Bach, La sonnambula di Bellini, I Shardana di Porrino per la Dynamic, Don Pasquale per Rai Trade e La leggenda della città invisibile di Kitež e della fanciulla Fevronija di Rimskij-Korsakov per Naxos. Per la Rai ha registrato, nel 1998, La Bohème trasmessa in tutto il mondo.

Charlotte-Anne Shipley - Soprano

Inizia gli studi musicali come pianista, flautista e clarinettista, avvicinandosi poi al canto durante la laurea in musicologia all’Università di Oxford. Si perfeziona all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma con Renata Scotto e, successivamente, al Teatro Liceu di Barcellona con Montserrat Caballé. Ha vinto numerosi premi in concorsi internazionali, tra cui il Concorso Lirico“Riccardo Zandonai”, il Concorso Musicale “Umberto Giordano”, il Concorso Internazionale “Benvenuto Franci”, il Concorso “Salvatore Licitra”, il Concorso Lirico Internazionale “Trofeo LaFenice”, il Concorso “Voci InCanto” per voci pucciniane, il Concorso Internazionale “Spazio Musica”, il Concorso Internazionale di Canto Lirico “Federico II” ed il Monstserrat Caballé International Singing Competition. Tra i personaggi che ha interpretato in scena si contano: Mimí (La Bohème), Liù (Turandot), Donna Anna (Don Giovanni), Pamina (Die Zauberflöte), Contessa (Le nozze di Figaro), Micaela (Carmen), Desdemona (Otello), Leonora (Il Trovatore), Nedda (Pagliacci), Aida (Aida), Suor Angelica (Suor Angelica), Tosca (Tosca). È attivissima anche come solista nel repertorio sinfonico-corale: Exultate Jubilatedi Mozart (St. Mary the Virgin, Oxford), Messiahdi Händel (St Paul’s Covent Garden, Londra), La passione secondo Giovanni e La passione secondo Matteo di Bach (San Paolo entro le mura, Roma), Nona Sinfonia di Beethoven (St George’s, Bristol), Ottava Sinfonia di Mahler (Colston Hall, Bristol), Requiemdi Biber (Festival di Musica Antica di Utrecht), Estherdi Handel e Gloriadi Vivaldi (Duomo di Lodi), Requiemdi Mozart (Rose Theatre, Kingston-upon-Thames), Requiemdi Fauré (All Saints, Maidstone), Les Illuminationsdi Britten (Cattedrale di Clifton), Serenade to Music di Vaughan-Williams (Cattedrale di Birmingham), Vier Letzte Lieder di Richard Strauss (St George’s, Bristol). Al 2016 risale il debutto italiano in La Bohèmeal Teatro Mancinelli di Orvieto e nel 2017 interpreta Ellen Orford (Peter Grimes) al Comunale di Bologna e Suor Angelica a Padova. Nel 2018 canta Tosca in Italia (Opera Lombardia) e nel 2019 La Wally di Catalani a Bolzano e la Sinfonia n. 2 di Mahler a Bologna. Ha studiato con Nicholas Powell e Janice Chapman in Iinghilterra e con il soprano Stefania Magnifico in Italia.

Anna Tifu - Violino

Vincitrice nel 2007 del prestigioso Concorso Internazionale “George Enescu” di Bucharest, è considerata una delle migliori interpreti della sua generazione. Nata a Cagliari, inizia lo studio del violino a sei anni sotto la guida del padre ed a otto anni suona in pubblico, vincendo il Primo Premio con Menzione Speciale di Merito alla Rassegna di Vittorio Veneto. A undici anni debutta come solista con l’Orchestra National des Pays de la Loire e l’anno dopo, a docici anni, debutta al Teatro alla Scala di Milano con il Concerto n. 1 di Bruch. A quattordici anni vince il Primo Premio al Concorso Internazionale Viotti Valsesia e, nello stesso anno, vince il Primo Premio al Concorso Internazionale “Marcello Abbado” di Stresa. Si diploma appena quindicenne, con il massimo dei voti e la menzione d’onore, al Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari. Studia con Salvatore Accardo all’Accademia Walter Stauffer di Cremona e successivamente all’Accademia Chigiana di Siena, dove, nel 2004, ottiene il Diploma d’Onore. Viene ammessa, a 17 anni, al Curtis Institute di Philadelphia dove studia con Aaron Rosand, Shmuel Ashkenazy e Pamela Frank e, successivamente, si perfeziona a Parigi dove ottiene il diploma superiore di concertista. Si è esibita con alcune tra le più prestigiose orchestre nazionali ed internazionali come: Orchestra Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra Nazionale della RAI di Torino, Orchestra dell’Arena di Verona, Orchestra del Carlo Felice di Genova, Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini, Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, Orchestra della Fenice di Venezia, Simòn Bòlivar Orchestra del Venezuela, Stuttgarter Philarmoniker, Dortmunder Philharmoniker, George Enescu Philarmonic Orchestra e Radio Orchestra di Bucharest, Lithuanian Chamber Orchestra, Munich Chamber Orchestra, KZN Philarmonica di Durban, Israel Philharmonic soloists, Prague Chamber Orchestra, Orchestra Filarmonica del Qatar. Si è esibita al fianco di direttori quali: Yuri Temirkanov, Gustavo Dudamel, Diego Matheuz, David Afkham, Juraj Valcuha, John Axelrod, Christoph Poppen, Justus Frantz, Cristian Mandeal, Horia Andreescu, Sergiu Commissiona, Lü Jia, Giampaolo Bisanti, Julian Kovatchev, Hubert Soudant, Gérard Korsten, Gabor Ötvös. Gli impegni più prestigiosi recenti e futuri includono concerti al George Enescu Festival di Bucharest, con l’Orchestra RAI di Torino e Juraj Valcuha, tournèe in Russia sempre con l’Orchestra RAI, con Gustavo Dudamel e la Simòn Bòlivar Orchestra del Venezuela, inaugurazione della Stagione al Carlo Felice di Genova dove, per l’occasione, si è esibita con il famoso violino “Guarneri del Gesù” detto “IL CANNONE” appartenuto a Niccolò Paganini, inaugurazione della Stagione alla Fenice di Venezia con Diego Matheuz, concerto inaugurale della Stagione della Fondazione Società dei Concerti di Milano dove è regolarmente invitata, inaugurazione della Stagione degli Amici della Musica di Verona, concerto allo Stradivari Festival di Cremona, dove si è esibita in uno spettacolo insieme all’etoile Carla Fracci, concerti all’Auditorium Parco della Musica di Roma insieme a Yuri Temirkanov e all’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia e l’inaugurazione della Stagione a Parigi, con l’Orchestra Filarmonica di Radio France, diretta da Mikko Franck. Recente è il suo debutto per la casa discografica “Warner Classics”, in duo con il pianista Giuseppe Andaloro. Ha collaborato con musicisti come: Maxim Vengerov, Yuri Bashmet, Ezio Bosso, Julien Quentin, Pekka Kuusisto, Mario Brunello, Michael Nyman, Boris Andrianov, e con l’etoile Carla Fracci, l’attore John Malkovich e il tenore Andrea Bocelli, il quale nel 2011 l’ha invitata come solista ospite in numerosi concerti in Italia, Egitto e Stati Uniti. Anna Tifu è stata testimonial della campagna pubblicitaria 2011 di Alitalia, con Riccardo Muti, Giuseppe Tornatore ed Eleonora Abbagnato.

Massimo Zanetti - Direttore

Ha una posizione di alto profilo nel panorama operistico e sinfonico internazionale. Dal settembre 2018 è Direttore Musicale della Gyeonggi Philharmonic Orchestra, una delle principali orchestre sinfoniche della Corea del Sud: una collaborazione che, sin dall’inizio, ha riscosso grande successo di pubblico e critica. Oltre all’intensa Stagione concertistica coreana, nella Stagione 2020-2021, continuerà la sua quasi ventennale collaborazione con la Staatsoper di Berlino nelle produzioni di Tosca e Madama Butterfly di Puccini. Tra i vari impegni si segnalano inoltre: I due Foscari di Verdi con Placido Domingo all’Opera di Monte-Carlo ed il concerto di chiusura della Stagione sinfonica della Società dei Concerti di Milano con l’Orchestra dell’Accademia della Scala. A dicembre 2020 debutterà con la Hong Kong Philharmonic. Tra le numerose produzioni operistiche recentemente dirette si ricordano: Madama Butterfly alla Sydney Opera House, Don Giovanni alla Seoul Metropolitan Opera, La Traviata alla Staatsoper di Berlino, Carmen al Teatro Lirico di Cagliari, titolo che assieme a Il Barbiere di Siviglia ha anche diretto al Teatro alla Scala. Tra gli ultimi impegni in ambito sinfonico si segnalano: Quarta Sinfonia di Mahler ed il “Concerto di fine anno” con l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari e numerosi concerti con Yomiuri Symphony Orchestra, Radio Symphony Orchestra Berlin, Orchestra della Komische Oper di Berlino con Mischa Maisky, Mozarteumorchester Salzburg, Brucknerorchester Linz, Royal Stockholm Philharmonic e con l’Orchestra Nazionale Russa nel concerto di apertura del Festival Rostropovich. Oltre a quelli già citati, ha collaborato con teatri quali: NCPA di Pechino, Semperoper di Dresda, Bayerische Staatsoper di Munich, Gran Teatre del Liceu di Barcelona, Teatro Regio di Parma, Chicago Lyric Opera, Royal Opera House di Londra, Opéra de Paris, Opernhaus Zurich, Maggio Musicale Fiorentino, Opera di Roma, Comunale di Bologna, Teatro Regio di Torino, San Francisco Opera, San Diego Opera, Royal Swedish Opera, Teatro Real de Madrid, ABAO di Bilbao. In ambito sinfonico, ha collaborato con: Czech Philharmonic, Weimar Staatskapelle, Konzerthausorchester Berlin, Staatskapelle Dresden, Orchestre Philharmonique de Radio France, Finnish e Swedish Radio Symphony Orchestra, San Diego Symphony Orchestra, New Zealand Symphony, City of Birmingham Symphony Orchestra, Hallé Orchestra Manchester, NHK Symphony Orchestra di Tokyo, China Philharmonic, Guangzhou Symphony. Massimo Zanetti ha ricoperto la carica di Direttore Musicale dell’Opera delle Fiandre dal 1999 al 2002. Ha registrato: in cd “Verdi Album” con Sonya Yoncheva (Sony Classical, 2018), Simon Boccanegra (Decca 2013), Saul di Flavio Testi (Naïve, 2004); in dvd Rigoletto (2008) e I vespri siciliani (2010 ) al Teatro Regio di Parma (CMajor - Progetto “Tutto Verdi”).

Cagliari, 2 ottobre 2020

Pierluigi Corona

Responsabile Ufficio Stampa

Teatro Lirico di Cagliari, via Efisio Cao di San Marco, 09128 Cagliari - Italia

telefono +39 0704082209 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.teatroliricodicagliari.it

Beethoven con pathos

Torino, 28-29 settembre 2020 – Ormai più un anno fa quando si immaginava, musicalmente parlando, il 2020 come trionfale celebrazione dei duecentocinquanta anni dalla nascita di Beethoven, alcune società concertistiche cominciarono addirittura a portarsi avanti coi lavori: trentadue sonate per pianoforte, concerti, sinfonie, trii, quartetti, sestetti, settimini, persino un ottetto, tutto in una stagione sola faticava a entrare così l’Unione Musicale di Torino, nel mese di aprile 2019, già schierava in campo il duo Dego-Leonardi per l’integrale delle sonate per pianoforte e violino. Poi, purtroppo per noi, quest’anno s’è persa voglia di far festa ma appena s’è potuto, e comunque ancora in tempo per un compleanno di tutto rispetto, il duo di lunga data è tornato – con quattro concerti in due giorni – sul palcoscenico del Conservatorio Giuseppe Verdi per conclude quanto s’era iniziato.

Delle dieci sonate per pianoforte e violino Francesca Dego e Francesca Leonardi hanno innanzitutto una visione d’insieme che corrobora l’interpretazione di ogni capitolo: le sonate giovanili mostrano qua e là le intuizioni delle ultime nonostante l’evidente impronta di foggia mozartiana, quelle più mature hanno memoria della propria origine e così, tra le une e le altre, non si percepisce mai una brusca differenza nello stile esecutivo che, in fin dei conti, si presente quale un’approfondita riflessione sull’intera antologia. Il Rondo (Allegro molto) dalla sonata n.3 op.12 n.3 in mi bemolle maggiore ad esempio, che pur procede con la spensierata leggiadria peculiare di tale forma, acquista nei lapidari frammenti in minore, affrontanti dal duo con piglio incendiario, quel carattere grandioso a cui Beethoven mirerà poco dopo nel Rondo della celeberrima sonata per pianoforte n. e che metterà porterà a pieno compimento con l’ultimo movimento della Waldstein.

Del resto il patetismo eroico di Beethoven avvampa già nella sonataper volino immediatamente successiva(n.4 op.23 in la minore), decisamente originale nella struttura – il movimento d’apertura sembra a tutti gli effetti un movimento di chiusura, in seconda posizione si trova un fantasioso episodio in luogo dei canonici cantabili o scherzi, ogni movimento finisce sempre con un piano – e certamente accostabile alla sonata n.7 o alla Kreutzer per densità di scrittura e forza drammatica. Se l’Andante scherzoso, più Allegretto centrale per Dego e Leonardi è l’affermazione del porgere aggraziato, degli sguardi ammiccanti, del canto svenevole accennato a fior di labbra, agli estremi della partitura il dettato beethoveniano si dimostra di tutt’altra caratura e tanto l’Allegro molto conclusivo quanto, se non soprattutto, il Presto iniziale sono letti con trascinante carica di pathos. Qui dove il colore sonoro diventa poetica, dove gli strumenti si avvicendano alla ribalta senza alcuna relazione di subordinazione, l’eccezionale affiatamento, l’alchimia che si instaura tra pianoforte e violino interviene allora per un perfetto ingrassaggio della macchina scenica beethoveniana, tutta fatta di primi piani e sfondi, giochi di canti e controcanti che mai l’agguerritissima coppia delude o elude.

La sopracitata sonata n.7 op.30 n.2 in do minore è un vera e propria ridda di sensazioni. Scritta agli albori dell’Ottocento e abitata da un inconfondibile spirito romantico, questa sonata offre al duo Dego-Leonardi l’opportunità di sfoggiare una grande varietà di registri e linguaggi invocati a declinare, con sfumature ovunque differenti, quell’energia cupa e minacciosa che anima l’intero capolavoro beethoveniano. Possente nel suo incedere drammatico, dal caliginoso trillo del pianoforte iniziale fino all’esplosione appassionata della coda conclusiva l’Allegro con brio d’apertura accumula tensione di battuta in battuta. Dego e Leonardi lavorano di fino: il tempo staccato, non eccessivamente irruento, consente loro di calibrare alla perfezione ogni dettaglio, ogni minuscola dinamica, ogni impercettibile variazioni ritmica sicché la narrazione musicale, concitata e forbita, pare incollare l’ascoltatore alla poltrona. Anche l’Adagio cantabile e lo Scherzo centrali, nonostante le generose eco di vezzosità settecentesche, non appaiono mai dimentichi del clima dell’intera sonata. Le violente scalette ascendenti del pianoforte nel primo – che anticipano la sortita del solista nel celebre terzo concerto per pianoforte in do minore –, il fraseggio frammentario, a tratti isterico e irrequieto del secondo, balenano come fulmini a ciel sereno e preannunciano, seppur in via indiretta, il ritorno alle alte temperature nel Finale.

In netto contrasto con la settima, la sonata n.10 op. 96, l’ultima di Beethoven destinata a violino e pianoforte, è invece pervasa da una rassicurante trasparenza, dalla genuinità di un dialogo intimo e confidenziale tra le parti coinvolte che preferisce la serenità dell’equilibrio alle calde frizioni del conflitto. Francesca Dego, che suona uno strumento dal timbro carnoso e seducente, inonda di luce l’incoativo Allegro moderato. Com’anche nel successivo Adagio, entrambe danno ora luogo a un paradiso uditivo fatto di sonorità vellutate, canti dall’armoniosa raffinatezza espressiva e ineccepibile senso della misura che media con gusto ciascuna arcata musicale. Lo Scherzo e il Poco Allegretto conclusivi aggiungono infine un po’ di pepe al sublime melodiare e chiamano alla memoria, oltre alle scene pastorali tipiche di molte delle sue sinfonie, l’ebrezza vitalistica presente anche nelle prime sonate.

Tanti bis e tanti applausi, strameritati, alla fine di ciascun concerto.


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