L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

 

AROUNDVERDI

Due commissioni teatrali in prima assoluta, realizzate da Società dei Concerti di Parma, per la sezione del Festival in cui l’opera e le parole del Maestro incontrano altri linguaggi.

In Letteralmente Verdi, il 6 ottobre alla Chiesa di San Francesco del Prato, Macbeth, l’opera che segna l’inizio della tappa più moderna del teatro musicale di Verdi, fuori dal comune al punto che Verdi dovette lottare molto, e con tutti – librettisti, impresari, scenografi e cantanti – per convincerli della bontà delle sue idee, è raccontata dalla voce di Luigi Lo Cascio attraverso le parole dello stesso Maestro, raccolte nelle sue lettere, selezionate da Giuseppe Martini: cronaca della nascita di un’opera ispirata a “una delle più grandi creazioni umane”, come la definì lo stesso Verdi, e insight sul Verdi shakespeariano, nel quadro di una “scenografia” puramente musicale, costituita da brani verdiani per quartetto d’archi eseguiti dal Quartetto Leonardo

Il 18 ottobre all’Auditorium del Carmine, è Marco Baliani, assieme ai Filarmonici di Busseto, a interpretare nel monologo Rigoletto, la notte della maledizione che dà voce ai tormenti notturni di Rigoletto: la nostalgia per la donna amata, la gelosa premura nei confronti della figlia e la sete di vendetta contro chi minaccia la sua purezza rivivono nella storia di un clown che si esibisce in un piccolo teatro di periferia.

Il 25 ottobre presso il Teatro Giuseppe Verdi di Busseto è di scena Barezzi Road, con un nuovo evento-concept commissionato in prima assoluta e organizzato da Teatro Regio di Parma con la direzione artistica di Giovanni Sparano. Ad alcuni dei giovani protagonisti del panorama musicale pop, il compito di dare nuova luce, atmosfere, suoni e suggestioni ai brani di Verdi, riletti attraverso i molteplici linguaggi della contemporaneità, sperimentazione, contaminazione musicale, crossover. Barezzi Road intende così creare un ideale ponte tra la musica di questo tempo e il repertorio verdiano: un’occasione per andare incontro a Verdi, dove i giovani artisti possano trovare uno spezio per farsi conoscere e crescere, ispirata all’esempio di Antonio Barezzi, che seppe precocemente individuare in Verdi il genio.

INCONTRI, PROVE APERTE

I registi de I Lombardi alla prima Crociata e di Macbeth, le due opere del Festival Verdi in scena al Teatro Regio di Parma, incontrano il pubblico degli appassionati nelle sedi delle associazioni musicali cittadine negli appuntamenti de La parola al regista, per raccontare al pubblico le loro idee sull’opera verdiana e gli aspetti che li hanno guidati nella creazione della messa in scena prossima al debutto: alla Corale Verdi il 6 settembre l’incontro con Hugo de Ana e a Parma Lirica il 13 settembre con Yannis Kokkos

Il compositore, lo stile, la genesi delle opere, i capolavori letterari che ne hanno ispirato la produzione sono alcuni dei temi approfonditi da Giuseppe Martini in Prima che si alzi il sipario, ciclo di incontri di presentazione delle opere in programma al Ridotto del Teatro Regio: I Lombardi alla prima crociata (12 settembre), Ernani (15 settembre), Macbeth (18 settembre), con la partecipazione dei giovani cantanti del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma, coordinati da Donatella Saccardi, che ne interpreteranno i brani più celebri. Dino Rizzo cura l’approfondimento su Rigoletto al Museo Casa Barezzi di Busseto (17 settembre).

Al Ridotto del Teatro Regio di Parma, direttori e registi la mattina dopo il debutto salgono sul ring per un ideale, pacifico scontro-incontro con il pubblico in Verdi Ring: un’occasione di confronto sull’allestimento in scena al Festival Verdi. Carla Moreni modera l’incontro dedicato a I Lombardi alla prima crociata con Hugo de Ana e Daniele Callegari (25 settembre); Alberto Mattioli quello dedicato a Macbeth con Yannis Kokkos e Roberto Abbado (27 settembre).

Compositore e direttore d’orchestra, personaggio di spicco della Parma ducale e risorgimentale, Giovanni Gaetano Rossi è al centro di un volume di Gabriele Mendolicchio portato alle stampe nel 2017, dov’è ricordato per le numerose esperienze di collaborazione con Giuseppe Verdi, tra cui la messa in scena e la concertazione di Aida A lui si dedica un incontro organizzato in collaborazione con il Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, il 7 ottobre al Ridotto del Teatro Regio di Parma, cui partecipano l’autore, Giuseppe Martini e Carlo Lo Presti.

Le opere in programma si svelano in anteprima in occasione delle Prove aperte,con le prove antegenerali dedicate al pubblico degli Under30 e delle scuole (I Lombardi alla prima crociata 19 settembre, Macbeth 21 settembre, Rigoletto 22 settembre), le prove generali dedicate alle associazioni (I Lombardi alla prima crociata 21 settembre, Rigoletto 23 settembre, Macbeth 23 settembre, ed Ernani 1 ottobre) e la prova di Messa da Requiem il 10 ottobre.

FVJOURNAL 3/2020

Giunge alla terza edizione il FVJournal, il magazine dedicato al Festival Verdi realizzato dal Teatro Regio, a cura di Alessandro Roccatagliati, Direttore dell’Istituto nazionale di studi verdiani, in collaborazione con Francesco Izzo, Direttore scientifico del Festival Verdi. I Lombardi alla prima Crociata, Rigoletto, Macbeth ed Ernani sono al centro di questo nuovo numero nei contributi di studiosi verdiani di massimo rango: Alessandro Di Profio, Paolo Gallarati, Douglas Ipson, David Kimbell, Giuseppe Montemagno, Guido Paduano, Alessandro Roccatagliati, David B. Rosen, Carlotta Sorba. I due saggi dedicati a ciascuna opera, arricchiti da un’ampia iconografia, e le illustrazioni originali realizzate per questo numero da Pierluigi Longo, conducono il lettore a riflettere su aspetti musicali e visivi d’allestimento grazie a una ricca collezione di immagini commentate, tra riproduzioni d’epoca e foto di scena.

A LIFE IN MUSIC

Una musica. Un ricordo. Le note di Giuseppe Verdi. Un incontro. Ha inizio così la storia di Antonio e Silvia, raccontata in 9 atti e 9 intermezzi verdiani, in A life in music, il primo gioco per smartphone e tablet prodotto da un teatro d’opera, commissionato dal Teatro Regio di Parma e dal Festival Verdi a TuoMuseo, leader internazionale e pluripremiato nel settore del gaming per istituzioni culturali, e sviluppato in stretta collaborazione con la direzione scientifica del Festival Verdi. Il gioco è disponibile gratuitamente in italiano, inglese, spagnolo, portoghese, russo, cinese su App store e Google Play Store.

Il progetto digitale A life in Music è stato nominato tra i candidati al Fedora Innovative Prize, che sarà assegnato in primavera.

OPERA!

Fino a che punto l’opera dialoga con la società? L’opera è una macchina politica? Il suo significato cambia nel tempo? Lo spettacolo è solo nello spazio del palcoscenico o chi viene rappresentato è il pubblico, quello che sta in platea? Rispondere a queste domande e mettere a fuoco il rapporto tra opera lirica e società è la ragione della mostra Opera!, realizzata in occasione di Parma 2020 al Palazzo del Governatore dal 19 settembre 2020 al 14 gennaio 2021 dal Comune di Parma, in collaborazione con Teatro Regio di Parma, a cura di GloriaBianchino, Giuseppe Martini, con gli allestimenti di Margherita Palli

Si offre così un panorama nel quale l’opera si rivela plasmabile al mutamento dei tempi, eppure anche luogo di conservazione dei riti del vivere insieme.

LIBIAM NE’ LIETI CALICI

Aperitivo all’opera - In occasione di alcuni degli spettacoli in programma al Teatro Regio, il Gran Caffè del Teatro è aperto al pubblico per un aperitivo buffet al costo di €10 a consumazione. (4, 8, 15 ottobre).

Dopo Teatro al Gran Caffè del Teatro - al termine degli spettacoli serali al Teatro Regio di Parma, il Gran Caffè del Teatro è aperto al pubblico per una cena dopo teatro. Per informazioni e prenotazioni Gran Caffè del Teatro Tel. 0521 283857 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Dopo Teatro a Parma e a Busseto - Parma, Città creativa Unesco per la gastronomia, e Busseto, in collaborazione con Ascom, Fipe Parma, Confesercenti, sono pronte ad accogliere il pubblico del Festival, che potrà scoprire e gustare le eccellenze della tradizione culinaria del territorio presso ristoranti, trattorie, osterie e pizzerie che garantiscono il servizio di ristorazione dopo teatro.

Il XX Festival Verdi nell’anno

di Parma Capitale Italiana della Cultura

La XX edizione del Festival Verdi non può che essere speciale, perché si pone a conclusione di un anno specialissimo come questo, che noi tutti ci siamo abituati a chiamare familiarmente “Parma 2020”, nome sintetico che racconta che la nostra città è stata insignita dell’ambìto riconoscimento di Capitale italiana della Cultura. Tale riconoscimento, ottenuto in una serrata competizione fra molte altre città italiane, altrettanto belle e meritevoli, giunge a suggellare un percorso nel quale la città tutta - e in particolare le sue maggiori istituzioni culturali, fra le quali il Teatro Regio che ho l’onore di dirigere - si è impegnata al massimo per meritare quel rango di effettiva capitale che naturalmente le spetta.

Tale impegno, per quanto concerne il nostro Teatro, si è concretizzato in una stagione con un programma tutto dedicato al Novecento musicale e al suo rapporto con il concetto di Tempo - in sintonia con lo slogan ufficiale della candidatura: “La Cultura batte il Tempo” - che vede due nuove produzioni dell’importanza di Pelléas et Mélisande e Ascesa e caduta della città di Mahagonny, e poi la danza, i concerti, gli incontri. Come avevo già detto in sede di presentazione lo scorso anno - se mi si concede l’autocitazione - una sorta di “Festival Verdi senza Verdi”: un cartellone tematico unitario che sta facendo di Parma la Città della Musica per tutto l’anno, quasi senza soluzione di continuità. Tutto ciò ha richiesto il massimo sforzo produttivo da parte di tutto il Teatro, incrementando l’impegno sia in termini di risorse economiche sia di energie, mobilitando ogni settore, dall’ufficio produzione ai laboratori di scenotecnica, dalle maestranze di palcoscenico alla sartoria, dall’ufficio stampa all’amministrazione. Ma, grazie all’impegno supplementare di tutti, siamo giunti all’apertura di questo ventesimo Festival Verdi che sarà attrattivo e ricco di proposte.

L’apertura – dopo l’attesa anteprima con la Verdi Street Parade che vedrà coinvolta l’intera città - sarà, come di consueto, al Teatro Regio con I Lombardi alla prima Crociata, della quale abbiamo proposto nel 2017 la versione francese: Jérusalem Sarà l’occasione per un interessante confronto, evidenziato, oltre che dall’adozione, come già allora, dell’edizione critica, dalla scelta di affidare allo stesso regista, che ne curò con grande successo regia, scene e costumi, il nuovo allestimento. A partire dunque dallo stesso materiale drammaturgico, Hugo de Ana ha raccolto la sfida di reinventare un’ambientazione meno legata all’atmosfera e allo sfarzo del Grand Opéra parigino, per quest’opera emblema degli “anni di galera” del Maestro. Sul podio, alla guida della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio preparato da Martino Faggiani, Daniele Callegari.

A seguire, come in un ideale viaggio musicale Parigi/Parma andata e ritorno, il magnifico spazio della Chiesa di San Francesco del Prato - già sperimentato lo scorso anno nel pieno del cantiere di recupero con Luisa Miller, e quest’anno in fase ultimativa dei lavori di restauro (la Chiesa verrà riconsacrata entro fine anno, a chiusura dell’anno di Parma Capitale della Cultura), ospiterà per l’ultima volta un allestimento d’opera: la versione francese di Macbeth del 1865, affidata alla regia di Yannis Kokkos, che cura anche scene e costumi, e alla direzione di Roberto Abbado con l’Orchestra e il Coro del Teatro Comunale di Bologna.


Terzo allestimento, nella perla del Teatro Verdi di Busseto - mai come quest’anno alla ribalta dell’attenzione internazionale grazie al coinvolgimento del territorio nell’anno di Parma 2020 - andrà in scena Rigoletto, capolavoro della “trilogia popolare”, nel nuovo allestimento, in coproduzione con il Teatro Lirico di Cagliari, di Pier Francesco Maestrini con Alessandro Palumbo sul podio della Toscanini e del Coro del Regio.

Ernani è il quarto titolo d’opera in programma, che, per le ragioni sopra illustrate, attinenti alla “super produzione” di quest’anno, unitamente all’attenzione sempre rivolta da questa direzione alla sostenibilità economica del progetto artistico, viene eseguito al Regio in edizione critica in forma di concerto. La componente musicale sarà dunque al centro dell’attenzione con l’atteso ritorno di un Maestro come Michele Mariotti, che dirigerà l’opera per la prima volta, alla guida dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e del Coro del Teatro Regio preparato da Martino Faggiani.

Tra i numerosi appuntamenti musicali, imperdibile è quello con il grande Valerij Gergiev sul podio dell’Orchestra del Comunale di Bologna.

Torna in cartellone la Messa da Requiem, questa volta eseguita dall’Orchestra e dal Coro del Comunale di Bologna cui si unirà il Coro del Regio, guidati dal Direttore musicale del Festival Verdi Roberto Abbado.
Il Gala verdiano del 10 ottobre sarà quest’anno affidato alla voce di un gigante dell’interpretazione verdiana come Luca Salsi, che si cimenterà con le più belle romanze verdiane e un assaggio di Liszt.

Enkhbat Amartuvshin, Roberto Aronica, Jolanda Auyanet, Giorgio Berrugi, Jean-François Borras, Eleonora Buratto, Michele Pertusi, Dimitri Platanias, Davinia Rodriguez, Fabio Sartori, Roberto Tagliavini, Riccardo Zanellato sono alcune tra le straordinarie voci protagoniste del XX Festival Verdi, insieme a quelle in debutto dei più giovani talenti e degli allievi dell’Accademia Verdiana ai quali il Festival offre un palcoscenico prestigioso e internazionale in cui cimentarsi. 

E dopo un’annata densa come non mai di attività, la vera sfida sarà quella di mantenere, con il supporto convinto di tutti i nostri sostenitori, il livello della proposta culturale, con la continuità e l’ambizione di allargare gli orizzonti che abbiamo messo in campo in questo anno davvero speciale.


Vi attendiamo a Parma! Buon Festival a tutti!

Anna Maria Meo

Direttore generale Teatro Regio di Parma


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