L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

Il soggetto

Cesare Fertonani*

Parte prima

Bellezza si contempla allo specchio, riflettendo sul fatto che la propria avvenenza non potrà durare per sempre, ma Piacere le promette eterna giovinezza se essa gli resterà fedele. Tempo e Disinganno, tuttavia, si fanno avanti per disilluderla al riguardo: ha inizio così una contesa che contrappone Piacere e Bellezza da una parte, Tempo e Disinganno dall’altra. Bellezza sfida Tempo, il quale dal canto suo evoca spaventose immagini di morte. Per fugare queste ultime, Piacere e Bellezza invitano insieme a godere con leggerezza della gioventù, lasciando alla vecchiaia l’insorgere di foschi pensieri. Bellezza vuole rimuovere qualsiasi richiamo alla realtà terrena, ma Tempo e Disinganno la incalzano; il primo, in particolare, le ricorda la propria legge inesorabile. Comprendendo che la situazione gli sta sfuggendo di mano, Piacere porta Bellezza nel suo regno, uno splendido giardino adorno di sculture allegoriche dove sembrano non esservi né dolore né preoccupazioni. Risuona anche un’incantevole musica: Bellezza è affascinata dalle lusinghe di Piacere e sfida il potere di Tempo. Tocca a Disinganno ricondurla alla realtà, ricordandole che Tempo le è sempre e comunque accanto. Questi poi le intima a sua volta di non farsi ingannare da Piacere e le rivela di regnare sul mondo terreno ma non in quello celeste, dove è sovrana l’eternità senza tempo. A questo punto Bellezza pare lasciarsi indurre a non seguire più Piacere per scoprire piuttosto la verità in un luogo a lei ancora sconosciuto, al di là degli effimeri e vacui inganni dell’apparenza terrena.

Parte seconda

Tempo svela a Bellezza la verità che si nasconde sotto il velo della realtà terrena, ma Piacere cerca di tenerla ancora legata a sé invitandola a chiudere gli occhi. La contesa prosegue. Se Tempo insiste sulla necessità di aprire gli occhi su una prospettiva di pentimento e di salvezza eterna, al di là delle false illusioni del presente, Bellezza è spaventata perché comprende che la verità la costringerà a rinunciare a tutto ciò per cui ha vissuto sino a quel momento. Dal canto suo, Piacere minaccia Bellezza: se lo tradirà, non riceverà in cambio che dolore e sofferenza. Tempo spinge Bellezza a prendere rapidamente una decisione, ma questa, divisa tra l’anelito di pentimento e la paura di perdere il piacere cui è abituata, non sa risolversi. Disinganno e Tempo la incoraggiano verso la verità, Piacere la induce a differire la decisione e si prodiga quindi in un estremo tentativo per ammaliarla ancora; ma Bellezza, ormai pronta a seguire il richiamo della verità, si pente e dice addio al suo passato. Nello specchio in cui usava rimirarsi, simbolo della sua vanità, ora Bellezza scopre che la sua avvenenza non era che illusione; pentita dei suoi errori, dichiara di volersi ritirare in un convento. Tempo e Disinganno celebrano il loro trionfo, mentre Piacere fugge furente per la sconfitta. Infine Bellezza invoca l’aiuto dell’angelo inviatole dal cielo per accogliere la sua conversione. * Cesare Fertonani (1962), storico e critico della musica, insegna all'Università degli Studi di Milano. Si è occupato soprattutto della musica strumentale dal Settecento al Novecento; le sue pubblicazioni ci sono alcune monografie su Vivaldi, Mozart e Schubert.


 

 

 
 
 

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.