L’Ape musicale

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Con la Nona di Beethoven si inaugura la stagione di concerti 2016 del Teatro Comunale di Bologna.

Sul podio Michele Mariotti.

Protagoniste le voci di Carmela Remigio, Veronica Simeoni, Michael Schade e Michele Pertusi

Bologna, Teatro Comunale, sabato 6 febbraio ore 20:30

domenica 7 febbraio ore 18 – avvio delle celebrazioni per il IX centenario del Comune di Bologna

Dopo quella operistica, si inaugura anche la nuova stagione di Concerti del Teatro Comunale di Bologna, sabato 6 febbraio alle ore 20.30, nella Sala Bibiena, con uno dei più grandi capolavori della storia della musica: la Sinfonia n. 9 in re minore op. 125 di Ludwig van Beethoven. Sul podio il direttore musicale della fondazione bolognese, Michele Mariotti, che con questa monumentale partitura continua il suo viaggio attraverso le opere del grande compositore di Bonn. Di assoluto rilievo gli interpreti vocali, chiamati a intonare il celebre “Inno alla Gioia” di Schiller, nel movimento conclusivo della Sinfonia: il soprano Carmela Remigio, il mezzosoprano Veronica Simeoni, il tenore Michael Schade e il basso Michele Pertusi. L'Orchestra e il Coro, istruito da Andrea Faidutti, saranno naturalmente quelli del Comunale di Bologna.

Il concerto, inoltre, sarà registrato e trasmesso in differita su Rai Radio3.

Stesso programma musicale e stessi solisti domenica 7 febbraio alle ore 18, sempre al Comunale, segneranno l’avvio delle Celebrazioni per il IX centenario del Comune di Bologna. Per questa occasione, un numero significativo di posti saranno riservati al prezzo simbolico di 5 euro e destinati, in particolare, agli studenti delle scuole superiori. Il concerto verrà preceduto da un intervento del Sindaco di Bologna Virginio Merola. La scelta di avviare le Celebrazioni con un concerto è collegata naturalmente al ruolo che la Città ha sempre avuto nella storia della musica e riconosciuto anche dall’UNESCO, che nel 2006 ha dichiarato Bologna “Città Creativa della Musica”.

La Nona di Beethoven è un simbolo della cultura occidentale, che si spinge verso le estremità della forma in cerca di nuovi traguardi e nuovi blocchi di partenza. È quasi metafora della vita sulla Terra, la cui perfezione culmina nell’essere umano che al primo respiro emette una voce, comunica e, insieme agli altri uomini, canta un coro di fratellanza. La Nona è la Sinfonia dell’Inno alla gioia, assurto giustamente a inno dell’Unione Europea; per suonarla e cantarla occorrono, uniti, direttore soli, coro e orchestra: quale migliore gesto di benvenuto, di avvio (Play!), augurio e saluto per una nuova stagione di musica?

«Nella serie delle nove sinfonie di Beethoven, la Nona, anche cronologicamente, è “a parte”; le prime otto vengono alla luce nel breve spazio di un decennio (1800–1811), la Nona Sinfonia circa undici anni dopo l’Ottava; ma l’opera è “a parte” soprattutto in senso culturale e morale. [...] La prima esecuzione della Nona Sinfonia op. 125 avvenne il 7 maggio del 1824 a Vienna, ultima trionfale manifestazione pubblica di Beethoven. Esteriormente il tratto saliente dell’opera resta l’intonazione finale dell’Ode alla gioia di Schiller; ma questa mossa, in realtà, non fa che rappresentare in forma esplicita una premessa ideologica presente in tutto Beethoven: cantare la gioia, scoprire che la gioia, non il dolore, affratella gli uomini [...], vuol dire superare gli ostacoli e le limitazioni personali, significa risalire la china dell’egoismo individuale verso un nuovo sentimento di religiosità umana: un messaggio che, pronunciato da un uomo non certo vezzeggiato dalla vita, e in tempi non meno inquieti dei nostri, costituisce per noi moderni una severa lezione; una lezione di cui ancora non abbiamo saputo profittare come avremmo dovuto: e anche in questa inadeguatezza consiste la perenne attualità del messaggio espresso dalla Nona Sinfonia di Beethoven» (Giorgio Pestelli).

I biglietti del concerto (da 30 a 15 euro) sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Comunale di Bologna. Informazioni su www.tcbo.it


 

 

 
 
 

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