Un organo per Roma
sei concerti al Conservatorio
di Santa Cecilia di Roma
terza edizione
ideazione e direzione artistica di Giorgio Carnini
con la collaborazione diAlfredo Santoloci, Matteo D'Amico, Francesca Fortuna
ente organizzatore Associazione Camerata Italica
in collaborazione con Conservatorio di Musica Santa Cecilia, Roma - Accademia Filarmonica Romana -
IUC-Istituzione Universitaria dei Concerti
Le prime due edizioni del Festival, legato – come è ormai noto – all’idea di dotare finalmente il Parco della Musica di un grande organo da concerto, hanno risvegliato nella nostra città, dopo anni di letargo, l’interesse del pubblico verso la musica d’organo, tanto che oggi possiamo affermare che il concertismo organistico a Roma si identifica con “Un Organo per Roma”.
Questo risultato è frutto di varie strategie concomitanti concordate fra le istituzioni che vi partecipano: in primo luogo la scelta dei programmi, mirata a sottolineare l’universalità del linguaggio organistico attraverso il dialogo con strumenti e forme musicali diversissime, che ha coinvolto musicisti e spettatori affascinati dalla versatilità – per certi versi inaspettata – di questo strumento; un’altra carta vincente è stata la partecipazione di artisti di riconosciuta qualità, fra i quali molti docenti del Conservatorio, che si sono prestati generosamente a sostenere il nostro progetto.
Anche la musica contemporanea è risultata assai presente nella rassegna, infatti varie prime esecuzioni commissionate dal Festival hanno potuto riscuotere l’approvazione del sempre più numeroso pubblico, compreso quello dello streaming.
Per la terza edizione che ora proponiamo, ferme restando le caratteristiche delle precedenti programmazioni, abbiamo incrementato – oltre a quella dei docenti – Conservatorio che si sono distinti per le loro qualità musicali.
Fra i programmi segnaliamo gli omaggi a Fernando Germani e Ferruccio Vignanelli, figure storiche della musica del ‘900 e pilastri del Conservatorio; il concerto dedicato alle musiche operistiche per organo al tempo di Verdi con la partecipazione dell’Orchestra del Conservatorio e inoltre l’abbinamento con la voce e il pianoforte in un percorso che va da Bach ad Arvo Pärt.
A completare, due incontri particolari: il primo con la banda militare, l’altro con la voce recitante (Sandro Cappelletto) in una insolita versione di Pierino e il lupo, che vede nell’organo uno dei protagonisti della fiaba. È doveroso un ringraziamento al M° Alfredo Santoloci, direttore del Conservatorio Santa Cecilia e promotore entusiasta del progetto, per aver messo a disposizione del festival le innumerevoli risorse dell’Istituto.
Si ringraziano altresì tutti gli artisti che sin dall’inizio hanno prestato e continuano a prestare la loro gratuita partecipazione.
A quanti hanno creduto in questa iniziativa e perseverano nel loro appoggio vada la nostra riconoscenza e l’augurio di poter festeggiare insieme – in un giorno non troppo lontano – la presenza dell’organo da concerto nel Parco della Musica.
Giorgio Carnini