L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

I dubbi d’amore del feroce tartaro

 Diciottesimo appuntamento del ciclo

Prima delle prime”

Stagione 2016/2017

Amici della Scala – Teatro alla Scala

Tamerlano

di Georg Friedrich Händel

libretto di Nicola F. Haym

Teatro alla Scala - Ridotto dei palchi “A. Toscanini”

Giovedì 7 settembre 2017 ore 18

Tamerlano è la sesta opera scritta da Händel per la compagnia teatrale Royal Academy of Music di Londra - di cui era diventato direttore nel 1711, in seguito al successo della sua introduzione a Londra dell’opera italiana Rinaldo - su un testo italiano di Nicola Francesco Haym, tratto da Il Tamerlano di Agostino Piovene. Händel la scrisse in venti giorni nel luglio 1724, lo stesso anno in cui si dedicò alla composizione di altre due opere importanti, Giulio Cesare e Rodelinda.

Quasi immediata fu la rappresentazione al King’s Theatre di Londra, il 31 ottobre 1724. Le testimonianze riguardo alla prima sono discordanti, ma numerose - e con successo - furono le repliche. Singolare la rappresentazione avvenuta in seguito ad Amburgo con i recitativi in tedesco e le arie in italiano.

Tra le opere di Händel Tamerlano è la più tragica e corrusca. L’azione è ambientata a Prusa, capitale della Bitinia, nel 1403: l’imperatore Bajazet è stato sconfitto dall’imperatore tartaro Tamerlano che lo tiene prigioniero nel suo palazzo e in questo ambiente opprimente si svolge tutta una complessa storia di amori - oltre a quello paterno di Bajazet per Asteria - contrastati e non corrisposti. L’orchestra è meno ricca rispetto a quella dell’opera precedente Giulio Cesare (mancano trombe e corni), ma ha comunque una grande forza drammatica. In Tamerlano il ruolo principale, di Bajazet, è scritto per un tenore ed è la prima volta che in un’opera questo ruolo sia assegnato a una voce tenorile.

È una felice scoperta (tra le novità più importanti della passata stagione) quella della nascita di un complesso barocco in seno all’Orchestra scaligera, sotto la supervisione di uno specialista come Diego Fasolis. Banco di prova è stato Il trionfo del Tempo e del Disinganno al quale segue questo Tamerlano. Di grande interesse il cast: Bejun Mehta (uno dei grandi controtenori del nostro tempo al debutto scaligero) come Tamerlano, Marianne Crebassa come Asteria, figlia di Bajazet, personaggio che segnerà il ritorno di Plácido Domingo al registro tenorile. Debutto scaligero anche per uno dei più importanti registi italiani, Davide Livermore.

Nell’incontro “I dubbi d’amore del feroce tartaro”, con ascolti e video, parla di Tamerlano Dinko Fabris, musicologo e docente di Storia della Musica all’Università della Basilicata a Matera.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti

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