L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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ARTISTI

CARLO GOLDSTEIN Direttore

Carlo Goldstein è tra i giovani direttori d’orchestra emergenti del panorama internazionale. Dopo la vittoria del primo premio all’International Conducting Competition di Graz nel 2009 ha iniziato un’intensa attività in Italia e all’estero. Tra il 2017 e il 2018 dirige Turandot per l’apertura del Teatro Grande di Brescia e Carmen per l’inaugurazione del Ponchielli di Cremona, entrambe i titoli girano nei teatri della Lombardia; Madama Butterfly e La Traviata al Arts Center di Seoul e Busan in Corea e poi ancora La Traviata al Petruzzelli di Bari. In ambito sinfonico dirige concerti in Israele e debutta al Petruzzelli di Bari (Prokof’ev, Cresta, Mahler e Rota) e con la Sächsische Staatskappelle Dresden (Schönberg, Weber e Mendelssohn). Nelle passate recenti stagioni ha diretto tra le altre cose Carmen alla Fenice di Venezia, La Bohème nei teatri di Reggio Emilia, Como e Pavia, Ballo in Maschera al Art Center di Seoul, Così Fan Tutte all’Opera di Tenerife, Carmen ancora a Seoul e nei teatri di Livorno, Lucca e Pisa, Adriana Lecouvreur nei teatri di Como, Pavia e Cremona e Pagliacci nel Festival estivo del Teatro Sociale di Como, spettacolo premiato con il Premio Abbiati 2016. E ancora diverse produzioni de L’elisir d’amore, il Matrimonio segreto e L’Orfeo per il Festival della Valle d’Itria. In ambito sinfonico ha diretto in Italia concerti con l’Orchestra del Maggio Musicale di Firenze, l’Orchestra dell’Arena di Verona, l’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo, l’Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, I Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Regionale Toscana, l’Orchestra di Padova e del Veneto, la Sinfonica Abruzzese e gli Archi del Cherubino. All’estero ha diretto più volte in Israele sia la Raanana Symphonette Orchestra di Tel Aviv che la Israel Camerata al Jerusalem Theater; ha partecipato in Germania al Festival Internationale Schostakowitsch Tage in Gohrisch dirigendo lavori di Eisler e Dessau; ha diretto svariate orchestre in Russia tra le quali la St. Petersburg State Symphony Orchestra, la Hermitage Symphony Orchestra, la Tomsk Philharmonic Orchestra, la Omsk Philharmonic Orchestra, la Arkhangelsk Chamber Orchestra, la Murmansk Philharmonic Orchestra, la Bryansk Symphony Orchestra e la Samara Philharmonic.

Carlo Goldstein è da sempre molto attivo nella musica contemporanea, ha diretto al Festival Milano Musica 2016 e ha diretto diverse prime esecuzioni di autori contemporanei italiani e stranieri. Ha collaborato tra gli altri con MDI ensemble e Divertimento Ensemble. Carlo Goldstein ha inciso, tre Concerti di Mozart con il pianista Andrea Bacchetti e l’Orchestra di Padova e del Veneto, per la rivista Amadeus; registrazione poi ripresa dall’etichetta Dynamic e recensita entusiasticamente anche dal BBC Music Magazine di Londra.

Ha anche inciso un CD contenente Arie italiane, con il tenore Massimo Giordano e l’Ensemble dell’Orchestra del Maggio Musicale di Firenze, edito da BMG. Carlo Goldstein, oltre agli studi musicali – Conservatorio di Trieste, Accademia Internazionale della Musica di Milano, Mozarteum di Salisburgo e Royal College di Londra – è laureato in Filosofia – Estetica – presso l’Università Statale di Milano e ha all’attivo diverse pubblicazioni di carattere estetologico e storico musicale. Il canale Classica – in onda in Italia su Sky – ha realizzato una puntata su di lui nella serie Notevoli, dedicata ai giovani talenti italiani.

FRÉDÉRIC ROELS Regia

Terminati gli studi all’INSAS di Bruxelles, fonda la propria compagnia, Prospéro & Cie, per la quale mette in scena Prospéro suite, Sacre, Aglavaine et Sélysette, Le supplici, Kinderzimmer. All’Opéra Royal de Wallonie è assistente di Claire Servais nella maggior parte delle sue produzioni dal 1995 al 2008. Nel 2000 allestisce per l’Opéra Royal de Wallonie Igiene dell’assassino, nel 2002 Il diario di uno scomparso di Janáček, nel 2006 del Sabotaggio d’amore e nel 2007 The turn of the Screw di Britten all’Opéra Royal de Wallonie. Dall’ottobre 2009 è direttore artistico e generale dell’Opéra de Rouen Haute-Normandie, presso la quale ha creato una compagnia di quattro giovani cantanti lirici e ha supportato i due ensemble vocali stabili, Accentus di Laurence Equilbey e Le Poème Harmonique di Vincent Dumestre. Ha fatto dell’opera partecipativa la punta di diamante del proprio progetto per il pubblico giovane e nel 2013 ha portato sulle scene un concerto interattivo definito «quiz sinfonico». Proseguendo la sua attività di regista e di autore a Rouen, ha allestito e scritto il libretto de L’homme qui s’efface, presentato in anteprima mondiale nel 2011, su musiche di Pascal Charpentier. Nell’ottobre 2012 ha diretto Carmen, con Vivica Genaux nel ruolo della protagonista, e La damnation de Faust di Berlioz per le Opere di Rouen e di Limoges. Ha anche scritto il libretto per un’opera presentata in anteprima mondiale composta da Michel Fourgon e ispirata al personaggio affascinante e tragico di Lolo Ferrari. Nel 2016 ha realizzato una nuova rilettura del Don Giovanni, successivamente un Così fan tutte a Rouen, Massy e Reims e Norma (a Rouen) e nei prossimi mesi a Muscat in Oman.

BRUNO DE LAVENÈREScene

Si è laureato presso la rinomata École nationale supérieure des arts et techniques du théâtre a Lione. I suoi lavori annoverano, tra le altre cose: Songs from Before (coreografia di Lucinda Childs) all’Opéra national du Rhin e al Théâtre de la Ville, Cendrillon (coreografia di Michel Kelemenis) al Grand Théâtre de Genève, L’Homme de la Mancha (regia di Jean-Louis Grinda) al Théâtre du Capitole e all’Opéra de Monte-Carlo, Chat perché (regia di Caroline Gautier) all’Opéra Bastille, La Reine morte (coreografia di Kader Belarbi) al Théâtre du Capitole, La Chartreuse de Parme (regia di Renée Auphan) all’Opéra de Marseille, Farnace (regia di Lucinda Childs) all’Opéra national du Rhin), Re Orso (regia di Richard Brunel) all’Opéra Comique, Carmen e La damnation de Faust (regia di Frédéric Roels) all’Opéra de Rouen, TheTender Land eMesdames de la Halle (regia di Jean Lacornerie) all’Opéra de Lyon, Don Quichotte (coreografia di Rui Lopes Graça) all’Opéra national du Rhin, Siegfried ou Qui deviendra le seigneur de l’anneau (regia di Julien Ostini) al Grand Théâtre de Genève), Doctor Atomic (regia di Lucinda Childs) all’Opéra National du Rhin. Al momento sta lavorando a: La vie parisienne di Offenbach all’Opéra National du Rhin, Lucia di Lammermoor (regia di Jean-Romain Vesperini) all’Opéra de Rouen, La belle Hélène di Offenbach al Grand Théâtre de Genève e Le Trouvère di Verdi (regia di Richard Brunel) all’Opéra de Lille.

LIONEL LESIRE Costumi

Nato nel 1969 in Belgio, pittore ed incisore, si è avvicinato al mondo del teatro come pittore di scena al Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles. Assistente a scenografi come Benoît Dugardyn, Antonio Jesús Jara e Rudy Sabonghi, ha creato le sue prime scenografie e costumi per il teatro nel 1992. Nel 2000 ha iniziato la carriera di costumista con Simon Boccanegra (regia di Stephen Lawless) al New Zealand Festival di Wellington). Ad oggi, tra scene e costumi, ha firmato una sessantina di produzioni per il teatro ed una trentina per l’opera. Tra le produzioni recenti come costumista si citano: La compagnie des hommes di Edward Bond,En douceur et profondeur (regia di Inès Rabadán e Lionel Lesire) al Théâtre National de la Fédération Wallonie-Bruxelles, Carmen e La damnation de Faust (regia di Frédéric Roels) all’Opéra de Rouen, La bohème all’Opéra Royal de Wallonie, Don Chisciotte in Sierra Morena di Francesco Bartolomeo Conti (regia di Stephen Lawless), Lucrèce Borgia di Hugo, La Mort au bal masqué di Brackx, Affabulazione di Pasolini, Non si paga, non si paga! di Fo.

LAURENT CASTAINGTLuci

Ha alle spalle numerose collaborazioni con nomi come Alfredo Arias, Bernard Murat, Jean-Louis Grinda, Richard Brunel, Jean-Claude Auvray, René Loyon, Karel Reisz, Hideyuki Yano, Roman Polanski, Gerard Desarthe, François Marthouret, Sylvie Testud, Laure Duthilleul, Madeleine Marion, Pierre Barrat et Marie-Noël Rio, Jean-Claude Berutti, Vincent Delerm, Jean-Louis Grinda, Elsa Rooke, Marguerite Borie e Frédéric Roels (per il quale ha firmato le luci di Carmen e de La damnation de Faust). Ha lavorato nei maggiori teatri del mondo: Opéra Bastille, Odéon, Comedie-Française ed Édouard VII di Parigi, Volksoper di Vienna, Liceu de Barcellona, Opéra di Montecarlo, Opera di Roma, Maggio Musicale fiorentino, Carlo Felice di Genova, Colón di Buenos Aires, Opera di Hong Kong, Olympia di Dublino. Ha curato inoltre l’installazione in esterni Ecorces vives e lavorato con il disegnatore François Schuiten per A planet of visions nell’ambito dell’Esposizione Universale che ha avuto luogo nel 2000 ad Hannover. Ha ricevuto tre nomine al Premio Molière per la miglior luce.

SERGIO SIMÓN Coreografo

Nato a Saragozza (Spagna), è diplomato in arti coreografiche. Danza nei principali ruoli del repertorio classico, collaborando con nomi come Victor Ullate, Nils Cristie, Jiří Kylián, Hans Van Manen, Antonio Gades, Claude Brumachon e Myriam Naisy. Nel 2006 diventa direttore del Ballet de l’Opéra-Théâtre di Limoges. Cura la regia e la coreografia di ‘opere danzate’, a partire dalla musica dei Carmina Burana di Orff (nel 2008), de El amor brujo ed El sombrero de tres picos di De Falla (nel 2009), del Prélude à l’après-midi d’un faune di Debussy e dei Contrastes di Bartók (nel 2010). Roméo, Juliette (musiche originali di Labarsouque) è la prima creazione nel 2010 dedicata all’analisi di personaggi mitici ed è seguita nel 2012 da Quelque chose de Carmen (musiche originali di Garcia-Fons). Nel 2014 cura la coreografia della Suite per pianoforte da Goyescas di Granados.

1 L’aria più celebre della partitura deriva dalla cultura cubana, senza rapporto diretto con la cornice sivigliana dell’intreccio.   


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