L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Sostakovic, Scedrin e Majakovskij

Russia 1917

I cent’anni che hanno cambiato il mondo

 

Mercoledì 13 dicembre 2017 ore 21

Unipol Auditorium, Via Stalingrado 37, Bologna

 

Vladimir Majakovskij

LUIGI LO CASCIO letture

MIRIAM PRANDI violoncello

ALEXANDER ROMANOVSKY pianoforte

Musiche di Sostakovic, Scedrin

Mercoledì 13 dicembre 2017, alle ore 21, presso l’Unipol Auditorium di Via Stalingrado 37, avrà luogo l’appuntamento conclusivo della rassegna Russia 1917 – I cent’anni che hanno cambiato il mondo, ideata da Musica Insieme e realizzata grazie a Gruppo Unipol, con il patrocinio del Comune di Bologna e dell’Università di Bologna, e sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni e delle Attività culturali.

Protagonisti dell’ultima serata, dedicata a Vladimir Majakovskij, saranno Luigi Lo Cascio, attore di cinema e di teatro tra i più apprezzati dalla critica, cui è affidata la lettura delle liriche del poeta russo, Miriam Prandi, pluripremiata violoncellista già al fianco di artisti come Accardo, Gutman, Lucchesini, e Alexander Romanovsky, straordinario pianista, ospite delle maggiori sale da concerto. Il programma musicale sarà dedicato alle composizioni di Sostakovic e Scedrin. La serata sarà introdotta da Marco Bazzocchi, Professore Ordinario di Letteratura Contemporanea dell’Università di Bologna.L’ingresso al concerto è gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Luigi Lo Cascio, attore di cinema e di teatro, acclamato dalla critica e dal pubblico per le sue indimenticabili interpretazioni in pellicole di successo, come La bestia nel cuore di Cristina Comencini, ha vinto i premi più prestigiosi, tra cui il David di Donatello per I cento passi del regista Marco Tullio Giordana. Miriam Prandi, fra le più apprezzate violoncelliste italiane, perfezionatasi con Mario Brunello, Antonio Meneses e Natalia Gutman, si esibisce oggi in recital presso sedi e cartelloni quali Philharmonie e Konzerthaus di Berlino, Konzerthaus di Vienna, Festival del Maggio Musicale Fiorentino. Alexander Romanovsky, dopo la vittoria al prestigioso Concorso “Busoni” nel 2001, ha dato vita a una brillante carriera internazionale che lo vede impegnato in recital e come ospite di orchestre che vanno dalla New York Philharmonic alla Filarmonica della Scala.

«Sono solitario come l’ultimo occhio di un uomo in cammino verso la terra dei ciechi»: così si descrisse il ventenne Majakovskij nella poesia Qualche parola su me stesso. Egli fu il poeta vate della Rivoluzione d’ottobre: vi credette più degli stessi rivoluzionari, vi aderì totalmente, anima e corpo, con ogni fibra del suo essere. La sua produzione del 1917 ne è piena testimonianza, dalla Cronaca poetica all’appello di Fratelli scrittori: mise la sua arte al servizio dei suoi ideali, quelli di una Russia nuova, faro di giustizia e uguaglianza. Proprio per questo motivo, la disillusione causata dalla deriva del fenomeno rivoluzionario fu così devastante che, unita alla disperazione per un amore non corrisposto, lo condusse tragicamente al suicidio. Majakovskij fu però molto più di un poeta della Rivoluzione: nei suoi versi rilucono immagini delicate e appassionate, come quelle della celeberrima Lettera al compagno Kostrov da Parigi sulla sostanza dell’amore, o ancora di Ascoltate!, una delle sue poesie più amate, con l’accorato appello alle stelle. Ai suoi versi sono accostate la Sonata in re minore op. 40 per violoncello e pianoforte di Dmitrij Sostakovic, potente e drammatica, eppure piena di forza vitale come la voce di Majakovskij, e Quadrille, l’ironica danza del compositore contemporaneo Rodion Scedrin.

 

PER INFO: Musica Insieme Tel. 051-271932 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.musicainsiemebologna.it

 

 

 

 

 

Vladimir Majakovskij

LUIGI LO CASCIO letture

MIRIAM PRANDI violoncello

ALEXANDER ROMANOVSKY pianoforte

 

Poesie:

 

Per la stanchezza

Io (Qualche parola su me stesso)

La blusa del bellimbusto

Ascoltate!

Lettera al compagno Kostròv da Parigi sulla sostanza dell’amore (estratti)

Congedo

Buoni rapporti con i cavalli

All’amato se stesso dedica queste righe l’autore

Sberleffi

Ne sono responsabili

Fratelli scrittori

Straordinaria avventura accaduta a Vladimir Majakovskij d’estate in campagna

La nuvola in calzoni (estratti)

Il flauto di vertebre (estratti)

Rivoluzione. Cronaca poetica

Di questo (estratti)

A piena voce (estratti)

A Sergej Esenin

 

Musica:

Dmitrij Sostakovic:   Sonata in re minore op. 40 per violoncello e pianoforte

Rodion Scedrin:         Quadrille per violoncello e pianoforte

 

 

I PROTAGONISTI

 

LUIGI LO CASCIO

Luigi Lo Cascio si diploma nel 1992 all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” con un saggio su Amleto, diretto dal maestro Orazio Costa. Tra il 1992 e il 2000 lavora essenzialmente in teatro con vari registi, tra cui Giuseppe Patroni Griffi, Carlo Cecchi, Carlo Quartucci, Roberto Guicciardini ed Elio De Capitani. Nel 1995 mette in scena, presso il CSS di Udine, il suo primo testo teatrale: Verso Tebe.

Nel 2001 vince il David di Donatello come migliore attore protagonista per I cento passi (2000). Il regista Marco Tullio Giordana lo dirigerà ancora nel film La meglio gioventù (2003), che gli vale il Nastro d’argento 2004, ex aequo con tutti i protagonisti maschili del film. Nel 2001 vince la Coppa Volpi come miglior attore al Festival del Cinema di Venezia per Luce dei miei occhi di Giuseppe Piccioni.

Nel 2005, tornato al teatro, dirige ed interpreta un monologo tratto dal racconto di Franz Kafka, La Tana, di cui cura anche la riscrittura. Nel 2006 lavora con Luca Ronconi nello spettacolo Il silenzio dei comunisti, vincendo, sempre come migliore attore, il prestigioso premio UBU nell’edizione 2006-2007. Nel 2008 mette in scena lo spettacolo La caccia, una sua riscrittura di Le Baccanti di Euripide. Nel 2014 dirige e interpreta la parte di Iago in una sua riscrittura in siciliano dell’Otello di William Shakespeare.

Ha scritto e diretto il film La città ideale, presentato al Festival di Venezia nel 2012 nella sezione “La settimana della critica” e vincitore del premio Arca giovani. Come attore cinematografico ha recitato, tra gli altri, nei seguenti film: Buongiorno notte, regia di Marco Bellocchio; Mio cognato, regia di Alessandro Piva; La bestia nel cuore, regia di Cristina Comencini; Il dolce e l’amaro, regia di Andrea Porporati; Noi credevamo, regia di Mario Martone; I nostri ragazzi, regia di Ivano De Matteo; Il nome del figlio, regia di Francesca Archibugi.

 

MIRIAM PRANDI

Miriam Prandi è oggi non solo una delle più ricercate violoncelliste italiane, ma anche un’apprezzata pianista. Vincitrice di numerosi concorsi internazionali, nel gennaio 2014 è stata insignita, da una giuria presieduta dalla violoncellista Sol Gabetta, del Primo Premio assoluto (unico assegnato nell’ambito delle quattro categorie per archi) al Rahn Musikpreis di Zurigo. All’età di undici anni, cioè ben prima dei Diplomi di pianoforte e di violoncello, conseguiti rispettivamente a quindici e sedici anni con il massimo dei voti, lode e menzione speciale al Conservatorio di Mantova, è stata eccezionalmente ammessa a frequentare i Corsi di violoncello di Antonio Meneses presso l’Accademia Chigiana di Siena. Giovanissima, ha avuto anche il privilegio di essere ammessa all’Accademia Pianistica Internazionale di Imola e successivamente alla Scuola di Musica di Fiesole con Andrea Lucchesini. Perfezionatasi a Vienna con Natalia Gutman, ha concluso con lode gli studi del Master per violoncello solista presso la Hochschule di Berna nella classe di Antonio Meneses. Ha frequentato masterclasses con Mario Brunello, Rocco Filippini, David Geringas, Frans Helmerson, Gary Hoffman, Ralph Kirshbaum. Nella duplice veste di pianista e di violoncellista, si esibisce in recital presso sedi e cartelloni quali Philharmonie e Konzerthaus di Berlino, Konzerthaus di Vienna, Festival del Maggio Musicale Fiorentino, Oleg Kagan Musikfest. Collabora con compagini quali Gstaad Festival Orchestra, I Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino, Filarmonica di Torino, Berner Symphonieorchester. Come camerista collabora attivamente con Salvatore Accardo, Natalia Gutman, Andrea Lucchesini, Pavel Vernikov, Alexander Romanovsky. Molto apprezzata dalla critica, Giorgio Pestelli su La Stampa ha scritto di lei: «Miriam Prandi ha colpito come solista per la bellezza di suono, il volume e il fraseggio, a suo agio nel lirismo vibrante come nelle zone delicate e sognanti».

 

ALEXANDER ROMANOVSKY

Descritto da Carlo Maria Giulini come “straordinariamente dotato”, il pianista Alexander Romanovsky è nato in Ucraina nel 1984. Intraprende lo studio del pianoforte all’età di cinque anni e a tredici si trasferisce in Italia per studiare all’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola con Leonid Margarius. Prosegue poi gli studi presso il Royal College of Music di Londra con Dmitry Alexeev. L’affermazione a livello internazionale avviene nel 2001 con la vittoria al prestigioso Concorso “Busoni” di Bolzano. Il New York Times in quell’occasione ha scritto di lui: «È speciale, non solo possiede una tecnica straordinaria e la creatività nei colori e nella fantasia, ma è anche un musicista sensibile e un lucido interprete».

Da quel momento, Alexander Romanovsky si è esibito come solista al fianco delle più importanti compagini internazionali. Recentemente è apparso presso la Sala Grande del Concertgebouw di Amsterdam, la Sala Čajkovskij di Mosca, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e il Teatro Olimpico a Roma, e presso Asahi e Kioi Concert Hall di Tokyo, Teatro Municipal del Cile e Sala Verdi a Milano. Si esibisce regolarmente al fianco delle maggiori orchestre in Europa, Asia e America, come Filarmonica della Scala, Orchestra del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, Royal Philharmonic, Swedish Radio Symphony Orchestra, NHK Symphony Orchestra, Chicago Symphony e New York Philharmonic, diretto da Vladimir Spivakov, Valerij Gergiev, Michail Pletnëv, Vladimir Fedoseyev, Sir Antonio Pappano, Gianandrea Noseda, Diego Matheuz e James Conlon. Tra i prossimi impegni, varie tournée in Europa, Venezuela, Stati Uniti, Taiwan e Corea del Sud.

La sua discografia, che spazia da Beethoven a Brahms, Schumann e Rachmaninov è stata ampiamente acclamata dalla critica e si è arricchita con la recentissima pubblicazione di Childhood Memories. Dal 2014 ricopre la carica di Direttore Artistico del Concorso pianistico internazionale “Vladimir Krainev” di Mosca.

 

Fondazione Musica Insieme

Galleria Cavour 2

40124 Bologna

Tel. 051-271932

Fax 051-279278

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www.musicainsiemebologna.it

 


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