L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Musica sacra per la Memoria

Un concerto dedicato alla musica sacra

delle tre grandi religioni monoteiste,

alla scoperta di tradizioni musicali antichissime,

diverse ma anche con molti punti di contatto

Nel giorno della memoria, la IUC presenta sabato 27 gennaio alle 17.30 presso l’Aula Magna dell’Università La Sapienza il concerto “Voci sacre: tre fedi, un solo dio”. Questo progetto, che si ascolta per la prima volta a Roma, unisce la tradizione musicale sacra delle tre grandi religioni monoteiste, ebraismo, cristianesimo ed islamismo, ed è il punto di arrivo di un percorso di scoperta e approfondimento sulle tre religioni del libro e sui luoghi di pellegrinaggio, iniziato all’AMUZ di Anversa, uno dei più importanti centri europei per la musica antica. 

Patrizia Bovi - cantante e strumentista, nonché membro fondatore dell'ensemble Micrologus, specializzato nella musica del Medio Evo - ha invitato Fadia Tomb El Hage, libanese, e Françoise Atlan, di origini giudaico-berbere, per esplorare la musica della corrente mistica dell’Islam, la tradizione ebraica sefardita, i canti della chiesa maronita d’oriente e i canti del medioevo cristiano d'occidente.

Diverse sono le tradizioni musicali e molteplici le lingue: ebraico, spagnolo, arabo, siriano, aramaico, greco. E anche dialetti di varie regioni. Alcuni brani vengono dalla tradizione sufi, come il canto iniziale del concerto Ayyhal Nas, uninvito alla preghiera, e Tale’a a’alaynal. I canti della tradizione ebraica provengono dal Cantico dei Cantici o da repertori regionali, come il giudaico provenzale Adonai be kol shofar e Ay madre e Cum mucha lecenzia,che vengono invece dai Balcani e dal Marocco, dove gli ebrei di Spagna avevano trovato rifugio dopo la diaspora del 1492. I canti cristiani sono preghiere e inni alla Vergine Maria della mistica Ildegarda di Bingen o conducti e mottetti tratti dal Codice Las Huelgas del XIII secolo, un manoscritto in uso nel monastero femminile di Santa Maria di Las Huelgas a Burgos, oltre ad alcuni brani di tradizione orale come E lu giovedì sante, canto per la Passione delle donne di Ischitella (Puglia), e lo Stabat Mater di Calenzana (Corsica).

Le voci di Françoise Atlan, Patrizia Bovi e Fadia Tomb El Hage saranno accompagnate da vari strumenti: l’oud e il liuto di Peppe Frana, le percussioni di Francesco Savoretti e l’arpa suonata dalla stessa Bovi

Patriza Bovi à anche la direttrice di questo progetto. Nel 1984 ha fondato l’Ensemble Micrologus, gruppo che lavora sulla ricerca e l’interpretazione della musica medievale, con il quale ha presentato il suo lavoro di interprete e ricercatrice in oltre 60 produzioni, 27 cd e innumerevoli concerti e spettacoli in Italia e all’estero. Nel 2011 ha fondato il «Medusa Project», dedicato all’esecuzione di repertori meno frequentati, tra cui «Lucrezia, la figlia del papa Borgia» e «Justiniane or l’aer veneziano», mentre ha presentato musiche veneziane quattrocentesche ai Festival «Oude Musiek» (Utrecht, 2011) e «Laus Polyphoniae» (Anversa, 2012). Collabora con le più importanti istituzioni europee nel campo della musica antica, come la Fondation Royaumont, il Centro Studi Europeo di Musica Medievale “Adolfo Broegg” e la Schola Cantorum di Basilea. Nel 2008 è stata insignita dell’onorificenza Chevalier des Arts et des Lettres dal Ministro della Cultura francese.

 

 

 

 


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