L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Da Bach a Berio

Bologna Festival 2018 - il programma

BOLOGNA FESTIVAL 2018

John Eliot Gardiner, Ton Koopman, Myung-Whun Chung, Yannick Nézet-Séguin, Giovanni Antonini, Marcus Creed, Martha Argerich, Isabelle Faust, Yuja Wang, Anna Bonitatibus sono tra i Grandi Interpreti della 37ª  edizione di Bologna Festival che nella sua sezione sinfonica propone, tra gli altri, tre concerti dedicati a Bach e Haydn, tra filologia storica e libertà espressiva. La passione secondo Giovanni con l’Amsterdam Baroque Orchestra & Choir ad inaugurazione della stagione, Cantate di Bach con English Baroque Soloists e Monteverdi Choir in maggio, Le Stagioni di Haydn con l’Orchestra del XVIII Secolo e Cappella Amsterdam in ottobre. Chung dirige l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e Nézet-Séguin, nuova rivelazione della scena direttoriale internazionale, arriva con la sua Rotterdam Philharmonic Orchestra, oggi una delle orchestre europee più richieste. Martha Argerich suona il Concerto per pianoforte di Schumann con la vivace orchestra brasiliana Youth Orchestra of Bahia, che si ascolta per la prima volta a Bologna. La violinista Isabelle Faust ritorna a Mozart insieme al Giardino Armonico. La pianista Yuja Wang si cimenta con travolgente virtuosismo nel Concerto n.4 di Rachmaninov. Nell’anno delle celebrazioni rossiniane il mezzosoprano Anna Bonitatibus omaggia Rossini e il belcanto, con stile e raffinatezza.

«Omaggio a Berio» e «Itinerari Vocali» sono i due progetti della sezione autunnale Il Nuovo l’Antico. Nel primo si mette a fuoco la varietà del lavoro musicale di uno dei maggiori compositori del nostro secolo, Luciano Berio; nel secondo si tracciano itinerari vocali dal Medioevo al tardoromanticismo, tra coralità sacra e profana, con complessi specializzati in questi repertori.

 

Uno sguardo oltre la pagina musicale viene offerto con il ciclo di tre incontri “Carteggi musicali”, aprendo gli epistolari di Beethoven, Schumann, Schönberg.

Il concerto di solidarietà con Accademia Bizantina, Ottavio Dantone e la voce di Delphine Galou, a dicembre, completa la stagione.

GRANDI INTERPRETI

Il concerto inaugurale della 37ª edizione di Bologna Festival, mercoledì 28 marzo ore 20.30 al Teatro Manzoni, è affidato ad uno dei protagonisti dell’interpretazione filologica: Ton Koopman e i suoi complessi Amsterdam Baroque Orchestra & Choir. L’immensa Passione secondo Giovanni per soli coro e orchestra risuonerà secondo l’originale prassi esecutiva. Il secondo appuntamento, martedì 17 aprile, in occasione del 150° anno dalla scomparsa di Rossini, vede impegnata Anna Bonitatibus che nel suo programma “Che palpiti son questi” spazia da Rossini e Bellini a Beethoven e Schubert. Trionfa il sinfonismo classico e romantico nel concerto del 24 aprile diretto da Yannick Nézet-Séguin che impegna la sua Rotterdam Philharmonic Orchestra nella Sinfonia “La Passione” di Haydn e nella Sinfonia n.4 di Cajkovskij. Il direttore canadese Yannick Nézet-Séguin vanta incarichi di prim’ordine: direttore musicale della Philadelphia Orchestra, direttore principale della Rotterdam e dal 2020 direttore musicale del Metropolitan di New York; la Rotterdam Philharmonic Orchestra, nel centenario della sua fondazione, suona per la prima volta a Bologna nel corso di una tournée europea. Insieme al direttore canadese una star della scena pianistica odierna, la cinese Yuja Wang che offre uno strabiliante Rachmaninov.

Uno dei più apprezzati interpreti di Bach, John Eliot Gardiner, alla guida dei suoi storici complessi – English Baroque Soloists con strumenti originalie Monteverdi Choir – il 21 maggiopresenta alcune Cantate di Bach, scegliendole tra le meno conosciute. Isabelle Faust, artista molto legata a Bologna Festival, ritorna il 29 maggio come interprete mozartiana, suonando tre Concerti per violino di Mozart insieme al Giardino Armonico di Giovanni Antonini, raffinati interpreti del repertorio classico e barocco, impegnati da qualche anno nella registrazione dell’integrale delle Sinfonie di Haydn; a completamento del programma eseguiranno la Sinfonia n.43 “Merkur”. Il 31 maggio Myung-Whun Chung, che collabora abitualmente con i principali complessi sinfonici del mondo, sale sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI per l’Eroica di Beethoven; presenta in questo concerto anche il pianista diciassettenne Alexander Malofeev – enfant prodige amatissimo in Russia – che con i suoi virtuosismi ha già incantato il pubblico di mezzo mondo, incluso quello della Scala. Malofeev esegue uno dei lavori più acrobatici di Rachmaninov, la Raspodia su un tema di Paganini op.43. L’11 settembre Martha Argerich, fedelissima del Bologna Festival, suona il Concerto per pianoforte di Schumann, uno dei capisaldi del suo repertorio. Insieme alla grande pianista argentina la Youth Orchestra of Bahia, orchestra formata da giovani di età compresa tra i 13 e i 29 anni, vicina al modello educativo musicale promosso da Abreu in Venezuela, El Sistema. Sul podio, il direttore brasiliano Ricardo Castro. L’Orchestra di Bahia, che ha già collaborato con solisti come Lang Lang, Jean-Yves Thibaudet, Maria João Pires, viene invitata nelle più importanti istituzioni musicali americane ed europee e suona per la prima volta a Bologna. L’Orchestra del XVIII Secolo e Cappella Amsterdam, in continuità con la linea interpretativa del loro fondatore Frans Brüggen, sotto la guida di Marcus Creed, il 19 ottobre propongono una nitida lettura delle Stagioni di Haydn, oratorio in quattro parti con soavi arie solistiche e ampi affreschi corali.

Come di consueto nella sezione Grandi Interpreti viene presentato un pianista della nuova generazione, una nuova promessa qual è il russo Dmitry Shishkin, classe 1992, che eccelle nella letteratura pianistica russa, da Čajkovski a Skrjabin e Rachmaninov (9 maggio).

TALENTI

La rassegna Talenti, a partire dal 4 aprile, all’Oratorio di San Filippo Neri, presenta giovani concertisti emergenti vincitori di importanti concorsi internazionali. Oltre al Quartetto Van Kuijk, formazione francese già in carriera, invitata anche in rassegne come “New Generation Artists” della BBC o “Rising Stars” della Philharmonie di Parigi, si ascoltano: il violoncellista Paolo Bonomini, allievo di Mario Brunello, vincitore del “Premio Bach” di Lipsia e primo violoncello della Camerata Salzburg; Francesco Granata, il pianista ventenne primo classificato al “Premio Venezia”; la violinista ventenne Emma Parmigiani,interprete versatile e di sorprendente maturità musicale; il ventiduenne Filippo Gorini vincitore del Concorso Beethoven di Bonn, cresciuto pianisticamente seguendo i consigli di Alfred Brendel, Alexander Lonquich e Pavel Gililov. Come ogni anno il vincitore del “Premio del Pubblico”, assegnato al miglior interprete della rassegna Talenti, secondo le preferenze del pubblico, tornerà in autunno (6 novembre) ad esibirsi per il festival.

La rassegna Talenti si realizza grazie al contributo della Fondazione del Monte.

IL NUOVO L’ANTICO

«Omaggio a Berio» e «Itinerari Vocali», sono i due progetti in cui si articola la rassegna Il Nuovo l’Antico a partire dal 13 settembre, negli spazi dell’Oratorio di San Filippo Neri e del Museo della Musica.

OMAGGIO A BERIO.A partire da giovedì 13 settembre, due conferenze e tre concerti intorno al lavoro di  ricerca di Luciano Berio, figura di riferimento della musica del Novecento. «Vi figurano alcuni lavori strumentali – spiega Mario Messinis direttore artistico di Bologna Festival – come le Sequenza I per flauto, la Sequenza VII per oboe, Notturno per quartetto d’archi e Linea, capolavoro di astrazione lirica che trasfigura l’assetto strumentale della Sonata per due pianoforti e percussione di Bartók. In realtà i rapporti ideali riguardano altri autori, come Debussy o Stravinskij, presenti in alcuni programmi». Alla conferenza introduttiva Luciano Berio. la traversata curata da Giordano Montecchi si affianca la proiezione di alcuni estratti dalle trasmissioni televisive C’è musica & musica commentati da Enzo Restagno. Nell’insieme si potrà cogliere la varietà del lavoro compositivo di Berio. Tra gli artisti invitati si distinguono il duo pianistico Miodini-Maurizzi e i percussionisti Danilo Grassi e Paolo Nocentini; il Quartetto Prometeo, il flautista Mattia Petrilli e l’oboista Juri Schmahl che insieme alla Kammerochester di Hannover diretta da Hans-Christian Euler esegue, tra gli altri brani, Chemin IV per oboe e undici strumenti.

ITINERARI VOCALI. Nei cinque concerti dedicati alla letteratura vocale si segue un percorso storico che dal Medioevo ci conduce sino alla fine dell’Ottocento, con le pagine corali sacre dell’ultimo Liszt. Odhecaton, La Reverdie, il soprano Monica Piccinini accompagnata alla tiorba e alla chitarra barocca da Simone Vallerotonda, La Stagione Armonica diretta da Sergio Balestracci e il Coro del Teatro Comunale insieme al pianista Stefano Malferrari, sono gli interpreti del variegato programma di questa sezione. Si passa da un ricercatissimo repertorio vocale medievale che celebra i diversi volti di Carlomagno alle polifonie rinascimentali del fiammingo Orlando di Lasso; dalla cantabile spiritualità di autori come Claudio Monteverdi o Barbara Strozzi, alle stupefacenti polifonie dei Mottetti di Bach. Infine la vasta produzione corale sacra dell’ultimo Liszt, illustrata nel concerto «Coralità ritrovata. Brani sacri e profani da un repertorio nascosto» con musiche di Liszt, Rossini e Schubert. Il concerto è realizzato in collaborazione con l’Istituto Liszt di Bologna e il Teatro Comunale di Bologna.

Completa il ciclo di concerti vocali l’oratorio di Haydn Le Stagioni, proposto nell’esecuzione filologica dell’Orchestra del XVIII Secolo (19 ottobre, concerto in doppio abbonamento con Il Nuovo l’Antico).  

CARTEGGI MUSICALI

Un nuovo ciclo di approfondimento culturale (6, 14, 21 marzo ore 18 al Museo della Musica) che attraverso gli epistolari mira a cogliere anche gli aspetti più intimi della creatività di tre grandi musicisti. Beethoven: “In modo del tutto nuovo”. Lettere 1800-1805; Schumann: Lettere da Endenich; Schönberg: Il suono giallo. Lettere a Kandinsky. Letture, commenti ed esempi al pianoforte affidati a Giorgio Pestelli, Giovanni Bietti e Giuseppe Modugno.

CONCERTO DI SOLIDARIETÀ

L’iniziativa benefica “Concerto per un sorriso” vede Bologna Festival al fianco della Fondazione Face 3DBO per il concerto che si terrà il 10 dicembre al Teatro Comunale. Accademia Bizantina e il contralto Delphine Galou, sotto la direzione di Ottavio Dantone, eseguono un programma dedicato alla letteratura vocale e strumentale tra Seicento e Settecento, con brani di Handel, Bach, Vivaldi, Corelli, Jommelli, Porpora, Geminiani.

VIAGGIO MUSICALE

Alla corte del re Sole. Un viaggio musicale a Versailles e dintorni, con una sontuosa messa in scena dell’opera Phaëton di Lully alla Reggia di Versailles, creata da due specialisti del teatro barocco francese quali il regista Benjamin Lazar e il direttore Vincent Dumestre, alla guida dell'orchestra Le Poème Harmonique e musicA eterna. Concerti e visite guidate in esclusiva, in un dialogo a più voci tra richiami storici, bellezze architettoniche e l’incanto dei giardini nella piena fioritura di primavera.

Informazioni dettagliate sul programma del viaggio sono disponibili nel sito www.bolognafestival.it.

SOSTENITORI

Bologna Festival 2018 è realizzato con il contributo di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Fondazione del Monte, Fondazione Carisbo, G.D, Gruppo Hera, Carisbo, Alfasigma, BRT Corriere Espresso, Gruppo Industriale Maccaferri, IMA, Valsoia, Alternative Group, Confindustria Emilia, BPER Banca, Coop Alleanza 3.0, Unipol Banca, Gabriella Berardi, Galotti, PIR Group, Unicredit, Area Broker Consulting-QZ, Stefauto Mercedes-Benz, Maria Luisa Vaccari, Confcommercio Ascom Bologna, Isolani, media partnerRAI Radio3, Classica HD su Sky canale 138, Rete Toscana Classica, QNIl Resto del Carlino, Magazzini Sonori, tutti i soci e gli amici di Bologna Festival.

«Una città come Bologna è ricca di storia perché le sue realtà più importanti non si accontentano di contemplarla, ma le danno seguito – afferma Giuseppe Gagliano, Direttore Centrale Relazioni Esterne del Gruppo HERA. È proprio questo, da 36 anni, il merito più importante del Bologna Festival, in cui il Gruppo Hera riconosce una proposta di eccellenza che sa coniugare qualità dell’offerta artistica, profilo sociale del progetto e significativi riscontri di pubblico. Quest’anno – prosegue Gagliano – siamo molto contenti d’aver abbinato la nostra partnership non soltanto, in generale, alla rassegna Grandi Interpreti ma anche, in modo particolare, alla serata dedicata al grande direttore coreano Myung-Whun Chung, che il 31 maggio si esibirà assieme all’Orchestra Nazionale della RAI. Si tratta di un appuntamento imperdibile che, contribuendo ad attestare Bologna fra le capitali internazionali della cultura, riempie d’orgoglio chi come Hera ha il piacere di sostenerlo».    

ABBONAMENTI E BIGLIETTI

Prelazione abbonati  dal 3 febbraio al 28 febbraio / Vendita nuovi abbonamenti dal 6 marzo

Vendita biglietti dal 22 marzo presso la Bologna Welcome e online su www.bolognafestival.it, www.vivaticket.it, www.classictic.com.Biglietteria Bologna Welcome  in Piazza Maggiore 1/E - tel. 349 6146348

(dal 3 febbraio al 28 marzo: dal martedì al sabato, ore 13-19 / dal 29 marzo al 9 giugno: giov, ven, sab ore 16-19)


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