L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

Jonathan Stockhammer

In pochi anni si è fatto un nome nel mondo dell’opera, del repertorio sinfonico e della musica contemporanea. Ha studiato cinese e scienze politiche prima di passare agli studi di composizione e direzione, nella sua città natale di Los Angeles. Durante gli studi ha preso parte a una serie di concerti con la Los Angeles Philharmonic, al termine dei quali gli è stato offerto il posto di assistente del direttore principale Esa-Pekka Salonen. Dopo aver completato gli studi si è trasferito in Germania dove ha collaborato con rinomati ensemble europei quali Ensemble Modern, Collegium Novum Zürich e Ensemble Resonanz. Ottimo comunicatore, ha un grande talento non solo per presentare i concerti ma anche per collaborare con esecutori dei campi più diversi – giovani musicisti e rappers, o star come Imogen Heap o i Pet Shop Boys.

L’opera ha un ruolo centrale nel suo lavoro, e quelle che ha diretto, tra le quali Die Dreigroschenoper, Eine florentinische Tragödie di Zemlinsky, Luci mie traditrici di Sciarrino e Monkey: Journey to the West di Damon Albarn, lo identificano come un direttore che accoglie e domina le difficoltà presentate dalle partiture più complesse e da produzioni dalle caratteristiche interdisciplinari. È stato regolarmente ospite dell’ Opéra di Lione fin dal 1998, dirigendovi l’acclamata prima francese di Faustus, the Last Night di Dusapin. Nel 2009 ha diretto la prima esecuzione di Proserpina di Wolfgang Rihm con la Stuttgart Radio Symphony Orchestra e sempre di Rihm ha diretto Deus Passus. Nel 2010 ha diretto l’Orchestre Philharmonique de Radio France in A Little Night Music di Sondheim al Théâtre du Châtelet di Parigi. Nel 2013 ha debuttato alla New York City Opera con Powder Her Face di Thomas Adès. Nel 2016 ha debuttato alla Staatsoper di Vienna in una nuova produzione di Tri Sestri di Peter Eötvös e ha diretto la prima esecuzione di KOMA di Georg Friedrich Haas allo Schwetzingen Festival. Di recente ha debuttato al Teatro di Basilea, con Satyagraha di Philip Glass in un produzione di Sidi Larbi Cherkaoui, e ai Wiener Festwochen.

Ha lavorato con orchestre di rilievo quali la Oslo Philharmonic, NDR Symphony Orchestra Hamburg, Czech Philharmonic Orchestra, Philharmonia Orchestra e la Sydney Symphony Orchestra, e ha preso parte ai festival di Salisburgo, Lucerna, Donaueschingen, alla Biennale di Venezia e aWien Modern.

Oltre a dirigere capolavori della musica classica, romantica e contemporanea, ama immergersi in musica che confonde i confini tra musica classica, rock, pop e hip-hop. Il suo CD Greggery Peccary & OtherPersuasions con l’Ensemble Modern (RCA, 2003), che comprende lavori di Frank Zappa, ha vinto un Echo Klassik Award. Ha anche registrato una nuova colonna sonora per La corazzata Potemkin di Ejzenstejn, composta ed eseguita dai Pet Shop Boys. La sua registrazione live di The New Crystal Silence con Chick Corea, Gary Burton e la Sydney Symphony Orchestra ha vinto un Grammy nel 2009. Grande successo ha conosciuto la sua collaborazione con Saul Williams per Said the Shotgun to the Head, su musica composta da Thomas Kessler, diretta finora con la WDR Symphony Orchestra, la Stuttgart Radio Symphony Orchestra e la Oslo Philharmonic.
Tra gli impegni della stagione 2017/18 ricordiamo il debutto alla Komische Oper di Berlino con Satyagraha di Philip Glass, il debutto in concerto con la Mahler Chamber Orchestra e nuovi concerti con l’Orchestre Philharmonique de Radio France e l’Ensemble Modern.

Giorgio Barberio Corsetti

È attore, autore e regista teatrale e di lirica in Italia e all'estero, è stato direttore della Biennale Teatro di Venezia (1999/2001), consulente di Musica per Roma per danza e teatro (2005/2009), ha diretto per sei anni il Festival di nuovo circo "Metamorfosi" a Roma, ha collaborato come consulente e direttore artistico al FestiVal di Villa Adriana a Tivoli, ha ideato e curato il Festival "Vertigine", dedicato al teatro emergente italiano.

Da decenni è impegnato ad esplorare attraverso i suoi spettacoli il confine tra il teatro e le altre arti: arti visive, poesia, scrittura, musica, arti circensi, video-arte, danza. Il territorio delle sue ricerche e delle sue opere in Italia ed all'estero è di volta in volta definito da nuclei poetici molto diversi tra loro, ma ugualmente potenti, quali la scrittura di Kafka, Goethe, Kleist, Ovidio, Shakespeare, Pirandello, Chretien de Troyes, Labiche, la pittura rinascimentale e barocca, la drammaturgia contemporanea, Barker, Dimitriades, Lohle, il melodramma di Rossini, Verdi, Donizetti, Bellini, Guarnieri, Adams, Offenbach portandoli in scena in Italia e nei maggiori teatri europei (Teatro Nacional São João di Porto, Théâtre National di Strasburgo Théâtre de l'Odéon, Comédie Française).

Ha diretto, inoltre, numerose opere liriche in Italia e all'estero e continua la progettazione su scala internazionale con la sua compagnia e con altri teatri europei, (La Fenice di Venezia, Teatro alla Scala, Teatro Mariinsky, Théâtre du Châtelet, Opéra de Lille, Teatro dell'Opera di Roma, Teatro Massimo di Palermo, per citarne solo aluni).

Per ognuna delle opere da cui è attratto e in cui si immerge, dà una lettura poetica singolare, per ognuna, sempre teso a individuarne la vitalità e l'energia, definisce un codice diverso di scrittura scenica e di lettura da parte del pubblico.

Ugualmente impegnato su scritture classiche e contemporanee, le interpreta come fossero testi vivi, enigmi ancora attivi per decifrare il mondo che ci circonda.

Massimo Troncanetti

Studia Scienze della Comunicazione a La Sapienza di Roma. Tra il 2004 e il 2006 è assistente dell’artista Alfredo Pirri. Nel 2006 fonda con Claudia Sorace e Riccardo Fazi la compagnia Muta Imago sostenuta da realtà quali Romaeuropa Festival, Napoli Teatro Festival Italia, Operaestate Festival in Veneto. Cura l’allestimento degli spettacoli della compagnia in festival internazionali quali Festival Premières (Strasburgo), Fajr Festival (Teheran), Bipod Festival (Beirut), Clipa Aduma Festival (Tel Aviv), Temps d’Images (Cluj-Napoca, Budapest). Nel 2009, la compagnia vince il Premio Speciale Ubu, il Premio della critica dell’Assocazione Nazionale dei Critici di Teatro e il premio DE.MO./Movin’UP. Nel 2011 inizia la collaborazione con Giorgio Barberio Corsetti, con cui firma le scenografie de Ilcastello, da Kafka (Festival dei Due Mondi di Spoleto 2011), Un chapeau de paille d’Italie di Labiche (produzione Comédie-Française, 2012), I Was Looking at the Ceiling and Then I Saw the Sky di John Adams (Théâtre du Châtelet, 2013), Le Prince de Hombourg di Kleist(Festival d’Avignon, 2014), La Cenerentola di Rossini (Teatro Massimo di Palermo, 2016), Le Rane di Aristofane (Festival del Teatro Antico di Siracusa, 2017).

Negli stessi anni firma la scenografia di Othello di Shakespeare (Comedie Francaise, regia di Leonie Simaga,2014), I duellanti di Conrad (Festival dei Due Mondi, 2015), La Cenerentola di Rossini (Opera de Lausanne, regia di Adriano Sinivia, 2015), Macbeth di Verdi (Théâtre de La Monnaie, regia di Olivier Fredj, 2016), Dans la solitude des champs de coton di Koltes (Théâtre Liberté, regia di Leonie Simaga, 2016).

Francesco Esposito

Nasce a Castellammare di Stabia nel 1983. Si diploma nel 2008 in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Dal 2009 collabora con il Teatro Bellini di Napoli come scenografo nei progetti di Gabriele Russo Gran Varietà (2009), Gretel e Gretchen e Odissé in assenza del padre (2012), oltre a Glob(e)al Shakespeare, sei riscritture da William Shakespeare dirette da 6 registi: De Rosa, Russo, Saponaro, Sinigaglia, Punta Corsara e Compagnia Nest (2017). Dal 2010 al 2012 collabora come scenografo e costumista con la regista Manuela Cherubini a Bizarra, La modestia e La stupidità, tutti di Rafael Spregelburd. Dal 2011 inizia la collaborazione con Giorgio Barberio Corsetti e forma Officine K. Da allora firma i costumi per Il castello da Franz Kafka (2011); I Was Looking at the Ceiling and Then I Saw the Sky di John Adams al Théâtre du Châtelet di Parigi (2013), La guerra di Kurukshetra di Francesco Niccolini (2013), Gospodin di Philipp Löhle (2014). Sue le scene e suoi i costumi de La famille Schroffenstein di Heinrich von Kleist (2014) e per L’histoire du soldat di Igor StravinskY (2015). Nel 2015 cura i costumi per I duellanti di Joseph Conrad, con la regia di Alessio Boni e Roberto Aldorasi, e del cortometraggio The Prince of Venusia diretto da Silvio Giordano. È costumista, per le regie di Giorgio Barberio Corsetti, de La Cenerentola di Rossini al Teatro Massimo di Palermo (2016), e della commedia Le Rane di Aristofane al Teatro Greco di Siracusa (2017).

Igor Renzetti

Si diploma nel 2009 all’Accademia di Belle Arti di Roma in pittura. Artista multimediale che opera nel campo del video, realizza opere di video installazione e video per spettacoli teatrali e live performance. Dal 2007 firma il video design di diverse produzioni teatrali: Per mia grandissima colpa (regia di Matteo Davide, 2008); Duet di Simona Senzacqua (2009); con la regia di Manuela Cherubini e i testi di Rafael Spreghelburd Bizarra una saga argentina (2009/2010); per la regia di Fabio Cherstich Paesaggio di una battaglia (2011/12) e Conversazioni con Chomsky–talkopera (2014, musiche di E. Casale, produzione Auditorium Parco della Musica, Roma); di Giorgio Barberio Corsetti Il castello, adattamento da Kafka (2011), 19 Mantras (2012), Macbeth (2013, Scala di Milano, animazioni e video in collaborazione con Fabio Massimo Iaquone, Luca Attili e Lorenzo Bruno), La guerra di Kurukshetra (2013). Insieme a Giorgio Barberio Corsetti realizza gli spettacoli La Nave Argo (2015), Il Ratto di Europa (Roma Europa Festival, 2016) e Mi sa che fuori è primavera (2017).

Insieme a Lorenzo Bruno e Alessandra Solimene firma i video di Musica rotta di Daniel Veronese nel 2013 (regia di Manuela Cherubini) e, per la regia di Barberio Corsetti, degli spettacoli I Was Looking at the Ceiling and then I Saw the Sky (Théâtre du Châtelet, 2013), Le Prince de Hombourg (Festival d’Avignon, 2014), Gospodin (Romaeuropa Festival, 2014, produzione Fattore K), La Cenerentola (Teatro Massimo, 2016), Le streghe di Venezia (Teatro Massimo, 2016), Fra Diavolo (Opera di Roma, 2017); per la regia di Sofia Coppola, La traviata (Opera di Roma, 2016).

Per il Teatro Argentina insieme a Lorenzo Bruno realizza le immagini per Re Lear per la regia di Giorgio Barberio Corsetti.

Per il Teatro Massimo di Palermo nel 2016 realizza il video per l'opera Il Caravaggio rubato, oratorio musicale composto da Giovanni Sollima, regia e drammaturgia di Cecilia Ligorio. Per Macerata Opera Festival realizza nel 2017 i video per l’opera SHI di Carlo Boccadoro, libretto e regia di Cecilia Ligorio.

Lorenzo Bruno

Nato a Roma nel 1989, sviluppa prestissimo l’amore per i disegno e una propensione verso il racconto per immagini. Studia presso la Scuola Internazionale di Comics dove trova nell’animazione un mezzo espressivo ideale. Con Annalisa Corsi realizza i primi progetti, tra cui il film Lupo Gentile e il documentario Fiamme di Gadda. A partire dal 2012 si avvicina al teatro e all’ opera lirica, insieme a Igor Renzetti e Alessandra Solimene sperimenta il linguaggio video sulla scena. Con Giorgio Barberio Corsetti realizza le immagini di alcuni spettacoli, tra i quali Macbeth di Verdi (Teatro alla Scala, Milano), I Was Looking at the Ceiling and then I Saw the Skydi J. Adams (Théâtre du Châtelet, Parigi), Le prince de Hombourg di H. von Kleist (Cour d'Honneur per il Festival de Avignon), Gospodine di Philipp Löhle (Roma Europa Festival), La Cenerentola di Rossini (Teatro Massimo, Palermo), Fra Diavolo di Auber (Teatro dell’ Opera di Roma), Re Lear di Shakespeare (Teatro Argentina, Roma).

Alessandra Solimene

Nata nel 1989, dopo il diploma artistico si laurea in scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Il suo interesse per il teatro si sviluppa inizialmente a partire dalla scenografia, per poi allargarsi anche ad altri ambiti. Dal 2012 ad oggi assiste lo scenografo Massimo Troncanetti in diversi lavori, tra i quali due produzioni per la Comédie Française: Un chapeau de paille d’Italie, con la regia di Giorgio Barberio Corsetti e Othello, con la regia di Leonie Simaga; collabora inoltre allo spettacolo I Duellanti con la regia di Roberto Aldorasi e Alessio Boni (debutto al Festival dei Due Mondi 2015) e all’opera Macbeth con la regia di Olivier Fredj, produzione La Monnaie/De Munt. A partire dal 2013 si avvicina al linguaggio video e inizia la collaborazione col regista Giorgio Barberio Corsetti, per il quale idea e realizza, insieme a Igor Renzetti e Lorenzo Bruno, i video degli spettacoli I Was Looking at the Ceiling and then I Saw the Skyper il Théâtre du Châtelet; Gospodin, una produzione RomaEuropa Festival; Le Prince de Hombourg, spettacolo di apertura del Festival d’Avignon 2014, La Cenerentola al Teatro Massimo di Palermo e Fra Diavolo al Teatro dell’Opera di Roma.

Dal 2014 inizia inoltre ad interessarsi al teatro di figura: collaborando con la regista Raquel Silva realizza lo spettacolo di teatro di carta Palomar, per il quale cura disegni e scenografie.

Roberto Zappalà

Nel 1990 fonda la Compagnia Zappalà Danza con cui realizza oltre 50 creazioni presentate con successo in Europa ed oltreoceano. Tra queste, A.semu tutti devoti tutti? (2009) e La Nona (2015) hanno ricevuto il premio Danza&Danza.

Ha collaborato con il Balletto di Toscana, la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, Norrdans (S), ArtEZ (NL), la Fondazione Theaterwerkplaats Generale Oost (NL), Goteborg Ballet/Opera di Goteborg (S), Theater am Gärtnerplatz di Monaco (D) e ha curato le coreografie di particolari edizioni dei musicals Jesus Christ Superstar e Evita, prodotti dal Teatro della Munizione. Nel 2011 ha realizzato le coreografie della cerimonia di apertura dei Mondiali di Scherma.Diverse le collaborazioni con artisti del panorama internazionale quali Alfio Antico, Puccio Castrogiovanni, Paolo Fresu, Vincenzo Pirrotta, Giovanni Sollima, Gianluigi Trovesi, Fabio Vacchi.Ha prodotto alcuni testi sulla metodologia del suo lavoro, da poco editi in un unico volume Omnia Corpora.

È anche responsabile del recupero e ideazione di Scenario Pubblico a Catania, aperto nel 2002, raro esempio in Italia di centro coreografico europeo, nel 2015 riconosciuto dal Mibact quale uno dei primi tre Centri nazionali di Produzione della Danza.

Nel 2013 ha ricevuto il Premio dell'Associazione Nazionale Critici di Teatro.

C. Enrico Musmeci

Dal 1995 collabora con il coreografo Roberto Zappalà in veste danzatore, coreografo, performer e assistente. Dal 2012 direttore didattico del percorso MoDem Pro, Scenario Pubblico, Catania.

Inizia gli studi della danza classica all’età di 9 anni ad Acireale, Catania, Roma e si perfeziona al biennio professionale presso il Centre de danse International Rosella Hightower, Cannes.

Scritturato in diversi teatri francesi; Nizza, Avignone, Nancy e Ballet de France, Paris. In Italia, al Teatro Regio di Torino e in Svizzera al Balletto dell’Opera di Zurigo e del Teatro di Lucerna. Dirige la Orma Dance Company, Zurigo. Co-dirige la Performace Year, Zurigo. Ideatore e direttore artistico della prima edizione PrimaVeraDanza, Acireale.

Vincitore del Premio Aci & Galatea, Acireale 1997, secondo premio Genzano di Roma,1994 e SiWiC Swiss International Coaching Project for Choreographers. Finalista Prix Volinine, Parigi,al Wettbewerb Intenationalen, Hannover e al Prix San Saint Denis Bagnolet,piattaforma Zurigo.

Marco Giusti

Nato a Moruzzo nel 1977, dopo gli studi di storia contemporanea a Trieste si trasferisce a Milano, dove si diploma in regia teatrale. Si forma sotto la guida del pittore e lighting designer Gabriele Amadori. Lavora poi come lighting designer in Italia e in Europa in teatri quali Théâtre du Châtelet di Parigi, Maggio Musicale Fiorentino, Opera di Losanna, Opera di Roma, Teatro di St. Gallen, Festival di Avignone, Opéra Bastille di Parigi, Teatro Real di Madrid, Théâtre National di Strasburgo. Collabora con festival trai i quali La Biennale DMT e il Rossini Opera Festival. Collabora come consulente per studi di architettura.

Tra gli artisti con i quali ha collaborato, ricordiamo Romeo Castellucci, Giorgio Barberio Corsetti, Juliette Dechamps, Benedetto Sicca, Adriano Sinivia, Abou Lagraa, Charles Berling.

Antonino Siragusa

Nato a Messina, ha studiato nel Conservatorio della sua città natale e da allora ha intrapreso una carriera internazionale che l’ha portato nei teatri più prestigiosi, come La Scala, Metropolitan, Wiener Staatsoper, Opéra de Paris, Staatsoper e Deutsche Oper di Berlino, Teatro Real di Madrid.

Raffinato cantante rossiniano, è interprete ideale del Conte d’Almaviva ne Il barbiere di Siviglia e ne ha fatto il suo ruolo d’elezione. Ospite regolare del Rossini Opera Festival di Pesaro, merita menzione nel 2015 il grande successo con Ciro in Babilonia.

Fra le importanti produzioni cui ha preso parte nel corso della sua carriera, ricordiamo Don Giovanni con la direzione di Riccardo Muti alla Scala, Armida al Metropolitan di New York, Guillaume Tell (Arnold) all’Opernhaus di Zurigo, I puritani alla Bayerische Staatsoper di Monaco, la Petite Messe Solennelle di Rossini al Théâtre des Champs-Elysées de Paris e con la London Philharmonic Orchestra, Oedipus Rex all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma.

I suoi più recenti successi, La sonnambula a Losanna e alla Royal Opera of Muscat, Pigmalione al Festival Donizetti di Bergamo, L’italiana in Algeri a Vienna; Rigoletto e I Capuleti e i Montecchi al Liceu de Barcelona, Ermione alla Tchaikovsky Hall di Mosca.

Giulio Pelligra

Vero tenore all'italiana, in possesso di una voce svettante e luminosa, dall'acuto pronto e squillante, Giulio Pelligra è uno dei tenori emergenti che ha destato maggiore interesse in pubblico e critica.

Nato a Catania, ha debuttato nel 2006 al National Theatre of Malta. Ha già calcato il palco di alcuni importanti teatri italiani e internazionali, quali Opera di Roma, Filarmonico di Verona, Opéra Royal de Wallonie de Liège, Grand Théâtre de Genève, Rossini Festival Wildbad, Landestheater di Bregenz, Teatro Massimo di Palermo, Teatro Petruzzelli di Bari, Teatro Comunale di Modena, collaborando con direttori d’orchestra come Roberto Abbado, Asher Fisch, Renato Palumbo, Stefano Ranzani e Donato Renzetti.

Fra i ruoli interpretati con maggior successo, Don Pasquale (Ernesto) a Basilea, La traviata (Alfredo) al Teatro Sociale di Como, Nabucco (Ismaele) e Lucia di Lammermoor (Arturo) al Teatro Massimo di Palermo, La bohème (Rodolfo) a Ginevra e all’Opera di Firenze.

I suoi successi più recenti includono Don Giovanni (Don Ottavio) a Ravenna, Pulcinella di Stravinsky al San Carlo di Napoli; Pia de’ Tolomei (Ghino degli Armieri) al Teatro Verdi di Pisa, Maria Stuarda (Leicester) al Teatro Carlo Felice di Genova, Anna Bolena (Percy) al Regio di Parma, Linda di Chamounix (Carlo) a Roma.

Marco Filippo Romano

Baritono siciliano, si distingue particolarmente nel repertorio buffo interpretando Don Pasquale allo Staatstheater am Gärtnerplatz di Monaco, Don Bartolo ne Il barbiere di Siviglia nei Teatri Regio di Torino, Carlo Felice di Genova, Comunale di Firenze, Oslo, Daegu e Glyndebourne; Leporello in Don Giovanni al Teatro Campoamor di Oviedo; Don Magnifico ne La Cenerentola al Regio di Torino, Opera di Firenze, Sociale di Como, Comunale di Bologna, del Giglio di Lucca, Alighieri di Ravenna, Staatstheater am Gärtnerplatz di Monaco e Opera di Limoges; Don Profondo ne Il viaggio a Reims e Raimondo Lopez in Matilde di Shabran al R.O.F. di Pesaro; Taddeo ne L'italiana in Algeri al Regio di Torino, Comunale di Firenze, Campoamor di Oviedo e al Comunale di Bologna; Don Alfonso in Così fan tutte a Monaco e Klagenfurt; Albrigòr ne La donna serpente e Ping in Turandot al Regio di Torino; La Generala ne Il mondo alla rovescia al Filarmonico di Verona; Barone di Trombonok ne Il viaggio a Reims al Teatro Real di Madrid; Mamma Agata ne Le convenienze ed inconvenienze teatrali al Verdi di Pisa; ruolo del titolo in Ser Marcantonio, Max ne Le chalet, Leuthold in Guillaume Tell al Festival Rossini di Wildbad; Don Geronio ne Il turco in Italia nei Teatri Regio di Torino, Bellini di Catania, Municipale di Piacenza, Alighieri di Ravenna e Pavarotti di Modena; Michele in Margherita d’Anjou a Martina Franca; Dulcamara ne L'elisir d'amore al Comunale di Bologna e al Teatro La Fenice di Venezia ove ritorna con Ormondo ne L'inganno felice, Belcore ne L'elisir d'amore e Schaunard ne La bohème.

Tra i futuri impegni Don Magnifico ne La Cenerentola al Teatro Municipale di Piacenza, Belcore ne L’elisir d’amore al Teatro La Fenice di Venezia, Don Alfonso in Così fan tutte al Teatro San Carlo di Napoli, Dulcamara ne L’elisir d’amore all’Opera di Omaha.

Chiara Amarù

È nata a Palermo, dove inizia gli studi musicali sotto la guida dei propri genitori, fa parte del Coro di voci bianche del Teatro Massimo e consegue il diploma di canto lirico con il massimo dei voti al Conservatorio Bellini. Dal 2009 al 2011 frequenta la Scuola dell’Opera Italiana a Bologna continuando una fitta attività concertistica e nel 2010 debutta Idamante in Idomeneo al Comunale di Bologna, è Assunta in Napoli milionaria al Festival della Valle D’Itria e si esibisce in concerto con Andrea Bocelli in occasione del premio Pavarotti d’oro 2010. È stata poi Angelina ne La Cenerentola nei Teatri del Circuito Lombardo e a Bologna, Amenofi in Mosè in Egitto al ROF di Pesaro, è solista nella Missa in Do minore di Mozart al Teatro Lirico di Cagliari e nello Stabat Mater di Pergolesi al Comunale di Bologna.

Ha cantato Isabella ne L’italiana in Algeri al Comunale di Bologna e al Petruzzelli di Bari, Marianna nel Signor Bruschino e Isaura in Tancredi per il ROF, Fidalma ne Il matrimonio segreto al Teatro Regio di Torino, Malcom ne La donna del lago al ROF, Rosina ne Il barbiere di Siviglia a Palermo e Torino.

Nel 2013 è stata premiata con l’Oscar della lirica 2013 come miglior mezzosoprano.

Tra gli impegni recenti e futuri Requiem di Mozart a Bari, LaCenerentola a Treviso, Ferrara e Lisbona, Roberto Devereux a Firenze, Le comte Ory alla Scala, Il barbiere di Siviglia al ROF e a Torino, Preziosilla ne La forza del destino al Festival Verdi di Parma, Petite Messe Solennelle al San Carlo di Napoli, Il barbiere di Siviglia a Torino, Roma e Venezia, un recital al ROF, ancora Preziosilla ne La forza del destino per l'inaugurazione del Teatro Filarmonico di Verona, il Gala Rossini con l'Orchestra Verdi di Milano, Meg in Falstaff a Cagliari, Dorabella in Così fan tutte a Roma, La Cenerentola a Torino e a Palermo, Enrichetta ne I puritani al Festival di Radio France a Montpellier, ancora la Petite Messe Solennelle a Palermo, Che originali! di Mayr e la donizettiana Messa da Requiem al Festival Donizetti di Bergamo, Stabat Mater di Rossini con l'Orchestre National du Capitole di Toulouse e anche alla Philharmonie de Paris per la serie Les Grandes Voix, L’italiana in Algeri a Trieste e Barbiere alla Fenice e a Parma, Stabat Mater a Washington con la National Symphony Orchestra.

Sonia Ganassi

Tra i maggiori mezzosoprani della sua generazione, è regolarmente invitata nei più prestigiosi teatri del mondo (Metropolitan di New York, Royal Opera House Covent Garden di Londra, Teatro alla Scala di Milano, Teatro Real di Madrid, Liceu di Barcellona, Bayerische Staatsoper etc.) dove collabora con direttori quali Riccardo Chailly, Riccardo Muti, Myung-Whun Chung, Daniele Gatti, Antonio Pappano, Daniel Barenboim. A seguito dei suoi innumerevoli successi, nel 1999 i critici musicali italiani le assegnano il Premio Abbiati.

Tra i numerosi ruoli interpretati – molti dei quali incisi in CD o DVD - si ricordano:Rosinane Il barbiere di Siviglia, Angelina ne La Cenerentola, Ermione, Elisabetta regina d’Inghilterra, Romeone I Capuleti e i Montecchi, Adalgisa in Norma, Leonorane La favorita, Zaidein Dom Sébastien, Jane Seymourin Anna Bolena, Elisabettain Maria Stuarda, Idamante in Idomeneo, Donna Elvirain Don Giovanni, Eboli in Don Carlo, Charlottein Werther, Carmen, Margueritein La Damnation de Faust, Fenenain Nabucco, Amnerisin Aida, Isolettane La Straniera, Cunizain Oberto Conte di San Bonifacio.

All’impegno operistico alterna un’intensa attività concertistica nelle più prestigiose sale da concerto: Stabat Mater di Rossini al Concertegebouw di Amsterdam e all’Avery Fisher Hall di New York, al Teatro alla Scala di Milano, il Requiem di Verdi presso la Philharmonie di Berlino e il Teatro alla Scala diretta da Barenboim, presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Pappano, al Teatro San Carlo di Napoli diretta da Muti e Parma diretta da Temirkanov.

Tra i suoi recenti impegni Roberto Devereux a Madrid, Monaco e Genova, Don Carlo a Monaco e Tokyo, Nabucco a Roma e Salisburgo, Oedipus Rex a Parigi, diretta da Daniele Gatti, e all’Accademia di Santa Cecilia di Roma, Aida a Marsiglia, Napoli e Macerata, Anna Bolena a Vienna, Marsiglia e Parma, Norma a Lione, Parigi, Siviglia, Berlino, Carmen a Genova, Maria Stuarda a Verona, I Capuleti e i Montecchi a Venezia, La straniera a Berlino, Le Cid a Parigi, Carmen a Genova, Cavalleria rusticana a Dresda, una nuova produzione di Norma a Londra, il suo ritorno al Teatro alla Scala di Milano in Anna Bolena, Don Carlo a Marsiglia; tra gli impegni futuri La favorite a Liegi, Cavalleria rusticana a Palermo, Roberto Devereux a Parma, Enrico di Borgogna al Festival Donizetti di Bergamo, Cavalleria rusticana a Firenze, Anna Bolena a Sydney.

Giorgio Misseri

Inizia gli studi musicali di canto presso il Conservatorio Bellini nella sua città natale di Palermo, dove si diploma col massimo dei voti. Nel 2004 vince la borsa di studio dedicata a Napoleone Annovazzi, come migliore interprete del repertorio rossiniano. Nel 2006, in qualità di Ambasciatore del bel canto Italiano, si esibisce in Giappone. Nel 2007 esegue da solista la Petite Messe Solennelle di Rossini nella basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma. Nel 2011 ha debuttato al Teatro Comunale di Ferrara nella prima assoluta dell’opera contemporanea Torquato Tasso nel ruolo del titolo. Ha vinto numerosi concorsi tra cui il primo premio assoluto al Concorso Internazionale “Giacomo Puccini” di Lucca, il secondo premio al “Concorso Internazionale Simone Alaimo” in Sicilia. Ha frequentato l’Accademia Rossiniana di Pesaro diretta da Alberto Zedda e ha debuttato ne Il viaggio a Reims nel ruolo di Cavalier Belfiore all’interno del Rossini Opera Festival di Pesaro – Festival Giovani.

Ha debuttato ne L’elisir d’amore al Teatro Greco Politeama di Lecce e ha poi cantato La gazza ladra alla Fondazione Arena di Verona, Matilde di Shabran, L’occasione fa il ladro e La cambiale di matrimonio al Teatro Malibran di Venezia, Malcolm in Macbeth al Teatro Filarmonico di Verona, L’occasione fa il ladro al Festival di Pesaro e L’elisir d’amore al Teatro Donizetti di Bergamo, Il barbiere di Siviglia in Russia con l’Accademia della Scala, poi a Venezia e Firenze, La scala di seta al Teatro Malibran, L’inganno felice alla Fenice di Venezia, Roudi in Guillaume Tell a Bologna,

Tra gli impegni recenti e futuri: L’elisir d’amore, Alceste e La scala di seta alla Fenice, Don Pasquale a Trieste, Il turco in Italia a Catania; Don Pasquale al Teatro Fraschini di Pavia, La Cenerentola a Roma, Torino e Palermo, Il barbiere di Siviglia a Roma, Trieste e Venezia, L’elisir d’Amore a Venezia, la Petite Messe Solemnelle a Palermo, Otello a Napoli, Fra Diavolo all’Opera di Roma, Così fan tutte a Ravenna e Piacenza, La sonnambula a Trieste e a Roma, L’ occasione fa il ladro, La metamorfosi di Pasquale e Il barbiere di Siviglia a Venezia, La fille du regiment a Bologna.

Francesco Vultaggio

Nato a Trapani, si specializza sotto la guida di Simone Alaimo, affermandosi presto in diversi concorsi internazionali (“Giuseppe Di Stefano” di Trapani, “Giuseppe Taddei”, “Simone Alaimo e le sue Opere”); è selezionato da Alberto Zedda per l’Accademia Rossiniana di Pesaro (2010) e ha vinto il X Concorso di Canto della Fondazione Arena di Verona per il ruolo di Schaunard ne La bohème. Debutta nel 2004 nella Serva padrona di Pergolesi al Belcanto Festival di Dordrecht in Olanda.

Nel 2006 viene selezionato dall’As.Li.Co. per Don Giovanni (Masetto); sempre per il circuito As.Li.Co. ha cantato poi in Così fan tutte, L’elisir d’amore e Ilbarbiere di Siviglia. Tra gli altri impegni ricordiamo: Ginevra di Morreale di Combi, prima rappresentazione assoluta in epoca moderna; Il campanello di Donizetti all’Opera Fringe Festival di Downpatrick (Irlanda);Don Pasquale (Malatesta) e La traviata all’Ente Luglio Musicale Trapanese. Nel 2010 debutta a Pesaro nel Viaggio a Reims (Don Profondo) diretto da Battistoni con la regia di Emilio Sagi. Seguono Leconvenienze ed inconvenienze teatrali diretto da W. Humburg al Bellini di Catania, L’elisir d’amoreal Teatro Verdi di Sassari, La bohème al Teatro Coccia di Novara, Le nozze di Figaro al Bellini di Catania. Ha interpretato Così fan tutte a Liverpool; Il cappello di paglia di Firenze al Teatro Petruzzelli di Bari; La bohème al Teatro Filarmonico di Verona; Adriana Lecouvreur a Como, Pavia, Cremona e al Teatro Comunale di Sassari; Il maestro di cappella di Cimarosa al Teatro Massimo di Palermo; Il turco in Italia al Teatro Bellini di Catania; La serva padrona a Trapani.

Tra i suoi impegni recenti La bohème ad Ancona; Il barbiere di Siviglia a Fermo e a Rieti; Singerella e L’italiana in Algeri (Taddeo) a Palermo e L’elisir d’amore (Dulcamara) presso la Royal Opera House di Muscat con il Teatro La Fenice di Venezia; Il viaggio a Reims a Kiel.

Desirée Rancatore

È riconosciuta a livello internazionale per il virtuosismo del canto basato su una solida tecnica. Tra le voci più interessanti della sua generazione, vanta già una brillante carriera che l'ha vista protagonista in teatri quali Teatro alla Scala di Milano, Festival di Salisburgo, Covent Garden di Londra, Wiener Staatsoper, Opéra di Parigi, Opernhaus di Zurigo, Teatro Real di Madrid, Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, nonché i Teatri di Firenze, Venezia, Parma, Genova, Torino, Bologna, Palermo e il Rossini Opera Festival di Pesaro, collaborando con direttori quali Fabio Biondi, Myung-Whun Chung, James Conlon, Charles Mackerras, Lorin Maazel e Riccardo Muti.

Fra le sue interpretazioni più celebri si segnalano Olympia ne Les contes d’Hoffmann (Parigi, Vienna, Londra, Zurigo, Madrid, Milano, Palermo, Roma, Toulouse, Torino, Parma, Macerata), Gilda in Rigoletto (Melbourne, San Francisco, Las Palmas, Tokyo, Venezia, Città del Messico, Vienna, Verona, Parma, Pechino, Firenze e Zurigo), Lucia di Lammermoor (Oviedo, Nagoya, Osaka, Tokyo, Zurigo, Wiesbaden, Bologna, Ferrara, Bergamo), Regina della Notte in Die Zauberflöte (Parigi, Roma), Konstanze ne Il ratto dal serraglio (Bari, Madrid, Palermo e Cagliari), Lakmé di Delibes (Palermo, Oviedo, Tokio), Adina ne L’elisir d’amore (Parigi, Kobe, Tokyo, Venezia), Elvira de I puritani (Vienna, Savonlinna, Palermo e La Coruña), Contessa di Folleville ne Il viaggio a Reims (Bologna, Genova, Bruxelles), Amina ne La sonnambula (Las Palmas), Le Cinesi di Gluck a Valencia, la Vedova allegra al Teatro Filarmonico di Verona ed ha debuttato il ruolo del titolo in Norma al Carlo Felice di Genova. Nel dicembre del 2004 canta il ruolo di Semele di L’Europa riconosciuta di Salieri, per la riapertura del Teatro alla Scala di Milano, diretta da Riccardo Muti. Attiva anche in campo concertistico, ha cantato la Petite Messe Solennelle di Rossini, la Messa in Do minore e il Requiem di Mozart, lo Stabat Mater di Pergolesi, collaborando con prestigiose orchestre come l’Orchestra Filarmonica della Scala, l’Orchestra Sinfonica della RAI di Torino, la Royal Philharmonic Orchestra di Londra e la Liverpool Philarmonic Orchestra, sotto la bacchetta, fra gli altri, di Riccardo Muti e Ottavio Dantone. 

Tra i numerosi riconoscimenti alla carriera si includono il Premio Speciale Ester Mazzoleni, la medaglia d’Oro Città di Milano, il Premio Paladino d’Oro, il Premio Kaleidos 2008, il Premio Zenatello per la migliore interprete della stagione 2008 del Festival Arena di Verona, la Mimosa d’Oro Internazionale 2008 di Agrigento e nel 2010 l’Oscar della lirica della Fondazione Arena di Verona come soprano più popolare. 

Prossimi impegni prevedono una serie di concerti al Teatro Verdi di Busseto e a Torino, La messa in do minore K427 a Palermo e Le convenienze e inconvenienze teatrali a Ginevra.

Nata a Palermo nel 1977, ha studiato violino e pianoforte prima di intraprendere, a 16 anni, lo studio del canto con la madre Maria Argento. A Roma si è perfezionata con Margaret Baker Genovesi. A soli 19 anni ha debuttato come Barbarina ne Le nozze di Figaro al Festival di Salisburgo, e nel 1997 ha compiuto il debutto italiano inaugurando la stagione del Teatro Regio di Parma con L’Arlesiana di Cilea.

Anna Maria Sarra

Si diploma in canto con il massimo dei voti, lode e menzione d'onore al Conservatorio di musica "E. R. Duni" di Matera. Si perfeziona in seguito presso la Scuola dell'Opera Italiana di Bologna, con Renata Scotto e Anna Vandi presso l'Accademia di Santa Cecilia (Roma) e all'Accademia Rossiniana a Pesaro sotto la guida di Alberto Zedda. È vincitrice del concorso internazionale “Franco Alfano” (Sanremo) del concorso “Fedora Barbieri” (Viterbo) e dell'International singing competition for Baroque Opera “Pietro Antonio Cesti” (Innsbruck) ed è finalista nel concorso “Maria Caniglia” di Sulmona. Ha seguito master di perfezionamento con Mariella Devia, Claudio Desderi, Raul Gimenez, Bruno Bartoletti, Francisco Araiza. È stata membro dello Jugens Ensemble del Theater an der Wien (Vienna) per la stagione 2012/ 2013. È Margret in Feuersnot di Strauss presso il Teatro Massimo di Palermo dove è successivamente tornata per interpretare Zerlina in Don Giovanni. Ha collaborato con direttori quali: Stefano Ranzani, Claudio Scimone, Michele Mariotti, Gabriele Ferro, Jean-Christophe Spinosi, Jonathan Webb e registi come Filippo Crivelli, Moshe Leiser, Patrice Caurier,  Damiano Michieletto, Henning Brockhaus ed Emma Dante. Ha inaugurato la stagione 2014/ 2015 interpretando il ruolo di Adina nel L'elisir d'amore di Gaetano Donizetti al Teatro Carlo Felice di Genova. Debutta al Teatro La Fenice cantando Les quatre chansons françaises di Britten, e successivamente Pamina nel Die Zauberflöte di W. A. Mozart. Torna al Teatro Massimo di Palermo come Coraline ne Le Toreador di Adolphe Adam e Oscar in Un ballo in maschera. È Musetta ne La bohème al Teatro San Carlo di Napoli e al Teatro Municipal de Sao Paulo e Valencienne ne La vedova allegra. Debutta a Toulon ne L'opera da tre soldi di Kurt Weill e in Carmen al Teatro Regio di Torino. Sono quindi seguiti A midsummer night's dream di Britten nei teatri di Cremona, Como, Pavia, Brescia, Reggio Emilia; Un ballo in maschera a Toulon; Musica/Euridice ne L’Orfeo di Monteverdi a Cremona sotto la direzione di Ottavio Dantone; L'elisir d'amore a Firenze; Fra Diavolo di Auber al Teatro dell'Opera di Roma; Guillaume Tell (Jemmy) al Teatro Massimo di Palermo. Seguiranno Il cappello di paglia di Firenze al San Carlo di Napoli; Rinaldo (Armida) a Cremona e in tour in Italia; Requiem di Mozart a Tolone.

Paolo Orecchia

Nato a Roma, compie gli studi musicali presso il conservatorio “L. D’Annunzio” di Pescara, diplomandosi con il massimo dei voti. Debutta nel 1986, nel ruolo di Malatesta in Don Pasquale e prosegue la carriera cantando in tutti i più prestigiosi enti teatrali italiani, teatri di tradizione e sedi di festivals internazionali; dal Regio di Torino allo Sferisterio di Macerata, dalla Scala di Milano al Massimo di Palermo, dal San Carlo di Napoli all’Arena di Verona. È stato Belcore ne L’elisir d’amore, Don Alfonso in Così fan tutte e Leporello in Don Giovanni, Sharpless in Madama Butterfly, Don Carissimo in LaDirindina, Beaupertuis ed Emilio nel Cappello di paglia di Firenze.

Apprezzatissimo caratterista, è abituale interprete di ruoli come Il Sagrestano in Tosca, Mathieu in Andrea Chenier, Dancairo in Carmen, Silvano in Un ballo in maschera, Hortensius nella Fille du régiment, Schaunard ne La bohème, ruolo cantato, inoltre, alla Fenice di Venezia ed alla Scala di Milano sotto la direzione di Gavazzeni nell’allestimento di Zeffirelli.

Tra gli impegni recenti, Unballo in maschera a Bologna, Faust, La bohème e La traviata a Torino, La bohème a Brescia, Cremona e Reggio Emilia, Paolo in Simon Boccanegra a Bordeaux, La bohème a Como e Pavia, Andrea Chénier a Genova, Carmen a Torino, Adriana Lecouvreur a Napoli.

GiorgioTrucco

Nato a Voghera, compie i suoi studi musicali presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, specializzandosi con Franca Mattiucci e attualmente con Roberto Coviello. Partecipa a vari concorsi nazionali ed internazionali classificandosi finalista al concorso “Caruso”, e aggiudicandosi il 3° premio al Concorso Internazionale Mario Basiola.

Nel 1999 debutta al Teatro alla Scala di Milano nella nuova produzione di Nina, o la Pazza per amore sotto la direzione di Riccardo Muti. Partecipa quindi alle produzioni di Don Giovanni, L’elisir d’amore, Il barbiere di Siviglia, Così fan tutte e La Cenerentola. Nel 2000 è ospite del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino dove canta ne L’incoronazione di Poppea, mentre al Rossini Opera Festival di Pesaro interpreta Le siège de Corinthe e La Cenerentola.

Canta in una tournée in Spagna Don Giovanni e Il barbiere di Siviglia, e debutta ne Il marito disperato al Teatro San Carlo di Napoli e ne Il trovatore per l’inaugurazione del Maggio Musicale Fiorentino 2001. Torna quindi a Firenze per una nuova produzione di Penthesilea, aggiunge quindi nuovi titoli al suo repertorio come Il matrimonio segreto che canta a Fermo, I vespri siciliani a Busseto, Turandot ad Atene, Don Pasquale a San Gallo, Semiramide a Pesaro e Il viaggio a Reims a Reggio Calabria. Ha cantato La vedova scaltra a Montpellier, con incisione discografica, Il barbiere di Siviglia, Ciro in Babilonia, Mosè in Egitto, I due Figaro, Otello (Rossini) al festival rossiniano di Bad Wildbad. È stato diretto da Gerd Albrecht, Ivor Bolton, Giuliano Carella, Alessandro De Marchi, Mark Elder, Marco Guidarini, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Roberto Rizzi Brignoli.

Tra gli impegni recenti ricordiamo: Falstaff a Piacenza, Savona, Reggio Emilia e Ferrara, a Ravenna e ad Ancona; Manon Lescaut e Maometto II al Teatro dell’Opera e Tosca al Teatro Nazionale a Roma; Turandot (Pang) all’Arena di Verona.

Tommaso Caramia

Nato nel 1986, ha conseguito il diploma accademico di I livello in canto lirico presso il Conservatorio Bellini di Palermo. Si è perfezionato successivamente con Alessandro Svab, Renato Bruson, Simone Alaimo e Vittoria Mazzoni. Attualmente studia a Milano con Paolo Vaglieri.

Nel 2012 ha partecipato al programma televisivo “Mettiamoci all’Opera” su Rai Uno.

Ha interpretato tra gli altri Gianni Schicchi (Betto) presso Auditorium Mahler di Milano diretto da Axelrod, Werther (Bruhlmann) e La Cenerentola (Alidoro) presso il Teatro Comunale di Bologna, Le convenienze ed inconvenienze teatrali di Donizetti presso il Politeama Garibaldi di Palermo con la regia di Davide Livermore; Betto in Gianni Schicchi presso i teatri di Gorizia, Merano e Vipiteno; Il campiello di Wolf-Ferrari presso i teatri di Duino, Sgonico, Grado e Udine; Perichaud ne La rondine di Puccini presso il Teatro Politeama con la regia di Eleonora Paterniti e la partecipazione di Sergio Castellitto.

Nel 2014 ha interpretato Silvio ne I pagliacci di Leoncavallo nell’ambito del Festival “Nebrodi in canto” in collaborazione con il Dipartimento di Musicologia dell’Università Paris VIII. Attualmente è allievo della Scuola dell'Opera del Teatro Comunale di Bologna.

Giuseppe Toia

Nasce a Palermo nel 1990. Studia e si perfeziona nel canto con Simone Alaimo e Alberto Gazale. Debutta a soli 22 anni il ruolo di Fiorello de Il barbiere di Siviglia al teatro L. Pirandello di Agrigento. Nel 2014 interpreta Malatesta in Don Pasquale di Donizetti al Teatro Massimo Bellini di Catania. Da lì in poi la sua carriera inizia un percorso che lo porterà a debuttare diversi ruoli belcantistici, come il Conte di Almaviva delle Nozze di Figaro di Mozart, Guglielmo in Così fan tutte, Figaro in Il barbiere di Siviglia, Enrico in Lucia di Lammermoor al Teatro Petruzzelli di Bari. Debutta il ruolo di Marcello ne La bohème a Palermo. A Dicembre 2017 tiene un Gala Rossiniano presso l'Auditorium del Massimo a Roma con la prestigiosa Orchestra Sinfonica Rossini di Pesaro. Sotto la guida di G. Geometri debutta in La rondine di Puccini al Teatro Bellini di Catania. Gli ultimi suoi impegni lo vedono interpretare il ruolo di Escamillo in Carmen con la nuova produzione di As.Li.Co. Presso il Teatro Comunale di Bologna ha interpretato a luglio 2017 il Marchese d’Obigny nella Traviata diretta da Hirofumi Yoshida con la regia di Alfonso Antoniozzi, a dicembre è stato Sciarrone in Tosca diretto da Valerio Galli con la regia di Daniele Abbado, a gennaio 2018 Marcello ne Labohème diretta da Polastri.


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