L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

I LOMBARDI ALLA PRIMA CROCIATA

Dramma lirico in quattro atti

Libretto di Temistocle Solera, dall’omonimo poema di Tommaso Grossi

Musica di Giuseppe Verdi

Personaggi Interpreti

Arvino, figlio di Folco signore di Rò tenore Giuseppe Gipali /Gabriele Mangione (18, 19, 20)

Pagano, fratello di Arvino basso-baritono Alex Esposito / Marko Mimica*(18, 20)

Viclinda, moglie di Arvino soprano Lavinia Bini

Giselda, sua figlia soprano Angela Meade / Maria Billeri*(18, 20)

Pirro, scudiero di Arvino basso Antonio Di Matteo

Un priore della città di Milano tenore Joshua Sanders

Acciano, tiranno d’Antiochia basso Giuseppe Capoferri / Vladimir Jurlin

Oronte, suo figlio tenore Francesco Meli / Giuseppe Gipali*(18, 20)

Sofia, moglie del tiranno d’Antiochia soprano Alexandra Zabala

Direttore d’orchestra Michele Mariotti

Regia Stefano Mazzonis di Pralafera

Scene Jean-Guy Lecat

Costumi Fernand Ruiz

Luci Franco Marri

Maestro del coro Andrea Secchi

ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO REGIO

NUOVO ALLESTIMENTO

in coproduzione con l’Opéra Royal de Wallonie-Liège

CON IL CONTRIBUTO DI

Teatro Regio

Martedì 17 Aprile 2018 ore 20

Mercoledì 18 Aprile 2018* ore 20

Giovedì 19 Aprile 2018 ore 20

Venerdì 20 Aprile 2018* ore 20

Domenica 22 Aprile 2018 ore 15

Giovedì 26 Aprile 2018 ore 20

Sabato 28 Aprile 2018 ore 15

I LOMBARDI ALLA PRIMA CROCIATA

di Giuseppe Verdi

Formula che vince non si cambia, e dopo il successo di Nabucco Verdi cerca di ripeterne lo schema: sfondo storico, intreccio amoroso e familiare, coro importante. Nasce con queste premesse I Lombardi alla prima crociata, tratta dal poema epico che Tommaso Grossi aveva scritto nel 1826, il cui libretto viene affidato a Temistocle Solera. Nel 1843 spetta alla censura milanese controllare che nel libretto non ci siano elementi che possano turbare il pubblico, e l’unico intervento del prefetto di polizia Torresani riguarda la celebre aria di Giselda che doveva iniziare con “Ave Maria”, sostituita invece con “Salve Maria”. L’opera debuttò con successo al Teatro alla Scala l’11 febbraio 1843. La pagina sicuramente più famosa è il coro “O Signore, dal tetto natio” intonata dai Crociati. Al tenore Verdi riserva una delicata romanza come “La mia letizia infondere”; originalissimo poi è il preludio alla sesta scena del terzo atto: una pagina per violino solista e orchestra. Il pubblico scaligero rimase particolarmente colpito dall’ambientazione milanese del primo atto: l’opera si apre con la Chiesa di Sant’Ambrogio, amatissima dai milanesi, e persino il poeta Giuseppe Giusti rese onore ai Lombardi citando l’opera nella sua poesia Sant’Ambrogio: «Era un coro del Verdi; il coro a Dio/ là de’ Lombardi miseri, assetati; quello: “O Signore, dal tetto natio”, che tanti petti ha scossi e inebriati». Quando nel luglio 1847 Verdi sottoscrive un contratto per un’opera da mettere in scena in autunno all’Opéra di Parigi, visto il poco tempo a disposizione, decide di riadattare I Lombardi che, dopo una riorchestrazione, l’aggiunta di marce, ballabili e di una nuova aria per il tenore, su libretto di Royer e Vaëz, diventano Jérusalem, con i Crociati francesi, anziché italiani, come protagonisti.

ATTO I

La vendetta. A Milano, sulla piazza di Sant’Ambrogio. I cittadini hanno assistito alla cerimonia di riconciliazione tra Arvino e suo fratello Pagano, i due sono figli di Folco, il signore di Rò. Alcuni anni prima Pagano, innamorato di Viclinda, aveva ferito il fratello Arvino, che aveva sposato la donna. Così Pagano era andato in esilio e ora, pentito, viene accolto dalla famiglia. Davanti alla moglie Viclinda e alla figlia Giselda, Arvino abbraccia il pentito Pagano, ma tutti si accorgono dello sguardo torvo di Pagano e dubitano del suo pentimento. Il priore annuncia che sarà Arvino a guidare i Crociati lombardi in Terra Santa. Pagano è ancora colmo d’odio per Arvino e Viclinda, e chiede l’aiuto di Pirro, scudiero di Arvino, per vendicarsi.
Nel Palazzo di Folco. Viclinda e Giselda sono preoccupate e temono la vendetta di Pagano: fanno il voto che se saranno protette da Dio andranno a pregare a Gerusalemme al Santo Sepolcro. Arvino le invita a rifugiarsi nelle stanze, dove le attende il padre Folco, e si allontana. Pirro dice a Pagano che Arvino si è coricato: Pagano entra nelle stanze del fratello e ne esce trascinando con sé Viclinda: l’uomo è convinto di aver ucciso il fratello e invece ha ucciso suo padre Folco. Arvino torna con i suoi armigeri e scopre con orrore quello che è successo: vorrebbe uccidere il fratello, ma Giselda lo prega di non punirlo: l’esilio e il rimorso saranno le sue punizioni.

ATTO II

L’uomo della caverna. Ad Antiochia Oronte, figlio del tiranno Acciano, è innamorato di Giselda, la giovane pellegrina cristiana che è stata imprigionata. Un eremita (che è in realtà Pagano, in espiazione in Terra Santa) prega per la vittoria dei Crociati: né Pirro, che è diventato musulmano, né Arvino lo riconoscono. Nell’harem di Antiochia arrivano i cristiani: Sofia, la madre di Oronte, racconta a Giselda che Acciano e Oronte sono stati uccisi. Disperata, la ragazza maledice il trionfo dei cristiani; il padre ripudia la figlia e tenta di ucciderla, ma l’eremita lo ferma.

ATTO III

La conversione. Oronte non è morto, è rimasto solo ferito e fugge con Giselda. Arvino vuole punire i due fuggitivi. Oronte e Giselda trovano rifugio nella caverna dell’eremita, che impartisce il battesimo al giovane, il quale che muore tra le braccia dell’amata.

ATTO IV

Il Santo Sepolcro. I Crociati pregano il Signore ricordando le verdi terre lombarde. Giselda, Arvino e l’eremita annunciano che hanno trovato le acque del Siloe. Nel corso della battaglia, l’eremita viene ferito e prima di morire confessa di essere Pagano. Arvino lo abbraccia, mentre le bandiere dei Crociati sventolano su Gerusalemme.

I LOMBARDI ALLA PRIMA CROCIATA

Prezzi dei biglietti

Recita del 17 aprile:€ 170 - 135 - 120 - 100 - 70 - 55

Recite del 19, 22, 26 e 28 aprile:€ 95 - 80 - 75 - 70 - 60 - 29

Recite del 18 e 20 aprile: € 90 - 75 - 70 - 65 - 55 - 29

Biglietti ridotti del 20% per gli under 30 edel 10% per gli over 65

18app: posto unico € 25, e con 1 euro in più si può acquistare un secondo biglietto

Un’ora prima degli spettacoli, eventuale vendita di posti con una riduzione del 20% sul prezzo intero

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TEATRO REGIO

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sabato: 10.30-16

un’ora prima degli spettacoli

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