L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

BOLOGNA MODERN #03: “1968-2018”

FESTIVAL PER LE MUSICHE CONTEMPORANEE

Terza edizione del festival bolognese dedicato alla musica del nostro tempo:

27 giornate con oltre 40 appuntamenti incentrati sui linguaggi compositivi di oggi, tra cui nuove commissioni e prime esecuzioni assolute e italiane.

Approfondimento sul Sessantotto, con Kraanerg di Xenakis per la prima volta in Italia,

e sulla creatività odierna con Cecè di Moretti in prima assoluta.

Omaggio a Šostakovič con il film Viola Sonatadi Sokurov e l’integrale dei Quartetti

Bologna, dal 2 ottobre al 22 novembre

Il Programma di Bologna Modern

Nel cinquantenario del Sessantotto, il Teatro Comunale di Bologna dedica la terza edizione di Bologna Modern – Festival per le musiche contemporanee all’eredità culturale di una stagione rivoluzionaria che ha cambiato la società. 1968-2018” è il titolo del festival, realizzato con la Fondazione Musica Insieme, che quest’anno occuperà 27 giornate – dal 2 ottobre al 22 novembre – con oltre 40 appuntamenti articolati in tre sezioni, che abbracceranno diversi linguaggi sonori contemporanei, per interrogarsi sui profondi mutamenti che il Sessantotto ha innescato nel pensiero artistico e sulla globalizzazione culturale che ne è derivata. Un itinerario di respiro internazionale, più ricco di proposte trasversali rispetto alle precedenti edizioni, completato da un omaggio al compositore russo Dmitrij Šostakovič.

IL SESSANTOTTO

Produzione inaugurale del festival, al centro della sezione incentrata sul Sessantotto, è Kraanerg, balletto di Iannis Xenakis (Teatro Comunale 10 e 11 ottobre, ore 20.00; 13 ottobre, ore 15.30) proposto in prima esecuzione italiana nella nuova produzione del Comunale con la coreografia e regia di Luca Veggetti e la direzione d’orchestra di Yoichi Sugiyama. Composto tra il 1968 e il 1969 per un ensemble di 23 strumenti e nastro magnetico, su commissione del National Ballet of Canada per l’inaugurazione del National Arts Centre di Ottawa, il lavoro riproduce il fermento della rivoluzione socio-culturale del ’68. La produzione bolognese coinvolgerà un coro di cittadini sulla scena accanto ai due interpreti principali, Alice Raffaelli e I-Ling Liu, e ai giovani provenienti dalla Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone” e dall’Associazione per la Cultura e la Danza “8cento”. A introdurre lo spettacolo il 2 ottobre per i Dialoghi intorno all’Opera (Foyer Respighi del Teatro Comunale, ore 18.00), una conversazione tra il compositore Nicola Sani e il filosofo Stefano Bonaga, cui seguiranno gli interventi poetici sul Sessantotto a cura del Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna.

Intorno a Kraanerg ruoteranno altre iniziative collaterali fra musica, poesia e mostre. Dal 5 al 19 ottobre in quattro incontri dal titolo “Ascoltando il ’68: quattro dischi che volevano cambiare il mondo” (Foyer Respighi, ore 18.00), il giornalista Pierfrancesco Pacoda approfondirà il ruolo centrale della musica e dei suoi interpreti durante un periodo di straordinaria vitalità artistica e sociale come quello sessantottino, grazie all’ascolto di dischi e alla visione di filmati e documenti. Dal 3 al 15 novembre (Foyer Respighi / Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, ore 17.00) un ciclo di sei lezioni sui linguaggi del Movimento, a cura dell’Università di Bologna e della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, intitolato “Il ’68: parole contro” che approfondirà i cambiamenti della lingua e dei linguaggi nella scrittura, nella creazione artistica e nella comunicazione verbale dal 1968 a oggi. Al ciclo si aggiunge la mostra curata dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna “1968: L’anno degli studenti” che si inaugurerà il 29 settembre.

Infine, il 16 ottobre ultimo appuntamento della sezione dedicata al Sessantotto con lo spettacolo curato dal Teatro Comunale e intitolato Revolution’68 (Foyer Respighi, ore 18.00), tappa conclusiva del percorso di Alternanza Scuola-Lavoro compiuto nel corso del 2018 da 75 studenti di tre licei bolognesi all’interno del Teatro. La performance è dedicata agli slogan, alle poesie e alle canzoni del ’68.

IL DUEMILADICIOTTO

La sezione che si concentra sul Duemiladiciotto aspira ad essere un’istantanea della creatività musicale contemporanea che molto deve ai cambiamenti introdotti dalla stagione sessantottina nel pensiero artistico. Una selezione eterogenea di opere e concerti che esploreranno, dal jazz alla sinfonica, dall’elettronica al pop, i nuovi territori dell’avanguardia nelle sue diverse declinazioni. Il 19 e 21 ottobre (Teatro Celebrazioni, ore 20.30) verrà proposta in prima esecuzione assoluta una nuova commissione del Teatro Comunale: l’opera da camera Cecè, su musiche di Bruno Moretti e libretto di Roberto Polastri con la regia di Maria Paola Viano, in cui si narra la storia di un tipico figlio del nostro tempo, il “viveur imbroglione” nato dalla penna di Pirandello abituato a raggirare il prossimo con la spudoratezza dell’Italia dei primi del Novecento, così simile a quella odierna. Lo spettacolo sarà diretto dallo stesso Polastri, alla guida dell’Orchestra del Comunale di Bologna, con interpreti provenienti dalla Scuola dell’Opera del Teatro. L’opera Cecè è preceduta dalla messinscena de L'uomo dal fiore in bocca di Pirandello, testo recitato da Andrea Rodi e dagli allievi della Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone”. L’Orchestra del TCBO sarà ancora protagonista il 27 ottobre (Teatro Auditorium Manzoni, ore 20.30) del concerto sinfonico che vede in programma, accanto a pagine di Jean Sibelius, tre brani di Silvia Colasanti, tra cui una nuova commissione del Comunale intitolata Tango for David per violoncello e orchestra (2018), e The Isle is Full of Noises dell’islandese Daníel Bjarnason, impegnato anche sul podio; al violoncello il lituano David Geringas, allievo di Rostropovič e artista versatile dal vastissimo repertorio.

Tra gli altri concerti dedicati all’oggi, Special Moon (Teatro Comunale, 12 ottobre ore 20.30), organizzato dalla Fondazione Musica Insieme, con Cristina Zavalloni e una formazione composta da Cristiano Arcelli al sax alto, Simone Graziano al pianoforte, Daniele Mencarelli al basso, Alessandro Paternesi alla batteria e con la partecipazione speciale di Jan Bang al remix. La cantante bolognese spazierà da inaspettate interpretazioni di standard jazz alla musica leggera, dal repertorio operistico a quello popolare, che riprende la sua ultima uscita discografica ispirata al tema della luna.

Occasione unica per condividere alcune performance di grande impatto emotivo sarà il doppio appuntamento proposto da AngelicA Festival, col sostegno del progetto europeo ROCK promosso dal Comune di Bologna e in collaborazione con l’Università di Bologna: il primo è il 14 ottobre (Piazza Scaravilli, ore 17.00) con il “Concerto per 5 pianoforti” -in memoria di Daniele Lombardi, dedicato all’artista scomparso nel 2018, che si svolge nell’ambito di “Energie Diffuse”, la settimana promossa dalla Regione Emilia Romagna per celebrare l’anno europeo del patrimonio culturale, e il secondo è il 18 novembre (Foyer Respighi, ore 11.00) con il “Concerto per 20 violoncelli” - Bologna Cello Project.Tra gli altri appuntamenti: un pomeriggio con TEDx il 20 ottobre (Teatro Comunale, ore 14.30) per l’edizione 2018 intitolata “Post human”, che vuole esplorare le opportunità, le potenzialità e i cambiamenti che la tecnologia sta apportando alla società; il 22 ottobre (Foyer Respighi, ore 20.30) il concerto del sestetto vocale bolognese Zero Vocal Ensemble con musiche di Claudio Ambrosini, Michelangelo Rossi e David Lang; il 30 ottobre (Foyer Respighi, ore 20.30) il giovane talento Michele Marco Rossi sarà protagonista di un concerto per violoncello, elettronica e multimedia, che presenta anche un brano della compositrice Gioia Gurioli commissionato dal Teatro Comunale e proposto in prima esecuzione assoluta.

Così come per la sezione dedicata al Sessantotto, nell’ambito delle iniziative sul Duemiladiciotto ci sarà un momento di studio e di riflessione con il workshop “FERT/ILE: comporre oggi”; un progetto a cura del Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna, ideato dal collettivo In.Nova Fert e dagli studenti del Conservatorio, che presenta cinque lezioni sul comporre dal 25 al 28 ottobre (Foyer Respighi) tenute da compositori italiani di fama internazionale, appartenenti a generazioni differenti: Claudio Ambrosini, Luca Francesconi, Francesco Filidei, Silvia Colasanti e Daniele Ghisi. In.Nova Fert proporrà inoltre tre concerti con l’Ensemble di Musica Contemporanea del Conservatorio “G. B. Martini”il 25, 26 e 28 ottobre (Foyer Respighi, ore 20.30) con musiche di Adriano Guarnieri, Claudio Ambrosini, György Ligeti, Franco Donatoni, Francesco Filidei, Andrea Sarto, Luca Francesconi, Andrea Agostini e Daniele Ghisi. Infine, le esperienze più innovative della musica elettronica bolognese prenderanno vita nelle due serate dal titolo Martini Elettrico, a cura delle classi di Musica Elettronica del Conservatorio che, il 23 e 24 ottobre (Foyer Rossini, ore 19.00), forniranno uno spaccato del contesto contemporaneo reinterpretando non solo due opere storiche di John Cage come Radio Music e Variations VI, ma anche nuovi suoni e performance frutto del lavoro di giovani musicisti.

PROGETTO ŠOSTAKOVIČ

Completa la terza edizione di “Bologna Modern” la sezione monografica dedicata a Dmitrij Šostakovič curata dalla Fondazione Musica Insieme. L’omaggio al grande compositore sovietico si aprirà il 17 ottobre (Cinema Lumière – Cineteca di Bologna, ore 20.30) con la proiezione del film di Aleksandr Sokurov Viola Sonata (1989), documentario sulla vita di Šostakovič, ma anche affresco di un’intera epoca, che coglie l’artista nella sua quotidianitàfamiliare come nei rovesci professionali seguiti alla censura staliniana. Seguirà una rassegna di concerti dal 18 ottobre al 22 novembre (Oratorio San Filippo Neri, ore 20.30) in cui l’integrale dei Quartetti per archi di Šostakovič verrà eseguita da cinque formazioni emergenti della scena cameristica internazionale: Quartetto Dàidalos, Quartetto César Franck, Quartetto Noûs, Quartetto Guadagnini e Quartetto Adorno.

Bologna Modern #03: “1968-2018” è realizzato dal Teatro Comunale di Bologna con la Fondazione Musica Insieme, grazie al sostegno di Pelliconi e in collaborazione con "Alma Mater Studiorum" Università degli Studi di Bologna, AngelicA Festival, Cineteca di Bologna, Conservatorio di Musica “G. B. Martini”, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Le Dimore del Quartetto, Progetto europeo ROCK promosso dal Comune di Bologna, Scuola di Teatro di Bologna "Alessandra Galante Garrone", Teatro Celebrazioni e TEDx.

Gli eventi di Bologna Modern nell’ambito della settimana di “Energie Diffuse” (7-14 ottobre) chiudono il cartellone di Bologna Estate nell’area di Via Zamboni.

www.tcbo.it


 

BIGLIETTERIA SPETTACOLI TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA

Biglietti in vendita presso la biglietteria del Teatro Comunale e online sul sito www.tcbo.it

Per info: Biglietteria del Teatro Comunale 051.529019

www.tcbo.it - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

L’uomo dal fiore in bocca - Cecè venerdì 19 / domenica 21 Ottobre - H 20.30

Teatro Celebrazioni | intero 25 € / ridotto 10 €

Zero vocal ensemble lunedì 22 Ottobre - H 20.30

Teatro Comunale | Foyer Respighi | intero 10 € / ridotto 5 €

Michele Marco Rossi martedì 30 Ottobre - H 20.30

Teatro Comunale | Foyer Respighi | intero 10 € / ridotto 5 €

Daníel Bjarnason sabato 27 Ottobre - H 20.30

Auditorium Manzoni | biglietto unico 10 €

Biglietti ridotti: Abbonati Teatro Comunale e Musica Insieme, Over65, Under30

BIGLIETTERIA CONCERTI MUSICA INSIEME

Biglietti in vendita presso il Teatro Auditorium Manzoni, dal martedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 18.30 e nelle sedi dei concerti a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

Per info: Segreteria di Musica Insieme 051.271932

www.musicainsiemebologna.it - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Zavalloni - Special Moon venerdì 12 ottobre 2018 - H 20.30

Teatro Comunale di Bologna

Platea / I e II ordine palchi 25 € intero / 20 € ridotto

III e IV ordine palchi 15 € intero / 10 € ridotto

Loggione 10 € prezzo unico

Ciclo Šostakovič

Oratorio di San Filippo Neri

Posto unico: prezzo intero 15 €

Ridotto: 12 €

Carnet integrale per 5 concerti: intero 60 € / ridotto 50 €

Biglietti ridotti: Abbonati Musica Insieme e Teatro Comunale, titolari Card Musei Metropolitani e Bologna Jazz Card, studenti, Under30

Tutti gli eventi non presenti nelle informazioni di biglietteria sono da considerarsi a ingresso libero.


MUSICA INSIEME PER BOLOGNA MODERN 2018
 
Non si tratta di conservare il passato, ma di realizzare le sue speranze. Questa frase di uno dei più illuminati testimoni (e divulgatori) della musica del Novecento, Theodor W. Adorno, ci pare una giusta chiave per introdurre la terza edizione di Bologna Modern, che sin dagli inizi ci vede al fianco del Teatro Comunale nell’impegno per creare una familiarità, nell’“affezionare”, diremmo, il pubblico sempre più alle musiche di oggi, contemporanee proprio perché immerse nel nostro tempo e nel suono, appunto, della nostra quotidianità.  Da sempre d’altronde I Concerti di Musica Insieme affiancano al grande repertorio consolidato prime esecuzioni italiane e assolute, e da ormai dodici anni la nostra rassegna MICO – Musica Insieme COntemporanea (complici testimonial come Maurizio Pollini o Gidon Kremer, Giovanni Sollima o Stefano Bollani) si pone come vetrina privilegiata delle più interessanti esperienze dell’oggi.  La frase di Adorno ci è cara per due motivi. Innanzitutto perché ci ricorda che il futuro non può esistere senza radici, e che il nuovo va accolto senza resistenze, con positività, come una speranza realizzata, appunto. E perché nelle parole del grande filosofo tedesco emerge anche quello stesso impegno verso le future generazioni che anima Musica Insieme da sempre: non a caso una fra le giovani compagini che ospiteremo in questa nuova edizione di Bologna Modern si ispira ad Adorno sin nel nome, e pone proprio questa sua frase ad epigrafe della propria biografia artistica. 

I due progetti curati da Musica Insieme per Bologna Modern sembrano corroborare insomma questi principii, nel concentrarsi da un lato su un capitolo fondamentale della musica novecentesca, ossia la produzione quartettistica di Dmitrij Šostakovič, e dall’altro sull’ultima uscita discografica di una delle più interessanti cantanti e compositrici italiane, la bolognese Cristina Zavalloni, che proprio al patrimonio del passato, dall’opera lirica alla tradizione jazz e latinoamericana, attinge per un personalissimo “viaggio sulla luna”.

Il progetto Special Moon, di scena al Teatro Comunale il prossimo 12 ottobre, è incentrato su un tema, un’idea, la luna, “ma soprattutto su di un suono” – precisa Cristina Zavalloni – completamente diverso da quello di tutti gli altri suoi dischi. Catalizzatrice dell’ampia ed inclusiva sensibilità musicale dell’artista è appunto la luna, che le permette di spaziare da inaspettate interpretazioni di standard jazz a canzoni pop, e dal repertorio popolare per l’infanzia ai brani originali che sono specialmente dedicati alla figlia, da poco arrivata a fare parte della sua vita. 

Musica Insieme realizzerà poi il ciclo Musica assoluta, esecuzione integrale dei quindici Quartetti di Šostakovič in cinque concerti da ottobre a novembre 2018, la cui interpretazione è affidata ad altrettanti giovani e affermati Quartetti: Dàidalos, César Franck, Noûs, Guadagnini e Adorno, tutti perfezionatisi all’Accademia “Stauffer” di Cremona, tutti già insigniti di premi e borse di studio internazionali. Al valore musicale si aggiungerà quello musicologico, dal momento che abbiamo invitato un’autorità assoluta come Piero Rattalino a scrivere le note di sala per questo progetto speciale. Il progetto vede anche Musica Insieme attiva nella Rete delle Dimore del Quartetto, che si ripromette di offrire ai migliori talenti una vetrina importante, ospitando inoltre gli artisti nelle Dimore storiche italiane in occasione delle prove e dei concerti. A corredo di ciascun concerto all’Oratorio di San Filippo Neri verranno proiettati fotogrammi e immagini di eccezionale valore, come quelli conservati nell’Archivio di Dmitrij Dmitrievič Šostakovič a Mosca. Di più, ad aprire l’integrale sarà proprio la settima arte, con la proiezione gratuita al Cinema Lumière, grazie alla collaborazione con la Cineteca di Bologna, di Viola Sonata, per la regia di Alexander Sokurov.  

I biglietti sono in vendita online nel circuito Vivaticket e presso la biglietteria dell’Auditorium Manzoni (dal martedì al sabato, orario 15-18.30) e nelle sedi degli spettacoli un’ora prima dell’inizio. Riduzioni per abbonati Musica Insieme e Teatro Comunale, titolari Card Musei Metropolitani e Bologna Jazz Card, studenti e Under 30. La proiezione del film Viola Sonata (Cinema Lumière, 17 ottobre) è gratuita.  Info: 051 271932 – www.musicainsiemebologna.it – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – App MusicaInsieme

 




Teatro Comunale di Bologna  Venerdì 12 ottobre 2018 ore 20.30
Cristina Zavalloni Special Moon featuring Jan Bang live sampling

con Cristina Zavalloni voce

Cristiano Arcelli sax alto

Simone Graziano pianoforte

Daniele Mencarelli basso elettrico

Alessandro Paternesi batteria

Jan Bang live sampling

Io sono la luna

Sono le maree

E la madre dei flussi

Sono ciclo che si compie

Cerchio accennato e completo

Moto che oscilla

Sono la luna e già non sono più

Mi tradisco nel dirmi

Abito spazi ampi e immobilità raccolte

Io sono la luna 

Da circa tre anni ho un’assidua e quotidiana frequentazione con libri per bambini, filastrocche, favole africane, animali di ogni sorta. Il mondo si è riempito di lune e soli e di carillon che li evocano. Mai viste così tante lune in vita mia. Ero abituata alle ben note – e tante volte incarnate – lune tedesche, malate, ubriache, sanguinanti, espressioniste, possibilmente accompagnate da languidi Pierrot.  Ne scopro ora di semplici, orizzonti naturali di un mondo in via di definizione. Lune con le quali ci si scopre in perfetta sintonia femminea. Astri leggeri, da ammirare fugacemente prima di un bel sonno che inizia quando prima ci si preparava per uscire. Il mio immaginario ha incorporato questi nuovi colori e il ha fusi al lavoro di sempre: la scrittura, la rilettura delle canzoni, il jazz. Il tutto in puro stile Special Dish, il quartetto jazz con suono da anni, qui alla seconda prova discografica. Sono felice di presentare questo progetto a Bologna, la mia città, con il gruppo che ha partecipato all’incisione del disco al completo, arricchito quindi dalla presenza di Simone Graziano al pianoforte e del mago dell’elettronica norvegese Jan Bang. A Jan, col quale dividerò il palcoscenico per la prima volta, lascio il compito di contribuire a evocare la dimensione a tratti onirica della musica, come una luna che ondeggia tra il celarsi misteriosa e lo svelarsi nitida, vividamente reale, magari rossa come quella ammirata quest’estate durante l’eclissi.
 La lune est là, le stelle pure, è tutto a posto.


Cristina Zavalloni


 

«Concerto (2012), Adagio (2013), Tango for David (2018): tutti e tre i lavori nascono dalla collaborazione e dall'amicizia con David Geringas, prezioso compagno di viaggio nella stesura dei pezzi. Concerto rivisita, trasfigurandola, la forma classica del concerto per solista e orchestra. Comprende una sorta di Presto iniziale, un Adagio e un Andante, condensati in un unico movimento nel corso del quale molte volte i vari andamenti vanno a mescolarsi tra di loro. Il rapporto con la tradizione è legato all’aspetto più formale del lavoro: oltre alla divisione in tre movimenti è presente anche una cadenza solistica molto virtuosistica che elabora i materiali presentati. Adagioè un lavoro lirico, fondamentalmente tripartito, nel quale non mancano momenti di grande virtuosismo tecnico. Tango for Davidnon sarebbe mai nato se non ci fosse stata un'esplicita e forte richiesta di David di confrontarmi con questa forma. Ho cercato di raccontarne la malinconia e il profumo, ma anche di rispecchiare quell'ironia, entusiasmo e gioia di fare musica che appartengono a questo straordinario interprete».

Silvia Colasanti, compositrice

Sabato 27 ottobre, ore 20.30

TEATRO AUDITORIUM MANZONI

nell'ambito di Bologna Modern #3

Jean Sibelius

Stormen (La tempesta) op. 109

Suite n. 2 per orchestra

Silvia Colasanti

Concerto per violoncello e orchestra

Adagio per violoncello e orchestra d‘archi

Tango for David per violoncello e orchestra (commissione del Teatro Comunale di Bologna, prima assoluta)

Daníel Bjarnason

The Isle is Full of Noises

per coro, coro di voci bianche e orchestra

Jean Sibelius

Stormen (La tempesta) op. 109

Suite n. 1 per orchestra

DANÍEL BJARNASON direttore

DAVID GERINGAS violoncello

ANDREA FAIDUTTI Maestro del Coro

ALHAMBRA SUPERCHI Maestro del Coro di voci bianche

Orchestra, Coro e Coro di voci bianche del Teatro Comunale


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