L’Ape musicale

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La prima Traviata di Zeffirelli all’Arena di Verona

Apertura del Festival Lirico 2019

Dal 21 Giugno al 7 Settembre

Zeffirelli, considerato l’ultimo grande Maestro della regia italiana,

in una nuova produzione che si presenta come somma sintesi

del suo pensiero estetico sull’amatissima e frequentatissima Traviata

Due amori di lunga data che finalmente si incontrano: La traviata e l’Arena di Verona. La traviata è stata sicuramente una delle opere maggiormente frequentate da Zeffirelli nella sua lunghissima carriera di regista, scenografo e costumista, dal lontano 1958 quando l’affrontò per la prima volta a Dallas con Maria Callas, misurandosi giovanissimo con il padre artistico Visconti che l’aveva appena diretta nella celeberrima produzione scaligera; inoltre è noto lo strettissimo legame con Verona, a cui ha donato il suo tocco personale nel restyling di Piazza Bra, e soprattutto con l’Arena nei cui spazi, immensi e magniloquenti, ha prodotto allestimenti indimenticabili di Carmen, Aida, Il Trovatore, Turandot, Madama Butterfly, Don Giovanni e oggi finalmente l’attesissima Traviata. Attesissima non solo perché l’artista con questo titolo firmò una vera pietra miliare del genere, quella Traviata cinematografica del 1983 che ha segnato profondamente la storia dell’opera lirica sul grande schermo, ma anche perché tutte le Traviate di Zeffirelli hanno sempre incantato il pubblico mondiale in una continua rilettura, esteticamente ineccepibile ed emotivamente trascinante, del popolarissimo dramma verdiano. Giunge quindi la ‘sua’ Traviata in Arena e sarà davvero una somma sintesi di quel continuo lavorio intellettuale sul testo che ha accompagnato l’artista durante tutta la sua esistenza. Dunque una nuova Traviata, che è al contempo cronistoria di un lungo pensiero, d’immagini, colori e suggestioni sedimentate negli occhi e nei cuori del pubblico di mezzo mondo, tra citazioni, ricordi, continui ripensamenti di allestimenti lontani, quasi un’enciclopedia della riflessione stilistica zeffirelliana sull’amatissimo soggetto.Potremmo quindi definire questa Traviata areniana l’estrema sintesi di un leitmotiv wagneriano eternamente sospeso e a giugno 2019 finalmente compiuto.

A maggior ragione dunque una produzione importante, soprattutto per le giovani generazioni che non hanno potuto godere di persona dei grandi allestimenti del passato e che si troveranno di fronte ad un affresco che raccoglie in sé il florilegio diun pensiero raffinato dall’esperienza,sublimato da una lunghissima riflessione, documento storico ed estetico al contempo.

E tutti gli attori che hanno voluto questa Traviata, hanno con essa e il Maestro Zeffirelli un lungo percorso di affettuosa frequentazione professionale e personale: non solo la città di Verona, la cui piazza principale vive dei colori ideati dal Maestro fiorentino; il Festival areniano che vive in gran parte delle sue opere e che lo ha omaggiato nel 2010 con un cartellone che portava in ogni allestimento la sua firma, ma anche il Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia, che il 9 dicembre 1984 a Firenze la cantò con Carlos Kleiber sul podio e Franco Zeffirelli alla regia, e il Vice Direttore Artistico Stefano Trespidi, che iniziò la sua lunghissima collaborazione con il Maestro proprio in Arena nel 1995 con Carmen; non ultimi tutti i lavoratori areniani, profondamente legati da affettuose esperienze di collaborazione col Maestro e che ne mantengono vivo ogni anno il messaggio artistico.

L’idea nasce già nel 2008 come suo grande desiderio personale per l’amore che ha sempre portato per Traviata ma solo oggi vede la luce dopo una lunga e complessa gestazione resa necessaria dall’importanza del titolo, del luogo, dalla trama di affetti e relazioni che attorno ad esso ruota, dall’esigenza di restituire davvero al pubblico quell’ultima essenza della perfezione, sempre cercata con caparbia determinazione dall’ultimo artista-artigiano del palco, vero ambasciatore della grande tradizione italiana nel mondo.

Massimo esperto del difficilissimo palco areniano, di cui conosce ogni insidia, con le sue enormità ed immense masse artistiche, ma anche fine interprete delle potenzialità di quello stesso spazio così prestigioso e intimorente, Franco Zeffirelli oggi aggiungerà dunque la sua settima produzione al ricco cursus honorum dell’Arena, che si accinge a raccontare la sua gloriosa storia in un ideale countdown verso il centesimo festival areniano stringendosi, in un grande abbraccio, ad i suoi più preziosi collaboratori di sempre.

Tra le autocitazioni che subito salteranno agli occhi del pubblico più attento, vale ricordare l’invenzione del sipario all’aperto presentato per la prima volta in occasione della Carmen areniana del 1995, l’amore per il coup de théâtre con un importante cambio a vista tra i due quadri del secondo atto e la presenza in scena del letto originale utilizzato nel film del 1983.

Il Sindaco di Verona Federico Sboarina, Presidente della Fondazione Arena di Verona, chiosa così l’evento: “Lo strettissimo legame che unisce il Maestro Franco Zeffirelli con l’Arena di Verona viene rinsaldato da questa nuova produzione de La Traviata, opera con cui Fondazione Arena ha deciso di inaugurare il Festival Lirico 2019. Si tratta di una scelta che vuole celebrare l’arte di questo straordinario regista, che ha saputo far conoscere e amare l’Arena nel mondo, e che proietta la Fondazione verso un futuro di grandi successi. La nuova Traviata del Maestro Zeffirelli sarà, nel mondo della lirica, uno degli eventi artistici del 2019. Un sentito ringraziamento va al Maestro che ha messo a disposizione la propria abitazione>privata a Roma e la sede della sua fondazione a Firenze, per presentare questa Traviata, tra le produzioni più attese in ambito nazionale e internazionale”.

Cecilia Gasdia, Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione Arena di Verona ricorda : “Nel 1984 il Maestro Zeffirelli mi sceglieva, giovane ragazza di 24 anni, per interpretare Violetta  nel suo primo allestimento fiorentino di Traviata. Il suo ritorno a Firenze fu un evento sensazionale. Ed io oggi sono orgogliosa, emozionata, commossa e fortunata dopo 35 anni di potergli restituire il dono immenso che mi fece. Questa inaugurazione è un investimento pensato per garantire un grande futuro per Fondazione Arena perché sono certa che questa Traviata impreziosirà tante estati areniane nei decenni futuri come già avvenuto per tutti gli spettacoli di Franco Zeffirelli a partire dal 1995. Per una Fondazione come la nostra che ha sempre capitalizzato le produzioni più importanti, soprattutto quelle zeffirelliane, riproponendole come vero e proprio patrimonio estetico e culturale di Verona e dei tanti turisti che continuamente cambiano il volto al pubblico dell’Arena, anche questa Traviata aggiunge un importante capitolo al patrimonio della Fondazione i cui risultati si vedranno non solo nel 2019, ma per molti anni a venire.”

foto Pucciarello

Informazioni

Biglietteria – Via Dietro Anfiteatro 6/B, 37121 Verona

tel. (+39) 045 800.5151 – fax (+39) 045 801.3287 – email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Call center (+39) 045 800.51.51 - www.arena.it -


I bozzetti per la nuova produzione


FRANCO ZEFFIRELLI

Regista e scenografo

Franco Zeffirelli è uno degli uomini di spettacolo italiani più noti al mondo; la sua attività artistica si esprime in numerosi campi tra cui primariamente il Cinema, il Teatro di Prosa e il Teatro Lirico. Nato il 12 febbraio 1923 a Firenze, studia all'Accademia di Belle Arti e alla Facoltà di Architettura della sua città; nel 1946 si trasferisce a Roma dove esordisce come attore di cinema e di teatro.

Innumerevoli sono le sue produzioni operistiche nei maggiori teatri del mondo con la partecipazione di eccelsi artisti come Maria Callas, Plácido Domingo, Luciano Pavarotti, Herbert von Karajan, Leonard Bernstein, Carlos Kleiber.

Restano memorabili le sue produzioni de Il Turco in Italia di Rossini con Maria Callas, Aida di Verdi e La Bohèmedi Puccini alla Scala di Milano, Carmen di Bizet alla Staatsoper di Vienna, Tosca e Turandotdi Puccini, Falstaff e La Traviata di Verdi al Metropolitan di New York Aida e Il Trovatore di Verdi, Carmen di Bizet eMadama Butterflydi Puccinia Verona, e due straordinari esperimenti nel piccolo teatro di Busseto con le produzioni di Aida e La Traviata che continuano ad ottenere grande eco internazionale.

Nel 2004 l’Aida di Busseto è in scena al Bol'šoj di Mosca e nel 2005 viene messa in scena, sempre a Mosca, anche La Traviata, portata poi a Tel Aviv dove nello stesso anno era stato rappresentato Pagliaccidi Leoncavallo. A gennaio 2006 è in scena al Teatro dell’Opera di Roma Don Giovanni di Mozart, poi Aida per l’apertura della stagione alla Scala a dicembre 2006. È di nuovo al Teatro dell’Opera di Roma nell’aprile 2007 per una nuova produzione de La Traviata e sempre per l’Opera di Roma, con Tosca in scena nel 2008, Pagliacci nel 2009 eFalstaff nel 2010.Nel 2011 una nuova Turandot inaugura l’apertura della Royal Opera House di Muscat nel Sultanato dell’Oman, messa in scena con i complessi artistici e tecnici dell’Arena di Verona.

Nel cinema il suo nome è legato a film di grande rilievo internazionale quali La Bisbetica Domata con Elisabeth Taylor e Richard Burton (1966), Romeo e Giulietta (1969), Fratello Sole e Sorella Luna (1970-1971), Il Campione (1980), Amore Senza Fine(1982), Amleto (1991), Storia di una Capinera (1993),Jane Eyre (1994), Un tè con Mussolini (1998) e l’ultimo suo film Callas Forever (2002).

Per la televisione firma Gesù di Nazareth (1976-1977), che si calcola sia stato visto da un miliardo e mezzo di persone, e documentari quali Mundial ’90 sulla storia del Calcio Fiorentino e Toscana (1991), a cui si aggiungono i grandi capolavori del teatro lirico da lui rappresentati attraverso il mezzo cinematografico: Cavalleria Rusticana e Pagliacci (1981), La Traviata (1982), e Otello(1986) che riavvicinano al mondo dell’Opera nuove moltitudini di spettatori.

Cura le riprese di grandi celebrazioni care alla Chiesa Cattolica, come l’apertura dell’Anno Santo nel 1974 e del 1983 nonché la Canonizzazione di Padre Kolbe (1982) e il grande concerto celebrativo del bicentenario Beethoveniano voluto da Papa Paolo VI (1970).

Nel luglio 2017 Zeffirelli inaugura a Firenze il Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo "Fondazione Franco Zeffirelli Onlus", Museo che ospita come fissa dimora i bozzetti dei lavori creati dal Maestro durante la sua lunga carriera e che accoglie mostre itineranti di artisti di fama internazionale che operano nell'ambito delle arti dello Spettacolo. 

Nel 2012 debutta al Teatro Filarmonico di Verona con regia e scene di Pagliacci di Leoncavallo, allestimento ripreso anche per la Stagione Lirica 2016-2017.

All’Arena di Verona debutta nel 1995 curando la regia e le scene di Carmen (allestimento ripreso per dodici Festival fino al 2016). Torna nel 2001 per allestire Il Trovatore (riproposto nel 2002, 2004, 2010, 2013 e 2016). Nel 2002 è la volta di Aida di Verdi e la sua creazione va in scena fino al 2006 e poi nel 2010 e 2015. Nel 2004 gli vengono affidate regia e scene di Madama Butterfly, ripresa successivamente nel 2006, 2010, 2014 e 2017. Nel 2010 firma Turandot (2012, 2014 e 2016), che inaugura il Festival a lui dedicato e il cui sottotitolo è “Franco Zeffirelli e l’Arena”, con tutti 5 i titoli firmati dal Maestro. Per il Festival 2012 cura la nuova produzione di Don Giovanni di Mozart, edizione riproposta anche nel 2015.

Per il Festival areniano 2018 tornano in scena i suoi allestimenti di Aida e Turandot.


 

La traviata di Verdi

cronologia degli allestimenti di Franco Zeffirelli 

La traviata

di Giuseppe Verdi

Dallas, Civic Opera House, 31 ottobre 1958

direttore d'orchestra: Nicola Rescigno

interpreti: Maria Callas, Nicola Filacuridi

regia, scene e costumi: Franco Zeffirelli

La traviata

di Giuseppe Verdi

Bruxelles, Théâtre de la Monnaie, 3 maggio1963

direttore d'orchestra: Benedetto Ghiglia

interprete: Franca Fabbri, Franco Bonisolli

costumi: Thierry Bosquet

regia e scene: Franco Zeffirelli

La traviata

di Giuseppe Verdi

Milano, Teatro alla Scala, 17 dicembre 1964

direttore d'orchestra: Herbert von Karajan

interpreti: Mirella Freni, Renato Cioni

costumi: Danilo Donati

regia e scene: Franco Zeffirelli

La traviata

di Giuseppe Verdi

Rio de Janeiro, Teatro Municipal, 14 marzo 1979

direttore d'orchestra: Nicola Rescigno

interpreti: Maria Chiara, Franco Bonisolli

regia, scene e costumi: Franco Zeffirelli

La traviata

di Giuseppe Verdi

Firenze, Teatro Comunale, 5 dicembre 1984

direttore d'orchestra: Carlos Kleiber

interpreti: Cecilia Gasdia, Peter Dvorski

regia, scene e costumi: Franco Zeffirelli

allestimento ripreso anche a Parigi e a New York

La traviata

di Giuseppe Verdi

New York, Metropolitan Opera House, 23 novembre 1998

direttore d'orchestra: James Levine

interpreti: Patricia Racette, Marcelo Álvarez

costumi: Raimonda Gaetani

regia e scene: Franco Zeffirelli

La traviata

di Giuseppe Verdi

Busseto, Teatro Verdi, 24 febbraio 2002

direttore d'orchestra: Placido Domingo

interpreti: Stefania Bonfadelli, Scott Piper

costumi: Alberto Spiazzi

regia e scene: Franco Zeffirelli

La traviata

di Giuseppe Verdi

Roma, Teatro dell'Opera, 20 aprile 2007

direttore d'orchestra: Gianluigi Gelmetti

interpreti: Angela Gheorgiu, Vittorio Grigolo

costumi: Raimonda Gaetani

regia e scene: Franco Zeffirelli


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