L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Campus Barocco di fine estate

A Serra San Quirico un centro produttivo di alta cultura di rilievo nazionale

Serra San Quirico custodisce due autentici gioielli d’arte barocca: la Chiesa San Filippo Neri, importante retaggio dell’antica tradizione oratoriale del luogo, e la meravigliosa Chiesa Santa Lucia, quest’ultima impreziosita da un raro organo Testa del 1676, originale e tuttora funzionante. Un ricco patrimonio culturale di profonda caratterizzazione d’epoca, tanto da portare il Comune a farsi prestigiosa sede di uno dei centri operativi del Sistema barocco regionale, che agisce sul territorio articolandosi in una rete integrata di diverse sedi produttive e propositive: organismo prodotto da Fondazione “Lanari”, attraverso la sua emanazione del Centro Marchigiano di Musica Barocca (CeMB), con il sostegno dell’Ente Regione Marche.

Nella cornice di tali splendidi spazi d’epoca, dal 22 settembre al 3 ottobre prende il via la prima edizione del Campus barocco di fine estate, con attività di altissima qualità e prestigio da renderla di interesse e attrazione nazionale: alta didattica, concerti, incontri, laboratori.

I master:

L’ALTA DIDATTICA

Sonia Prina -artista lirica contesa dai maggiori teatri del mondo, Primadonna assoluta di fama internazionale tra le interpreti più apprezzate e richieste del repertorio barocco- sceglie il Campus per mettere la sua arte a disposizione delle future leve del genere musicale, facendo di Serra San Quirico un centro privilegiato di studio della vocalità barocca, all’attenzione di settore nazionale.

Accanto alla masterclass di Violino barocco tenuta da Alessandro Ciccolini (22-24 settembre), il Campus si fregia infatti di quella di Canto barocco tenuta da Sonia Prina (30 settembre – 3 ottobre), che sta richiamando allievi da varie regioni d’Italia e anche dall’estero (Germania, Austria).

Nomi importanti, che nell’ambito del Sistema barocco regionale lanciano la nuova iniziativa come fase di specializzazione di fine estate della didattica istituzionale promossa dal CeMB a Jesi dal 2018, con i corsi gennaio-giugno di Violino barocco tenuto dallo stesso Ciccolini e di Violoncello barocco da Rebeca Ferri: artisti di primario valore nazionale, per Corsi senza eguali nelle Marche (insegnamenti assenti anche presso i due Conservatori del territorio, Pesaro e Fermo) che richiamano adesioni non solo da tutta la regione, ma anche da Lazio, Romagna, Lombardia, Trentino.

I CONCERTI

Tra i concerti in cartellone, tutti nella cornice mozzafiato della Chiesa Santa Lucia, il 24 settembre una sfiziosa incursione nel repertorio cameristico di autori dei secoli XVII e XVIII dal titolo “Viva Vivaldi”, proposto da piccole formazioni composte dai solisti del Campus; il 26 è invece di scena l’Orchestra Barocca delle Marche, con Alessandro Ciccolini Primo violino e Concertatore.

L’Orchestra, primo organico specialistico istituzionale operante in regione, è anch’essa un frutto prelibato del CeMB nato e promosso nell’ambito del Sistema regionale: al Campus è presente con un programma di grande stimolo culturale dal titolo “Vivaldi e Zani”, che comprende alcuni dei più bei concerti per vari violini solisti e orchestra di Vivaldi a cui affianca lavori di Andrea Zani, autore poco noto ma di ampia valenza, che certamente conobbe il Prete rosso e ne assorbì l’insegnamento d’arte.

Chiude il 2 ottobre un omaggio alla vocalità barocca: l’epoca vede l’alta scuola del canto creare il mito dell’Opera, con lo stile espressivo della voce farsi arte e artificio travolgente, tanto da estendersi anche alla musica sacra. La serata, dal titolo “Voci di meraviglia”, è un viaggio straordinario nel ricco repertorio teatrale dell’epoca, con interpreti i solisti internazionali della Master di Sonia Prina.

LA DIVULGAZIONE

Il variegato e stimolante calendario del Campus è aperto con un incontro speciale nel pomeriggio di domenica 22 settembre, presso l’antica Chiesa di San Filippo Neri oggi riadattata a elegante Auditorium: con il titolo intrigante “ Il violino di Vivaldi”, lo stesso Ciccolini –che non è solo un autentico virtuoso dello strumento, ma anche un autorevole studioso- introduce agli appuntamenti della settimana attraverso una conversazione con il pubblico in cui tratta argomenti quali “che vuol dire suonare secondo pratica esecutiva storica”, oppure “in cosa un violino barocco è diverso da uno moderno” e altri temi suggestivi che conducono per mano i non addetti ai lavori all’interno dei “misteri” della musica dell’epoca, con semplicità amichevole e senza alcuna pesantezza accademica, alla scoperta di un universo per molti sconosciuto, assai meno impervio di quanto ritenuto e invece assai coinvolgente, dal fascino e dall’emozionalità inaspettati.


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