L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Händel  su OperaStreaming

Domenica 15 novembre alle 15:30

Aci, Galatea e Polifemo di Händel al debutto su Opera Streaming

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Aci, Galatea e Polifemo di Händel, la nuova produzione della Fondazione Teatri di Piacenza che avrebbe dovuto andare in scena in prima assoluta il 31 ottobre, in seguito alle norme vigenti sulla chiusura al pubblico dei teatri è stata comunque registrata a porte chiuse nei giorni scorsi al Teatro Municipale di Piacenza e sarà trasmessa in streaming domenica 15 novembre alle 15.30, sul canale YouTube di Opera Streaming.

Prima esecuzione in tempi moderni della versione scritta per il celebre cantante castrato Francesco Bernardi detto il Senesino, nella nuova ricostruzione e edizione critica di Raffaele Pe, Luca Guglielmi e Fabrizio Longo, Aci, Galatea e Polifemo vedrà quali interpreti Raffaele Pe (nel ruolo di Aci), controtenore tra i più apprezzati della nuova generazione, il mezzosoprano piacentino Giuseppina Bridelli (Galatea), voce particolarmente richiesta nel repertorio barocco, e Andrea Mastroni (Polifemo), basso di fama internazionale. Maestro concertatore e clavicembalo sarà Luca Guglielmi, artista molto apprezzato per le sue interpretazioni storicamente informate, alla direzione dell'ensemble barocco La Lira di Orfeo.  Regia, scene e costumi sono firmati da Gianmaria Aliverta, tra i giovani registi d'opera più interessanti; proiezioni video di Tokio Studio e disegno luci di Elisabetta Campanelli.

Originariamente composta dal ventritreenne Händel nel 1708 a Napoli, su commissione della duchessa Aurora Sanseverino, quale serenata in occasione del matrimonio tra la nipote Beatrice e il duca d’Alvito Tolomeo III, Aci, Galatea e Polifemo ebbe numerose versioni successive e adattamenti per più di trent’anni, fino al 1739. Soltanto a Napoli si ebbero due nuove esecuzioni nel 1711 e nel 1713 in assenza del compositore, mentre a Londra dal 1718 l’opera verrà riscritta più volte, con un nuovo libretto in inglese e l’aggiunta di personaggi e cori.

Questa nuova esecuzione della serenata Aci, Galatea e Polifemo HWV 72 propone dunque una ricostruzione mai eseguita in tempi moderni della composizione del 1708, sfruttando i frammenti originali contenuti nel ms. Egerton 2953 della British Library di Londra in riferimento al solo libretto napoletano della prima versione dell’opera, con le tessiture vocali invertite per Aci e Galatea, scelta riconducibile al coinvolgimento del “Senesino” (1686-1758) e del soprano bergamasco Anna Maria Strada del Po’, nell’ultima ripresa italiana del 1713.

Il mito, narrato nelle Metamorfosi di Ovidio, è trasposto nel libretto del 1708 dal napoletano Nicolò Giuvo. La leggenda ha luogo in Sicilia: l’amore tra la ninfa del mare Galatea e il pastore Aci suscita la gelosia e l’ira del Ciclope Polifemo, che uccide il rivale scagliandogli contro un pezzo di montagna. Galatea ottiene dal padre Nereo che il sangue di Aci sia tramutato in fiume, perché possa ricongiungersi al mare e rendere così eterno il loro amore. I faraglioni della baia di Aci Trezza e i nove borghi che portano il nome di Aci custodiranno le reliquie del corpo fatto a pezzi del giovane pastore.

“Proprio come nel mito ovidiano anche la musica di Aci e Galatea di Händel pare essere materia vivente in virtù della sua trasformabilità – afferma Raffaele Pe nelle note di presentazione di questo progetto - Un amore eterno è stato quello che ha legato questo testo in divenire al suo compositore, forse quello che più a lungo ha ricevuto le sue attenzioni tra i brani del suo repertorio”.

“Ci troviamo davanti a un teatro squisitamente musicale e pertanto l'allestimento è pensato per supportare questa esigenza senza minimamente snaturarla – spiega nelle note di regia Gianmaria Aliverta - La scenografia che ho ideato è formata da una sorta di conchiglia che, aprendosi, darà vita sulle sue pareti interne ad una serie di video, di immagini che andranno a creare sia i vari luoghi, perlopiù acquatici, nei quali la vicenda si svolge, sia a rappresentare le emozioni dei protagonisti”.


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