L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Dalla tragedia greca alla storia di Diocleziano

Una delle più celebri tragedie di Eschilo “riletta” da Moni Ovadia, ma anche la musica di Gershwin e molte pagine di storia da sfogliare: è la nuova offerta di Rai Cultura per #lascuolanonsiferma nel pomeriggio di mercoledì 15 aprile su Rai5 e Rai Storia.

Su Rai5, alle 15.50, va in scena “Le supplici”, la tragedia eschilea che Moni Ovadia ha riscritto in greco moderno e siciliano per il Festival del Teatro greco di Siracusa nel 2015.

Alle 17.20, un grande concerto sinfonico dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e del suo Direttore Musicale Antonio Pappano, registrato nel marzo 2019. Protagonista anche il giovane pianista e compositore statunitense di origini cinesi Conrad Tao che propone Rhapsody in blue di George Gershwin. Oltre alla Rhapsody in blue, il programma include i poemi sinfonici Un americano a Parigi sempre di Gershwin e Verklärte Nacht di Arnold Schönberg.

Su Rai Storia, invece, si comincia alle 15.00 con le “Cronache dal Rinascimento” di Cristoforo Gorno che racconta i contrasti tra Francesco I, re di Francia, e Carlo V, re di Spagna durante il 1500. Una disputa che porterà al sacco di Roma nel 1527.

Alle 15.30, tornano il professor Alessandro Barbero e la sua “Storia del mondo”: in primo piano, il Novecento, un secolo segnato dalla contraddizione tra la follia delle guerre e le conquiste nel campo dei diritti civili e in quello della tecnologia. 

Ancora il “secolo breve” protagonista alle 16.30: “1919-1922. Cento anni dopo il quadriennio che trasformò l’Italia” propone una panoramica degli eventi più significativi di quei quattro anni, dal dopoguerra all’avvento del Fascismo.

Alle 17.30 tocca ad Aldo Cazzullo e a “I grandi discorsi della Storia” che si soffermano sulle parole delle elezioni presidenziali statunitensi, da Reagan a Bush, da Clinton a Obama.

Il pomeriggio di Rai Storia si chiude alle 17.30 con Paolo Mieli e “Passato e Presente” ancora insieme al professor Barbero per seguire l’ascesa al potere di Gaio Aurelio Valerio Diocleziano che si proclama imperatore, davanti alle truppe il 20 novembre del 284 d.C. durante la crisi politica del III secolo, segnata da cinquant'anni di anarchia militare.


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