L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

La Giornata del Ricordo su Rai Storia

Soggetto donna. Donne e movimento

RaiStoria ore 13:00 

"Soggetto donna" ripercorre gli anni Settanta e il movimento di conquiste civili che li caratterizza

Passato e presente

Rai3 ore 13:15 e RaiStoria ore 20:30

Foibe una violenza senza confin. Il 10 febbraio in Italia si celebra il “Giorno del Ricordo”, dedicato alle vittime delle foibe e alle decine di migliaia di esuli costretti a lasciare l’Istria e la Dalmazia alla fine della Seconda Guerra Mondiale. A “Passato e Presente”, in onda mercoledì 10 febbraio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con il professor Raoul Pupo. Conflitti nazionalistici, economici e ideologici sono alla base di un lungo elenco di stragi e violenze che coinvolgono il territorio dell’alto Adriatico e la Venezia Giulia, fino a trasformarlo in un vero e proprio laboratorio della violenza politica dell’età contemporanea. Nemmeno la fine della Seconda Guerra Mondiale pone fine allo stillicidio di violenze e intimidazioni, che avranno un ulteriore drammatico esito nell’esodo Giuliano-Dalmata, quando centinaia di migliaia di italiani saranno costretti a lasciare la propria terra e le proprie case. Le foibe e l’esodo giuliano-dalmata rappresentano un capitolo tragico della nostra storia, riemerso dall’oblio a partire dagli anni ‘90 e tuttora oggetto di studi e ricerche. .

Passato e presente

RaiStoria ore 14:20

Il 10 febbraio ricorre il "Giorno del Ricordo" dedicato alle vittime delle foibe, all'esodo giuliano-dalmata e al complesso delle vicende storiche che hanno sconvolto il confine orientale italiano, durante e dopo la fine del Secondo conflitto mondiale. Orrori per molti anni confinati nell'oblio, ma anche violente trasformazioni operate alla luce del sole, come lo spopolamento della città di Fiume, voluto dal regime di Tito, o la grande illusione dei comunisti monfalconesi, sfociata nella repressione di regime nell'isola carcere di Goli Otok. Temi discussi dal professor Raul Pupo con Paolo Mieli in questa puntata di "Passato e Presente".

Maxi. Il grande processo alla mafia

RaiStoria ore 15:00

Saluti da CorleoneSono passati molti mesi da quando il maxiprocesso di Palermo è cominciato. Accusa e difesa si fronteggiano ogni giorno, e sul tappeto verde dell'aula bunker sfilano personaggi che hanno fatto la storia criminale della città e della Sicilia. L'atmosfera è sempre molto tesa, il processo è condizionato dalla morte di un avvocato di Messina, Nino D'Uva, ucciso da un imputato, in un altro processo, nella città dello Stretto. Un episodio che aumenta il livello di preoccupazione dei legali, che vedono assottigliarsi le speranze di mandare a monte il processo. Il fronte dell'accusa è compatto e i racconti degli imputati eccellenti, come Michele Greco e Luciano Liggio non riescono a cambiare il corso delle cose. Franco continua a svolgere il suo lavoro, con passione e professionalità, nonostante la sua vita attraversi un periodo difficile e tormentato. Gianni fa i conti per la prima volta con l'orrore di cui la mafia è capace, rimanendo sconvolto dai racconti del pentito Vincenzo Sinagra, che descrive le camere della morte. Teresa prende coraggio per affrontare una delicata situazione, spinta anche lei dalle emozioni suscitate dal processo, che si fa sempre più simbolo delle ferite e della voglia di riscatto di tutta Palermo. A riprova di questo, la deposizione di Ignazio Salvo, esattore delle tasse e per anni cerniera tra la mafia e la politica, che arriva sul pretorio pronto a difendersi dalle accuse, ma che simboleggia plasticamente come gli intoccabili, a Palermo, non esistano più.

a.C.d.C

RaiStoria ore 15:50

Con Alessandro Barbero: Storia del mondo. L'età imperiale

a.C.d.C

RaiStoria ore 16:45

Con Alessandro Barbero: Il sultano e il santo

#Maestri

RaiStoria ore 17:40

Arte, scienza, letteratura, ma anche informatica, cucina e musica. Accademici e grandi divulgatori portano la scuola a casa con brevi lezioni di quindici minuti rivolte a tutti gli studenti. In questa puntata, Eva Cantarella, docente universitaria di Diritto romano e di Diritto greco, si sofferma sulla nascita della discriminazione verso il mondo femminile e sul lento cammino verso la parità. Un cammino ancora pieno di difficoltà, come testimonia la tragedia dei femminicidi. Luca Mercalli, accademico e meteorologo, analizza, invece, i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale. Invertire la tendenza è una grande sfida per l'umanità dal momento che, allo stato attuale del clima, verso il 2050 il Polo Nord d'estate potrebbe essere completamente navigabile ed è possibile che, entro fine secolo, le Alpi siano senza ghiacci

Cronache di Hitler

ore 18:15

Nella prima puntata si analizzano i primi passi di un giovane Hitler. In un arco di tempo che copre il ventennio che va dal 1889 al 1929: dalla dura infanzia in Austria al trasferimento a Monaco, dall'arruolamento volontario alla modernizzazione del NSDAP, Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori, nel quale si era introdotto come informatore della polizia, dall'ammirazione per Mussolini e per la sua Marcia su Roma, alla scrittura del "Mein Kampf".

L'Italia della Repubblica. Il confine conteso

ore 19:05

Ripercorriamo i momenti salienti della storia della Repubblica Italiana, dalla fine della seconda guerra mondiale all'ingresso dell'Italia nell'Euro, con l'ausilio di testimonianze e filmati d'epoca. Con Paolo Mieli Un programma di Clemente Volpini e di Davide Savelli e Luca Cambi con la partecipazione di Michele Astori Consulente storico-scientifico Giovanni Sabatucci Produttore esecutivo Sara Mariani Regia di studio Claudia Mencarelli In studio Anna Maria Mori Di Riccardo Ferrigato Regia puntata Marco Orlanducci

Il tempo del ricordo. Le foibe e l'esodo istriano Giuliano Dalmata

RaiStoria ore 21:10

Di Agostino Pozzi Produttore esecutivo Sara Mariani - In occasione della giornata del Ricordo, celebrata il 10 febbraio di ogni anno ed istituita con la legge 30 marzo 2004 per celebrare "la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, Rai Storia racconta la vicende di un esodo doloroso, lungo, a volte silenzioso degli italiani dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia costretti a lasciare le proprie terre e le proprie case senza alcuna certezza, incalzati e in alcuni casi trucidati dall'esercito Titino. Località come Basovizza, Vines, Pisino, Tarnova diventano i luoghi dove avvengono fucilazioni e sparizioni di migliaia di italiani. Inizia così quel viaggio, quell'esodo che ha nei campi profughi istituiti nella penisola Italiana una prima tragica fase a cui si aggiungerà nel primo dopoguerra l'istituzione di più quaranta "quartieri" nelle maggiori città italiane dove inizierà una faticosa ricostruzione del tessuto sociale e del futuro di intere famiglie. Il quartiere "giuliano-dalmata" di Roma diventa dunque un luogo in cui la memoria di ciò che è avvenuto costruisce, attraverso la presenza del museo "la Casa del Ricordo", un nuovo ponte di dialogo e di riconnessione con le famiglie e i parenti rimasti in Istria.

L'ultima spiaggia. Pola fra la strage di Vergarolla e l'esodo

RaiStoria ore 22:10

In occasione del Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe, il racconto della strage più grave dell'Italia repubblicana, avvenuta il 18 agosto 1946 a Vergarolla (Pola).

Passato e presente

RaiStoria ore 23:00

Foibe. L'eterno abbandono. Orrore, paura, scontri ideologici e delicati equilibri geopolitici: è la drammatica combinazione alla base di un evento che coinvolge un popolo di circa 250 mila italiani costretti a lasciare l’Istria e la Dalmazia alla fine della Seconda Guerra Mondiale e a incamminarsi in lungo doloroso viaggio che per molti vuol dire anche la morte nelle foibe. Una pagina di storia ripercorsa in un appuntamento speciale dedicato al Giorno del Ricordo, in onda mercoledì 10 febbraio alle 23.00 su Rai Storia. In studio con Paolo Mieli, la professoressa Orietta Moscarda e il professor Egidio Ivetic. Perfino il rientro in Italia avviene spesso nel segno del dramma, alimentato da diffidenze e pregiudizi. Le foibe e l’esodo giuliano-dalmata rappresentano un capitolo tragico della nostra storia, riemerso dall’oblio solo a partire dagli anni ‘90 e tuttora oggetto di studi e ricerche.


 

 

 
 
 

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