L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Un ingranaggio a orologeria

Debutta l’11 aprile su operastreaming.com la nuova produzione dei Teatri di Reggio che si sta realizzando al Teatro Municipale Valli in pieno lockdown.

Il barbiere di Siviglia che la Fondazione I Teatri Reggio Emilia proporrà al mondo domenica 11 aprile, ore 17.00, su www.operastreaming.com, è un grande e colorato ingranaggio a orologeria, in cui la musica di Rossini, soprattutto in quest’epoca, diventa un’efficacissima medicina per l’umore, forse in grado di donare sollievo per questi tempi bui.

Accarezzato per poco tempo il sogno di debuttare con il pubblico in presenza in un Teatro Municipale Valli finalmente riaperto, la coproduzione dell’opera firmata Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e Fondazione Teatro Comunale di Modena., sta proseguendo in pieno lockdown tra distanziamenti, sanificazioni e frequenti tamponi.

Debutterà su operastreaming.com, il portale dell’opera italiana, che porta nel mondo le produzioni liriche dell’Emilia Romagna grazie alla collaborazione con EDUNOVA-Università di Modena e Reggio Emilia. E se non potrà avere, per il momento, il fondamentale pubblico in presenza, si proporrà ad una platea virtuale larghissima e numerosissima, di decine di migliaia di amanti dell’opera sparsi in tutti i continenti.

“Abbiamo voluto a tutti i costi portare avanti la nostra produzione lirica annuale – spiega il direttore della Fondazione I Teatri, Paolo Cantù – un impegno, un dovere nei confronti degli artisti, dei tecnici, del pubblico e per ribadire la centralità della cultura, dello spettacolo dal vivo. Speravamo di poter riaprire finalmente i nostri teatri e di accogliere il pubblico con quest’opera colorata, divertente. Lavoriamo da circa un mese al teatro, con tecnici, cantanti, coro e orchestra, facendo tamponi frequenti, assicurando distanziamenti e igienizzazioni.  Produrre un’opera è operazione molto complessa, in queste condizioni è quasi un’impresa, che però abbiamo voluto mantenere. Dovevamo debuttare il 26 marzo in presenza, per accogliere il pubblico dovremo attendere ancora un po’ e, per il momento, ci aggrappiamo allo streaming”.

A dirigere l’orchestra Filarmonica dell’Opera Italiana Bruno Bartoletti, Leonardo Sini, classe 1990, vincitore del “Maestro Solti International Conducting Competition”, concorso che scova i migliori direttori d’orchestra al mondo fra i giovani talenti e li proietta nei teatri di mezza Europa. Sini rivolge un invito al pubblico che, per ora, ascolterà solo grazie allo streaming: “Guardate l’Opera con spirito leggero, con l’attenzione con cui guardereste un bel film, con la voglia di farvi stupire e rapire da questa musica immortale…. Vedrete che la leggerezza dello spirito rossiniano vi conquisterà, catturando la vostra attenzione fin dalla magnifica e celeberrima Sinfonia iniziale( …) Rossini è, in epoca di pandemie, una efficacissima medicina per la nostra salute emotiva e regala sollievo immediato! Da usare senza precauzioni ed, all’occorrenza, anche a dosaggi esagerati!!”

“Mi sono immaginato lo spettacolo come un grande ingranaggio ad orologeria, una spazio vuoto che di scena in scena si riempie di immagini ed elementi che niente abbiamo a che fare con la Spagna della tradizione: unica concessione un Figaro torero e scatenato”, spiega il regista Fabio Cherstich, regista e scenografo, diplomato alla Scuola Paolo Grassi. Cherstich, artista a 360 gradi, ideatore di quel progetto Opera Camion, con cui ha scarrozzato l’opera per tutte le piazze e le periferie d’Italia. Cherstich, che è anche collezionista d’arte, pesca da Erwin Wurm, Maurizio Cattelan e Carsten Holler i riferimenti visivi condivisi con lo scenografo Nicholas Bovey e il lighting designer Marco Giusti per questa produzione lirica emiliana.

Arthur Arbesser, astro nascente della moda internazionale prestato al teatro, anticipa i costumi: “Figaro è il nostro protagonista, sicuro e sfacciato, un torero dall’acconciatura rock’n’roll, che indossa un completo verde brillante con decori in oro; Rosina, come a sottolineare il suo nome, ha un abito da scolaretta rosso e rosa; il Conte, con il suo frac a righe giallo limone si destreggia bene nei suoi travestimenti. Il coro è una massa di colore ben visibile, una banda/truppa di soldati in fucsia acceso.”.

“La gioiosa pulsione pirotecnica e pericolosamente anarchica che Barbiere sprigiona è la sola pista che ho cercato di seguire nella prima fase della mia immersione nel mondo delle possibilià visuali. Abbiamo proceduto navigando per gradi in una sorta di collage dadaista  tridimensionale dove tutto fosse artificioso e inverosimile – aggiunge lo scenografo Nicolas Bovey -  più in relazione a stilemi dell’arte contemporanea che teatrale,  lontani da qualsiasi aggancio a codici di verosimiglianza naturalistica. Lo spazio si è presto delineato da sé come un campo da gioco in cui legge di gravità, codici, forme e soprattutto colori vivessero di vita propria”.

Sul palco il Coro Claudio Merulo, diretto da Martino Faggiani e un cast con: Cesar Cortez (Il conte di Almaviva), Pablo Ruiz (Bartolo), Michela Antenucci (Rosina), Simone Del Savio (Figaro), Guido Loconsolo (Basilio), Ana Victoria Pitts (Berta), Alex Martini (Fiorello/ Un ufficiale).

Con una regia ad hoc per lo streaming per sopperire ancora una volta e per quanto più possibile alla mancanza di spettacolo dal vivo, Il Barbiere di Siviglia andrà online gratuitamente domenica 11 aprile, ore 17.00, su operastreaming.com, oltre che sul sito www.iteatri.re.it

Domenica 11 aprile ore 17.00

Teatro Municipale Valli Reggio Emilia

IL BARBIERE DI SIVIGLIA

Commedia per musica in due atti di Cesare Sterbini
Musica di Gioachino Rossini

Il conte d’Almaviva  Cesar Cortez
Bartolo Pablo Ruiz
Rosina Michela Antenucci
Figaro Simone Del Savio
Basilio Guido Loconsolo
Berta Ana Victoria Pitts
Fiorello / Un ufficiale Alex Martini

Filarmonica dell’Opera Italiana Bruno Bartoletti
Coro Claudio Merulo di Reggio Emilia

direttore Leonardo Sini
maestro del coro Martino Faggiani
regia Fabio Cherstich
scene Nicolas Bovey
costumi Arthur Arbesser
luci Marco Giusti

nuovo allestimento

Coproduzione Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e Fondazione Teatro Comunale di Modena.


 

 

 
 
 

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