L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Henrik Nánási dirige Verdi e Čajkovskij

Il concerto al Teatro La Fenice aperto al pubblico e in live streaming

Raggiunta quota 100.000 iscritti al canale YouTube del Teatro

Mantenendo un fil rouge con il programma verdiano del concerto della riapertura, il cartellone di maggio del Teatro La Fenice si aprirà sulle note della Sinfonia della Forza del destino: questa celeberrima pagina di Giuseppe Verdi, insieme con la Sinfonia n. 5 in mi minore op. 64 di Pëtr Il'ič Čajkovskij, comporrà infatti il programma del concerto – aperto al pubblico – che sarà diretto dalla prestigiosa bacchetta di Henrik Nánási, in programma sabato 8 maggio 2021 alle ore 19.00 al Teatro La Fenice. I biglietti (prezzi da 15,00 a 80,00 €) si potranno acquistare on line o nei punti vendita Vela Venezia Unica di Teatro La Fenice, Tronchetto, Ferrovia, Piazza San Marco, Rialto linea 2, Accademia e Mestre; e poiché la capienza del Teatro sarà necessariamente limitata dalle misure di salute e sicurezza imposte dalla normativa vigente, il concerto sarà trasmesso gratuitamente anche in live streaming tramite il sito <www.teatrolafenice.it e il canale YouTube della Fondazione veneziana. Canale YouTube, tra l’altro, che registra uno straordinario successo, non solo per i 100.000 iscritti raggiunti e superati proprio in queste ore, ma anche per il numero di visualizzazioni dei contenuti pubblicati: solo per fare qualche esempio, sono finora ben 430.000 le visualizzazioni dell’Orlando furioso che è online solo da un anno, quasi 70.000 quelle della Nona Sinfonia di Beethoven diretta da Myung-Whun Chung e postata lo scorso novembre, mentre sempre vertiginosi sono i numeri dei fan che seguono in tempo reale le dirette streaming.

«La diretta streaming per la Fenice è stata uno strumento di fondamentale importanza in questi mesi difficilissimi – ha commentato Fortunato Ortombina, sovrintendente e direttore artistico della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia –. Pur nella ferma convinzione che non ci sia niente che equivalga allo spettacolo dal vivo, le piattaforme digitali offerte dal nostro sito e dal canale YouTube ci hanno consentito, durante la chiusura del Teatro a causa della pandemia, di mantenere vivo il contatto con il nostro pubblico, di continuare a fare spettacolo e produrre musica. E poiché le limitazioni imposte dalle misure di salute e sicurezza non ci permetteranno di aprire la sala al massimo della sua capienza, per tutto il mese di maggio continueremo a sfruttare le possibilità di questo strumento per raggiungere coloro che ancora non possiamo accogliere ».

È il motivo del ‘fato’ ad accomunare i due brani che compongono il programma musicale del concerto diretto da Henrik Nánási. Titolo cruciale della fase matura di Giuseppe Verdi (1813-1901), La forza del destino è un melodramma in quattro atti su libretto di Francesco Maria Piave, tratto da Alvaro o la forza del destino di Ángel de Saavedra. Debuttò al Teatro Imperiale di San Pietroburgo il 18 novembre 1862, ma il compositore, non completamente soddisfatto, vi rimise mano negli anni successivi apportando varie modifiche: la celeberrima sinfonia, dove compare il motivo del ‘fato’ ineluttabile, fu introdotta solamente nella versione che fu presentata per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano il 27 febbraio 1869.

La Sinfonia n. 5 in mi minore op. 64 fu composta da Pëtr Il’ič Čajkovskij (1840-1893) in un periodo relativamente sereno della sua esistenza: era l’estate del 1888, il suo prestigio come compositore e direttore d’orchestra era ormai consolidato, anche oltre i confini della sua Russia, e durante la sua permanenza nella residenza di campagna a Frolovkoe, nei pressi di Klin, vi erano tutte le condizioni per potersi dedicare a un nuovo progetto sinfonico, anche con l’obiettivo di concentrarsi sul lavoro ed evitare di ricadere in quei tormenti di natura psicologica che già in passato lo avevano afflitto. Compose la sua Quinta Sinfonia tra maggio e fine agosto, e a novembre ne diresse la prima esecuzione assoluta a San Pietroburgo: il successo fu però modesto, tanto da far ricredere lo stesso autore della felicità della sua creazione. Solo dopo diverse esecuzioni, la critica ne riconobbe l’enorme valore estetico e musicale. L’opera si caratterizza per un tema ricorrente, che unifica i quattro movimenti di cui si compone: è un motto che, come scrisse lo stesso Čajkovskij alla sua mecenate Nadežda von Meck, rappresenta «la totale sottomissione davanti al Fato oppure, il che è lo stesso, agli imperscrutabili disegni della Provvidenza». Nonostante la rassegnazione permei il nucleo generatore di questa pagina, l’opera presenta momenti di luminosità: felicità che esiste, sembra voler dire Čajkovskij, ma solo nella consapevolezza della sua precarietà.

Al termine del live streaming, il video del concerto resterà disponibile gratuitamente sul canale YouTube del Teatro per i prossimi mesi. Main partner Intesa Sanpaolo. Per informazioni www.teatrolafenice.it


 

 

 
 
 

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