L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

La battaglia di Stalingrado e omaggio a Battiato

Rai3 e RaiStoria, #maestri dal 24 al 28 maggio

"Viaggio in Italia".

Alle 12:00 su Rai Storia: Marche da scoprire. In questa puntata si ricorda l'eccidio di Fragheto, frazione del comune di Casteldelci al confine tra le Marche e l'Emilia Romagna, compiuto da truppe nazifasciste il 7 aprile 1944, in cui vennero trucidati 30 abitanti e 15 partigiani catturati nella zona nel corso degli scontri con la Brigata Garibaldi Romagnola.

"Passato e Presente" la storia di Umberto Nobile

Con le sue imprese e i suoi fallimenti, Umberto Nobile ha scritto alcune delle pagine più avvincenti e controverse della storia dell’aeronautica e dell’esplorazione italiana. Pagine ripercorse dalla professoressa Isabella Insolvibile e da Paolo Mieli a “Passato e presente” in onda martedì 25 maggio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Nel 1926 il primo volo sul Polo Nord col dirigibile Norge, da lui progettato, ne fa una celebrità che il regime fascista sfrutta a proprio vantaggio. La seconda impresa al Polo, invece, si conclude tragicamente. I forti venti spingono il dirigibile Italia a schiantarsi contro il pack e poi lo trascinano via, con a bordo ancora 6 membri dell’equipaggio, che non verranno mai più ritrovati. Anche molti dei tentativi di soccorso per salvare i superstiti rimasti sul ghiaccio, dentro la famosa “tenda rossa”, hanno esito mortale. Nobile si salva, ma, perso il favore di Mussolini, diventa oggetto delle indagini di una commissione d’inchiesta che, nel 1929, lo dichiara colpevole dell’accaduto. Nobile lascia l’Aeronautica e si trasferisce prima in Unione Sovietica e poi negli Stati Uniti, dove insegna ingegneria. Rientrato in Italia dopo la guerra, diventa deputato nelle file del Pci e continua a battersi per ottenere il ribaltamento delle accuse a suo carico, soprattutto la più odiosa: quella di aver abbandonato i suoi uomini sul ghiaccio, salvandosi per primo.

"Passato e Presente" Emanuele Filiberto d'Aosta

Nato nel 1869, Emanuele Filiberto di Savoia riceve l’educazione militare tipica della Real casa. Alto, atletico, raffinato, è molto apprezzato nel bel mondo ottocentesco e sposa la figlia del Conte di Parigi, la bella Helene d’Orleans. Un personaggio analizzato da Paolo Mieli e dal professor Francesco Perfetti a “Passato e Presente” in onda martedì 25 maggio alle 14:20 su Rai Storia. Nel 1896 Emanuele Filiberto chiede di essere inviato in Africa orientale, ma la disfatta di Adua gli impedisce di partecipare alla guerra. Promosso generale, riprova a partire nel 1910 per la conquista della Libia, ma gli viene preferito il generale Carlo Càneva, mentre la moglie s’imbarca sulla nave ospedale Menfi come crocerossina. Allo scoppio della Grande Guerra, finalmente, il Duca d’Aosta è al comando di una grande unità: la famosa Terza Armata, che combatte sul Piave e verrà celebrata per non aver subito nemmeno una sconfitta nel corso del conflitto. Dopo la Marcia su Roma, il duca d’Aosta e la moglie Helene manifestano simpatie verso il regime mussoliniano e, con la loro popolarità, garantiscono legittimazione al fascismo. L’immagine stessa del duca, la sua prestanza fisica e l’oratoria dannunziana, lo avvicinano all’ideale che il fascismo sta elaborando.

"La Bussola e la Clessidra" A Stalingrado con il professor Barbero

La battaglia di Stalingrado – tra agosto 1942 e febbraio 1943 - fu uno scontro davvero determinante per l'esito della Seconda Guerra Mondiale? I sovietici ricevettero aiuti dagli statunitensi? Che ruolo ebbero i cecchini? Quali erano le condizioni di vita dei due eserciti? Domande attraverso le quali – rispondendo ai telespettatori - il professor Alessandro Barbero ricostruisce uno degli episodi bellici più celebri in “La bussola e la clessidra”, in onda in prima visione martedì 25 maggio alle 21.10 su Rai Storia.

Franco Battiato. Sei un essere speciale

La prima apparizione televisiva di Franco Battiato, datata 1° maggio 1967, nello spettacolo beat “Diamoci del tu”, con Giorgio Gaber e Caterina Caselli, sua mentore e discografica per anni. Si apre così la “galleria” di apparizioni televisive che Rai Cultura propone in “Franco Battiato. Sei un essere speciale”, in onda martedì 25 maggio alle 22.10 su Rai Storia, per un nuovo omaggio al cantautore scomparso la scorsa settimana. L’album dei ricordi musicali, in particolare, torna alla stagione 1981/82, quando Battiato realizza il disco “La voce del padrone”, consacrazione popolare e uno degli album più venduti della discografia italiana, dopo gli anni Settanta completamente votati alla sperimentazione e alla musica d’avanguardia, con la collaborazione di musicisti come il violinista Giusto Pio e del filosofo Manlio Scalambro. Risale al giugno 1981 un “Incontro” con i brani dei precedenti album “L’era del cinghiale bianco” e “Patriots”, e al 25 ottobre 1981 “Bandiera Bianca”, brano di punta de “La voce del padrone”, presentato a “Discoring”. Di qualche mese dopo - novembre 1982 – è, infine, l’intervista per Speciale Tg1 “Niente da capire”, registrata in uno studio discografico, in cui Battiato racconta la sua idea di musica, rispetto alla tradizione dei cantautori italiani.

Maxi. Il grande processo alla mafia

Dopo l'arresto di Michele Greco, cominciano a sfilare sul pretorio dell'aula bunker i grandi boss che per anni hanno controllato Palermo. Tra questi Pippo Calò, detto “il cassiere della mafia”: è lui il primo a difendersi, contestando le accuse di Tommaso Buscetta, “il boss dei due mondi”, che tutti stanno aspettando. lo racconta “Maxi. Il grande processo alla Mafia”, in onda martedì 25 maggio alle 22.40 su Rai Storia. La deposizione di Buscetta, il 3 aprile 1986, è il momento chiave del processo, e viene vissuta da tutti i protagonisti con il fiato sospeso, a cominciare dai giudici popolari, tra i quali c'è anche Filomena, una donna di 60 anni che vive il processo con particolare apprensione. Le dichiarazioni di Tommaso Buscetta aprono uno squarcio nei segreti di Cosa Nostra, e il processo sembra prendere una piega favorevole all'accusa. Nel frattempo, il giovane operatore Gianni si sta lentamente ambientando a Palermo, contento del suo lavoro, mentre Teresa sembra sempre preoccupata e con la testa altrove. Per raccontare gli orrori di cui la mafia è stata capace, Franco Licitra porta Gianni a Corleone, il feudo dei due grandi boss latitanti, Totò Riina e Bernardo Provenzano, e da lì realizza un servizio. Come tutti, gli avvocati, Federico Marsalis studia la strategia per arginare il boss Buscetta e annuncia a Franco che molti imputati chiederanno il confronto: ma il giornalista ha anche altro a cui pensare, perché trova una sorpresa inattesa nella sua auto.


 

 

 
 
 

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