L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Una settimana con la storia

Rai Storia, omaggio a Sergio Zavoli

DOMENICA 01/08/2021

Storia della bomba atomica p.1

A 76 anni dall’esplosione della bomba che ha cambiato il mondo, Rai Storia ripropone la serie “Storia della bomba atomica”, in sei appuntamenti, a partire da domenica 1° agosto alle 16.00. Si tratta di un documentario del 1963 di Sabel che ripercorre la storia del nucleare dal concetto di atomo, passando per la scoperta della radioattività da parte di Antoine Henri Becquerel e dai coniugi Curie e dalla formulazione della teoria della relatività di Einstein, sino ai primi esperimenti scientifici che porteranno alla creazione della bomba atomica. Sullo sfondo le vicende di un'epoca segnata dallo scoppio della Prima guerra mondiale, dall'ascesa del nazismo e dalla persecuzione degli ebrei.

Passato e presente. Santa Caterina da Siena

È stata una delle donne più importanti del Medioevo. Ha saputo coniugare la vocazione mistica con l’azione politica. Ha saputo opporsi ai costumi della sua epoca, che volevano la donna madre di famiglia o monaca chiusa in clausura, e ha scelto di pregare il suo Dio in una celletta della casa paterna e al tempo stesso di muoversi nel mondo per salvare la Chiesa. È Caterina da Siena. Con le sue lettere e la sua presenza riesce a convincere Papa Gregorio XI a lasciare la sede di Avignone e tornare a Roma. Ma a Roma il suo sogno si infrange: il nuovo papa Urbano VI, non riesce a tenere unita la Chiesa. E con lo scisma d’occidente la Cristianità si divide. Caterina ha fallito, non mangia più e si lascia morire. Quella di Santa Caterina è una figura da capire e riscoprire. Con l’aiuto della professoressa Maria Giuseppina Muzzarelli, nell’appuntamento con “Passato e presente” in onda domenica 1° agosto alle 20:30 su Rai Storia, conosceremo la vita e le opere di questa santa mistica e politica.

Binario Cinema Ida

Polonia, 1962. Anna, diciottenne orfana, dopo aver trascorso la vita in un convento, decide di farsi suora. L’incontro con la sorella di sua madre, la zia Wanda, rimescolerà le carte in tavola: inizierà per lei, prima di prendere i voti, un viaggio alla scoperta di se stessa e del proprio passato: ha origini ebraiche e il suo vero nome è Ida. Cosa scegliere dunque, la religione che la salvò da bambina o la sua nuova identità nel mondo? Regia di Pawel Pawlikowski. con Agata Trzebuchowska e Agata Kulesz, “Ida” andrà in onda domenica 1° agosto alle ore 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Binario Cinema”.

LUNEDI’ 02/08/2021

Storia della bomba atomica p.2

Gli studi di Enrico Fermi e del gruppo di Via Panisperna a Roma, la scoperta del metodo per rallentare i neutroni, la realizzazione all’assegnazione del Premio Nobel per la Fisica nel 1938, la realizzazione della pila atomica e il primo test nucleare il 16 luglio 1945 ad Alamogordo nel New Messico, USA: questi gli eventi ripercorsi nella seconda puntata de “Storia della bomba atomica” in onda lunedì 2 agosto alle 16.00 su Rai Storia.

Passato e Presente. La prima guerra del Golfo

All’alba del 2 agosto 1990, i carri armati iracheni agli ordini del presidente Saddam Hussein invadono Kuwait City, dopo aver per settimane minacciato un attacco contro il Kuwait accusato di aver estratto illegalmente petrolio da pozzi a ridosso del confine. Una pagina di storia ripercorsa dal professor Franco Cardini e da Paolo Mieli a “Passato e presente”, il programma di Rai Cultura in onda lunedì 2 agosto alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Per gli Stati Uniti, sostenitori del Kuwait, l’invasione è un atto di guerra a cui rispondere con l’invio di truppe nella regione. Inizia così la prima Guerra del Golfo, che durerà quasi sette mesi. Nel novembre 1990, il Consiglio di sicurezza dell’Onu, con la risoluzione n.678, impone a Bagdad di ritirare le sue forze dal Kuwait entro il 15 gennaio 1991. Saddam Hussein però rifiuta. Il 17 gennaio cominciano i raid aerei della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti. I bombardamenti vengono trasmessi in diretta televisiva dalla Cnn. Poco più di un mese dopo, il 24 febbraio 1991, prende il via l’operazione di terra che in pochi giorni costringe l’Iraq ad accettare il cessate il fuoco. Il 6 marzo, il presidente americano George Bush annuncia la vittoria e la liberazione del Kuwait. 

Cronache dall’impero Elagabalo: l'impero delle donne

Un imperatore famoso per le stravaganze: Elagabalo. Si nutre di lingue di pavone, soffoca gli amanti sotto cascate di rose e vuole cambiare sesso. Ma ha solo 15 anni e l’impero è governato dalle donne di famiglia, che tentano di imporre a Roma un nuovo tipo di monarchia orientale. Indagando le fonti Cristoforo Gorno cerca di capire il significato degli eccessi dell’imperatore ragazzino in “Cronache dall’Impero”, in onda lunedì 2 agosto alle 21.10 su Rai Storia.  

Cronache dall’antichità. Dal Mito alla storia Costantino, il segno della croce

28 ottobre del 312 d.C.: Costantino vince la battaglia di Ponte Milvio contro Massenzio. Secondo la tradizione cristiana una visione avrebbe convinto Costantino a mettere la croce sulle insegne e sugli scudi dei suoi soldati, assicurandogli così la vittoria. Un episodio entrato nella storia, non solo di Roma, e protagonista di “Cronache dall’Antichità”, il programma di Rai Cultura condotto da Cristoforo Gorno, in onda lunedì 2 agosto alle 21.40 su Rai Storia. La cronaca di quei giorni cerca di fare luce in un labirinto dove si intrecciano avvenimenti storici, fenomeni soprannaturali e sogni premonitori.

Italia: viaggio nella bellezza. Sulle tracce del patrimonio mondiale. Il medioevo delle cattedrali

Dopo la caduta dell’Impero Romano d'Occidente, dopo le invasioni barbariche, dopo secoli di carestie, epidemie e povertà, inizia un processo che porterà ad un nuovo sviluppo economico, culturale e demografico. Un processo che ha preso il nome di “rinascita dell'anno mille”. Questa rinascita, che investe l'Europa e l'Italia, prende forma nella costruzione di cattedrali che per ricchezza e bellezza non hanno precedenti: le cattedrali sono al centro dell’appuntamento con il programma di Rai Cultura, scritto da Stefano Di Gioacchino e diretto da Marzia Marzolla, “Italia. Viaggio nella bellezza”, in onda lunedì 2 agosto alle 22.10 su Rai Storia. Ad Aquileia, dopo la distruzione della città romana, è il vescovo Popone a riportare la città agli antichi splendori con la costruzione della nuova basilica. A Pisa, la giovane repubblica marinara impegna le sue ricchezze per edificare la cattedrale, e successivamente gli altri monumenti della piazza, proprio per mostrare al mondo la grandezza della città. A Modena i cittadini guidano in prima persona lo sviluppo della città, e costruiscono una cattedrale in cui scultura e architettura si fondono come mai prima. A Monreale è invece Guglielmo II, l'ultimo re normanno di Sicilia, a edificare un duomo che racchiude in sé il meglio dell'arte occidentale, araba e bizantina. Quattro capolavori dell'arte religiosa, quattro siti patrimonio mondiale dell'Unesco, quattro simboli della rinascita dell'anno mille spiegati dagli storici dell’arte medioevale Maria Andaloro, Ruggero Longo, Marco Collareta; da Chiara Frugoni, storica del medioevo; e da Elena Silvestri, architetto.

MARTEDI’ 03/08/2021

Storia della bomba atomica p.3

Ricostruzione delle vicende, attraverso immagini di repertorio ed interviste a scienziati e testimoni, che portarono il fisico ungherese, sfuggito alle persecuzioni naziste, Leo Szilard e lo scienziato pacifista Albert Einstein a scrivere una lettera al Presidente degli Stati Uniti D’America Franklin Delano Roosevelt il cui intento era quello di “costruire La bomba atomica” prima dei tedeschi. Per la prima volta nella Storia alcuni fisici scelgono il silenzio. Meglio tacere e nascondere le nuove scoperte per non favorire gli avversari, è una svolta brusca in una tradizione scientifica che dura da secoli una sorta di autocensura. La terza puntata di Storia della bomba atomica andrà in onda martedì 3 agosto alle 16.00 su Rai Storia.

Passato e Presente Alle origini del partito fascista

Tra la fine del 1920 e l’inizio del 1921, il movimento fascista subisce un rapido processo di mutazione che lo porta ad accantonare l’originario programma radical-democratico e a fondarsi su strutture paramilitari - le squadre d’azione - che intraprendono una lotta spietata contro il movimento socialista. Una storia ripercorsa dal professor Emilio Gentile e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”, in onda martedì 3 agosto alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Fascisti e socialisti convergono a una tregua il 3 agosto 1921, con la firma di un patto di pacificazione. L’accordo non è però condiviso dai fascisti più intransigenti che si riconoscono nello squadrismo agrario e nei suoi capi locali, i Ras. I Ras sabotano il patto con ogni mezzo, giungendo persino a mettere in discussione la leadership di Mussolini. La ricomposizione della frattura avviene al Congresso dei Fasci Italiani di Combattimento, che si tiene a Roma dal 7 al 10 novembre. I ras riconoscono nuovamente la guida politica di Mussolini e accettano la trasformazione del movimento in un vero e proprio partito. Nasce così, il 9 novembre 1921, il Partito Nazionale fascista.

1919 – 1922. Cento anni dopo. Il raid Roma – Tokyo pt.1

Tra il febbraio e il maggio del 1920, il pilota Arturo Ferrarin è protagonista di un’impresa epica: la trasvolata Roma – Tokyo. Lo racconta “1919-1922. Cento anni dopo” in onda martedì 3 agosto alle 21.10 su Rai Storia. Undici velivoli partecipano alla spedizione, ma solo due arrivano a destinazione, quello di Ferrarin e quello del suo compagno Guido Masiero che però, a causa di guasti al motore, percorre alcune tratte in treno e in nave. Smirne, Aleppo, Baghdad, Delhi, Bangkok, Hanoi, Shanghai, Pechino, sono solo alcune delle numerose tappe del raid. I piloti si devono destreggiare tra difficoltà tecniche e logistiche, imprevisti e pericoli che rendono il viaggio assai avventuroso. E dopo aver sfidato prima il ghiaccio e la neve, e poi il caldo tropicale e le piogge monsoniche, arrivano a Tokyo il 31 maggio 1920. Qui Ferrarin e Masiero ricevono un’accoglienza trionfale. 

La bussola e la clessidra” La Battaglia di Gettysburg

Uno degli scontri decisivi della guerra di secessione americana: a “La Bussola e la Clessidra”, in onda martedì 3 agosto alle ore 22.10, Alessandro Barbero analizza la battaglia di Gettysburg, rispondendo anche alle numerose domande inviate dal pubblico. Quando le truppe sudiste del generale Lee invadono la Pennsylvania, tocca alle forze nordiste dell'armata del Potomac arginare l'aggressione confederata. Teatro dello scontro la piccola cittadina di Gettysburg, che per tre giorni sarà l'epicentro di combattimenti sanguinosi.

MERCOLEDI’ 04/08/2021

Storia della bomba atomica p.4

Quarta puntata di Storia della bomba atomica del 1963 di Sabel, in onda mercoledì 4 agosto alle 16 su Rai storia. Puntata che affronta i temi della seconda lettera al Governo degli Stati Uniti del fisico Albert Einstein in cui si segnala l' interesse per l' uranio in Germania, la sua pericolosità, il rifiuto del fisico Max Born a collaborare a qualsiasi ricerca per lo sviluppo di armi, la costruzione del primo reattore nucleare a fissione, che produsse la prima reazione nucleare a catena controllata, da parte del fisico Enrico Fermi, i contenuti e gli scopi del " Progetto Manhattan " e la costruzione dei laboratori di Los Alamos, USA la ‘Città Atomica’. Esperimenti di Fermi sulla pila atomica ed evento del 2 dicembre 1942, da parte della cosiddetta " Squadra suicida ". Interviste a scienziati e testimoni.

A “Passato e Presente” la storia di Messalina La politica dello scandalo

La tragica storia di Messalina, la giovanissima e bellissima moglie dell’Imperatore romano Claudio, che, di trent’anni più anziano, finirà per mandarla a morte insieme all’amante. Una storia e un personaggio raccontati da Paolo Mieli e dalla professoressa Francesca Cenerini a “Passato e Presente”, in onda mercoledì 4 agosto alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Le fonti antiche dipingono Messalina come una donna dedita al lusso più sfrenato e dagli insaziabili appetiti sessuali. Trasgressiva al punto da inscenare, durante una festa, il proprio matrimonio con Gaio Silio, un giovane patrizio definito “il più bello di Roma”. Eppure, analizzando in termini storici la sua parabola, si indovina, dietro il comportamento dissoluto dell’imperatrice, esaltato dagli storici dell’epoca, una feroce lotta dinastica contro Agrippina, nipote di Claudio e madre di Lucio Domizio Enobarbo, futuro Nerone. Le due matrone si contendono la successione dei rispettivi figli al trono di Roma.

Storie della Tv. Walter Chiari, l’altro italiano

Walter Chiari, uno dei più poliedrici personaggi dello spettacolo italiano, tra teatro, tv e un fascino che ha sedotto decine di donne e migliaia di appassionati. Un personaggio raccontato da “Storie della TV”, con la consulenza di Aldo Grasso, in onda mercoledì 4 agosto alle 21.10 su Rai Storia. Walter Chiari è stato un grande protagonista dello spettacolo del ‘900 italiano, e un volto della comicità televisiva nella sua fase d’oro. Arriva sui teleschermi nel 1957/1958 con due programmi condotti da lui, “Il teatrino” di Walter Chiari e “La via del successo”, per la regia di Vito Molinari. Nel ‘62 è al timone di due programmi – “Alta Pressione” e la seconda edizione di “Studio Uno” - diretti rispettivamente da due registi che a via Teulada, a Roma, stavano fondando i termini dello spettacolo TV, Enzo Trapani e Antonello Falqui. Il monologo è la sua specialità. Nel ’65 porta i suoi monologhi a “La prova del 9” (spettacolo della Lotteria di Capodanno), e nel 68 è, con Mina e Paolo Panelli, l’animatore del ritorno di “Canzonissima” al sabato sera. Al culmine della popolarità, viene arrestato nel giugno ‘70 per droga. Dopo la scarcerazione, la sua popolarità è appannata. Torna in TV con Falqui, a fianco di Ornella Vanoni per “L’appuntamento”, nel '73. Prende parte ad altri varietà di minore entità, aggiornando i temi dei suoi monologhi, fino al definitivo “Fantastico 2” (1981/82), richiamato da Enzo Trapani. Dal 1983 al 1986 costruisce, con il critico Tatti Sanguineti, il ciclo “Storia di un altro italiano”. Muore nel dicembre 1991, in un residence, davanti un televisore acceso.

La guerra segreta La bomba atomica

Sir Charles Hambro, insignito della medaglia al valor militare per le gesta compiute sul fronte occidentale, dopo essere tornato a essere un normale banchiere, allo scoppio della Seconda Guerra mondiale, accettò di entrare a far parte dello Special Operations Executive che lo mise a capo della divisione in Scandinavia, dove fu responsabile dell’animata resistenza danese ai nazisti. Nel 1942 Hambro riuscì a focalizzare l’attenzione dei governi inglese e norvegese sul problema dell’impianto di produzione di acqua pesante in Vemork in Norvegia. L’acqua pesante, vero e proprio moderatore del flusso di neutroni, veniva usata per regolare la fissione nucleare, e quindi come fonte di alimentazione stabile e costante. Cosa sarebbe accaduto se una simile fonte di energia fosse caduta in mano ai nazisti? Occorreva distruggere l’impianto. Una storia raccontata da “La guerra segreta”, in onda mercoledì 4 agosto alle 22.10 su Rai Storia.

L’operazione, supervisionata da Sir Charles Hambro, prese il nome di Operation Grouse, ossia “Operazione Fagiano”, per la passione di Hambro per la caccia. Un commando norvegese della Soe si paracadutò in Norvegia per entrare in contatto con un gruppo di ingegneri inglesi che erano già atterrati con alianti militari.

GIOVEDI’ 05/08/2021

Storia della bomba atomica p.5

Quinta puntata di Storia della bomba atomica del 1963 di Virgilio Sabel in onda su Rai storia giovedì 5 agosto alle ore 16. Il pensiero che Hitler possedesse la bomba atomica era diventato un’ossessione. Così, nella primavera del 1943, i migliori fisici del mondo, tra cui Enrico Fermi, Otto Robert Frisch, Edward Teller, Oppenheimer, affluirono alla stazione di Lamy e da lì presero un autobus direzione Santa Fe. Gli scienziati dovevano far finta di non conoscersi per non destare sospetti. Gli scienziati dovevano raggiungere l’edificio sito in East Palace, 109, sede amministrativa del progetto Manhattan, i cui laboratori vennero invece collocati a Los Alamos. Occorreva a tutti i costi costruire la bomba atomica prima di Hitler. Tra gli intervistati, Robert Oppenheimer.

Passato e presente: Achille Lauro il comandante 

Armatore, politico, editore, dirigente sportivo e produttore cinematografico. Achille Lauro è stato un personaggio centrale nella storia del nostro Paese tra gli anni ’50 e ’70 e ha creato un fenomeno politico di stampo populista - il “laurismo” - fondato su un vero e proprio culto della sua persona. È lui il protagonista dell’appuntamento con “Passato e Presente”, in onda giovedì 5 agosto alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Ospite di Paolo Mieli il professor Ernesto Galli della Loggia.

Armatore per vocazione e per origini, Lauro prende a 20 anni le redini dell’impresa di famiglia. Per due volte ricostruisce da zero la sua flotta, distrutta da due guerre mondiali. A Napoli diventa per tutti “O’ Comandante”. Presidente del Napoli Calcio dal 1936, nel dopoguerra si avvicina alla politica con il partito monarchico. Nel 1952 diventa sindaco di Napoli. Lo sarà per altre due volte, nel 1956 e nel 1960, per poi dimettersi nel 1961, per vicissitudini giudiziarie. Gli anni 60 e 70 lo vedono in parlamento, prima con i monarchici poi con il Movimento sociale italiano Destra Nazionale. La sua parabola si chiuderà definitivamente soltanto negli anni 80, con il fallimento della Flotta Lauro e con la sua morte, nel 1982, a 95 anni.

a.C.d.C.

L'impero della Regina Vittoria. La crociata morale pt.3

Metà del XIX secolo. La Gran Bretagna è il paese più ricco e industrializzato del pianeta, e controlla gran parte del commercio mondiale, soprattutto dopo l’apertura del Canale di Suez. E comincia a guardare con crescente interesse al cosiddetto “Continente nero”: l’Africa. Un nuovo capitolo della storia dell’impero della Regina Vittoria proposto da “a.C.d.C.”, in onda giovedì 5 agosto alle 21.10 su Rai Storia, con l’introduzione del professor Alessandro Barbero. Con l’intento di civilizzare e convertire l’Africa, uomini e donne della Società Missionaria di Londra intraprendono una pacifica crociata. Tra loro c’è David Livingstone, un medico scozzese, che dedicherà la vita all’esplorazione di quei territori allora sconosciuti. Livingstone è animato dagli ideali cristiani e liberali che hanno avuto come “campione” il defunto Principe Alberto, ma paradossalmente saranno proprio le sue esplorazioni ad aprire la strada ad un nuovo espansionismo dell’Impero britannico, la colonizzazione dell’Africa. Questa duplice spinta, alla conquista di nuovi territori e alla diffusione di una visione civilizzatrice della Gran Bretagna, genera conflitti anche nella sfera politica e nella società britannica. Una tendenza incarnata dai due personaggi politici più eminenti dell’epoca, il conservatore Benjamin Disraeli e il liberale William Ewart Gladstone. Proprio il loro rapporto con la Regina e Imperatrice Vittoria, ora rimasta vedova, orienterà a fasi alterne il periodo più tardo della lunga Era Vittoriana.  

L'impero della Regina Vittoria. La Spartizione dell’Africa

È l’Africa il continente che vede la massima espansione dell’Impero britannico, ma anche l’inizio del suo declino. Lo racconta l’ultimo capitolo della serie dedicata alla storia del Regno vittoriano in onda giovedì 5 agosto alle 22.10 su Rai Storia per il ciclo a.C.d.C. con l’introduzione del professor Alessandro Barbero. La ricostruzione ruota attorno a due personaggi che rappresentano i due poli di questa epopea lunga un secolo: il generale idealista Charles Gordon e l’avido colonialista Cecil Rhodes. Dall’assedio di Karthoum, tra il 1884 e il 1885, che si conclude con la morte del Generale Gordon, si passa all’espansione britannica nell’Africa Australe che, attraverso la condotta cinica di avventurieri come Rhodes, getterà le basi delle sanguinose guerre contro i boeri e successivamente del lungo regime dell’Apartheid. Le teorie razziste che enunciavano la superiorità bianca e inglese sui popoli nativi, unite alla brama di potere e ricchezze, alimentata dalla scoperta di giacimenti di diamanti e oro, condurranno l’Impero vittoriano al declino.

VENERDI’ 06/08/2021

Storia della bomba atomica

Sesta e ultima puntata de “Storia della bomba atomica” in onda venerdì 6 agosto alle ore 16. Si parte dalla fine della Seconda Guerra Mondiale in Europa nel 1945 per passare all’elezione di Truman a Presidente degli Stati Uniti. Riflessioni su numero di morti causati dalla Seconda Guerra Mondiale scatenata dal cancelliere tedesco Adolf Hitler, su contrasti tra politici, fisici e militari su utilizzo dell' atomica contro il Giappone, su attività di spionaggio del fisico Klaus Fuchs che rivelo' i piani della bomba atomica ai sovietici; sul rapporto Frank steso dal gruppo che faceva capo a Szilard contrari su un possibile utilizzo della bomba atomica; su decisione degli Stati Uniti di lanciare la prima bomba atomica su Hiroshima.

A “Passato e Presente” l’invenzione della stampa. La storia di Gutenberg

L’invenzione della stampa a caratteri mobili è attribuita a un’intuizione dell’orafo di Magonza Johannes Gutenberg, verso la metà del XV secolo. A “Passato e Presente”, in onda venerdì 6 agosto alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia Paolo Mieli ne parla con il professor Alessandro Barbero. Fino a Gutenberg, la realizzazione dei libri era opera del lavoro meticoloso degli amanuensi, che copiavano i testi parola per parola. La precisione del risultato non sempre era garantita, inoltre la lavorazione era lenta e i costi troppo elevati. Sperimentando una lega di piombo, stagno e antimonio, Gutenberg forgia caratteri singoli che, combinati su una tavola a formare i testi desiderati, possono essere riutilizzati all’infinito, fornendo per ogni pagina il numero di copie desiderato. Con questa tecnica, economica e veloce, Gutenberg inizia a stampare i primi donati e i primi calendari, poi, finalmente, nel 1455, la Bibbia. È il primo libro stampato in Occidente e apre la strada alla diffusione della cultura anche fuori dai castelli e dai monasteri. Innescando una progressiva democratizzazione del pensiero, l’invenzione della stampa segna una tappa fondamentale nel passaggio dal Medioevo all’Età Moderna.

“Inferno nei mari” Operazione Caesar

Febbraio 1945. Sotto le gelide acque norvegesi, il sommergibile britannico HMS Venturer intercetta la missione segreta dell'U-864 tedesco per fornire "armi prodigiose" all’alleato Giappone. I due sommergibili si combattono senza riferimenti visivi nelle profondità. Il risultato è il primo scontro sottomarino della Seconda guerra mondiale, ricostruito da “Inferno nei mari” in onda venerdì 6 agosto alle 21.10 su Rai Storia, con l’introduzione dello storico militare Ferdinando San Felice Di Monteforte

14-’18: la grande guerra cento anni dopo La fine degli Zar

12 marzo 1917, a Pietrogrado, scoppia una rivolta popolare. L’estendersi dell’insurrezione costringe lo Zar Nicola II ad abdicare. Vanno al potere i socialisti rivoluzionari, appoggiati dai menscevichi, che cercano di continuare la guerra contro gli Imperi centrali. Il 7 novembre i bolscevichi di Lenin attuano un nuovo colpo stato (Rivoluzione d’ottobre) e conquistano il potere. Il caos dilaga, le truppe abbandonano il fronte. A dicembre la Russia firma un armistizio con Austria e Germania e il 3 marzo 1918 la pace di Brest-Litovsk. Eventi raccontati da “La fine degli Zar”, in onda venerdì 6 agosto alle 22.10 su Rai Storia per la serie “’14-’18: la grande guerra cento anni dopo”.

SABATO 07/08/2021

Passato e presente. Karl Marx, il pensiero rivoluzionario

Karl Marx nasce il 5 maggio del 1818 a Treviri, in una famiglia borghese di religione ebraica. La famiglia Marx vanta una lunga tradizione di rabbini, ma il destino del giovane Karl sarà segnato dalla formazione illuministica del padre.  A “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda sabato 7 agosto alle 20:30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con il professor Lucio Villari.

Il periodo universitario, presso la facoltà di Giurisprudenza a Bonn, è caratterizzato da una vivace goliardia e dall’incontro con la donna che amerà per tutta la vita: Jenny von Westphalen. La vita professionale di Marx comincia invece a Colonia, come collaboratore della Gazzetta Renana. In seguito alla chiusura del giornale Marx è costretto a emigrare in Francia, ed è nella capitale francese che nasce il sodalizio con Friedrich Engels. Nel 1848 Marx ed Engels pubblicano il Manifesto del Partito Comunista e individuano il motore della storia nella lotta tra le classi. Intanto il movimento operaio europeo continua a crescere e nasce l’Associazione Internazionale dei lavoratori: Marx è una delle forze trainanti del gruppo. Negli stessi anni Karl riprende lo studio dell’economia politica e teorizza la creazione del valore di scambio della merce attraverso la quantità di lavoro immesso in essa. Sono studi che confluiscono nel Capitale, la grande opera dellamaturità, che conclude il suo lungo percorso di pensatore.

Cinema Italia. L’ombrellone

Enrico Marletti, ingegnere, decide di raggiungere la moglie Giuliana in vacanza sull’Adriatico. Lasciata Roma, si ritrova a dover fare i conti con la “frenesia” dei villeggianti, dediti a ogni qualsivoglia occupazione. In questo contesto, l’ingegnere percepisce che la moglie, turbata, è fortemente a disagio: addebita il comportamento di Giuliana alla corte del gigolò Sergio, quando invece dovrà guardarsi dal conte Bellanca che tenta di conquistarla “intellettualmente”, con il vero obiettivo di procacciarsi qualche buon affare in quanto antiquario. Di Dino Risi. Con Enrico Maria Salerno, Sandra Milo, Daniela Bianchi, Jean Sorel, Lelio Luttazzi, Raffaele Pisu, Leopoldo Trieste, Veronique Vendell, “L’ombrellone”, andrà in onda sabato 7 agosto alle ore 21.10 per il ciclo “Cinema Italia” su Rai Storia.

Documentari d’autore. L’arte in guerra

La storia di quegli italiani che con coraggio, astuzia e determinazione si impegnarono nella salvezza del patrimonio artistico nazionale nel corso della Seconda Guerra Mondiale. La racconta “L’arte in guerra” in onda sabato 7 agosto alle 23.20 su Rai Storia per il ciclo “Documentari d’autore”.

E' la storia di Rodolfo Siviero, agente dei servizi segreti e doppiogiochista, e poi di Emilio Lavagnino, funzionario del Ministero a Roma, e di Pasquale Rotondi, Soprintendente alle Gallerie delle Marche, che si trasformarono in “Monuments Men”, e che si batterono per una missione importante: la salvaguardia dell'enorme patrimonio artistico conservato nei principali musei italiani, tra cui gli Uffizi di Firenze.

Siviero, Lavagnino e Rotondi, tre uomini, tre storie che si intrecciano nella stessa battaglia contro le razzie dei nazisti e la protezione delle opere d'arte dal “fuoco amico”, dai bombardamenti degli Alleati americani. È la storia di una vera e propria caccia ai tesori d'arte italiani, portata avanti con coraggio da funzionari che, mettendo a rischio la propria vita, li hanno nascosti in luoghi segreti, oppure recuperati, sottraendoli ai nazisti grazie ad un avventuroso lavoro di “intelligence”.


 

 

 
 
 

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