L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Garibaldi, Copernico e la storia in tv

DOMENICA 2/07/2023

Passato e Presente. Le spie di Cambridge

Cambridge, anni ’30. Cinque studenti della celebre università britannica di Cambridge vengono reclutati come spie dall’Unione Sovietica. Kim Philby e i suoi amici costruiscono coperture di facciata: apparentemente si comportano come uomini di destra ma, in realtà, sono fedeli alla causa comunista. Ricoprono ruoli strategici, si infiltrano nei servizi segreti occidentali. Abili doppiogiochisti, riescono a tessere trame segrete per decenni, attraversando la Seconda guerra mondiale, fino a comporre scenari decisivi per la guerra fredda negli anni Cinquanta. A “Passato e presente”, il programma di Rai Cultura in onda domenica 2 luglio alle 20.30 su Rai Storia, il professor Mauro Canali e Paolo Mieli ripercorrono la storia delle spie di Cambridge. Le loro azioni si intersecano più volte nel corso degli anni con le sorti dell’Europa. Quando il gioco si scopre, quelli che per l’occidente sono traditori per l’Unione Sovietica diventano eroi. 

Binario cinema. Joyeux Noel. Una verità dimenticata dalla storia

1914. Durante la Prima guerra mondiale, in una piccolissima porzione del fronte occidentale, la sera della Vigilia di Natale è il momento della tregua: soldati e ufficiali tedeschi, francesi e scozzesi depongono le armi per riscoprire che in realtà siamo tutti ugualmente umani. Una vicenda ricordata dal regista Christian Carion nel film “Joyeux Noel – Una verità dimenticata dalla storia” in onda domenica 2 luglio alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Binario cinema”. Nel cast, Alex Ferns, Guillaume Canet, Daniel Brühl, Gary Lewis, Diane Kruger, Benno Fürmann.

LUNEDI’ 03/07/2023

Passato e Presente. Rosa Genoni e il Made in Italy

Dotata di grande spirito di iniziativa, Rosa Genoni, è ancora poco conosciuta al grande pubblico, sebbene la sua figura sia stata fondamentale nella definizione dei canoni del “Made in Italy”. A “Passato e Presente”, in onda lunedì 3 luglio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli e la professoressa Maria Giuseppina Muzzarelli ripercorrono la sua vita. Rosa Genoni è l’artefice di uno stile di “pura arte italiana”, capace di fronteggiare il monopolio della moda francese. Valtellinese di umili origini, Rosa comincia a 10 anni come “piscinina” e tuttofare a Milano presso la sartoria di una zia, ma presto diventa sarta e, dopo un apprendistato in Francia, si forma come stilista, diventando poi designer e docente. Nel 1905 dirige un corso di sartoria presso la Società Umanitaria di Milano e un anno dopo, all’apice del successo, ottiene il Gran Prix all’Expo di Milano. Le sue creazioni si ispirano ai maestri dell’arte rinascimentale, ma pensano anche a una donna nuova e indipendente. E non è solo questione di moda: al lavoro Rosa affianca l’attività in favore dell’emancipazione femminile. Entrata in contatto col mondo femminista e con il movimento socialista, si batte insieme all’amica Anna Kuliscioff per la riduzione dell’orario di lavoro e l’istituzione del congedo di maternità. Fautrice di un’appassionata campagna pacifista allo scoppio della Grande Guerra, si impegna in attività filantropiche a sostegno dei profughi. Nel 1915 è l’unica rappresentante italiana al Congresso internazionale delle donne all’Aja.

Italia. Viaggio nella bellezza. La memoria in uno scrigno. L’Archivio Centrale dello Stato

L'Archivio Centrale dello Stato è una delle più importanti istituzioni culturali italiane. Fin dalla sua nascita, negli anni Cinquanta del secolo scorso, quando ha occupato un palazzo lasciato incompiuto nel quartiere romano dell'EUR, questo istituto è delegato a raccogliere i documenti di maggior rilievo della storia della nazione, dal Risorgimento agli anni più recenti. Oggi - come racconta “La memoria in uno scrigno. L’Archivio Centrale dello Stato”, in onda in prima visione lunedì 3 luglio alle 21.10 su Rai Storia per “Italia. Viaggio nella Bellezza” - l'Archivio si è oggi dotato di una mostra permanente, “Lo scrigno della memoria”, con cui mette in evidenza per il pubblico il suo patrimonio più importante. A raccontarlo sono il sovrintendente Andrea De Pasquale, gli storici Luigi Melis, Mauro Canali e Valentine Lomellini, e i funzionari dell'archivio che ogni giorno fanno funzionare la complessa macchina.

Oltre 160 chilometri lineari di documento (ma la massa di documenti in attesa di versamento è di eguale misura) che dipanano la storia del nostro paese. Dalle carte dei grandi statisti, come Giovanni Giolitti e Aldo Moro, alle principali leggi dello Stato, dalle carte prodotte dall'amministrazione pubblica alle grandi inchieste sul Paese. Una vera e propria “memoria” d'Italia, in cui ogni giorno studiosi e ricercatori scrivono nuove pagine di storia.

Storia delle nostre città. Cagliari

Città di antichissima fondazione, Cagliari fu uno dei maggiori centri del Mediterraneo, divenendo nei secoli la città egemone della Sardegna. Un passato ricostruito da “Storia delle nostre città”, prodotto da Rai Cultura e da Ballandi Arts, in onda lunedì 3 luglio alle 22.10 su Rai Storia. La storia di Cagliari è lunga e ricca di popoli e influenze; dalla civiltà nuragica si sono susseguite numerose dominazioni fra le quali: fenici, cartaginesi, romani, bizantini, vandali, pisani, aragonesi e in ultima i piemontesi. Il capoluogo sardo rappresenta l’incontro tra una natura straordinaria e una bellezza architettonico e artistica che ha avuto nell’epoca di dominazione Pisana, tra il Duecento e il Trecento, uno straordinario impulso visibile nelle sue fortificazioni e ha proseguito arricchendosi nei secoli. 

MARTEDI’ 04/07/2023

Passato e Presente. Garibaldi in Sicilia

Giuseppe Garibaldi: probabilmente l’eroe nazionale che più di ogni altro ha inciso sull’immaginario pubblico e privato degli italiani. Quando si parla dell’eroe dei due mondi è difficile scindere la figura mitica da quella storica, soprattutto nel racconto dell’impresa che lo ha consacrato come uno dei grandi protagonisti del Risorgimento italiano. A “Passato e Presente – il programma di Rai Cultura in onda martedì 4 luglio alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia – Paolo Mieli e il professor Gilles Pécout raccontano l’impresa dei Mille a partire dalla notte tra il 5 e il 6 maggio del 1860, quando due piroscafi, il Lombardo e il Piemonte, salpano da Quarto per raggiungere la Sicilia. A bordo ci sono poco più di mille volontari, che hanno risposto all’appello di Garibaldi. Il generale è stato incerto fino all’ultimo, perché inizialmente il suo obiettivo era marciare su Roma, ma Nino Bixio e Francesco Crispi lo hanno convinto ad andare in Sicilia, per sostenere le rivolte scoppiate nell’isola contro il governo borbonico.
L’Italia è divisa tra il Regno di Sardegna, lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie, ma gli italiani vogliono cacciare i dominatori stranieri e creare uno stato libero e unitario. È il sogno di Mazzini, di Carlo Pisacane e di tanti altri. Garibaldi e i Mille riusciranno a realizzarlo.

5000 anni e +. La lunga storia dell’umanità. Copernico, vita di un rivoluzionario

Ripercorrere la storia dell’umanità, puntando la lente d’ingrandimento su fatti e personaggi che hanno attraversato oltre cinquemila anni. E’ l’obiettivo della serie di Rai Cultura condotta da Giorgio Zanchini “5000 anni e +. La lunga storia dell’umanità”. Un viaggio nel tempo che avverrà con la visione di un documentario, al centro di ogni puntata, con l’intervento di esperti in studio, e con accurate ricostruzioni storiche. Si parte, martedì 4 luglio alle 21.10 su Rai Storia, con una grande avventura del pensiero, una rivoluzione, anzi forse ‘la rivoluzione’ della conoscenza: il primo appuntamento è infatti dedicato a Niccolò Copernico, l’astronomo scardinerà le precedenti teorie ponendo al centro del cosmo non più la Terra, bensì il Sole. A introdurre il doc “Copernico – Vita di un rivoluzionario”, Giorgio Zanchini e la sua prima ospite, la professoressa Federica Favino.  

Automobile, storia di una passione

Più di cento anni fa iniziò il rapporto inscindibile tra il genere umano e l'automobile. All'inizio solo i ricchi e gli aristocratici potevano permettersi la costosa invenzione, ma l'auto divenne rapidamente l'oggetto del desiderio di un numero crescente di persone. Lo racconta “Automobile, storia di una passione”, in onda martedì 4 luglio alle 22.10 su Rai Storia, con un’introduzione dello storico dell'Ambiente Federico Paolini.

L’automobile diventa rapidamente un'icona del progresso tecnologico e il simbolo di prosperità individuale. Promette al suo proprietario non solo mobilità, ma anche velocità, status e libertà. In che modo l'automobile ha conquistato il cuore della gente? Quali sono le pietre miliari del suo sviluppo? Perché il sogno beato di un tempo si è trasformato in una relazione di amore-odio per molti oggi? È noto che le automobili inquinano e sono in parte responsabili del cambiamento climatico: questo potrebbe significare che "l'automania" del XX secolo si trasformerà in "autofobia" in futuro?

MERCOLEDI’ 05/07/2023

Passato e Presente. Salvatore Giuliano, il bandito di Montelepre

Sicilia, 1° maggio 1947: a Portella della Ginestra si riuniscono comunisti e socialisti del luogo, forti del risultato politico ottenuto nelle precedenti elezioni politiche. Si ritrovano con le loro famiglie, donne e bambini per celebrare la Festa del Lavoro. Anche Salvatore Giuliano è lì con la sua banda. A Salvatore Giuliano, il bandito di Montelepre, è dedicato “Passato e Presente”, in onda mercoledì 5 luglio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. In studio, con Paolo Mieli, il professor Salvatore Lupo. I banditi hanno fucili, pistole e una mitragliatrice pesante puntata sul pianoro sottostante. Ad un cenno del loro capo, aprono il fuoco sulla popolazione inerme. È una strage. Vengono assassinate 11 persone e ferite molte altre. Salvatore Giuliano, detto Turiddu, inizia la sua attività criminale nel settembre 1943, uccidendo un carabiniere che lo prova ad arrestare. Passa così da essere un piccolo contrabbandiere di grano a un vero bandito. Il suo nome e la sua ferocia in poco tempo incutono timore in tutta l’area di Montelepre. Nel 1945 entra a far parte dell’Evis, Esercito Volontario per l’Indipendenza della Sicilia, ottenendo il grado di colonnello e iniziando a combattere una dura guerriglia contro le forze dell’ordine. Dopo una caccia all’uomo durata molti anni nel 1949, viene creato il Corpo forze repressione banditismo, grazie al quale si riesce a stringere il cerchio intorno al bandito. 

Il segno delle donne. Ondina Valla

È il 1927 quando, a Bologna, un militare mandato dal governo cerca giovani sportivi per la Coppa Littoria. Trebisonda Valla, detta Ondina, viene notata così nel cortile della propria scuola: è alta, agile e si distingue subito tra le sue compagne per i risultati nei 50 metri piani, nel salto in alto e nel salto in lungo.
Ondina Valla – alla quale dà voce e volto Eleonora Giovanardi nella conversazione “impossibile” con la storica e critica d’arte Rachele Ferrario – è la protagonista di “Il segno delle donne”, la coproduzione Rai Storia – Anele, che Rai Cultura propone mercoledì 5 luglio alle 21.10 su Rai Storia.
Inizia in questo modo la favola di Ondina, che, in pieno regime fascista, si discosta dai classici ruoli femminili del tempo e inizia il suo percorso di successi nell’atletica leggera. Fino ad arrivare a Berlino: è il 1936 e all’Olympiastadion si celebra l’XI edizione delle Olimpiadi moderne. Sono Olimpiadi celebrate fastosamente, organizzate alla perfezione, nonché immortalate dalla regista Leni Riefenstahl nel celebre film “Olympia”. Le aspettative del pubblico italiano, che sostiene fieramente la Valla, non vengono deluse. Ondina, infatti, stabilisce il primato del mondo nella gara degli 80 metri ostacoli vincendo la semifinale e arriva prima al traguardo della finale, in una gara serratissima in cui è necessario il fotofinish per decretare l’ordine di arrivo delle prime quattro atlete. In quell’occasione, Ondina si impone anche sulla sua collega e rivale di sempre, Claudia Testoni, che arriva quarta. La vittoria della Valla alle Olimpiadi di Berlino del ’36 è un evento storico per lo sport femminile azzurro: è il primo oro olimpico conquistato da una donna italiana. La Valla continua a competere e a vincere fino ai primi anni Quaranta, quando è costretta ad abbandonare l’attività agonistica per problemi alla schiena. Nel 1944 sposa il chirurgo Guglielmo De Lucchi e si trasferisce a L’Aquila, dove, dopo la nascita di suo figlio Luigi, si dedica alla famiglia e lavora nella clinica ortopedica aperta da lei e Guglielmo. La puntata ripercorre le tappe della sua vita e della sua impresa sportiva, in un contesto storico sociale, quello del Fascismo, in cui una donna per potersi imporre non poteva che essere straordinaria. 

1939-1945. La Seconda guerra mondiale. L’attacco alla Grecia e il sogno dei Balcani

Il 28 ottobre 1940 l’Italia dichiara guerra alla Grecia. Le truppe muovono all’attacco partendo dall’Albania, ma nel giro di pochi giorni l’offensiva sarà bloccata dall’accanita resistenza greca e a metà novembre sarà dato l’ordine di ripiegare. In dicembre l’esercito ellenico contrattacca. L’invasione italiana della Grecia rischia di trasformarsi nella perdita dell’Albania. Mussolini è costretto a chiedere l’aiuto tedesco. Questi gli eventi al centro del quinto appuntamento con la serie “1939 - 1945 – La seconda guerra mondiale” in onda su Rai Storia mercoledì 5 luglio alle 22.10 su Rai Storia. La serie presentata da Paolo Mieli, con l’avvincente narrazione di Carlo Lucarelli, e l’analisi e l’approfondimento di illustri storici scelti a seconda del tema trattato e alla luce delle nuove interpretazioni storiografiche, è arricchita da un racconto per immagini con materiali di repertorio “restaurati” in alta definizione ed edizioni di grandi documentari provenienti dalle Teche Rai con rare interviste a protagonisti e testimoni ormai scomparsi. Tra i consulenti della serie, gli storici Giovanni Sabbatucci, Nicola Labanca, Lutz Klinkhammer

GIOVEDI’ 06/07/2023

Passato e Presente. La fine della Jugoslavia

Nel giugno 1991 Slovenia e Croazia proclamano la propria indipendenza, facendola sanzionare da plebisciti. È l’inizio della dissoluzione della Repubblica federale jugoslava. A “Passato e Presente”, in onda giovedì 6 luglio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia Paolo Mieli e il professor Roberto Morozzo Della Rocca ripercorrono una storia dolorosa che si concluderà solo quattro anni dopo.
Gli organi federali e i vertici militari – entrambi controllati dalla componente serba – accettano il fatto compiuto dell’indipendenza slovena, ma reagiscono duramente all’analoga iniziativa della repubblica croata, che ospita nei suoi confini consistenti minoranze serbe. A partire dalla primavera del 1992, il conflitto si sposta in Bosnia: una repubblica abitata da una popolazione mista, composta da bosniaci musulmani, bosniaci croati e bosniaci serbi. La Bosnia diventa teatro di una guerra violentissima, che avrà il suo apice nel lunghissimo assedio della capitale Sarajevo, il più lungo della storia moderna. Il conflitto, costato circa centomila vittime, si chiude il 21 novembre del 1995 con la firma, a Dayton, negli Usa, degli accordi di pace fra i governanti di Serbia, Croazia e Bosnia musulmana. 

a.C.d.C. Langobardi. Alboino e Romans

La storia del Re Alboino e le imprese che lo resero leggendario, dalla vittoria contro i Gepidi nel 551 all’assassinio nel 572, con l’arrivo dei Longobardi in Italia, la nascita del villaggio di Romans, in Friuli. Le racconta il film-documentario, tra cinema e divulgazione storica e archeologica, “Langobardi. Alboino e Romans” proposto giovedì 6 luglio alle 21.10 su Rai Storia, per “a.C.d.C.” con l’introduzione del professor Alessandro Barbero. In primo piano i passaggi cruciali della storia dei Longobardi e la loro vita a Romans, un importante villaggio, oltre che presidio militare, divenuto oggi una delle più grandi necropoli longobarde italiane.  Il tutto alternando fiction ad approfondimenti storici, con la partecipazione di studiosi, ricercatori e gruppi di rievocazione storica italiani ed europei. 

a.C.d.C. Marchfeld 1278. La battaglia per l’Europa

Il confronto sul campo tra il nuovo imperatore del Sacro Romano Impero, Rodolfo d’Asburgo, e il re di Boemia, Ottocaro II, plasmano la storia dell’Europa e della dinastia degli Asburgo. Venerdì 26 agosto 1278 i due sovrani si affrontano in una delle battaglie più grandi e più importanti del Medioevo. E' il culmine - e l’epilogo - di un’idea cavalleresca di guerra e l’atto fondante della dinastia asburgica, una delle più longeve della storia mondiale. È “Marchfeld 1278. La battaglia per l'Europa”, in onda per “a.C.d.C.”, con la consueta introduzione del prof. Alessandro Barbero giovedì 6 luglio alle 22.10 su Rai Storia.

VENERDÌ 07/07/2023

Passato e Presente. Filippo Turati e Anna Kuliscioff

Anna Kuliscioff e Filippo Turati si conoscono a Napoli nel 1885. Iniziano un rapporto sentimentale e un sodalizio politico che durerà tutta la vita. La Kuliscioff ha un ruolo rilevante nel passaggio di Turati alle idee socialiste ed entrambi sono protagonisti del processo che porta alla nascita, nel 1892, del Partito dei lavoratori italiani, che diventa, un anno dopo, Partito socialista. Turati ne guida l’ala riformista e, durante il periodo giolittiano, offre l’appoggio socialista ai governi liberal-democratici. Le vite di Turati e di Anna Kuliscioff sono al centro dell’approfondimento del professor Paolo Mattera e di Paolo Mieli, a “Passato e Presente”, in onda venerdì 7 luglio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. In quegli anni vengono approvate diverse riforme di carattere sociale, che migliorano le condizioni di vita delle classi lavoratrici. Tra queste, la legge per la tutela del lavoro femminile e minorile, elaborata dalla stessa Kuliscioff.  Nel primo decennio del Novecento i due sono protagonisti di un acceso dibattito sul suffragio universale e sul voto alle donne.

e-Archeo. Parchi archeologici. Alba Fucens

Alla scoperta dei parchi archeologici d’Italia. È “e-Archeo. Parchi archeologici”, la serie Rai Cultura realizzata in collaborazione con il Ministero della Cultura. Venerdì 7 luglio alle 21.10 su Rai Storia è di scena l’antica città-fortezza di Alba Fucens, nel cuore dell’Appennino abruzzese, fra le rotte secolari della transumanza; e mercoledì si torna al mondo etrusco con Cerveteri, una delle più potenti città della Dodecapoli, una metropoli di rango mediterraneo.

Storie della TV. Ugo Gregoretti e Nanni Loy, sguardi e specchi

Ugo Gregoretti e Nanni Loy rivoluzionano il modo di fare inchiesta in TV, che negli anni Cinquanta e Sessanta si caratterizzava per documentare importanti temi sociali con lo scopo di guidare il pubblico verso i grandi cambiamenti dell’epoca. Sono loro i protagonisti del nuovo appuntamento, firmato da Caterina Intelisano, con “Storie della TV”, la serie Rai Cultura sulle storie della TV italiana, attraverso i personaggi e i programmi che l’hanno resa unica, raccontata da Aldo Grasso e dai suoi protagonisti e testimoni, in onda in prima visione venerdì 7 luglio alle 21.20 su Rai Storia. Ugo Gregoretti (1930-2019), assunto giovanissimo in Rai come impiegato nel 1953, ben presto approda al Telegiornale diretto da Vittorio Veltroni, dove dal 1955 firma soprattutto rubriche di costume con uno stile tutto particolare. Vince il Premio Italia del 1960 con il documentario “Sicilia del Gattopardo”, dirige la rubrica d’inchiesta “Controfagotto, sguardi sul costume”, del 1961. Successivamente entra nel cinema come regista e per la TV, dal 1968, si dedica alla rivisitazione di tante opere letterarie da “Circolo Pickwick” in poi. Nanni Loy (1925-1995), già noto come regista, arriva in televisione nel 1964 con “Specchio Segreto”, versione italiana dell’anglo-americana “Candid Camera”, facendo, di una trasmissione di puro divertimento, un reportage sulle reazioni degli italiani rispetto alle situazioni impreviste. L’esperimento viene in qualche modo ripetuto in “Viaggio in seconda classe” nel 1977.Ci parlano di Ugo Gregoretti la moglie Fausta Capece Minutolo, il figlio Lucio Gregoretti, mentre di Nanni Loy ce ne parla Patrizia Carrano, compagna e collaboratrice, Bruno Gambarotta (produttore esecutivo di Viaggio in Seconda Classe), Pierfrancesco Poggi, attore per “Viaggio in Seconda Classe” e “Tic -Tutti insieme compatibilmente”.

1941: Italia in guerra. Africa: il crollo dell’impero

La fine dell'Impero. La fine della "guerra parallela". Temi al centro dell’appuntamento con !1941: Italia in guerra”, in onda venerdì 7 luglio alle 22.20 su Rai Storia. Il crollo del consenso del regime. La guerra che l'Italia combatte sui fronti dell'Africa nel 1941 è una lunga e drammatica sequenza di sconfitte e ritirate, sotto i colpi inferti da un nemico, l'esercito dell'Impero britannico, che si dimostra superiore per mezzi e tecniche di impiego militare: sui mari e sui cieli, via terra e sulle sterminate dune del deserto. Il dramma del Regio Esercito inizia tra il gennaio e il febbraio, sul fronte Settentrionale, quando l'avanzata dei britannici penetra per centinaia di chilometri in Libia e segna la perdita della Cirenaica, provocando lo sbando dei vertici militari e le dimissioni del generale Graziani. A ricostruire e spiegare la complessa trama di avvenimenti, grazie a testimonianze e documenti inediti, una straordinaria squadra di storici composta da Simona Behre, Mauro Canali, Umberto Gentiloni, Nicola Labanca; il Generale di Brigata Antonino Neosi Capo Ufficio Storico dell'Arma dei Carabineri, il Generale di Brigata Fulvio Poli, Capo Ufficio Generale Promozione Pubblicistica e Storia dello Stato Maggiore dell'Esercito; Federica Onelli, Archivista di Stato del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Infine, attraverso le pagine di diari inediti, Nicola Maranesi restituisce voce ai racconti dei soldati che hanno combattuto al fronte.

SABATO 08/07/23

Passato e Presente. Caligola, l’eccesso al potere

Terzo imperatore di Roma, Gaio Cesare Germanico, detto Caligola, è descritto dagli autori antichi scellerato, crudele e incapace di comprendere il ruolo che rivestiva. Un’immagine spietata e spesso estrema, che solleva però molti dubbi. A “Passato e Presente” in onda sabato 8 luglio alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli con il professor Livio Zerbini ricostruisce la figura dell’imperatore andando a ricercare le ragioni oggettive che hanno prodotto la distorsione della sua immagine. Le informazioni esistenti su Caligola arrivano principalmente dal biografo Svetonio, molto attento al “gossip” dell’epoca, spesso a scapito della veridicità dei fatti. Gran parte del materiale ha, infatti, scarsa rilevanza storica e poco ha a che fare con le azioni reali di Caligola. 

Cinema Italia. La caduta degli angeli ribelli

Alla notizia del padre irrimediabilmente malato, Cecilia si ferma sull’autostrada, sotto choc. Uno sconosciuto si ferma per soccorrerla e lei decide di concedersi senza neanche una parola. Da quell’incontro, un vertiginoso susseguirsi di eventi porteranno lei, donna per bene, con un marito comprensivo e intelligente, una figlia e una bella casa, a diventare l’amante di un terrorista deluso ormai condannato a morte dai compagni abbandonati. Alla fine, Cecilia, dovrà fare una scelta. Di Marco Tullio Giordana. Con Alida Valli, Vittorio Mezzogiorno, Clio Goldsmith, Yves Beneyton, Francesca Rinaldi, “La caduta degli angeli ribelli” andrà in onda sabato 8 luglio alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”.

Documentari d’autore. Memoria. I sopravvissuti raccontano

Le testimonianze di 90 degli ebrei italiani reduci della deportazione ad Auschwitz fra il 1943 e il 1945 sono al centro del documentario “Memoria. I sopravvissuti raccontano” di Ruggero Gabbai in onda sabato 8 luglio alle 23 su Rai Storia per il ciclo “documentari d’autore”. Un racconto dalla viva voce di chi ha vissuto la Shoah italiana in tutte le sue fasi, dall'arresto alla deportazione fino alla liberazione e al ritorno in Italia. Il ricordo di chi ha provato sulla propria persona la follia della storia e ne porterà il segno per sempre.


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