L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Dall'antichità alla tv

DOMENICA 07/04/2024

GRANDI DELLA TV: Gigi Proietti, o della Mandrakata (La sindrome dell’impostore)

Non voleva fare teatro, non voleva fare cinema, e neanche la Tv; non voleva diventare “maestro”, ma alla fine lo è stato, e il palcoscenico, è diventato la sua casa. È Gigi Proietti il protagonista del nuovo appuntamento con Edoardo Camurri e i “Grandi della TV”, il programma che prosegue le celebrazioni per i 70 anni del piccolo schermo Rai, in onda domenica 7 aprile alle 17.30 e lunedì 8 aprile alle 22 su Rai Storia.

“Io? Discendo solo dalle scale de casa mia!” amava ribadire citando il suo Petrolini. Lui, figlio di una casalinga e di un “impiegatuccio” non ha niente a che spartire con il mondo dello spettacolo: sale sul palco in un cabaret di proprietà di Aldo Fabrizi per sbarcare il lunario come cantante di swing. Il teatro viene tenuto a debita distanza, soprattutto il teatro “impegnato”: rifugge il dibattito, pregherà ““Signore, preservami dai contenuti, salvami dal significato, fulminami all’istante qualora fossi preso dalla tentazione del messaggio”. Poi nel ’68 debutta in TV vestendo i panni del truffatore Jingle nel Circolo Pickwick di Ugo Gregoretti, un ruolo che lo battezza e lo condanna allo stesso tempo: se esordisce da truffatore, da imbroglione trova il successo. Diventa Mandrake con un film del 1976 che all’inizio va malissimo, per poi essere rilanciato dalle TV locali: si tratta di Febbre da cavallo di Steno. Nel ‘78, le psicologhe Imes e Clance teorizzano un nuovo complesso: la Sindrome dell’Impostore. E cioè l’impressione, che coglie tante persone di successo, di non meritare veramente la fama. Di aver preso il posto… di qualcun altro. D’altronde Garinei e Giovannini lo scelgono per interpretare (neanche a dirlo) un truffatore, Ademar, in “Alleluja, brava gente”. Ma Proietti non è solo attore: è cantante, è doppiatore, e appunto finisce per diventare alla fine anche Maestro, aprendo nel ’79, il Laboratorio di esercitazioni sceniche, una scuola da cui usciranno alcuni dei talenti della scena romana. In “Grandi della Tv” lo si rivedrà anche in uno dei suoi cavalli di battaglia: “A me gli occhi please”. È un one man show concepito con il suo mentore, Roberto Lerici, e pensato per il teatro Tenda di Roma, un luogo mitico, circense, che stava già riconsacrando Vittorio Gassman. Uno spettacolo che gli fa capire che un teatro popolare è possibile, di qualità ma ironico e leggero.

Passato e Presente. Ignazio di Loyola e i Gesuiti

Difensori dei poveri e servitori dei potenti. Uomini di corte e missionari. Educatori degli emarginati e precettori dei principi. Liberi pensatori, ma ubbidienti fino alla morte. Chi sono i gesuiti e cos’è la Compagnia di Gesù, un ordine fondato sul modello di un’armata? Fedeli al motto “perinde ac cadaver” “ubbidienti come un corpo morto”, come hanno potuto conciliare una totale obbedienza alla Chiesa di Roma con l’intrepida avventura in continenti sconosciuti? A “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda domenica 7 aprile alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con la professoressa Michela Catto. Dalla vocazione di Ignazio di Loyola alla stesura degli “esercizi spirituali”, dalla nascita dell’ordine alle missioni in estremo Oriente di Francesco Saverio e di Matteo Ricci, dal sistema dei collegi allo scontro con le corone europee per la formazione della classe dirigente, dalla soppressione alla rinascita, “Passato e Presente” ripercorre la storia della Compagnia di Gesù.

Binario cinema. Bye bye Germany

A Francoforte, nell’immediato dopoguerra, alcuni ebrei sopravvissuti ai lager tentano di racimolare il denaro per andarsene negli Stati Uniti, ma la persona a cui si sono affidati potrebbe avere un passato da collaborazionista. Una commedia di taglio fiabesco per affrontare l’indicibile in modo leggero e profondo. Il film “Bye bye Germany”, in onda domenica 7 aprile alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Binario cinema”, e diretto da Sam Garbarski, è ispirato al romanzo “Teilacher” dello scrittore svizzero-tedesco Michel Bergman. Il cast è composto da Moritz Bleibtreu, Antje Traue, Tim Seyfi, Mark Ivanir, Anatole Taubman, Hans Löw, Pál Mácsai e Tania Garbarski.

LUNEDI’ 08/04/2024

Passato e Presente. La congiura dei Baroni

Nel 1485 i più importanti feudatari del Regno di Napoli ordiscono una congiura ai danni del sovrano Ferrante d’Aragona. È l’esito di uno scontro iniziato più di quarant’anni prima. A “Passato e Presente”, in onda lunedì 8 aprile alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con la professoressa Vittoria Fiorelli.

Già con l’ascesa al trono napoletano di Alfonso V d’Aragona, padre di Ferrante, era infatti evidente il dissidio tra la monarchia, che rivendicava il ruolo di centro assoluto delle decisioni politiche, e i potenti feudatari del Regno, che non intendevano rinunciare al potere negoziale di cui tradizionalmente erano depositari. Con Ferrante il contrasto si inasprisce, diventando insanabile.

Illuminate. Nilla Pizzi

Nilla Pizzi, Monica Vitti, Suso Cecchi D’Amico e le Sorelle Fontana sono le donne del Novecento italiano al centro della sesta stagione di "Illuminate", docu-serie in 4 puntate prodotta da Gloria Giorgianni per Anele in collaborazione con Rai Cultura, in onda da lunedì 8 aprile alle 21.10 su Rai Storia. A guidare il racconto di queste eccellenze femminili "made in Italy", quattro grandi attrici del panorama italiano: Martina Stella, Carla Signoris, Anna Ferzetti ed Euridice Axen.
Le attrici-narratrici conducono i telespettatori nelle vite delle protagoniste della storia e della cultura del nostro Paese, ripercorrendone il viaggio professionale e umano, in un racconto che incrocia narrazione cinematografica, materiali d’archivio e testimonianze dirette.

Nella prima puntata, Martina Stella, invitata come ospite alla nuova edizione del Premio Nilla Pizzi, scopre una donna che non è stata solo un'illustre cantante –

prima vincitrice assoluta del Festival di Sanremo nel 1951 e incoronata "regina della musica italiana" - ma anche una donna che ha viaggiato il mondo, aperto un ristorante ad Acapulco, vissuto una vita intensa, senza mai dimenticare i suoi tanti ammiratori, talmente devoti da dedicarle il primo fan club mai esistito per una cantante italiana.

Numerosi i testimoni che hanno dato il loro contributo ai quattro racconti. Per Nilla Pizzi, la nipote Maura Fantuzzi, Platinette, Pino Strabioli, il manager Elia Faustini, l’amico e collezionista di oggetti appartenuti alla cantante Matteo Scircoli, il direttore del Teatro Comunale Ferdinando Bibiena di Sant’Agata Bolognese Romeo Russo, il giornalista e speaker radiofonico Massimo Cotto, la cantautrice Greta Zuccoli, il biografo Enzo Giannelli.

"Illuminate" è una produzione Anele in collaborazione con Rai Cultura. Una docu-serie prodotta da Gloria Giorgianni, per la regia di Marco Spagnoli (Monica Vitti), Michele Imperio (Nilla Pizzi), Maria Iovine (Suso Cecchi D’Amico) e Luca Brignone (Sorelle Fontana).

GRANDI DELLA TV – 1^TX
Gigi Proietti/ A me gli occhi please
ORE 22

MARTEDI’ 09/04/2024

Passato e Presente. Palmiro Togliatti rivoluzionario democratico

Palmiro Togliatti è stato un politico italiano e il più longevo segretario del Partito Comunista Italiano. Un personaggio da Paolo Mieli e dal professor Paolo Mattera raccontato a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda martedì 9 aprile alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia.

La sua biografia politica si interseca con alcuni decenni della storia del nostro Paese; dagli anni della dittatura fascista, con il suo esilio in URSS, al fondamentale passaggio istituzionale che inizia a prendere forma dopo la caduta di Mussolini e a cui Togliatti, attraverso la cosiddetta “svolta di Salerno”, partecipa in modo determinante. Senza mai rompere il rapporto con Mosca, la sua "via italiana al socialismo" cercava di conciliare il comunismo con la democrazia. La sua morte nel 1964, 60 anni fa, ebbe un impatto significativo sulla politica italiana.

5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità”. Anna, la regina dimenticata

Salita al trono nel 1702, Anna si ispirò al modello su Elisabetta I. Fu l'ultima monarca della dinastia Stuart e uno dei monarchi più laboriosi che la Gran Bretagna abbia mai visto. È lei la protagonista del secondo appuntamento con la nuova stagione di “5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità” il programma di Rai Cultura, condotto da Giorgio Zanchini, che ripercorre la storia dell'umanità e che andrà in onda martedì 9 aprile alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. Fu la prima regina della Gran Bretagna, riunendo Scozia e Inghilterra sotto un unico sovrano e regnò in un periodo in cui la Gran Bretagna divenne un attore importante sulla scena mondiale. L’importanza di questa sovrana è stata spesso sottovalutata, Giorgio Zanchini e la professoressa Vittoria Fiorelli introdurranno le vicende di questa regina dimenticata.

A seguire, Giorgio Zanchini ripercorre il lungo viaggio del grande navigatore portoghese Ferdinando Magellano tra fonti storiche e filosofiche, testimonianze di grandi navigatori, archivi d'epoca, carte e testi redatti da lui e dai suoi contemporanei, ma anche attraverso immagini aeree girate nei diversi luoghi che Magellano e il suo equipaggio hanno attraversato nel loro lungo viaggio. Le sequenze storiche punteggiano la narrazione e vengono ricreate utilizzando disegni moderni e realistici ispirati agli azulejos portoghesi.

MERCOLEDI’ 10/04/2024

Passato e Presente. Friederich Paulus, il feldmaresciallo – 1^TX

Dopo la strenua resistenza all’interno della sacca di Stalingrado, il 2 febbraio 1943 il neo-feldmaresciallo Friedrich Paulus, contravvenendo agli ordini del Führer, firma la resa delle armate tedesche. Inizia così la sua lunga prigionia. Un personaggio raccontato da Paolo Mieli e dal professor Marco Mondini a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in mercoledì 10 aprile alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Internato inizialmente nel convento-fortezza di Suzdal’, nell’estate del 1944, decide rompere ogni indugio e cede alle pressioni delle autorità sovietiche. In un appello radiofonico rivolto al popolo tedesco esorta i suoi compatrioti a «eliminare Adolf Hitler e a stabilire una nuova leadership statale che ponga fine alla guerra». Con la morte di Hitler e la successiva resa della Germania, nel novembre del 1945, inizia nella città di Norimberga il processo contro i gerarchi nazisti, nel corso del quale è chiamato a testimoniare contro i suoi superiori di un tempo, Göering, Keitel, Jodl. Al termine della sua deposizione fa rientro in URSS a disposizione delle autorità sovietiche. Il 5 marzo 1953 Stalin muore. Paulus di lì a poco potrà lasciare l’Unione Sovietica. Si stabilisce a Dresda dove trascorrerà gli ultimi anni vita. Morirà alcuni anni dopo il 1° febbraio 1957 all’età di 66 anni, alla vigilia del 14° anniversario della resa della sua armata. Il suo corpo sarà cremato. L’urna con le ceneri è sepolta nel cimitero di Baden-Baden, nella Germania occidentale, accanto alle spoglie di sua moglie.

Storie della TV. La Rai delle regioni

Con la nascita della Terza Rete, il 15 dicembre 1979 la Rai inaugura 21 sedi regionali, per realizzare un palinsesto a carattere territoriale ma destinato al pubblico nazionale. Un esperimento durato meno di un decennio, che ha lasciato interessanti testimonianze locali, incredibili esperienze produttive ed esordi importanti. La Rai delle regioni è al centro del quarto appuntamento con la nuova stagione di “Storie della TV”, il programma sui personaggi e sui programmi che hanno reso unica la TV italiana, raccontata da Aldo Grasso e dai suoi testimoni, in onda mercoledì 10 aprile alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. Di Francesca Scancarello. Un programma di Enrico Salvatori e di Fabrizio Marini, con la consulenza di Aldo Grasso. Produttore esecutivo Emanuela Capo. Regia di Eva Frerè e Matteo Bardelli.

Enrico Mattei, ribelle per amore

Rai Documentari, in collaborazione con Aut Aut Production, ripercorre le tappe più importanti della vita di Enrico Mattei con "Enrico Mattei. Ribelle per amor", in onda mercoledì 10 aprile alle 22.10 su Rai Storia.
Attraverso la sua figura il racconto consente di conoscere il ruolo politico ed economico del petrolio nello scacchiere geopolitico europeo e mondiale di oggi, mettendo a fuoco le sfide che attendono l’Italia e l’Europa per assicurarsi una maggiore sicurezza e autonomia energetica, e proponendo una prospettiva storica per comprendere meglio il presente.
Il racconto è girato tra Milano, Torino, Roma, Matelica e Acqualagna, luoghi questi ultimi dove Mattei è nato e cresciuto. Le diverse testimonianze presenti nel documentario ci restituiscono un ritratto fedele e completo dell’arco esistenziale del personaggio. Nei palazzi che furono il quartier generale di Mattei, come la sede di Roma dell’Eni, importanti docenti di storia economica ed esperti di geopolitica approfondiscono il racconto biografico, mentre volti più noti al grande pubblico televisivo, come Giovanni Minoli e Monica Giandotti, offrono un punto di vista originale per comprendere il personaggio,
Il film si apre e si chiude con la testimonianza del magistrato Vincenzo Calia, che ha condotto le indagini che hanno acclarato, con sentenza del 2006, che l’aereo di Enrico Mattei cadde a causa di un sabotaggio. All’interno di questa cornice narrativa, il documentario svela come la parabola esistenziale e professionale di Enrico Mattei, dai primi anni all’Agip sino alla guida di Eni e al braccio di ferro con le “sette sorelle”, sia stata alimentata dal suo forte rapporto con la fede e dalla sua intensa spiritualità, soprattutto da un forte sentimento di amore e devozione per la povera gente.
Ricco di materiali d’archivio inediti, resi originali da un attento lavoro di colorazione della pellicola 16 e 35mm originariamente in b/n, con il contributo di illustrazioni animate che ci portano dentro fatti privati o controversi della vita di Mattei, il racconto si avvale anche di alcune figure istituzionali che con entusiasmo lo hanno voluto celebrare. Tra gli altri il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ci aiuta a portare lo spettatore per mano nella contemporaneità. In un momento difficile per il mondo intero anche a causa del tema dell’energia, “Enrico Mattei. Ribelle per amore” va considerato lo stato dell’arte sulla vicenda umana e imprenditoriale del massimo esponente dell’Impresa di Stato.

GIOVEDI’ 11/04/2024

Passato e Presente. Saddam Hussein. Processo al dittatore

Il 2 agosto 1990 l’esercito iracheno invade il Kuwait. Gli Stati Uniti, che fino a quel momento avevano considerato Saddam Hussein il presidente che lotta contro il fondamentalismo islamico, diventa il nemico pubblico numero uno. Ne parlano Paolo Mieli e il professor Franco Cardini a “Passato e Presente”, in onda giovedì 11 aprile alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Nonostante la sconfitta e il ritiro dal Kuwait, Saddam Hussein riuscirà a restare al potere altri dieci anni. Ma dopo l’attacco terroristico dell’11 settembre 2001, il Raìs di Baghdad tornerà nel mirino degli Stati Uniti e delle potenze occidentali. L’epilogo sarà un processo a suo carico che si chiude con la sua condanna a morte.

a.C.d.C. Salvate il Titanic

Il viaggio e l'affondamento del Titanic, avvenuto nell'Oceano Atlantico, nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912: “a.C.d.C.” - in onda giovedì 11 aprile alle 21.10 su Rai Storia, con l’introduzione del professor Alessandro Barbero – propone la storia non raccontata dell’impegno e del sacrificio dei meccanici, dei fuochisti e dei pompieri della nave di fronte alla morte imminente. Il coraggio, il senso del dovere e la dedizione degli uomini dell’equipaggio, che hanno combattuto per trattenere la potenza del mare e mantenere la nave ed i suoi sistemi elettrici in funzione, anche quando sapevano che tutto era perduto. La maggior parte di questi uomini è scomparsa con il Titanic, ma le loro azioni hanno salvato molte vite.

14-’18 Storie della Grande Guerra. Luca Comerio, l'uomo con la macchina da presa

Luca Comerio, cineasta ufficiale della Grande Guerra e prima ancora della guerra in Libia, ha ripreso alcune tra le immagini più suggestive del primo conflitto mondiale. Raccontare la singolare storia di questo pioniere del reportage cinematografico significa raccontare la storia dell’unico civile, in Italia, ad ottenere il privilegio di assistere con un terzo occhio alla guerra. Ma significa

anche ripercorrere la storia di un’arte, quella del cinema, assoggettata ben presto al regime di Stato. Dopo la disfatta di Caporetto, infatti, nel 1917, venne costituita la Sezione Cinematografica del Regio Esercito che assunse il monopolio delle riprese. Un personaggio raccontato da “’14-’18 Storie della Grande Guerra” giovedì 11 aprile alle 22.45 su Rai Storia.

VENERDÌ 12/04/2024

Passato e Presente. Cuore il libro degli italiani

Nel 1886 Edmondo de Amicis pubblica Cuore il romanzo che lo renderà lo scrittore emblematico dell’Italia post-unitaria. A “Passato e Presente”, in onda venerdì 12 aprile alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia ne parlano Paolo Mieli e il professor Gilles Pécout. Un libro che già nel titolo contiene una mescolanza di sentimenti come l’amore per la patria e per la famiglia, lo spirito di sacrificio e la carità: emozioni e memorie associate a propositi ed esortazioni che ne fanno un caposaldo della letteratura per l’infanzia. Il romanzo, ambientato nella Torino di fine Ottocento, è uno spaccato della scuola e della società italiana postrisorgimentale e conquisterà una vasta fortuna commerciale con un milione di copie vendute.

Cronache di terra e di mare. Fenici e greci. Gli antichi negli oceani

Quasi senza nome, ma creatori dell’alfabeto. I Fenici, letteralmente “quelli della tinta” - chiamati così dai Greci in senso dispregiativo per la porpora, da loro scoperta e commercializzata - nel 1000 a.C. hanno inventato l’alfabeto a cui i Greci stessi si sono ispirati. Ma i Fenici sono molto di più. Astuti, abili commercianti e soprattutto instancabili esploratori. Proprio la loro storia e di altri grandi navigatori del tempo viene raccontata, tra le rovine dell’area archeologica di Thaross in Sardegna, nell’episodio di “Cronache di Terra e di Mare” di Cristoforo Gorno in onda venerdì 12 aprile alle 21.10 su Rai Storia. I Fenici vivono nel territorio che oggi corrisponde alla Libia e a una parte di Israele e Siria. Le città principali sono Biblos, Sidone e Tiro, ciascuna governata da un sovrano, ma non è chiaro se fossero una federazione oppure delle semplici città stato indipendenti. Di certo la loro espansione territoriale non si è fermata lì. Viaggiano per il Mediterraneo, fondano Palermo, Cadice, Lisso, ma soprattutto Cartagine, l’attuale Tunisi. I Cartaginesi hanno un approccio diverso dai primi Fenici, puntano non solo a espandere la loro rete commerciale, ma anche a diventare i padroni del Mediterraneo. Il loro dominio si concretizza presto, ma conosce il declino altrettanto velocemente: nel 238 a.C., dopo la prima guerra punica, i Romani sottraggono ai Cartaginesi la Corsica e la Sardegna. Comincia così la discesa. Testimone di questi passaggi di popolazioni è il sito archeologico di Thaross in Sardegna dove, nel corso della puntata, Cristoforo Gorno mostra le fasi evolutive di quella zona prima centro dei Fenici, poi dei Cartaginesi e infine dei Romani. Di Fenici e Cartaginesi, però, oltre alle rovine sono rimasti viaggi e scoperte. È il greco Pitheas di Marsiglia a essersi spinto per primo fino al Circolo Polare Artico, descritto nella sua opera perduta “Sull’Oceano”, e ad aver raccontato il fenomeno astronomico del “sole di mezzanotte”. Ma è al fenicio Annone che si deve una descrizione dettagliata dell’Africa fino al Senegal ed è sempre a un gruppo di fenici che si deve la prima circumnavigazione completa dell’Africa. Più incerta, invece, è la loro presenza nei Caraibi e nell’America Centrale a partire dal terzo secolo. Gli ananas raffigurati su alcuni mosaici dell’epoca e le monete fenice ritrovate in America nel 1700 sembrano confermare, però, che, consapevolmente o meno, i Fenici abbiano toccato davvero quelle coste prima di tutti.

RAInchieste. Chi legge? Viaggio lungo il Tirreno, 1960

‘Chi legge? Viaggio lungo il Tirreno’ è un’inchiesta del 1960 di Mario Soldati e di Cesare Zavattini, che analizza le abitudini culturali degli italiani, l’industria editoriale e le sacche di analfabetismo ancora presenti nella penisola a 100 anni dall’Unità d’Italia. Giorgio Zanchini ne parla nel nuovo appuntamento con RAInchieste , in onda venerdì 12 aprile alle 21.40 in prima visione su Rai Storia.

In questa inchiesta s’indaga sulle abitudini culturali degli italiani che vivono, lavorano o villeggiano nelle località tirreniche. Il programma ripercorre idealmente e al contrario il viaggio dell’impresa dei Mille, partendo questa volta dal capo siciliano Lilibeo, oggi Boeo, agli scogli di Quarto per scoprire se l’obiettivo di unire e alfabetizzare l’Italia, caro a Garibaldi, si sia concretizzato. A circa cento anni dall’Unità d’Italia, Mario Soldati conduce per mano gli spettatori in luoghi particolari della Penisola per capire e far capire quali siano letture degli italiani e quale il loro livello culturale.

SABATO 13/04/23

Passato e Presente. Il nucleare in Italia

All'inizio degli anni ‘50, quella che era stata la più distruttiva tecnologia militare mai inventata sembra anche poter offrire una soluzione definitiva a tutti problemi di approvvigionamento energetico dell'umanità. L'energia nucleare, in Italia e nel mondo, nasce all'insegna di un paradosso che ne accompagnerà tutto lo sviluppo, tra paura e speranza. Ne parlano il professor Giovanni Paoloni e Paolo Mieli a “Passato e Presente”, programma di Rai Cultura in onda sabato 13 aprile alle 20.30 su Rai Storia (canale 54). Per circa un decennio, in pieno boom economico, l'Italia si trova all'avanguardia del nuovo settore tanto da diventare, a metà degli anni ‘60, il terzo produttore al mondo di energia elettronucleare. La crisi, però, è già cominciata: i conflitti politici all'interno del centrosinistra e la nazionalizzazione dell'industria elettrica stanno dirottando altrove i grandi investimenti pubblici; il movimento pacifista antinucleare inizia a prendere di mira anche il nucleare civile e non più solo quello militare. Agli inizi degli anni ’70 diventò quasi impossibile per l'Enel superare gli ostacoli posti dalle comunità locali alla costruzione dei nuovi impianti. La resistenza al nucleare si allarga a settori sempre più vasti dell’opinione pubblica. L'incidente di Chernobyl, nell'aprile del 1986, rappresenta la pietra tombale sul programma nucleare italiano. Dopo la tragedia ucraina e le sue ripercussioni sul resto d'Europa, nessun partito in Italia, a eccezione di quello repubblicano, osa schierarsi con i No al referendum sul nucleare, promossi dal Partito Radicale, consultazione che avrà luogo l'8 e il 9 aprile del 1987. L’esito referendario segna la fine del nucleare italiano, ma non della ricerca.

Cinema Italia. Europa '51

La storia della moglie di un diplomatico che, scossa per il suicidio del figlio adolescente, decide di dedicare la sua vita ad alleviare le sofferenze del prossimo: è la storia che Roberto Rossellini racconta in “Europa ‘51“, in onda in versione restaurata sabato 13 aprile alle 21.10 su Rai Storia. Nel cast Ingrid Bergman, Alexander Knox, Ettore Giannini. I costumi del film sono firmati da Fernanda Gattinoni.

DOCUMENTARI D' AUTORE. L'amour fou

Yves Sain Laurent, il genio francese della moda del ‘900, raccontato da Pierre Bergé, il suo compagno per 50 anni, con la regia di Pierre Thoretton, è “L'amour fouin onda sabato 13 aprile alle 23.10 su Rai Storia. per “Documentari d’autore”


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