L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

aida garifullina

Aria russa ad libitum

 di Andrea R. G. Pedrotti

Gounod, Delibes, Rimskij-Korsakov, Čajkovskij, Solovyov-Sedoy, Rachmaninov

arie d'opera, da camera, canti tradizionali

soprano Aida Garifullina

direttore Cornelius Meister

ORF Radio-Symphonieorchester Wien

CD DECCA 478-8305, 2017

Aida Garifullina è artista nota a Vienna, meno in Italia. Personalmente ho avuto più volte occasione di ascoltarla alla Wiener Staatsoper, apprezzandone la presenza scenica, le capacità d’attrice e il gusto musicale. Ora al soprano russo viene dedicato dalla Decca un CD monografico che pare ripercorrere a ritroso la carriera della cantante.

Il programma ha, infatti, inizio con “Ah! Je veux vivre”, la prima aria della protagonista del Roméo et Juliette, uno dei suoi ultimi cimenti teatrali, cui segue un’altra opera francese, ma di gusto differente, come Lakmé di Léo Delibes per proseguire, successivamente, in un viaggio che ci condurrà a una serie di brani esclusivamente russi.

Già nelle due arie si evidenzia il bel controllo del fiato e il timbro pastoso e caldo, tipico delle vocalità delle terre dell’est Europa.

Tutti i brani degli autori fra i più celebri delle antiche terre degli zar (Rimskij-Korsakov, Čajkovskij e Rachmaninov) esaltano le capacità vocali della Garifullina, che esibisce una bella linea di canto e un fraseggio espressivo e accurato. Si comprende subito la provenienza dell’interprete, poiché il melos, il fraseggio non può che rimandare alle raccolte di fiabe russe che ci capitava di leggere nell’infanzia. È presente quasi un senso di mistero, a tratti seducente, sia per la rotondità dei suoni, sia per la morbidezza con cui questi vengono emessi in bella sintonia espressiva con la linea orchestrale.

Serenate, arie di seduzione, racconti di un’intensa solitudine. Il pathos di un fermento malcelato che traspare anche dalle arie popolari russe. Troviamo, infatti, autori celebri, ma non bisogna aspettarsi opere del grande repertorio, bensì una raffinata raccolta, un viaggio non ci porta verso la Romanza Orientale di Rimskij-Korsakov, a delle sonorità che paiono perdersi nella steppa in Rachmaninov e che la Garifullina esegue con bei filati che lasciano affievolire il suono fino a spegnersi dolcemente.

Una raccolta interessante, di bel gusto, senza particolari pretese di ricerca, ma gustosa e intrigante per chi ami le sonorità del folklore della terra natale del soprano.

Nel viaggio a ritroso della Garifullina, quasi un ritorno alle origini, è naturale conclusione la celeberrima canzone di Vasily Solovyov-Sedoy Mezzanotte a Mosca, in cui il canto è accompagnato da una base registrata nel 1962 dalla Osipov State Russian Folk Orchestra, diretta da Vitaly Gnutov.

Il resto del CD vede coinvolta la ORF Radio-Symphonieorchester Wien, diretta da Cornelius Meister. Il complesso viennese esegue bene, al pari della solista, tutti i brani incisi, con bella linea, pienezza del suono negli ottoni e alcune pregevoli raffinatezze tecniche nell’esecuzione dei pianissimi.

Il disco nel complesso è interessante, ha una sua originalità e può essere gustoso accompagnamento per le giornate di chi avesse intenzione di acquistarlo.


 

 

 
 
 

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