L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Squilli di tromba

 di Andrea R. G. Pedrotti

Buona prova dell'orchestra areniana e di Massimo Longhi, tromba solista dell'organico della fondazione veronese, in un programma che spaziava da Schumann ad Haydn. Salda ma un po' impersonale la direzione di Marco Boemi.

VERONA, 27 febbraio 2016 - Torna la Stagione sinfonica della Fondazione Lirica Arena di Verona, con un concerto dedicato a Robert Schumann e Franz Joseph Haydn e, dopo La traviata dello scorso anno, torna anche Marco Boemi alla guida dell'orchestra locale, anche se in uno spazio diverso: non più il Teatro Filarmonico, bensì il Teatro Ristori. Periodo di attività più intenso del consueto per la Fondazione che si divide fra le due sale, considerato che quella principale è attualmente impegnata per le prove di Rigoletto.

Partiamo con Robert Schumann e la sua Ouverture, Scherzo, Finale op. 52. Brano non lunghissimo, ma comunque di fascino. L'orchestra dell'Arena di Verona pone in luce buon equilibrio e omogeneità fra le sezioni e la qualità dei professori. Certo, l'equilibrio degli strumentisti dovrebbe accoppiarsi con lo squilibrio emotivo con cui Schumann empiva le sue composizioni. Marco Boemi rispetta e segue la partitura con discreta precisione, tuttavia notiamo un'avarizia nelle sfumature, nonché nel trasmettere intensità emotiva nelle varie dinamiche.

Nel brano successivo, ossia il Concerto per tromba e orchestra in mi bemolle maggiore di Franz Joseph Haydn, apprezziamo l'intervento solistico di Massimo Longhi. Ci sembra un'idea apprezzabile quella di proporre un'orchestrale interno, qualora non ne venga meno la qualità, se questo consente, ovviamente, un contenimento dei costi. Lo strumentista stabile della Fondazione si disimpegna con merito nel ruolo affidatogli. Il m° Boemi ha un passato di accompagnatore al pianoforte e, in effetti, è proprio nel seguire il solista che gli sentiamo offrire miglior prova. Il direttore non aveva palesato difficoltà nella gestione degli orchestrali con l'organico di Schumann e nel dimostra ancor meno con quello di Haydn. In questo caso è bravo Massimo Longhi a cercare di giocare al meglio con la sua tromba, alla ricerca dei colori e delle espressioni del caso. Il trombettista dell'orchestra veronese dimostra sicurezza e disinvoltura nel ruolo assegnatogli. Esecuzione in crescendo per tutto il brano, con dei bei virtuosismi nell'ultimo movimento.

Il bis concesso da Massimo Longhi, con dedica a un amico e collega scomparso, è un'interpretazione tratta da My fair lady in memoria di un vecchio progetto che unisse jazz e classicismo. Grandi applausi al termine di un'interpretazione che ci conduce alla seconda parte, la quale ci riporta a dove eravamo partiti, ossia a Robert Schumann e alla sua Sinfonia n. 4 op. 120 in re minore. Il brano risulta più compiuto rispetto al primo, anche se notiamo le medesime mende nel fraseggio e nelle scelte complessive della linea musicale, da parte del M° Marco Boemi. La passionalità sembra attribuita al brano più dai professori che non dal concertatore, tuttavia non possiamo non denotare una buona precisione nel tenere unita l'orchestra senza sbavature e con rimarchevole intensità del suono.

Nel corso di tutta l'uggiosa (mereologicamente) serata veronese è ancora bello constatare la bella acustica del Teatro Ristori, che si dimostra adattissimo alle esecuzioni sinfoniche e che si presterebbe una buona produzione di cameristica. Successo anche al termine della seconda parte del concerto con il direttore a far alzare singolarmente le prime parti dell'orchestra areniana. Prosegue incessante l'attività della fondazione che porrà in scena altri tre concerti sinfonici, fra cui lo Stabat Mater di Pergolesi. Purtroppo i primi due saranno previsti in date infrasettimanali, per la concomitanza domenicale con Rigoletto al Teatro Filarmonico. Comunque la speranza è che nel futuro si possa assistere a una maggior presenza di pubblico, in modo che vi possa esser ancor maggiore stimolo nei confronti di un ulteriore aumento della qualità esecutiva e, soprattutto, interpretativa.


 

 

 
 
 

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.