L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Gyorgy Ligeti

Il pianista favoloso: l'integrale per pianoforte di Ligeti

MICO – Musica Insieme COntemporanea 2019

XIV Edizione
l’altro piano

Giovedì 28 febbraio 2019
Oratorio di San Filippo Neri – ore 20.30

IL PIANISTA FAVOLOSO: L’INTEGRALE PER PIANOFORTE DI GYÖRGY LIGETI

PIANISTI SELEZIONATI DAL PROGETTO Call for Young Performers
Emanuele Stracchi, Mattia Cicciarella, Annalisa Orlando, Alessia Cecchetti,

Giovanni Galletta, Stefano Cascioli, Daniele Fasani, Riccardo Bisatti

Giovedì 28 febbraio alle 20.30 presso l’Oratorio di San Filippo Neri (via Manzoni, 5) prosegue l’altro piano, XIV edizione di MICO – Musica Insieme COntemporanea, dedicata alle molteplici declinazioni del pianoforte nella musica d’oggi. “Il pianista favoloso”, questo il titolo del concerto, offrirà al pubblico il raro ascolto dell’opera omnia per pianoforte di György Ligeti, uno dei più grandi compositori del XX secolo, noto al pubblico per alcuni brani che hanno fortemente caratterizzato la filmografia di Stanley Kubrick (2001: Odissea nello spazioShining e Eyes Wide Shut). L’integrale, 90 minuti di pura suggestione sonora, è affidata a otto brillanti talenti selezionati dal Progetto Call for Young Performers.

Organizzata da Divertimento Ensemble nell’ambito di IDEA (International Divertimento Ensemble Academy), la settima edizione della masterclass Call for Young Performers, svoltasi nel 2017, ha visto la partecipazione di dieci giovani pianisti che sotto la guida di Maria Grazia Bellocchio hanno affrontato l’esecuzione integrale della produzione pianistica di György Ligeti. Nati tra il 1990 e il 2000, questi talenti si sono già fatti notare nell’ambito cameristico aggiudicandosi numerosi premi in concorsi nazionali e internazionali e posizionandosi ai vertici dell'ideale graduatoria di merito della nuova generazione di musicisti.

«Metto le mie dieci dita sulla tastiera e immagino la musica». L’altro piano di György Ligeti è un universo sonoro inesauribile, che si ispira a Scarlatti e Chopin come alla musica africana o al jazz. «Ma quello che compongo è difficile da classificare – continua l’autore proprio nella presentazione della sua integrale pianistica – non è né “d’avanguardia” né “tradizionale”, né tonale né atonale. E in nessun modo postmoderno, poiché l’ironica teatralità del passato mi è del tutto estranea». È unicamente Ligeti, verrebbe da aggiungere, di fronte all’originalità di brani come Musica Ricercata, che sembra esplorare la singola personalità dei suoni in undici pezzi che partono appunto da due sole note per arrivare alle dodici note della scala cromatica. Gli Studi esplorano invece, nella migliore tradizione del genere, un singolo aspetto tecnico o un’idea di base, portandoli a crescere sino alla massima complessità, come organismi viventi.

I biglietti saranno in vendita presso l’ORATORIO DI SAN FILIPPO NERI (Via Manzoni, 5) il giorno del concerto a partire dalle 19.30.

PREZZI: Posto unico € 15, Abbonati Musica Insieme, titolari Card Musei Metropolitani e tessera dell’Istituzione Biblioteche di Bologna € 10,

Under 30, Studenti Università e Conservatorio € 5
Non è prevista prenotazione.

MICO si realizza grazie al contributo di Fondazione del Monte di Bologna e con la partnership tecnica di SOS Graphics.

PROGRAMMA

GYÖRGY LIGETI

Invention

Due Capricci

Fünf Stücke per pianoforte a quattro mani

Musica Ricercata

Études

 

PER INFORMAZIONI: Musica Insieme Tel. 051-271932 – Fax 051-279278 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – www.musicainsiemebologna.it – “App MusicaInsieme” scaricabile gratuitamente da Apple Store e Google Play

CALL FOR YOUNG PERFORMERS            
Organizzata da Divertimento Ensemble nell’ambito di IDEA (International Divertimento Ensemble Academy), la settima edizione della masterclass Call for Young Performers ha visto la partecipazione di dieci giovani pianisti che sotto la guida di Maria Grazia Bellocchio hanno affrontato l’esecuzione integrale della produzione pianistica di György Ligeti.         
Riccardo Bisatti, nato a Novara nel 2000, è vincitore di numerosi primi premi in concorsi nazionali e internazionali, tra cui il VII “Concours international de piano junior” di Orléans.                        
Stefano Cascioli è laureato in pianoforte, violino e composizione. Premiato in occasione di numerosi concorsi di categoria, tra quali “Città di Sestri Levante” e “Moncalieri music competition”.     
Alessia Cecchetti si è diplomata in pianoforte con lode al Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia e ai concerti solistici affianca un'intensa attività cameristica con il violinista F. Galieni.                    
Mattia Cicciarella, classe ‘93, insegna pianoforte al Liceo Musicale "C. Sigonio" di Modena e ha ottenuto numerosi riconoscimenti tra cui la "Ligeti Special Mention" al Concorso "Ibla Grand Prize".  
Daniele Fasani si perfeziona con Maria Grazia Bellocchio ed Elisso Virsaladze e si è esibito per Gallerie D’Italia, Biennale di Venezia e Università di Milano-Bicocca.   
Giovanni Galletta nasce a Varese nel ’97 e studia pianoforte dall’età di 8 anni. Vince due volte il concorso musicale di Tradate nel 2009 e 2010, rispettivamente per il pianoforte e il violino. 
Annalisa Orlando studia pianoforte con i maestri Camicia, Lupo e Gallo. Da tre anni vive in Germania e collabora con i dipartimenti di canto e archi della Musikhochschule di Mannheim.            
Emanuele Stracchi è pianista, direttore e compositore. Ha all’attivo oltre 200 concerti nelle principali sale, nonché una pubblicazione per Limina Mentis sulla musica in Platone e Nietzsche.

GYÖRGY LIGETI (1923-2006)

(dalla Presentazione nel libretto del CD Works for Piano: Études, Musica ricercata, Sony Classical)

«Mi sarebbe piaciuto essere un pianista favoloso! Sono esperto di sfumature di attacco, fraseggio, rubato, struttura formale. E adoro suonare il piano, ma solo per me stesso. Per sviluppare una tecnica pulita, è necessario iniziare a praticare prima della pubertà, ma io avevo irrimediabilmente superato quel momento. I miei - fino ad ora quindici - Études (voglio scriverne di più!) sono quindi il risultato della mia stessa incapacità. Cézanne ha avuto problemi con le prospettive. Le mele e le pere nelle sue nature morte sembrano sul punto di rotolare via. Nelle sue rappresentazioni piuttosto goffe della realtà, le pieghe della tovaglia sono fatte di gesso rigido. Ma che meraviglie ha realizzato con le sue armonie di colore, con la geometria carica di emozioni, con le sue curve, i volumi e i suoi bilanciamenti di peso! Questo è quello che vorrei ottenere: la trasformazione dell'inadeguatezza in professionalità. Metto le mie dieci dita sulla tastiera e immagino la musica. Le mie dita copiano questa immagine mentale mentre premo i tasti, ma questa copia è molto inesatta: un feedback si sviluppa tra l'idea e l'esecuzione tattile-motoria. Questa sequenza di feedback si ripete molte volte, arricchita da schizzi provvisori: una ruota del mulino gira tra il mio orecchio interno, le mie dita e i segni sulla carta. Il risultato suona completamente diverso dalle mie idee iniziali: la realtà anatomica delle mie mani e la configurazione della tastiera del pianoforte hanno trasformato i miei costrutti immaginari. Inoltre, tutti i dettagli della musica risultante devono combaciare coerentemente, gli ingranaggi devono funzionare. I criteri sono determinati solo in parte nella mia immaginazione; in qualche misura si trovano anche nella natura del pianoforte – ho bisogno di sentirli con la mia mano.»

 

 

 
 
 

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